Le interviste
Esclusiva Maurizio Pistocchi: “annata deludente per Allegri, ottima quella di Mou. Su Frattesi, Zaniolo e Dybala…
Esclusiva: il noto giornalista di calcio Maurizio Pistocchi ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai microfoni del sito www.calciostyle.it
Nel dettaglio
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Ecco le parole di Pistocchi:
Signor Pistocchi cosa pensa sulla mancata vittoria dell’Inter che era considerata la più forte?
“Sulla carta, a mio modo di vedere, la squadra più forte era la Juventus.
Secondo i bookmakers la Juventus era considerata la principale candidata allo scudetto. Al secondo posto avevano pensato all‘Inter.
L’Inter ha sottovalutato alcuni momenti della stagione. Ha perso diversi punti in alcune partite a San Siro. Per esempio, ha fatto l’errore di pensare al minuto 70 del derby in vantaggio per 1-0 e di aver vinto il titolo. Giroud , invece, ribaltò il risultato con una doppietta.
Il Milan ha avuto il merito di stare sempre in corsa per il titolo, senza mollare mai ed è riuscito a vincere con merito il campionato, anche se dal punto di vista dell’organico era inferiore alle altre squadre.”
Come la considera quest’annata deludente della Juventus?
“Questa sicuramente è stata un’annata deludente per Allegri.
I continui cambi d’allenatore in questi anni non stanno portando bene, a parte il campionato vinto da Sarri.
Sono curioso di capire che stagione farà la Juventus senza un grande giocatore come Chiellini, che comanda la difesa.”
Secondo Lei, Dybala andrà all’Inter?
“Tutti mi dicono che andrà all’Inter, credo che ci siano buone possibilità che l’affare vada in porto.
Io credo che Inzaghi l’anno prossimo cambierà qualcosa nel suo gioco. Non credo che Lautaro, Lukaku e Dybala giocheranno tutti e tre insieme. Penso che si alterneranno con Calhanoglu e Mikhitaryan.”
Un giudizio sul primo anno di Mourinho?
“Sicuramente un anno positivo. Ha portato un trofeo a Roma che mancava da tantissimi anni. Ha cercato di creare una mentalità vincente.
Bisogna vedere il prossimo anno con degli acquisti giusti come si comporterà la squadra. Se perde Zaniolo perde un giocatore importante ma per me non decisivo. Un ragazzo con grandi qualità ma che ha avuto tanti infortuni.
In caso di una sua cessione bisognerà vedere se al suo posto arriverà un calciatore decisivo. In quel caso la Roma potrebbe fare un salto di qualità e puntare ai primi quattro posti.”
Su Guedes che pensa?
“E’ un giocatore molto interessante.”
Zaniolo potrebbe andare alla Juventus?
“Zaniolo è sin da piccolo tifoso della Juventus. Se non dovesse rinnovare penso che possa andare da Allegri.”
Frattesi?
“E’ una mezzala di qualità, bravo negli inserimenti che fa gol e li fa fare. Sarebbe un ottimo acquisto.”
Matic?
“E’ il Tiago Motta che Mourinho aveva all’Inter quando ha vinto il triplete.
Un calciatore di posizione, un centrale di centrocampo abile tecnicamente e con un buon piede. Grande esperienza, un buon innesto.”
Chi consiglierebbe come vice Abraham?
“Io sono appassionato di calcio argentino e brasiliano.
Io consiglierei Matheus giovane attaccante del Botafogo. Il miglior talento giovane del Brasile in questo momento.
In Argentina invece consiglierei Zeballos del Boca e Orellana del Velez sono due attaccanti.”
E’ rimasto deluso dal Napoli che non si è giocato il titolo fino all’ultima giornata?
“Il Napoli ha fatto un ottimo campionato arrivando al terzo posto. Se non gli disfano la squadra il prossimo anno potrà competere per il titolo.”
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Nela: “La Lazio? La vera sorpresa del campionato. Su Roma e Napoli…”
In esclusiva abbiamo intervistato l’ex difensore Sebino Nela sulle imminenti sfide di campionato che attendono la sua Roma e il suo Napoli.
Tra gli ex giocatori della Roma Sebino Nela è uno dei più iconici: terzino di piede mancino ma in grado di ricoprire più ruoli, è stato tra i protagonisti dello scudetto giallorosso del 1982-1983.
Con lui abbiamo parlato della nuova Champions League, delle imminenti sfide di campionato di Roma e Napoli e della lotta scudetto in Serie A.
La nostra intervista a Sebino Nela
Sebino, nella tua carriera hai disputato partite in Serie A, Serie B, Coppa Italia, Supercoppa, Coppa delle Coppe, Coppa UEFA, Coppa dei Campioni. Cosa ne pensi della nuova Champions League? Pensi che i giocatori della tua generazione sarebbero riusciti a reggere il ritmo sempre più incalzante delle partite?
“Se sai che ogni anno devi giocare 60-70 partite ti alleni per questo. Non mi piace questa nuova Champions, è chiaro che ci sono scontri interessanti ma c’erano anche nella vecchia. Preferisco la Champions a gironi com’era prima“.
