Serie A
Genoa-Napoli: probabili formazioni e dove vederla
Accantonate le forti emozioni che può regalare l’Europa, il Napoli in Serie A si trova sabato alle 20:30 ad affrontare al Ferraris il Genoa di Juric. I genoani reduci dalla pesantissima sconfitta per 5-0 al San Siro contro l’Inter, sono in cerca di risposte e conferme contro il Napoli di Ancelotti. I partenopei sempre più in uno stato di grazia, sperano di continuare in campionato la striscia di risultati positivi consecutivi e dare prova di essere lei la vera antagonista della Juventus.
Sfida sicuramente alla portata del Napoli che vincendo metterebbe pressione alla capolista, che affronta nel match del sunday night, il Milan al San Siro.
Il Genoa senza Ballardini
Situazione molto più complessa per quanto riguarda i grifoni. Orfani inaspettatamente del loro ex allenatore Ballardini, non riescono a trovare la luce in fondo al tunnel. Dopo il pareggio contro ogni previsione a Torino contro la Juventus si sono susseguiti le sconfitte contro Milan e Inter. I rossoblù, dopo il cambio d’allenatore, sperano di poter ritrovare i gol del bomber più prolifico d’Europa Piatek ancora in testa della classifica marcatori di Serie A.
Juric e la sua squadra sono ad un crocevia contro i gemellati partenopei, obbligati a fare risultato perché in caso di sconfitta si troverebbe con le valigie sotto l’uscio della porta, avendo totalizzato solo due punti nelle ultime 4 partite sotto la guida del croato.
Il Napoli ritrova Milik
La squadra di Ancelotti reduce dal pareggio contro il PSG in Champions League e dalla strabordante vittoria in campionato contro l’Empoli per 5-1, in campionato torna a Genova ma questa volta per affrontare i grifoni di Juric.
A distanza di otto turni la squadra di Ancelotti è completamente rivoluzionata e rifondata. A partire dal modulo, il 4-3-3, ancora figlio di Sarri, con cui il Napoli affrontò la Sampdoria ha lasciato spazio ad un più classico 4-4-2. Le geometrie emblema del sarrismo sono superate per proporre un forte proposizione all’attacco e alla giocata individuale.
Le probabili formazioni
Ecco di seguito le probabili formazioni della partita Genoa-Napoli:
Probabile formazione Genoa (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Lazovic, Bessa, Veloso, Romulo, Pedro Pereira; Kouamé, Piatek. All. Juric
Probabile formazione Napoli (4-4-2): Ospina; Malcuit, Raul Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik, Zielinski; Insigne, Milik. All. Ancelotti
I Precedenti
In totale i precedenti in serie A tra Genoa e Napoli sono stati ben 92: vantaggio napoletano con 35 vittorie a 25, con 32 pareggi totali. Per quanto riguarda i precedenti a Genova, nei 46 precedenti della massima categoria, i liguri sono in vantaggio 18 vittorie a 11, con 17 pareggi.
Da notare che negli ultimi 8 anni, il Napoli ha sbancato il Marassi ben 5 volte, avendo segnato negli otto scontri ben 14 reti contro le 8 dei rossoblù.
Ecco tutte le statistiche di Genoa-Napoli:
Precedenti in Serie A
Giocate: 92
Vittorie Genoa: 25
Pareggi: 32
Vittorie Napoli: 35
Gol Genoa: 111
Gol Napoli: 129
Precedenti Genoa-Napoli
Giocate: 46
Vittorie Genoa: 18
Pareggi: 17
Vittorie Napoli: 11
Gol Genoa: 76
Gol Napoli: 61
Dove vederla
La partita del Luigi Ferraris tra Genoa e Napoli sarà trasmessa in esclusiva su DAZN essendo in programmazione alle 20:30 del posticipo del sabato. Sarà quindi possibile vedere la partita in streaming DAZN su tutti i dispositivi compatibili, computer, smart tv, smartphone e table.
Serie A
Parma cuor di leone: grande contro i grandi
Neopromosso questa stagione in Serie A, il Parma sta lavorando bene e con continuità, anche contro le grandi. Presto affronterà uno scoglio impervio: l’Inter.
Ultimamente è stato colpito da un infortunio importante: la lacerazione al tendine d’Achille di Charpentier. Eppure il Parma sta vivendo un periodo molto positivo e si sta attestando come una delle squadre più “piccole” in grado di diventare grandi con le grandi.
Lo dimostrano le vittorie nette contro Milan (2-1) e Lazio (3-1), ma lo ribadiscono anche i pareggi riportati contro Juventus (2-2) e Fiorentina (1-1): il Parma, che è tornato alla Serie A per la prima volta dal 2020-21, sa misurarsi con le grandi.
Ora l’attende un ostacolo niente male: l’Inter di Simone Inzaghi, che attualmente occupa il terzo posto in classifica sotto il Napoli e l’Atalanta. Ma promette di dare ancora una volta battaglia e non va presa sottogamba.
Parma, una squadra di giovanissimi
L’età dei giocatori in rosa parla chiaro: il Parma è la squadra più giovane della Serie A e può contare sull’apporto costante di molti giovanissimi nati dal 2000 in poi. L0età media dei giocatori è bassissima: appena 23 anni e 6 mesi, che ne fanno la terza squadra europea più giovane dopo Strasburgo e PSG.
