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Esclusiva Cs Birindelli: “Napoli quasi perfetto. La Roma lotterà per il quarto posto. La Juve fa rimonte importanti. Milan grande autostima. L’ Inter..”

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L’ex giocatore della Juventus Alessandro Birindelli ha rilasciato un’intervista in esclusiva al nostro sito www.calciostyle.it

Birindelli- Ecco le sue parole:

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POTREBBE INTERESSARTI UN ALTRO ARTICOLO>>>>ESCLUSIVA, Andrea Carnevale: “Roma e Napoli due squadre che amo. Zaniolo è forte ma deve migliorare. Spalletti è un top. E su Allegri…”.

Signor Birindelli domenica sera ci sarà il big match Roma-Napoli, qual’ è il suo pensiero su entrambe le squadre?

“Sono due grandi squadre, che giocheranno una partita alla pari. Il Napoli ha un ottimo allenatore come Spalletti, e in questo momento è una macchina quasi perfetta. Ha ottenuto risultati importanti.

La Roma ha giocatori di qualità ed una rosa tosta. E’ una squadra difficile da affrontare e che fa giocare male gli avversari.

In questo inizio di stagione ha difficoltà nel concretizzare le occasioni che crea, per diversi motivi. Una delle cause potrebbe essere il momento negativo che stanno vivendo i suoi attaccanti. Un altro, il voler prendere meno gol e quindi giocare con una baricentro più difensivo che propositivo“.

La difficoltà di gioco del centrocampo della Roma, dipende dall’assenza di Wijnaldum o dall’impiego continuo di Matic e Cristante?

“Sono vere tutte e due le cose. Wijnaldum è un giocare unico, altrimenti la Roma non avrebbe fatto di tutto per prenderlo. Ha doti di dinamismo diverse da quelle di Matic e Cristante. Quest’ultimi giocando sempre posso avere un momento di flessione”.

I problemi  della Juventus da cosa dipendono: dal fatto che Allegri non riesca a dare un gioco alla sua squadra, o ai tanti infortuni avuti fino a questo momento?

“I problemi della Juventus dipendono da diversi fattori. Uno di questi riguarda i tanti infortuni subiti, un altro il fatto che Allegri abbia potuto allenare poco i calciatori visto che si gioca ogni tre giorni oltre agl’ impegni con le nazionali.

La Juventus però ci ha abituato a rimonte importanti.

Penso inoltre, che anche la diversa preparazione estiva a causa del mondiale che si giocherà a Novembre ha creato problemi a tutte le squadre”.

Cambiaso lei lo avrebbe dato in prestito o tenuto alla Juventus per provare a farlo giocare anche titolare?

” Queste sono valutazioni che competono alla società che se ne prende poi anche i rischi. Le squadre spesso mandano i giovani in prestito, senza dargli la possibilità di mettersi alla prova”.

Quali sono i motivi, per i quali negli ultimi dieci giorni i giocatori dell’Inter sembrano seguire maggiormente Inzaghi, rispetto a qualche partita precedente?

“Io non penso che la squadra nelle ultime partite non seguisse più Inzaghi o che il mister era diventato un brocco, semplicemente non si riusciva ad applicare quello che si provava nel lavoro quotidiano.

Ora i calciatori sono stati bravi a superare questo momento di difficoltà”.

Quali sono state le qualità più importanti che negli ultimi due anni Pioli è riuscito a trasmettere ai giocatori del Milan?

“Il Milan ormai ha raggiunto una maturità importante ,una consapevolezza nelle proprie forze  ed una grande autostima. Tutto questo è accaduto grazie a Pioli, al suo staff ed alla società”.

Quali sono, secondo lei, le squadre che arriveranno nei primi quattro posti alla fine del campionato?

“Il Napoli, poi Milan, Inter ed il quarto posto se lo giocheranno Udinese, Roma e Juventus“.

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ESCLUSIVA CS – Nela: “La Lazio? La vera sorpresa del campionato. Su Roma e Napoli…”

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ESCLUSIVA CS - La nostra intervista a Sebino Nela

In esclusiva abbiamo intervistato l’ex difensore Sebino Nela sulle imminenti sfide di campionato che attendono la sua Roma e il suo Napoli.

Tra gli ex giocatori della Roma Sebino Nela è uno dei più iconici: terzino di piede mancino ma in grado di ricoprire più ruoli, è stato tra i protagonisti dello scudetto giallorosso del 1982-1983.

Con lui abbiamo parlato della nuova Champions League, delle imminenti sfide di campionato di Roma e Napoli e della lotta scudetto in Serie A.

La nostra intervista a Sebino Nela

Sebino, nella tua carriera hai disputato partite in Serie A, Serie B, Coppa Italia, Supercoppa, Coppa delle Coppe, Coppa UEFA, Coppa dei Campioni. Cosa ne pensi della nuova Champions League? Pensi che i giocatori della tua generazione sarebbero riusciti a reggere il ritmo sempre più incalzante delle partite?

“Se sai che ogni anno devi giocare 60-70 partite ti alleni per questo. Non mi piace questa nuova Champions, è chiaro che ci sono scontri interessanti ma c’erano anche nella vecchia. Preferisco la Champions a gironi com’era prima“.

