Le interviste
Walid Cheddira: “Bari nel mio cuore. Bomber? Non ho modelli particolari”
Mamma mia come gioca ‘Ualino’. Il Bomber d’Italia, Walid Cheddira, è pronto ancora una volta a lasciare il segno. Cinque gol in campionato, cinque in Coppa Italia. Un bottino impressionante che ha convinto mister Regragui e lo staff della Nazionale del Marocco a convocare il ragazzo di Loreto (Ancona) per le prossime amichevoli che si disputeranno a Barcellona contro Cile e Paraguay. E Walid è stato già decisivo nel test (1-0) vinto ieri dal Marocco contro il Madagascar. E se Walid sarà convocato anche ai Mondiali in Qatar dal Marocco (rosa in cui spiccano i nomi di Hakimi, Amrabat e Ziyech), allora diventerà definitivamente impossibile per Roberto Mancini convocarlo nella Nazionale Azzurra. E sarebbe marchigiano l’unico italiano a disputare il campionato mondiale 2022. Walid Cheddira, ribattezzato ‘Ualino’ (Pasqualino in barese), è un attaccante incredibile, classe 1998, nato a Loreto (An) (con origini marocchine) e cresciuto nel settore giovanile del Loreto Calcio (e poi in D alla Sangiustese, FOTO). Walid Cheddira, ai microfoni del quotidiano VivereMarche, si è concesso con il solito sorriso.
Ciao Walid e complimenti per le tue performance realizzative. Innanzitutto dicci quali sono stati gli aneddoti più emozionanti della tua carriera… “Di aneddoti nella mia carriera, pur essendo ancora breve, ce ne sono stati parecchi. Uno molto importante è sicuramente quello relativo alla passata stagione, ovvero la mia prima vittoria di un campionato, quello della serie C col Bari (neo-promosso in B, ndr)” C’è un messaggio, un ringraziamento o un saluto che vuoi indirizzare a qualche tuo ex compagno o allenatore che abita nelle Marche, nella tua regione? “Nelle Marche un ringraziamento speciale va alla società del Loreto del presidente Andrea Capodaglio. Mi hanno fatto crescere nel settore giovanile, per poi passare in prima squadra grazie a mister Moriconi che mi ha dato subito grossa fiducia, buttato subito nel calcio dei grandi. Quindi il passaggio alla Sangiustese del presidente Tosoni e mister Stefano Senigagliesi i quali mi hanno dato tutta la loro fiducia per riuscire a far bene. Il tutto senza ovviamente dimenticare i vari allenatori che ho incontrato nel settore giovanile”
Ebbene sì Walid, hai fatto tutta la trafila delle giovanili del Loreto Calcio. C’è un simpatico siparietto che ti viene in mente e che vuoi raccontarci? “Nello specifico non mi ricordo bene ora, ma indubbiamente sono stati anni bellissimi, densi di ricordi, con persone fantastiche. Dei momenti davvero indimenticabili…” Bari ora è diventata parte del tuo cuore… Cosa ti aspetti da questa stagione? E hai un messaggio da rivolgere ai tuoi supporters baresi? “Bari è nel mio cuore. Mi trovo davvero molto bene, grazie alla bellissima gente, ai fantastici tifosi. Un messaggio che voglio rivolgere a loro è di sostenerci sempre, di essere sempre al nostro fianco e sicuramente potremo fare qualcosa di veramente spettacolare” Walid Cheddira: hai un modello di attaccante o un goleador a cui ti ispiri? “Non ho un attaccante, un modello ben preciso. Io cerco di apprendere da tutti i migliori attaccanti, perché ognuno è diverso e può insegnarti qualcosa. Il mio obiettivo? Apprendere le cose migliori da tutti e provare ad emularli in campo…”
Come ti descriveresti? Quali sono i tuoi punti di forza? “Credo le doti fisiche e atletiche, che in campo riesco a sfruttare al massimo in relazione alle mie caratteristiche” Trucchi e segreti di Walid: da cosa è composta la tua alimentazione? “La mia è un’alimentazione chiara e semplice, basata su carboidrati, proteine e una dose di grassi. Pasta o riso. Con un secondo che può essere pollo o pesce. E delle verdure che l’accompagnano…” La tua giornata tipo a Bari… Quali sono i tuoi standard nella vita di tutti i giorni? “Mi sveglio la mattina e faccio colazione. Il mio hobby è quello di giocare al computer o playstation, aspettando il pranzo. Dopo pranzo vado al campo e agli allenamenti. Post-allenamento? Cena e magari una partita. Guardo dei match di calcio prima di andare a dormire…”
