Serie A
Spezia, fiducia Nzola: “Posso vincere il titolo di capocannoniere”
Spezia, lunga intervista di Mbala Nzola sulle colonne della Gazzetta dello Sport. L’attaccante di Gotti si racconta e svela le sue paure e certezze.
L’intervista alla Rosea comincia con l’ammissione dell’attaccante angolano delle difficoltà vissute la scorsa stagione, dove ha messo a segno 2 reti in 19 presenze, dopo che l’anno precedente era stato assoluto protagonista con 11 reti realizzate.
Quest’anno invece tra campionato e Coppa Italia in 8 gare le reti sono già 5.
Sulla stagione scorsa Nzola la racconta così: «Non ero più io. Per la prima volta nella mia vita non riuscivo a reagire. Sembrava che ogni cosa andasse male. Mi chiedevo perché tutti ce l’avessero con me e non vedevo l’ora che finisse la stagione. Per voltare pagina, per ripartire, per scrivere un’altra storia. La mia storia. E adesso lo so: sono tornato».
L’attaccante ammette anche la propria responsabilità per una stagione così negativa: «Non voglio nascondere le mie responsabilità. Però non era tutto così nero, non era tutto così sbagliato. Purtroppo, quando la situazione è precipitata, mi sono lasciato andare. Mi è capitato spesso di pensare: “Perché ce l’hanno tutti con Mbala?”. Me lo chiedeva anche mia mamma, che mi ha aiutato molto.
Soprattutto con la preghiera. Mi manda un link, ci colleghiamo e preghiamo insieme. Io sono cristiano, prego sempre prima di dormire e di mangiare. Ma non chiedo mai qualcosa che riguardi il calcio: prego per ringraziare».
Nzola parla anche del rapporto non idilliaco con Motta, l’attaccante racconta di qualche ritardo all’allenamento, ma anche di un episodio, quello con l’Inter in cui il tecnico italo-brasiliano lo tolse dopo qualche minuto dal suo ingresso perché non riusciva a togliersi l’orecchino: «Per la fretta sbagliai il lato da cui avrei dovuto premere per toglierlo.
E poi non veniva più fuori. Una fatalità incredibile. Nello spogliatoio lo sfilai in mezzo secondo. Eppure ricevetti tanti insulti. Probabilmente pago il mio carattere: la gente pensa che non rido mai, che sono freddo. Ma io sono solo fatto così. Se non ci conosciamo, ti rispetto ma sono chiuso. Se entriamo in sintonia, puoi apprezzare un altro Mbala».
E adesso, come è rinato Nzola? «In estate: ho avuto tanti momenti per pensare, per conoscermi ancora meglio. Lo Spezia mi ha fatto capire che puntava su di me, il mister Gotti mi ha dato fiducia e a me basta davvero poco. Sono dimagrito, sono arrivato in ritiro già in forma, non come era accaduto alcune volte in passato. Volevo far vedere che ero pronto. Non sono rimasto per dimostrare qualcosa a chi mi critica, ma per me e per lo Spezia. E in campo credo che si veda, non solo per i gol».
Qual è il sogno di Nzola? «Un anno da Mbala. La salvezza dello Spezia. E il titolo di capocannoniere. Non rida, ce la posso fare. E se non lo conquisterò, potrò comunque arrivare tra i primi quattro o cinque. Gliel’ho detto, sono tornato».
Serie A
Juventus, Conceiçao abbandona il JMedical: escluse lesioni
Le visite sostenute stamane da Francisco Conceiçao al JMedical hanno scongiurato lesioni al flessore della gamba destra per l’esterno della Juventus.
L’esterno della Juventus Francisco Conceiçao, dopo la visita medica di stamane, ha rassicurato i tifosi bianconeri. E’ stata infatti confermata l’assenza di lesioni al flessore della gamba destra, dopo il problema che aveva accusato durante il prepartita della semifinale di Supercoppa Italiana contro il Milan a Riyad.
Juventus, confermata assenza di lesioni per Conceiçao
Per la Juventus, al rientro dopo la Supercoppa Italiana a Riyad persa in semifinale con il Milan, è stata oggi giornata di visite mediche. Se per Dusan Vlahovic era una normale routine, diverso il discorso era per Francisco Conceiçao. L’esterno destro aveva accusato, durante il prepartita della semifinale con il Milan, un problema al flessore della gamba destra.
Questo problema dell’ultimo minuto aveva messo in difficoltà il tecnico Thiago Motta, tanto che ha dovuto mettere in distinta Yildiz adattandolo sulla fascia destra. I primi accertamenti non avevano evidenziato nulla di serio, ma si attendeva la visita al JMedical per avere un quadro più chiaro.