Sei stato uno dei difensori più famosi della Roma, club al quale hai passato 11 anni della tua carriera calcistica. Cosa pensi della situazione terzini al club giallorosso?

“Ho giocato 11 anni di Roma, essendo mancino, ma ho giocato anche a destra nei due anni in cui abbiamo vinto lo scudetto, poi ho fatto il centrale: un po’ di ruoli li ho fatti. È da qualche anno che si parla dei terzini della Roma.

Ci si aspettava quest’anno di vedere nel mercato degli arrivi, di fatto non è arrivato nessuno. È arrivato Abdudlahmid (ride, ndr) che ieri sera è stato il protagonista della partita di coppa”.

E ha segnato il suo primo gol. Per te c’è qualche giocatore attualmente in rosa, oggi sottovalutato, che potrebbe crescere e stupire?

“Sottovalutati no, i terzini della Roma sono quelli che abbiamo visto. Mi fido delle parole di Ranieri, che ha visto in questo ragazzo un ragazzo serio, dotato di grande professionalità, che ha voglia di imparare. Ieri sera è stata la sua serata. Però non è che una singola partita decide se un giocatore sia pronto per fare chissà cosa.

È comunque importante che abbia fatto bene e che metta in difficoltà durante la settimana l’allenatore che deve fare delle scelte. Così hai acquisito un giocatore in più in rosa, il che non guasta con tutte le partite che ci sono da giocare: a breve ci sarà anche la Coppa Italia“.

Qual è il giocatore che la Roma potrebbe provare a prendere sul mercato che potrebbe sopperire ad eventuali carenze in quel reparto?

“Io non devo individuare nessuno. Guardo le partite un po’ per lavoro, un po’ per piacere, ma sinceramente non mi soffermo sui singoli. Nel mondo ci sono migliaia di giocatori, quindi penso che se la Roma ha bisogno non avrà problemi a trovarne. Il mercato è fatto di tanti fattori, non è così facile comprare e vendere”.

Dopo la vittoria netta in Europa League contro il Braga all’Olimpico, la Roma ha davanti a sé una sfida fuori casa: quella contro il Como, attualmente posizionato al 17esimo posto della classifica di Serie A. Ci fornisci un pronostico?

“Domanda difficilissima: i pronostici sono fatti per essere sbagliati. Sulla carta ora si presentano 3 partite che danno alla Roma la possibilità di recuperare in classifica. Con il Lecce è andata bene, con Como e Parma certamente cercheranno di fare punteggio pieno e vincendo anche le prossime due partite si sta decisamente meglio.

Il Como aveva cominciato bene: è una squadra veloce, che sa giocare anche un discreto calcio, però prendono sempre gol. Non è da sottovalutare, ma la Roma deve cercare di fare risultato pieno”.

Si potrebbe verificare, come già avvenuto con Zaniolo nella sfida contro l’Atalanta, un “gol dell’ex” con una rete di Andrea Belotti?

“Se gli verrà data la maglia da titolare, cercherà di fare il suo dovere come giocatore del Como. Non tutti gli ex vanno in gol, la Roma può stare tranquilla: i numeri dicono questo. Non lo sappiamo, vediamo come andrà la partita, vedremo quali saranno gli schieramenti iniziali.

È una partita che va giocata con la testa giusta. Ogni partita, ormai, dura 95 minuti. Bisogna avere anche pazienza. E giocare con giudizio, equilibrio e organizzazione”.

Hai chiuso la tua carriera a Napoli nel 1994. Qual è la tua opinione sul Napoli di Conte? C’è un giocatore che a tuo avviso è imprescindibile, al momento?

“Il Napoli lo abbiamo visto: ci aspettavamo tutti qualcosa di più. Non è spettacolare, non gioca un grande calcio, ma è caratterialmente forte, perché i giocatori hanno assorbito il pensiero del proprio allenatore.

È una squadra che martella, difende, attacca, si è liberata della Coppa Italia visto che Conte ha schierato 11 dalla panchina. Adesso vediamo come va a finire. Secondo me il Napoli può competere fino alla fine per il campionato. Vedremo chi saranno le avversarie: l’Inter, la Juventus, la Fiorentina

Ci si aspettava qualcosa di più da Lukaku e Kvaratskhelia ma stanno ancora lì, quindi sicuramente lotteranno anche loro per lo scudetto fino alla fine. Non sarà facile. Mai come quest’anno gli scontri diretti potrebbero fare la differenza”.

Come vedi la sfida fuori casa del Napoli contro l’Udinese di domani sera? Una squadra che può essere ostica…

Il Napoli è in grado di vincere contro tutte le squadre del nostro campionato. L’Udinese aveva cominciato benissimo, poi ha avuto un ‘momento di assestamento’, però è una squadra fisica, tecnica. Ha numeri da poter mettere in campo. Questa è una gara da giocare al massimo delle proprie potenzialità”.

Per lo scudetto hai già fatto i nomi di tante squadre. Ci potrebbero essere sorprese, come la Lazio?