Sei stato uno dei difensori più famosi della Roma, club al quale hai passato 11 anni della tua carriera calcistica. Cosa pensi della situazione terzini al club giallorosso?
“Ho giocato 11 anni di Roma, essendo mancino, ma ho giocato anche a destra nei due anni in cui abbiamo vinto lo scudetto, poi ho fatto il centrale: un po’ di ruoli li ho fatti. È da qualche anno che si parla dei terzini della Roma.
Ci si aspettava quest’anno di vedere nel mercato degli arrivi, di fatto non è arrivato nessuno. È arrivato Abdudlahmid (ride, ndr) che ieri sera è stato il protagonista della partita di coppa”.
E ha segnato il suo primo gol. Per te c’è qualche giocatore attualmente in rosa, oggi sottovalutato, che potrebbe crescere e stupire?
“Sottovalutati no, i terzini della Roma sono quelli che abbiamo visto. Mi fido delle parole di Ranieri, che ha visto in questo ragazzo un ragazzo serio, dotato di grande professionalità, che ha voglia di imparare. Ieri sera è stata la sua serata. Però non è che una singola partita decide se un giocatore sia pronto per fare chissà cosa.
È comunque importante che abbia fatto bene e che metta in difficoltà durante la settimana l’allenatore che deve fare delle scelte. Così hai acquisito un giocatore in più in rosa, il che non guasta con tutte le partite che ci sono da giocare: a breve ci sarà anche la Coppa Italia“.
Qual è il giocatore che la Roma potrebbe provare a prendere sul mercato che potrebbe sopperire ad eventuali carenze in quel reparto?
“Io non devo individuare nessuno. Guardo le partite un po’ per lavoro, un po’ per piacere, ma sinceramente non mi soffermo sui singoli. Nel mondo ci sono migliaia di giocatori, quindi penso che se la Roma ha bisogno non avrà problemi a trovarne. Il mercato è fatto di tanti fattori, non è così facile comprare e vendere”.
Dopo la vittoria netta in Europa League contro il Braga all’Olimpico, la Roma ha davanti a sé una sfida fuori casa: quella contro il Como, attualmente posizionato al 17esimo posto della classifica di Serie A. Ci fornisci un pronostico?
“Domanda difficilissima: i pronostici sono fatti per essere sbagliati. Sulla carta ora si presentano 3 partite che danno alla Roma la possibilità di recuperare in classifica. Con il Lecce è andata bene, con Como e Parma certamente cercheranno di fare punteggio pieno e vincendo anche le prossime due partite si sta decisamente meglio.
Il Como aveva cominciato bene: è una squadra veloce, che sa giocare anche un discreto calcio, però prendono sempre gol. Non è da sottovalutare, ma la Roma deve cercare di fare risultato pieno”.
Si potrebbe verificare, come già avvenuto con Zaniolo nella sfida contro l’Atalanta, un “gol dell’ex” con una rete di Andrea Belotti?
“Se gli verrà data la maglia da titolare, cercherà di fare il suo dovere come giocatore del Como. Non tutti gli ex vanno in gol, la Roma può stare tranquilla: i numeri dicono questo. Non lo sappiamo, vediamo come andrà la partita, vedremo quali saranno gli schieramenti iniziali.
È una partita che va giocata con la testa giusta. Ogni partita, ormai, dura 95 minuti. Bisogna avere anche pazienza. E giocare con giudizio, equilibrio e organizzazione”.
Hai chiuso la tua carriera a Napoli nel 1994. Qual è la tua opinione sul Napoli di Conte? C’è un giocatore che a tuo avviso è imprescindibile, al momento?
“Il Napoli lo abbiamo visto: ci aspettavamo tutti qualcosa di più. Non è spettacolare, non gioca un grande calcio, ma è caratterialmente forte, perché i giocatori hanno assorbito il pensiero del proprio allenatore.
È una squadra che martella, difende, attacca, si è liberata della Coppa Italia visto che Conte ha schierato 11 dalla panchina. Adesso vediamo come va a finire. Secondo me il Napoli può competere fino alla fine per il campionato. Vedremo chi saranno le avversarie: l’Inter, la Juventus, la Fiorentina…
Ci si aspettava qualcosa di più da Lukaku e Kvaratskhelia ma stanno ancora lì, quindi sicuramente lotteranno anche loro per lo scudetto fino alla fine. Non sarà facile. Mai come quest’anno gli scontri diretti potrebbero fare la differenza”.
Come vedi la sfida fuori casa del Napoli contro l’Udinese di domani sera? Una squadra che può essere ostica…
“Il Napoli è in grado di vincere contro tutte le squadre del nostro campionato. L’Udinese aveva cominciato benissimo, poi ha avuto un ‘momento di assestamento’, però è una squadra fisica, tecnica. Ha numeri da poter mettere in campo. Questa è una gara da giocare al massimo delle proprie potenzialità”.
Per lo scudetto hai già fatto i nomi di tante squadre. Ci potrebbero essere sorprese, come la Lazio?
