Serie A
Juventus, rammarico Allegri: “Queste partite puoi rischiare anche di perderle. Sul gol del pari..”
Juventus, Massimiliano Allegri ha parlato a margine della sfida tra i bianconeri e la Roma, terminata 1-1. Queste le dichiarazioni del tecnico livornese per DAZN.
Sulla partita
“Il campionato è lungo, queste partite si rischia di perderle, soprattutto su calcio d’angolo, dove sono pericolosi. La squadra ha fatto una buon partita, siamo stati aggressivi, abbiamo giocato bene tecnicamente. Sono contento per quello che hanno fatto i ragazzi, sappiamo che la Roma è una grande squadra e Mourinho è molto bravo a tenere i piedi nella partita”.
Sul gol subito
“Sono stati bravi loro, poi il calcio è così. Rimane la prestazione ma dobbiamo metterla da parte perché mercoledì affrontiamo lo Spezia”.
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Sul dialogo con Mourinho
“José è sempre simpatico, mi ha detto che siamo ancora giovani. Quando non chiudi la partita può capitare questo”.
Sui cambi
“Non possiamo pensare che per 90 minuti una squadra domini in lungo e in largo, siamo all’inizio della stagione. McKennie si è adattato nel ruolo di esterno, Milik è entrato bene, ha legato il gioco, Zakaria ci h messo un po’ a entrare in partita”.
Su Miretti
“Miretti lasciamolo tranquillo, ha giocato da veterano, ha una tranquillità nel gestire palla e sa smarcarsi ma non voglio fargli troppi complimenti. Ha un primo controllo sempre avanti. Anche Cuadrado è stato molto bravo, perché veniva a giocare dietro le spalle di Pellegrini e lì trovavamo più spazio. Abbiamo fatto dei buoni tiri da fuori area”.
Serie A
Bologna, Italiano entra nella storia e lancia una nuova sfida Champions
Bologna, grazie al successo sul Monza i rossoblù toccano il record di punti in A dopo 20 giornate. Italiano entra a gamba tesa in zona Europa e sogna una nuova sfida Champions.
San Siro aveva confermato quanto il Bologna sia un avversario ostico per chiunque in questo momento storico. Il 3-1 al Monza, oltre ai tre punti, ha segnato anche la storia.
Grazie ai 33 punti raccolti fino ad ora, infatti, i felsinei superano il proprio record assoluto in serie A nell’era dei tre punti. Un traguardo che accompagna la squadra di Vincenzo Italiano fino al sesto posto in classifica.
Una posizione che, se il campionato finisse oggi, garantirebbe al Bologna un posto nella prossima Conference League.
Il momento esaltante degli emiliani, però, lascia pensare che la rincorsa non sia ancora finita, con l’ultimo posto Champions League (occupato dalla Juventus) che dista ora solo quattro punti.
Bianconeri, Milan, Lazio, Fiorentina e Milan navigano nelle stesse acque, con all’orizzonte l’isola europea su cui sbarcare. Il Bologna, al momento, possiede una delle navi più competitive per tagliare questo traguardo per primo.
Serie A
Roma, Ranieri: “Un mio ritorno? Non l’avrei mai detto. Su Montella e Allegri…”
Il tecnico della Roma ha parlato del suo futuro, confermando che saranno i suoi ultimi sei mesi da allenatore giallorosso, e sui rumors sui suoi successori.
Dopo mesi la Roma sembra aver ritrovato la giusta serenità per concludere una stagione nefasta in maniera dignitosa. Il merito maggiore va dato senza ombra di dubbio a Claudio Ranieri, che ancora una volta è riuscito a risollevare il morale di una squadra con il morale a terra dopo l’esonero di De Rossi e la gestione di Juric.
Proprio il tecnico di San Saba ha parlato della situazione attuale della squadra e di quella personale in una lunga intervista a Dribbling.
“Pensavo di aver terminato la mia carriera da allenatore”
“C’erano tante richieste, ma ho detto di no. Ma poi mi sono chiesto il perché di così tante attenzioni, e allora mi sono detto che sarei ritornato ad allenare solamente per la Roma e per il Cagliari. Non avrei augurato a nessuna delle due di avere ancora bisogno di me, anzi, sono stato dispiaciuto da tifoso perché avrei desiderato di vedere una Roma in alto. Dall’altra parte, però, sono contento di essere tornato a casa.”