Il controllo è durato poco più che una mezz’ora e ha confermato l’assenza di lesioni a carico del muscolo. Ora si attenderà qualche giorno per sapere se sarà disponibile per il derby con il Torino. Il calendario per i bianconeri è fitto di impegni, con il recupero con l’Atalanta del 18 gennaio e poi di nuovo il Milan. Quindi Bruges e Benfica in Champions League, con l’intermezzo della sfida con il Napoli.
La Juventus spera di recuperare Conceiçao per questi impegni, soprattutto con il Milan: visto che ora i rossoneri sono allenati dal padre Sergio. Non aver giocato la gara contro i rossoneri ha avuto un fattore emotivo, ma anche dal punto di vista tecnico visto che la sua assenza si è fatta sentire. Comunque vi è fiducia nell’ambiente juventino, per avere il portoghese al più presto disponibile.
Serie A
Milan, Conceicao già nella storia del Diavolo: il dato
Il nuovo tecnico del Milan, Sergio Conceicao, sembra aver già fatto dimenticare gli ultimi periodi della gestione Fonseca, alzando il primo trofeo del 2025.
La cura Conceicao sembra aver già fatto effetto. Nella finale di Supercoppa Italiana, giocata a Ryad, contro l’Inter, il nuovo Milan ha sfoderato, soprattutto nel secondo tempo, una prestazione degna di nota riuscendo a strappare, a tempo oramai scaduto, una rimonta improbabile con lo zampino finale di Abraham.
L’ex tecnico del Porto ha riportato una tranquillità che non si vedeva da inizio stagione, con il rapporto tra la rosa e Fonseca mai veramente sbocciato. Il padre dell’esterno della Juventus, oltre ad aver già conquistato il primo trofeo nella sua nuova esperienza è entrato a far parte della storia del Diavolo.
Infatti, Conceicao Sr è diventato l’allenatore del Milan che ci ha impiegato meno partite per conquistare un trofeo tra tutte le competizioni dal lontanissimo 1929/1930. Il record precedente apparteneva a Vincenzo Montella, sempre in Supercoppa. L’areoplanino conquistò la coppa alla sua 18° presenza sulla panchina rossonera.
La vittoria della Supercoppa Italiana può essere sicuramente uno slancio importante per raddrizzare la stagione in corso e provare a puntare alla zona Champions League, distante ora a 8 punti, ma con due gare da recuperare. Beh, chi comincia è a metà dell’opera, no?
Sérgio #Conceição è l’allenatore del Milan che ha impiegato meno partite per vincere un trofeo nella storia del club rossonero tra tutte le competizioni dal 1929/30; fin qui il record apparteneva a Montella (al 18° match vinse la Supercoppa Italiana nel dicembre 2016). Colpo. pic.twitter.com/VfovMk8qDK
— OptaPaolo (@OptaPaolo) January 6, 2025
Serie A
Roma, dominio giallorosso nei derby casalinghi: il dato che incorona la Lupa
La vittoria alla vigilia dell’Epifania ha riacceso i cuori dei tifosi della Roma dopo un’inizio di stagione a dir poco fallimentare.
La Roma apre il 2025 con una vittoria. E non una vittoria qualsiasi ma contro la Lazio nella sentita stracittadina. I tre punti conquistati acquistano ancora maggiore valore vista la situazione molto diversa in classifica delle due formazioni: i biancocelesti si trovavano in quarta posizione a 35 punti, mentre i giallorossi (con la vittoria del derby) sono saliti a 23 punti.
Si sa infatti, che le stracittadine della Capitale spesso non rispettano le aspettative sulla squadra vincitrice: molte volte, come confermato anche domenica, la formazione sfavorita sulla carta ottiene i tre punti e la vittoria.
Nonostante questo negli ultimi 30 anni i derby giocati in casa della Roma hanno uno score a tinte giallorosse. Infatti, la formazione giallorossa ha un dominio quasi totale nelle sfide giocate all’Olimpico con la maggior parte del pubblico romanista.
Se vediamo i numeri negli 81 precedenti in Serie A giocati in casa della Roma, la Lazio ha vinto solamente 15 incontri: una facile media di una vittoria ogni sei incontri. Diventa ancora più impressionante se facciamo riferimento agli ultimi 30 anni (da 1995 ad oggi) i biancocelesti hanno vinto appena 5 sfide su 31 di campionato in trasferta.
Anche a livello realizzativo la situazione non cambia con i giallorossi che non hanno trovato la via del goal solamente in 5 occasioni, sempre nelle sopracitate 31 occasioni. Un’ulteriore conferma del fatto che i tifosi della Roma riescono, grazie alle varie coreografie e supporto continuo, a trasmettere la loro passione e voglia di vincere ai propri giocatori.
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