“La Lazio è forse la vera sorpresa di questo campionato: con la Fiorentina stanno facendo cose straordinarie. Forse più la Lazio, perché c’è stato un restyling pesante, sono andati via tutti i big. Baroni è stato davvero molto molto bravo, i grandi meriti di questa classifica sono dell’allenatore.
Certo, anche la società ha lavorato bene sul mercato, ma la squadra gioca un bel calcio, e per questo il merito va dato all’allenatore. Insomma, il campionato è aperto, vediamo cosa ci diranno gli scontri diretti e potrebbero fare la differenza.
Non credo che ci sia una squadra che può scappare, prendersi 8-10 punti sulla seconda classificata. Il campionato sarà bello da seguire fino alla fine”.
Le interviste
Francesco Pietrella: “Roma soluzione ideale per Roberto Mancini”
“Roma sarebbe soluzione ideale per mister Roberto Mancini”. Queste le parole di Francesco Pietrella, giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’ che abbiamo intervistato in esclusiva in queste ore. “Quando Ranieri andrà via e prenderà un ruolo magari diverso, Mancini potrebbe rivestire benissimo l’incarico di allenatore della Roma. Lo vedrei molto bene lì. Direi che con l’Inter ha iniziato un ciclo, che si è poi chiuso col triplete di Mourinho. Ma l’aveva iniziato proprio lui. Alla Fiorentina è riuscito a portare a casa la Coppa Italia, alla Lazio ha vinto la Coppa Italia, con la Nazionale il campionato europeo. Anche al di fuori dei confini nazionali, sponda Manchester City e Galatasaray, ha fatto bene. A mio avviso il Mancio resta un allenatore di elevato livello e sarebbe bello rivederlo in Italia”.
“Tralasciando la rivalità con la Lazio, da buon professionista, la Roma giallorossa potrebbe essere la destinazione ideale in futuro, lo ribadisco”, prosegue il giornalista Gazzetta Francesco Pietrella. “E tra l’altro Mancini conosce bene la città!”. Pane e pallone, innamorato del calcio grazie a Pippo Inzaghi, Pietrella è un giornalista del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport”. Non andava ai diciottesimi dei suoi compagni per colpa dell’anticipo serale. Classe 1993, ex numero 11 che si inseriva sulla fascia. Un’infanzia correndo – più del pallone – tra i campi in terra della periferia romana, fino ai 20 anni.
“Quel mondo mi ha formato”, ammette il ragazzo di Roma. Gli abbiamo quindi chiesto un commento sulla Nazionale Azzurra post-Mancini: “Spalletti, dopo la delusione europea, si sta riscattando partita dopo partita. Un campionato europeo direi da dimenticare con scelte discutibili come la convocazione di Fagioli dalla Juventus. Avrebbe a mio avviso potuto fare altri tipi di scelta. Ad esempio, avendo la nostra Nazionale come sappiamo delle difficoltà in fase offensiva, avrei portato all’ultimo europeo un Ciro Immobile nonostante il campionato non positivo. Ma ora Spalletti, grazie anche a Gasperini, è stato bravo a riprendere per i capelli Retegui. Potrebbe essere lui l’uomo giusto lì davanti, la pedina d’attacco che mancava alla nostra Nazionale”.
“Chi meriterebbe un posto nella rosa azzurra? A mio parere un Zaccagni della Lazio. Ma poi dove lo metti in un 3-5-2? Questo è un altro tema…”.
Le interviste
Barzagli: “Spalletti bravo a rimettere in piedi Nazionale”
Andrea Barzagli senza peli sulla lingua. L’ex difensore della Juventus e della Nazionale Azzurra era presente ieri al Salone d’Onore del Coni in occasione della XV edizione del Premio Andrea Fortunato. Dopo aver ricevuto un prestigioso riconoscimento per la sua straordinaria carriera, alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò e di altri illustri personaggi del calcio, Andrea Barzagli si è concesso con grande disponibilità e la solita eleganza alle nostre domande. Ecco cosa ci ha detto sull’attuale Nazionale Azzurra di Luciano Spalletti, con un occhio bionico rivolto alle prossime qualificazioni ai Mondiali 2026.
“Se esiste un nuovo Andrea Barzagli? No, nel senso che ci sono tanti altri difensori forti che stanno venendo fuori. Riguardo alla Nazionale Italiana di Calcio devo dire che c’è stato un nuovo cammino dopo un europeo difficile. Secondo me i ragazzi hanno svoltato grazie a Luciano Spalletti. Il nostro CT è stato abile, bravissimo a rimettere in piedi una Nazionale in grado di trovare risultati e far sentire gli italiani partecipi di questa squadra. E’ un primo passaggio e a mio modo di vedere abbiamo una rosa valida che può crescere ancora di più”. Parola di Andrea Barzagli.
Sulla Serie A non ha voluto esprimere particolari giudizi, e allora gli abbiamo chiesto come vede… futuri Mondiali (2026)! “Speriamo sia una qualificazione ai Mondiali tranquilla rispetto agli anni passati. Ma siamo fiduciosi perché adesso la Nazionale Azzurra ha fatto un passo importante”.
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