“La Lazio è forse la vera sorpresa di questo campionato: con la Fiorentina stanno facendo cose straordinarie. Forse più la Lazio, perché c’è stato un restyling pesante, sono andati via tutti i big. Baroni è stato davvero molto molto bravo, i grandi meriti di questa classifica sono dell’allenatore.

Certo, anche la società ha lavorato bene sul mercato, ma la squadra gioca un bel calcio, e per questo il merito va dato all’allenatore. Insomma, il campionato è aperto, vediamo cosa ci diranno gli scontri diretti e potrebbero fare la differenza.

Non credo che ci sia una squadra che può scappare, prendersi 8-10 punti sulla seconda classificata. Il campionato sarà bello da seguire fino alla fine”.

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Francesco Pietrella: “Roma soluzione ideale per Roberto Mancini”

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mancini roberto

“Roma sarebbe soluzione ideale per mister Roberto Mancini”. Queste le parole di Francesco Pietrella, giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’ che abbiamo intervistato in esclusiva in queste ore. “Quando Ranieri andrà via e prenderà un ruolo magari diverso, Mancini potrebbe rivestire benissimo l’incarico di allenatore della Roma. Lo vedrei molto bene lì. Direi che con l’Inter ha iniziato un ciclo, che si è poi chiuso col triplete di Mourinho. Ma l’aveva iniziato proprio lui. Alla Fiorentina è riuscito a portare a casa la Coppa Italia, alla Lazio ha vinto la Coppa Italia, con la Nazionale il campionato europeo. Anche al di fuori dei confini nazionali, sponda Manchester City Galatasaray, ha fatto bene. A mio avviso il Mancio resta un allenatore di elevato livello e sarebbe bello rivederlo in Italia”.

“Tralasciando la rivalità con la Lazio, da buon professionista, la Roma giallorossa potrebbe essere la destinazione ideale in futuro, lo ribadisco”, prosegue il giornalista Gazzetta Francesco Pietrella. “E tra l’altro Mancini conosce bene la città!”.  Pane e pallone, innamorato del calcio grazie a Pippo Inzaghi, Pietrella è un giornalista del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport”. Non andava ai diciottesimi dei suoi compagni per colpa dell’anticipo serale. Classe 1993, ex numero 11 che si inseriva sulla fascia. Un’infanzia correndo – più del pallone – tra i campi in terra della periferia romana, fino ai 20 anni.

“Quel mondo mi ha formato”, ammette il ragazzo di Roma. Gli abbiamo quindi chiesto un commento sulla Nazionale Azzurra post-Mancini: “Spalletti, dopo la delusione europea, si sta riscattando partita dopo partita.  Un campionato europeo direi da dimenticare con scelte discutibili come la convocazione di Fagioli dalla Juventus. Avrebbe a mio avviso potuto fare altri tipi di scelta. Ad esempio, avendo la nostra Nazionale come sappiamo delle difficoltà in fase offensiva, avrei portato all’ultimo europeo un Ciro Immobile nonostante il campionato non positivo. Ma ora Spalletti, grazie anche a Gasperini, è stato bravo a riprendere per i capelli Retegui. Potrebbe essere lui l’uomo giusto lì davanti, la pedina d’attacco che mancava alla nostra Nazionale”.

“Chi meriterebbe un posto nella rosa azzurra? A mio parere un Zaccagni della Lazio. Ma poi dove lo metti in un 3-5-2? Questo è un altro tema…”.

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Barzagli: “Spalletti bravo a rimettere in piedi Nazionale”

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Andrea Barzagli senza peli sulla lingua. L’ex difensore della Juventus e della Nazionale Azzurra era presente ieri al Salone d’Onore del Coni in occasione della XV edizione del Premio Andrea Fortunato. Dopo aver ricevuto un prestigioso riconoscimento per la sua straordinaria carriera, alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò e di altri illustri personaggi del calcio, Andrea Barzagli si è concesso con grande disponibilità e la solita eleganza alle nostre domande. Ecco cosa ci ha detto sull’attuale Nazionale Azzurra di Luciano Spalletti, con un occhio bionico rivolto alle prossime qualificazioni ai Mondiali 2026.

Se esiste un nuovo Andrea Barzagli? No, nel senso che ci sono tanti altri difensori forti che stanno venendo fuori. Riguardo alla Nazionale Italiana di Calcio devo dire che c’è stato un nuovo cammino dopo un europeo difficile. Secondo me i ragazzi hanno svoltato grazie a Luciano Spalletti. Il nostro CT è stato abile, bravissimo a rimettere in piedi una Nazionale in grado di trovare risultati e far sentire gli italiani partecipi di questa squadra. E’ un primo passaggio e a mio modo di vedere abbiamo una rosa valida che può crescere ancora di più”. Parola di Andrea Barzagli.

Sulla Serie A non ha voluto esprimere particolari giudizi, e allora gli abbiamo chiesto come vede… futuri Mondiali (2026)! “Speriamo sia una qualificazione ai Mondiali tranquilla rispetto agli anni passati. Ma siamo fiduciosi perché adesso la Nazionale Azzurra ha fatto un passo importante”.

barzagli

Mondiali 2026: la fiducia di Andrea Barzagli

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