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Inter: Con Marotta, Martial e Modric
Dal campo al mercato. L’Inter non si ferma e prova a colmare due sue lacune:l’esterno d’attacco e il centrocampista che possa far fare il salto di livello. Per raggiungere questi obiettivi, probabilmente l’Inter si avvalerà di Giuseppe Marotta.
E’ stato proprio l’ex dirigente juventino a confermare un suo possibile approdo a Milano,alimentando così le numerosi voci che giravano al riguardo. A questo punto non è più utopia pensare ad uno sbarco a Milano dell’ex bianconero. Con Marottta,l’Inter acquisterebbe uno dei (se non il) migliori dirigenti sportivi del panorama mondiale.E i primi colpi potrebbero essere da urlo: Martial e…Modric.
Capitolo Martial
Il talento francese è in forza al Manchester United, allenato dal grande ex Josè Mourinho.Classe 95, può giocare in ogni ruolo dell’attacco, preferendo però giocare da ala sinistra,ruolo attualmente occupato da Perisic (in questa stagione ancora non pervenuto) e Keita Balde Diao che finora ha deluso le aspettative e, visto l’elevato prezzo richiesto dal Monaco per il suo riscatto, difficilimente farà parte della rosa nerazzura anche l’anno prossimo.
Proprio al Monaco era esploso nella stagione 2014-2015 Anthony Martial, che ora potrebbe essere preso proprio al posto del suo coetaneo senegalese. Va detto che anche Martial, finora ha reso ben sotto le aspettative. Dopo i 12 gol nei 48 match della stagione dell’esplosione, è stato prelevato a peso d’oro dallo United. In Inghilterra il rendimento è stato molto altalenante. Finora 143 presenze e 40 gol e un posto da titolare mai raggiunto.
Mourinho ultimamente gli sta dando fiducia, ma la sua involuzione è stata dimostrata anche dalla mancata convocazione ai mondiali in Russia. In scadenza nel 2019, potrebbe essere prelevato ad un prezzo di saldo nel mercato di riparazione, o direttamente gratis nella finestra estiva. Ovviamente ci sarà da battere una folta concorrenza,ma l’Inter potrebbe far leva sulle abilità di Marotta.
Capitolo Modric
Il fenomeno croato non ha bisogno di presentazioni. Capitano della nazionale rivelazione a Russia 2018, mente del Real tre volte vincitore della Champions League negli ultimi 4 anni, il fantasista è stato a lungo corteggiato dalla dirigenza nerazzurra già quest’estate. Alla fine non se ne fece nulla per il veto posto da Florentino Perez, che dopo aver ceduto Ronaldo non voleva privare il Real di un altro fenomeno. L’Inter però necessita di un giocatore che faccia fare il salto di qualità e che si faccia carico della creazione del gioco, finora affidato solo a Brozovic, suo compagno di reparto in nazionale.
Ora le cose al Real sono cambiate e l’Inter potrebbe tornare alla carica,anche in questo caso lasciando la trattativa a Marotta. Va sottolineata la difficoltà dell’operazione per l’alto prezzo dell’ingaggio e per l’età del giocatore che si avvicina a compiere 34 anni ,ma sono nomi come questi che i tifosi interisti vogliono sentire.
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Milan, Conceicao alza la voce: ora tocca anche alla dirigenza | I dettagli
Milan, si è scatenato, o meglio, si sta scatenando il “ciclone Conceicao”. Siamo solo all’inizio e ce n’è per tutti. Raccontiamo i dettagli qui di seguito.
Lo abbiamo sentito tutti ieri pomeriggio prima della gara contro il Como. Un Sergio Conceicao vistosamente agitato ed in perfetto clima prepartita. Ma l’appello alla dirigenza è stato eloquente e non ha lasciato spazio all’immaginazione. Ha chiesto infatti che sia più presente e, da quanto abbiamo raccolto, il tutto sta proseguendo anche e soprattutto lontano dalle telecamere.
Abbiamo infatti avuto informazioni riservate ed esclusive su uno sfogo con la dirigenza anche sul tema mercato. Fin dai primissimi giorni il tecnico portoghese ha capito e individuato le evidenti lacune dell’organico suggerendo prontamente alcune migliorie senza tuttavia ottenere le risposte volute o auspicate.
Da qui il duro confronto, senza polemica, ma con l’obiettivo comune di migliorare nel breve termine per cercare di raddrizzare una stagione partita di certo non col piede giusto. Aveva chiesto un esterno e un rinforzo in difesa, ma sappiamo quanto sia fermo al momento il mercato se prima non parte qualcuno.
