Serie A
Torino, Cairo: “Scontro Juric-Vagnati ci ha compattati, stiamo con i piedi per terra. Su Vlasic..”
Torino, il presidente granata Urbano Cairo ha parlato ai microfoni di DAZN al termine del match vinto contro il Lecce nel posticipo di giornata. Queste le sue parole.
Sul momento del Torino
“A San Siro davanti all’Inter? Stiamo con i piedi per terra, sono contento perché l’inizio è stato molto buono e meritato, Juric sta facendo un lavoro spettacolare con il suo staff da ormai un anno. Oggi la squadra sta rispondendo bene e i nuovi entrano bene, sono anche fisicamente ben allenati. Sono contento, credo molto nel lavoro del mister e i giocatori che abbiamo preso sono buoni. Abbiamo quasi tutti giocatori nostri, tranne Vlasic e Miranchuk, una squadra giovane. Juric è bravo con tutti i giocatori, ma i giocatori sono ‘vergini’ di conoscenze e il mister può avere più impatto. Uno come Seck, per dire, è arrivato pochi mesi fa è a Bergamo gli ho visto fare una partita straordinaria: ha potenziale, ma riuscire a esprimerlo in così poco tempo è molto buono. Stiamo con i piedi per terra, il campionato è lungo ma la partenza fa piacere”
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Sulla lite Juric-Vagnati
“Ci ha compattato. Sono due persone che tengono molto al lavoro, hanno avuto un momento di confronto molto vivace ma io non sono neanche intervenuto. Non c’era bisogno che intervenissi, sono due persone adulte e mature. Il calcio ti porta ad eccessi, ma sono persone che ci tengono molto e da li la loro collaborazione è aumentata. A volte i chiarimenti vivaci come questo possono essere utili. Ho ignorato la cosa pensando che la cosa si sarebbe sistemata da sola e così è stato”.
Su Vlasic
“Indicazioni non ne do, il mister è troppo bravo, Vlasic è un giocatore fortissimo, gli ho fatto i complimenti, ha già fatto tre gol. Non lo conoscevo è tutto merito di Vagnati e Juric, che lo conosceva: ha grande qualità e intelligenza, spettacolare”.
Su Belotti
“Dopo sette anni ci sta che uno cambi squadra Gli abbiamo fatto un’offerta migliore rispetto a quella della Roma, ma voleva cambiare aria. Gli faccio un grande in bocca al lupo”.
Serie A
Roma, Ghisolfi all’opera: tre rinforzi a gennaio
La Roma cerca di cambiare il proprio destino. I giallorossi vogliono risalire la classifica con Ranieri, e a gennaio sono previste diverse mosse sul mercato.
La Roma, attesa stasera dal big match contro l’Atalanta, ha ritrovato un po’ di serenità ed entusiasmo con l’arrivo di Claudio Ranieri in panchina. Dopo un avvio di stagione complicatissimo, c’è un’aria nuova intorno ai giallorossi, che finalmente sembrano pronti a tentare di invertire la rotta.
Per riuscirci, però, oltre al lavoro sul campo, serviranno interventi mirati sul mercato di gennaio per colmare alcune lacune nell’organico.
Roma, tre acquisti per la svolta
Il direttore sportivo Florent Ghisolfi ha già tracciato le priorità per la finestra invernale: un esterno destro, un attaccante di scorta e, possibilmente, un difensore centrale. Sulla fascia destra, l’obiettivo è trovare un profilo di maggiore qualità rispetto a Celik, che probabilmente lascerà i giallorossi in estate. La ricerca si concentra su un giocatore esperto nella doppia fase e abile nei cross.
Per quanto riguarda l’attacco, la necessità è quella di individuare un’alternativa di alto livello a Dovbyk. Eldor Shomurodov, che non offre sufficienti garanzie, verrà messo sul mercato a gennaio, con l’auspicio di trovare una soluzione tra squadre di medio-bassa classifica o all’estero.
Ghisolfi è alla ricerca di un centravanti esperto, disposto ad accettare un ruolo da subentrante ma che sia anche compatibile con il gioco dell’ucraino per poterlo affiancare all’occorrenza.
Infine, se le condizioni lo permetteranno, la Roma proverà a inserire anche un difensore centrale. L’idea di Ranieri è quella di confermare la linea a tre, ma per farlo servirà un rinforzo che dia maggiore profondità e stabilità al reparto arretrato.
La sessione invernale di mercato sarà quindi decisiva per ridare alla Roma gli strumenti necessari per rilanciarsi in campionato, ma Ghisolfi dovrà essere bravo a cogliere le occasioni, solitamente poche, che gennaio avrà da offrire.
