Kenan Yildiz conferma il suo impegno con la Juventus: “Il mio futuro è qui”. Il giovane talento si vede ancora bianconero nei prossimi cinque anni.

Kenan Yildiz, giovane promessa della Juventus, ha recentemente dichiarato la sua felicità di far parte del club torinese e il desiderio di restarvi a lungo. In un’intervista a Tuttosport, Yildiz ha espresso la sua determinazione a costruire il futuro con la maglia bianconera, affermando: “Sono molto felice alla Juventus. Il mio futuro è qui. Mi vedo nella Juve tra cinque anni”. Queste parole confermano il forte legame del giovane talento con la squadra e la sua volontà di contribuire ai successi futuri del club.

Kenan Yildiz, una promessa per il futuro bianconero

Le dichiarazioni di Yildiz arrivano in un momento cruciale, in cui la Juventus sta lavorando per rafforzare la sua rosa con giovani talenti di prospettiva. Le sue parole rappresentano non solo una promessa di fedeltà, ma anche un messaggio di speranza per i tifosi che vedono in lui un potenziale protagonista dei prossimi successi bianconeri. La sua determinazione e il suo attaccamento al club potrebbero rivelarsi fondamentali per il futuro della Juventus, che continua a puntare su giovani di talento per tornare ai vertici del calcio europeo.

Kenan Yıldız e Thiago Motta ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Como, la rocambolesca vittoria sulla Roma porta la firma di Alessandro Gabrielloni. Il bomber che era partito dalla D con i lariani ha realizzato il suo primo gol nella massima serie.

La favola di Alessandro Gabrielloni ha scritto un nuovo, romantico, capitolo. Il bomber che sbarcò al Como nel 2018, infatti, ha realizzato il suo primo gol in serie A.

Al 93 del match tra i lariani e la Roma, l’attaccante cresciuto nella Jesina ha sbloccato il match contro i giallorossi, chiuso quattro minuti dopo da Nico Paz.

La storia tra Gabrielloni e il Como è iniziata nel 2018, dopo un lungo pellegrinaggio dell’attaccante nelle serie minori, con le maglie di Maceratese, Taranto, Campobasso, Cavese, Martina e Bisceglie.

Lo sbarco sulle rive del Lario ha coinciso con la scalata blu alla serie A partendo dalla D, raggiunta lo scorso giugno dopo più di vent’anni di assenza.

Ieri sera una rete storica per la sua carriera, che sembra ancora lontana dallo scrivere il suo ultimo capitolo.

Hellas Verona, a Parma arriva una vittoria fondamentale, che allontana la zona rossa e fortifica la panchina di Paolo Zanetti. Al Tardini spunta la difesa a tre.

Senza troppi giri di parole: la partita di Parma era un’ultima spiaggia per Paolo Zanetti e per l’ Hellas Verona. Il tecnico vicentino, dopo la sconfitta casalinga con l’Empoli, aveva un’ultima carta da giocarsi.

Il ds Sogliano, di concetto con la dirigenza, aveva optato per concedergli un’altra possibilità. Zanetti, al Tardini, non se l’è lasciata scappare.

Il 3-2 imposto al Parma e’ figlio di una squadra convincente, anche per merito di un’idea tattica particolare: il passaggio alla difesa a tre.

Con Dawidowicz, Magnani e Ghilardi, e lo spostamento di Tchatchoua in mediana, la squadra ha mostrato maggiore equilibrio e più capacità di coprire gli spazi.

A beneficiarne, ovviamente, è stata anche la fase offensiva, protagonista con tre gol, e almeno altri due non finalizzati a dovere.

La vittoria e’ ossigeno, ma sarà solo un palliativo se non avrà un seguito. Venerdì sera al Bentegodi sarà il Milan a fare visita ai gialloblù.

La missione e’ tornare a esultare anche tra le mura amiche, e a fare uno sgambetto a chi, a livello di panchina, non sta molto meglio.