Sappiamo che una delle tue pizze preferite, quando torni a Loreto, è quella di Zia Emilia. Una pizza fatta appositamente per te dal tuo amico Mohamed, pizzaiolo bravissimo di Zia Emilia, locale guidato dall’evergreen Danilo Capitanelli… “Essendo marocchino, la mia pizza preferita da zia Emilia è la pizza Marrakech, ve lo confesso!” Rimanendo in tema: cucina marchigiana vs cucina barese. Quali sono i tuoi piatti top? “Direi che sono cucine molto buone, molto soddisfacenti. A Bari si mangia molto bene e il mio piatto preferito è un must, ovvero panzerotto e focaccia. Nelle Marche direi le tagliatelle ma non solo…” Un forte in bocca al lupo Walid e grazie per la disponibilità… “Crepi il lupo e grazie a voi”
Le interviste
Esclusiva CS, Bernardo Corradi: “Bisogna insegnare ai giovani a conoscere il proprio corpo. Su Vieri ed Euro2004…”
L’ex-attaccante italiano, Bernardo Corradi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di CS nel corso del “Soccer Football Summit 2024”.
Il 19 e il 20 di Novembre è andato in scena, allo Stadio Olimpico di Roma, l’evento “The Future of Football is Here“, presso il “Soccer Football Summit 2024“. Fra gli ospiti l’ex-attaccante (fra le altre) di Lazio e Udinese Bernardo Corradi, che ha parlato ai nostri microfoni della sua esperienza da tecnico dell’U20 italiana.
Le parole di Corradi a Calcio Style
Corradi ha parlato anzitutto dei suoi ricordi legati agli Europei del 2024, dove venne chiamato inizialmente per sostituire l’infortunato Vieri. Alla fine il centravanti prese regolarmente parte alla competizione e i due finirono per contendersi una maglia. Corradi giocò da titolare l’ultima del girone: la vittoria (2-1) contro la Bulgaria.
“Quando arrivi in pre-raduno, dove hai 24 calciatori, sai che dovrai dire a 4 di loro che non parteciperanno alla fase finale della competizione. Siccome ci sono stato dall’altra parte, mi metto nei loro panni. Ai miei tempi vivevo le cose in maniera molto serena. Ero pronto a tornare a casa dopo la partita, poi Maurizio Manzini (storico team manager della Lazio) mi ha detto che Vieri aveva avuto un problema al ginocchio e che sarei rimasto in ritiro. Eravamo tre esordienti: io, Miccoli e Camoranesi. Ero già contento di far parte della spedizione, poi il mister mi prese da una parte e mi disse: ‘Giochi dall’inizio’. Adesso, con l’età, riesci a vedere da un’altra prospettiva tutto quello che ti è successo. Mi emoziono sempre a ricordare certi momenti.”
Corradi ha poi parlato del suo percorso da allenatore, che lo ha portato a essere selezionatore di tutte le nazionali giovanili italiane. Ha poi parlato anche del suo approccio con i giovani calciatori, della disciplina che intende dare loro e soprattutto delle regole vigenti all’interno degli spogliatoi da lui presidiati.
“Sono stato assistente dell’U19. Poi ho fatto il primo allenatore nell’U16 all’U19, passando anche per l’U17 e l’U18. Sono abbastanza ferrato su questo argomento. Ho notato che chi effettua tutto il percorso generazionale, vale a dire dall’U15 sino all’U20, certi tipi di regole non c’è nemmeno più bisogno di metterle perché le fanno in automatico. I nuovi, invece, seguono la buona strada di chi dà l’esempio. Il gruppo si autoregola, poi un minimo di regole alla base ci vogliono sempre ma gli va data la libertà di sbagliare. Vanno ripresi a volte perché è giusto, l’ultima volta l’ho fatto due giorni fa, perché bisogna alzare il livello d’attenzione. In U15 sono piccoli e quindi sei ‘obbligato’ a dare delle regole rigide, come la sveglia alle 8:30 e la colazione alle 9, perché alcuni sono indisciplinati. 5 minuti prima dell’appuntamento devono essere davanti alla sala della colazione e il capitano deve assicurarsi che siano tutti presenti. Se qualcuno manca allora devono iniziare ad aiutarsi perché poi lo faranno anche in campo, magari quando qualcuno sbaglia una diagonale. In U20 è diverso perché inizi ad avere contezza del tuo fisico. Se uno è abituato a svegliarsi alle 9:30 glielo lascio fare, mentre chi è abituato a svegliarsi presto si sveglia presto. Ora non sto mettendo la sveglia, perché l’impostazione si costruisce così.”