“Vedo che i ragazzi mi seguono”
“Alla Roma serve continuità e praticità. C’è tanto da lavorare, ma non ho segreti: faccio questo mestiere da tanti anni e quello che cerco di fare è di entrare in sintonia con la squadra. Se riesco a trovare il feeling allora poi la squadra riesce ad esprimersi al meglio. La Roma è stata costruita non per essere da metà classifica ma per lottare per obiettivi importanti, anche se quest’anno non so se ci riusciremo. Gli obiettivi stagionali? Non possiamo dire di puntare all’Europa League piuttosto che la Coppa Italia, ma lavoriamo seriamente e diamo il massimo. Poi a fine stagione tireremo le somme.”
“Quest’anno dobbiamo dare continuità”
“Dobbiamo farlo per poter consegnare al prossimo allenatore della Roma una visione più pratica di questa squadra. Montella ed Allegri? Non faccio nomi, ma posso dire che più leggo nomi sui giornali più questi nomi non li prendiamo in considerazione, quindi è meglio che non escano.”
“I Friedkin vogliono riportare la Roma in alto”
“L’ho detto: questo sarà il mio ultimo anno da allenatore. Per l’anno prossimo si troverà un allenatore capace di portare questa squadra in alto, proprio come vuole la presidenza. Poi ci sarà qualche volta che si vincerà lo scudetto e qualche volta che ci si qualificherà in Champions League, ma l’obiettivo è quello di riportare la Roma nell’elitè del calcio europeo e mondiale. Cosa dico ai tifosi? Di stare vicino alla squadra. I ragazzi lottano e combattono per cercare di renderli sempre orgogliosi.”
Serie A
Napoli, un carattere di ferro e +6 sull’Inter: intanto Conte non le manda a dire sul post Kvara
Napoli, nemmeno l’Atalanta ferma la corsa degli azzurri, che rimontano e provano la prima fuga scudetto. Nel post partita Conte parla di mercato e non le manda a dire.
Chi pensava a un Napoli che potesse perdere punti preziosi in casa dell’Atalanta si è dovuto ricredere. I partenopei piegano 3-2 la Dea e volano a +6 sull’Inter.
Dopo la rete del momentaneo vantaggio casalingo, firmato Retegui, gli azzurri l’hanno ribaltata con Politano e McTominay, prima del 2-2 di Lookman.
Nel finale, la zuccata di Lukaku significa tre punti e nuovo allungo sui campioni d’Italia e una nuova risposta a chi pensava in un passo falso di Antonio Conte.
Napoli, Conte non si accontenta
Nel post partita, Antonio Conte è apparso soddisfatto per successo ottenuto. Sollecitato sulle possibili mosse del club per sostituire Kvaratskhelia, tuttavia, ha inviato un messaggio ben chiaro alla dirigenza.
“Guarda, lascio al club la decisione. Nel mercato non entro in merito, se me lo chiedessero dirò il mio pensiero” – ha detto il mister salentino – “Se il club mi chiederà darò la mia opinione. Qua non si tratta di prendere giovani di prospettiva. Ma giovane di prospettiva per fare cosa? Non ho capito, che prendiamo un giocatore della Primavera? Se si deve fare qualcosa, si deve fare nella maniera giusta. Non facciamo ridere le persone. Le cose vanno fatte come Dio comanda, altrimenti rimaniamo così”
E ancora. “Partito uno forte? È andato via uno forte, la cosa soggettiva è che ognuno può esprimere un parere, se siamo più forti o no. L’oggettività è che due anni fa e rispetto allo Scudetto, sono andati via i migliori per voi: Osimhen, Kim, Kvara e Zielinski. Senza contare Mario Rui, oppure Elmas che erano subentranti. Rispetto allo scorso anno sono andati via altri giocatori forti, dobbiamo mantenere la testa bassa senza lamentarci. Se il club ha piacere interviene, altrimenti io vado in guerra con questi giocatori“.
Un messaggio non troppo velato al club, che fa intendere come Conte non abbia intenzione di abbassare la guardia, e che gli stia stretto l’abito di chi fa fuoco con la legna che ha. Vedremo se, di qui a fine mercato, le sue parole saranno ascoltate.
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