E i giovani del club emiliano piacciono anche agli altri club.
Parma, i giovani che sono osservati speciali del calciomercato
C’è un duo di difensori centrali giovanissimi che sta attirando gli sguardi: alludiamo al classe 2002 Balogh e al classe 2006 Leoni (2006), sulla quale mister Pecchia sta puntando forte.
Il primo piace anche in Premier League, il secondo era un possibile obiettivo di Inter e Napoli. In porta il 22enne giapponese Suzuki è stato un obiettivo del Chelsea.
Piace molto il classe 2003 Bonny, sul quale il Napoli ha messo gli occhi e che in campionato ha messo a referto 4 gol e un assist. E non dimentichiamoci dell’ala destra 19enne Anas Haj Mohamed, che ha esordito in Serie A contro la Lazio mettendo in difficoltà Provedel. E segnando un gol bellissimo.
Serie A
Fiorentina, Ghini: “Ecco come siamo intervenuti su Bove”
Il presidente della Fratellanza Militare Giovanni Ghini ha spiegato le procedure di rianimazione a Edoardo Bove in occasione di Fiorentina-Inter.
Sebbene stiano arrivando indiscrezioni sul fatto che il giocatore sia cosciente e parli coi medici, il mondo del calcio resta in apprensione per quanto accaduto a Edoardo Bove. Che, al minuto 17 dell’ultima sfida di campionato tra la sua Fiorentina e l’Inter, si è accasciato al suolo per un’aritmia cardiaca.
Si legge su La Gazzetta dello Sport che “La prima diagnosi parla di aritmia per torsione di punta, una forma di tachicardia ventricolare che si sviluppa in soggetti affetti da un particolare disturbo dell’attività elettrica del cuore“.
Fiorentina, Giovanni Ghini racconta la procedura di rianimazione a Edoardo Bove
Giovanni Ghini, presidente della Fratellanza Militare, l’associazione di volontariato che domenica scorsa all’Artemio Franchi si occupava dell’emergenza sanitaria, ha raccontato a Repubblica le procedure svolte per salvare il giocatore: “Intorno erano tutti agitati ma noi eravamo calmi perché sapevamo cosa fare. Non bisogna farsi prendere dall’emotività. Dalla caduta del calciatore al nostro arrivo sono passati 30 secondi“.
Come erano organizzati: “Al Franchi avevamo due squadre, una con il medico e due soccorritori, l’altra con tre soccorritori. Appena il dottore è arrivato dal calciatore ha preso i parametri vitali, valutato lo stato di coscienza, la respirazione e il battito cardiaco. Insieme ai sanitari della Fiorentina ha deciso che bisognava partire subito per l’ospedale. In 4 minuti Bove era già nell’ambulanza“.
Prosegue Ghini: “In ambulanza lo abbiamo rianimato, si è attivato il defibrillatore semiautomatico per ristabilire il ritmo giusto del cuore. Il trattamento è andato avanti per tutto il tragitto. All’arrivo in ospedale il medico ha riferito l’accaduto e tutto ciò che era stato fatto. Passata la prima barriera di filtraggio in pronto soccorso, Bove è arrivato nella sala rossa, dove medici e anestesisti potevano intervenire“.
Perché non è entrata subito l’ambulanza? La spiegazione di Ghini: “Esiste un piano operativo d’emergenza che non prevede l’ingresso in campo dell’ambulanza. In situazioni così critiche bisogna evitare ogni rischio di rallentamento, e il mezzo può restare bloccato sull’erba a causa del peso. Meglio portarsi gli attrezzi di soccorso nello zaino, eseguire i primi controlli sul paziente per poi portarlo sull’ambulanza“.
Serie A
Roma, le condizioni di Hummels e Cristante: gli esiti degli esami
Sono arrivati gli esiti degli esami strumentali di Mats Hummels e Bryan Cristante. I due della Roma sono usciti anzitempo durante il match contro l’Atalanta.
Arrivano buone notizie per Claudio Ranieri e per la Roma. Il club giallorosso era in apprensione per le condizioni di Mats Hummels e Bryan Cristante, usciti entrambi anzitempo nel match di ieri sera dell’Olimpico contro l’Atalanta di Gasperini.
Entrambi i giocatori questa mattina si sono sottoposti agli esami strumentali di rito che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo. Infatti, per il difensore ex Borussia Dortmund si tratta solamente di una lieve contrattura ai flessori della schiena: per il recupero completo del tedesco serviranno un paio di giorni per tornare a disposizione di mister Ranieri.
Contro il Lecce perciò ci sarà l’esperto difensore, con il tecnico giallorosso che deciderà se utilizzarlo dall’inizio o a partita in corso.
Per quanto riguarda Bryan Cristante la situazione è leggermente peggiore. Il centrocampista della Roma ha rimediato una distorsione alla caviglia: dopo i primi accertamenti la sensazione è che dovrebbe recuperare per la sfida di sabato sera all’Olimpico ma la sua presenza dipenderà solamente dalle valutazioni di Ranieri ed il suo staff.
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