Le interviste
ESCLUSIVA – Lino Banfi sulla Roma: “Nessuno avrebbe commesso errori simili. Ranieri…”
Esclusiva Calciostyle – Il noto attore comico e grande tifoso della Roma Lino Banfi ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni.
Di seguito la sua opinione sul momento della squadra giallorossa.
Banfi sulla Roma
“Siamo tutti arrabbiati, persino i tifosi delle altre squadre. Neanche un neonato avrebbe commesso errori del genere. Una serie di “americanate” senza senso. Il presidente della Roma dovrebbe essere romano. Comprendo e condivido la frustrazione del tifo giallorosso che spesso fa dei sacrifici senza venire ripagato.”
Su Ranieri: “E’ un validissimo allenatore. Un profilo completo, diciamo. Sono sicuro che anche in questa sua terza esperienza alla Roma farà benissimo. Poi di romanisti come lui ce ne sono pochi, era l’unico da cui si poteva ripartire. Ora sarà importante partire bene nelle prime sfide, anche per placare gli animi di piazza e stampa.
Non ho mai avuto la fortuna di approfondire la conoscenza con lui, ci siamo solamente incrociati durante qualche premiazione, ma sono certo che sia una bravissima persona.”
Le interviste
Miriana Trevisan: “Il mio Napoli può vincere lo scudetto. Su Insigne…”
“Napoli può vincere lo scudetto, magari con Lorenzo Insigne in campo…”. L’evergreen Miriana Trevisan a tutto gas. Durante l’evento di ieri sera ‘Star People Award’ al Teatro delle Muse di Roma, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con la nota showgirl italiana e icona della tv Miriana Trevisan, napoletana doc e tifosa del Napoli. Miriana Trevisan, nel corso della sua carriera, ha partecipato a Pressing, Ruota della fortuna e altri storici programmi, sempre molto seguiti. Miriana è sicuramente una delle showgirl più conosciute del piccolo schermo. L’abbiamo intercettata a Teatro, dopo averla incontrata più volte alle Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Ecco il suo breve commento sul Napoli di Antonio Conte che vede come principale candidato al titolo.
MIRIANA TREVISAN: “NAPOLI DA SCUDETTO”
Miriana Trevisan, al Teatro delle Muse di Roma, è apparsa molto fiduciosa sul nuovo Napoli di Antonio Conte. Non lo aveva nascosto nemmeno al Mattone del Cuore, evento benefico a cura di Paolo Brosio. “Napoli è il mio cuore, sono nata a Napoli e vivo con una famiglia completamente napoletana”, ci ha fatto sapere in queste ore la simpatica Miriana, ospite dello Star People Award 2024. ” Mi auguro con tutto il cuore che sarà scudetto! Se ho paura della Juventus di Thiago Motta? Assolutamente no, è un gradito sotto al Napoli”.
Quindi una battuta su Lorenzo Insigne: “Se rivedrei bene Insigne al Napoli? Certamente sì. A mio avviso Lorenzo Insigne sarebbe un bel portafortuna, oltre che ‘portabravura’ per così dire. Che altro aggiungere… D’altronde San Gennaro quest’anno si è espresso… Potrebbe essere a tal proposito un segno per la nostra bellissima, fantastica, affettuosa Napoli in chiave scudetto….”. Nelle foto Miriana in questi anni a Forte dei Marmi in occasione delle Olimpiadi del Cuore. Anche Amedeo Goria, ospite ieri sera al Teatro delle Muse, sulla stessa lunghezza d’onda: “Vedevo bene e vedo bene il Napoli per lo scudetto. Ma l’Inter resta secondo me la squadra qualitativamente più forte…”.
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