Serie A
La lettera di un tifoso per Edoardo Bove
Bove ha accusato un forte malore ed è stato portato d’urgenza in ospedale. Cadono le barriere del tifo ed il mondo del calcio si stringe intorno al ragazzo.
Caro Edoardo, oggi come tutte le domeniche ero pronto a sostenere la mia squadra del cuore, a tifare, a gioire o a rimanerci male in base al risultato finale della partita. Il mio cuore, come quello di migliaia di appassionati di questo sport, era impostato sull’unico obiettivo di poter sorridere al triplice fischio, ma purtroppo non è andata così.
Un nodo alla gola ed un enorme stato di angoscia hanno prevalso sul mio stato d’animo ed ancora adesso faccio fatica a liberarmi da queste sensazioni. In momenti di questo tipo il calcio abbatte le sue barriere ed entra in gioco l’umanità delle persone. Non esiste alcun tipo di squadra o colore che tenga, ci stringiamo tutti a tifare per lo stesso comune obiettivo.
Il calcio ed il mondo intero hanno bisogno di persone come te. Un ragazzo con la testa sulle spalle, che basa la sua carriera sul valore dell’umiltà. Non vediamo l’ora di vederti tornare a correre e lottare su quel prato verde che tanto desideravi calpestare da bambino. Il cammino è ancora troppo lungo per fermarsi adesso e sono sicuro che la tua forza di volontà ti porterà lontano.
Forza Edoardo Bove, il calcio ti attende a braccia aperte, conquista ciò che ti meriti!
Serie A
Lecce-Juventus, Giampaolo: “Grandissima prestazione, ma siamo solo all’inizio”
Al termine di Lecce-Juventus, l’allenatore dei salentini, Marco Giampaolo, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole dell’allenatore giallorosso dopo il pareggio last minute in Lecce–Juventus.
Lecce-Juventus, le parole di Giampaolo
Incalzato sull’importanza di questo pareggio, il tecnico ha sottolineato:
“Questa serata e questa prestazione ce le godiamo, ma sono solo una tappa di un lungo percorso. Stasera dormiremo bene, e penso che i tifosi abbiano apprezzato. Domani però si azzera tutto e si torna al lavoro. Ieri ho dormito pochissimo, spero che questa vittoria mi permetta di riposare stanotte”.
Sulle potenzialità della squadra, il tecnico ha mostrato cautela:
“Non so dove possiamo arrivare, devo ancora conoscere a fondo tutti i calciatori. Ogni giorno cerco di capire di più, ma sono qui da troppo poco tempo, tanto che sbaglio ancora la porta dello spogliatoio. Vivo alla giornata, perché l’obiettivo è complesso. Si parte dall’atteggiamento di squadra: anche se avessimo perso, non avrei avuto nulla da rimproverare ai ragazzi. Non mi faccio illusioni.
Nel calcio non esiste una verità assoluta: oggi raccontiamo una storia, e la prossima domenica magari le cose vanno male e ne raccontiamo un’altra. Il merito è tutto dei ragazzi. Abbiamo qualche problema di lingua, perciò le presentazioni delle partite le facciamo in inglese, ma a volte mi chiedo se tutto venga compreso. Loro però sono bravi, e io mi ritengo fortunato”.
Sui giocatori entrati a gara in corso, ha espresso soddisfazione:
“Prima della partita ho detto alla squadra che oggi avremmo giocato in 16. Con cinque cambi, praticamente si cambia metà squadra. Rebic dal primo giorno si è allenato con grande determinazione e sono molto contento di lui”.
Sulla scelta di partire dal basso, il tecnico ha spiegato:
“Non è un esercizio di stile. Se l’avversario ti viene a pressare, significa che si creano spazi dall’altra parte. La Juventus, ad esempio, ti sfinisce con il possesso per trovarti scoperto. Anche noi abbiamo fatto 6-7 passaggi e preso qualche fischio, ma serve anche respirare con il pallone, altrimenti insegui sempre gli altri. Preferisco correre qualche rischio. Il calcio è fatto per giocare, non per rincorrere”.
Infine, interrogato sul livello della Juventus, ha dichiarato:
“Quest’anno ho visto diverse loro partite. È una squadra che sa come affrontare la partita e difendere. Nulla è lasciato al caso. Credo che cresceranno ancora, soprattutto quando recupereranno tutti i giocatori. Il seme mi sembra già ben piantato”.
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