Nessun allarmismo, ma la situazione è in continuo divenire e Conceicao aspetta risposte immdiate.
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Atalanta, l’importanza della “panchina lunga”
Atalanta, contro la Juventus si è vista una squadra compatta e un attacco da urlo, ma la difesa resta un’incognita. Ecco il peso della panchina della Dea.
Il risultato di ieri sera ha confermato il grande valore della rosa di Gian Piero Gasperini, forte di un’organizzazione impeccabile e di una panchina lunga e di qualità.
In una partita equilibrata, in cui la Juventus ha dato filo da torcere, l’Atalanta ha mostrato compattezza e ordine, ma soprattutto ha fatto emergere un attacco aggressivo e imprevedibile. È stata una gara che ha visto protagonisti molti volti, a dimostrazione che le parole di Gasperini trovano conferma sul campo: “All’Atalanta tutti si sentono titolari.”
E non è solo uno slogan. Samardzic, Retegui, Bellanova e Zaniolo hanno dato prova di poter incidere anche partendo dal primo minuto, quando spesso erano utilizzati come jolly nella ripresa. Samardzic ha messo in luce il suo mancino letale, non facendo rimpiangere Koopmeiners, mentre Retegui continua la sua scalata nella classifica cannonieri. Bellanova, con la sua velocità e i cross precisi, e Zaniolo, capace di sfiorare il gol della vittoria, hanno mostrato quanto sia vasta e versatile l’arsenale a disposizione del tecnico.
Atalanta, si lavora verso il Napoli
Ora, con il Napoli all’orizzonte, l’Atalanta punta a mantenere alta la pressione per accorciare la distanza dalla vetta, nonostante Gasperini continui a predicare umiltà, fissando come obiettivo primario un posto nei primi quattro. Un traguardo che, solo poche settimane fa, sembrava lontano.
L’unico ostacolo al momento è rappresentato dalla difesa. L’infortunio di Scalvini, la squalifica di Kolasinac e l’assenza prolungata di Kossounou lasciano Gasperini con poche opzioni. Djimsiti, pur con la vistosa benda in testa, e Hien restano le uniche certezze, mentre Toloi e de Roon potrebbero essere adattati in caso di necessità. A complicare le cose, la Champions incombe, con la sfida contro lo Sturm Graz già dietro l’angolo.
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Roma, caso Dybala: oggi scade la clausola
Oggi mercoledì 15 gennaio scade la clausola di Paulo Dybala, da oggi non sarà più possibile portarlo via da Roma per 12 milioni di euro. Ora cosa succede?
“Resto alla Roma, casa mia”. Con queste parole Paulo Dybala annunciava la sua permanenza in giallorosso solamente qualche mese fa, nonostante il corteggiamento e i 10 milioni annuali proposti dai turchi del Galatasaray.
Oggi è una data simbolica proprio per i tifosi romanisti, non solo per il ricordo della dimostrazione d’amore da parte del loro numero 21, ma anche perché sancisce la fine delle pene derivanti dalla possibilità do vedersi strappato per soli 12 milioni un giocatore così tanto amato.
Tuttavia, fino ad oggi, oltre al Galatasaray non sembrano giunte altre offerte per l’argentino, forse perchè convinte di non poter riuscire con qualsiasi somma di denaro a portare via Dybala dai giallorossi. O magari ancora pensierosi riguardo alle condizioni che da sempre hanno preoccupato durante la sua carriera.
Futuro-Dybala e rinnovo automatico
Da oggi tutto è di nuovo nelle mani della Roma, che potrà decidere con piena autorità dl futuro del suo attaccante. Già da settimane la dirigenza giallorossa sta lavorando, tenendo sempre un occhio ben attento riguardo alla questione relativa al contratto. Infatti al momento della stipulazione del contratto di Dybala nel 2022, era stata accordata anche una clausola che imponeva un rinnovo automatico con conseguente aumento dell’ingaggio, qualora fosse stato raggiunto un determinato traguardo in termini di tempo.
Questo traguardo è distante ora solamente 4 partite, che farebbero inevitabilmente scattare l’ingaggio del giocatore a 8 milioni più uno di bonus per un ulteriore nuovo anno.
Questo rinnovo era legato al raggiungimento del 50% delle presenze da almeno 45 minuti all’interno del triennio precedentemente accordato.
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