Champions League
Bayern Monaco-Inter 2-0, sconfitta indolore per Inzaghi: le pagelle
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2 anni fail

Nell’ultima gara del girone l’Inter cade per 2-0 in casa del Bayern Monaco. Le pagelle nerazzurre.
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Onana 6: bravo quando viene impegnato, imprendibile il colpo di testa di Pavard e il tiro di Choupo-Moting.
Darmian 6: ci mette molta buona volontà, rimedia a un errore di Vrij e controlla piuttosto bene Manè.
De Vrij 5,5: fa un erroraccio da matita rossa quando perde il pallone da metà campo e per poco non scaturisce un gol. Poco attento sul gol di Pavard.
Acerbi 6: prestazione molto buona, va anche in gol, ma viene annullato.
Bellanova 6: certi palcoscenici non sono ancora per lui, ma corre e non ha paura di sfidare i giganti bavaresi.
Barella 6: solito impegno, cala alla distanza (dal 15’st Calhanoglu 6: entra nel ruolo classico di mezzala e non sfigura).
Asllani 5: una prestazione non positiva quella di Monaco. Ha bisogno di rodaggio, ci mette impegno ma non basta.
Gagliardini 6: prestazione di spessore, gestisce bene tutti i palloni che gli capitano tra i piedi (dal 15’st Mkhitaryan 6: ordinaria gestione del pallone, prova un tiro innocuo verso la porta).
Gosens 6: serata illuminata, vari spunti sulla fascia mancina. Dialoga bene con Lautaro.
Lautaro 5,5: prova a colpire il cross di Gosens, il pallone si impenna e finisce fuori. Brutta la posizione che assume sul gol di Pavard (dal 15’st Dzeko 6: bello il tiro con cui impegna Ulreich e lo costringe a una deviazione difficoltosa).
Correa 5: poco impegno e poca efficacia, un contributo modesto alla partita (dal 31’st Carboni 6: si adegua al ritmo partita, non ha il tempo di farsi vedere).
Simone Inzaghi 6: l’Inter delle seconde linee scende in campo senza paura a Monaco. L’esperienza dei tedeschi, tuttavia, non dà scampo ai nerazzurri.
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Champions League
Inter, Zanetti: “Una volta dissi che mi sarei gettato nel fuoco per Mourinho”
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1 ora fail
24/04/2025
L’Inter di Inzaghi non riesce a raggiungere il traguardo raggiunto con la strepitosa formazione guidata dall’irriverente José Mourinho (quella del Triplete)
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L’Inter non riesce a diventare la prima squadra in Italia a raggiungere il Triplete per la seconda volta e si ferma (almeno per quest’anno). Brucia soprattutto aver perso con gli scomodi cugini rossoneri e chissà che non possa essere la fine prematura di una stagione che sembrava promettere tutto, forse troppo!
In tutta onestà va detto che la squadra che ha vinto praticamente tutto era un’Inter davvero troppo forte, troppo unita e che passava la palla a memoria. Poi c’è la figura di José Mourinho che era diventato popolare per assorbire e canalizzare ogni genere di critica. Aveva la sua tecnica: provocava lo scontro verbale, era irriverente e anche un po’ arrogante e lo faceva per essere al centro delle critiche ma anche per esonerare la squadra che si allenava e si concentrava.
Quella squadra lì, che tutti i tifosi nerazzurri ricordano con commozione: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Pandev, Sneijder, Eto’o e Milito. Insomma una squadra che sembrava inarrestabile e la finale contro il Bayern Monaco (in quel 20 maggio 2010) praticamente perfetta.
Era un’Inter formato famiglia
Quel periodo sarà difficile da eguagliare perché era evidente – anche per i tifosi – che ci si trovava di fronte ad una squadra di campioni ma, soprattutto, di uomini che si stimavano e si fidavano l’uno dell’altro. A confermarlo proprio il capitano di quella squadra, Javier Zanetti (che ora è vicepresidente nerazzurro) e che ricorda gli anni anni in cui vinsero tutto. Ne parla a BBC Sport.
“Mourinho creò una famiglia, formammo il gruppo durane la settimana anche in momenti come le grigliate che piacevano tanto anche al mister. Sono momenti di unità. Una volta dissi che mi sarei gettato nel fuoco per Mourinho”.
Proprio lo spirito di sacrificio richiesto per poter vincere trofei, per sopportare la stanchezza di fine stagione (dove si arriva alle partite più calde!) e per reggere alla pressione e all’ansia da prestazione e per vincere.
Zanetti continua dicendo che ” Il nostro rapporto non era solo tra allenatore e giocatore o tra allenatore e capitano; era un legame umano fortissimo. E lo sarà per sempre! Quei due anni sono stati molto significativi per me e per lui. Rimarranno nei nostri cuori. Ci ha insegnato tantissimo e ci ha fatto credere che potevamo fare la storia e ci siamo riusciti”.
L’attuale Inter ha giocatori validissimi, ha un capitano altrettanto carismatico (Lautaro) ma chissà se sono riusciti a creare quel senso di fiducia incondizionata tra di loro e se riusciranno a credere ciecamente alla loro guida (Inzaghi) come quella Inter fece con la sua guida.
Quella squadra vinse 2 Scudetti (2009 e 2010), 1 Coppa Italia (2010), 1 Supercoppa Italiana (2008) e 1 Champions League (2010).
Champions League
Barcellona-Inter: dove vedere il match di Champions
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24/04/2025
L’Inter deve prepararsi per il match di Champions League. Dopo la delusione per il Triplete ormai sfumato e uno scontro con lo scatenato Barcellona alle porte
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Sarà una partita fondamentale sia perché si tratta dell’andata di semifinale di Champions League, quindi restano solo 4 squadre in corsa per vincere il titolo più prestigioso in Europa e sia perché, per l’Inter, significherebbe vanificare troppe aspettative (ormai il Triplete è escluso!)
Ma il calcio, si sa, si combatte anche a suon di diritti televisivi soprattutto se si tratta di accaparrarsi match tanto prestigiosi. Il 30 aprile è alle porte e ora è chiaro che i diritti sono stati spartiti tra due colossi: se da un lato abbiamo Amazon (che ne deteneva l’esclusività) si è aggiunta la major statunitense Warner Bros Discovery.
Quindi come si svolgerà Barcellona – Inter?
Come si è conclusa questa trattativa? Proprio la Warner Bros Discovery (guidata da David Zaslav) avrebbe strappato un accordo, in extremis, ad Amazon per poter inserire nel palinsesto del canale Nove la visione in chiaro della partita.
Certo è che il colosso Amazon ha chiesto, comunque, che fosse ben chiaro chi avrebbe dovuto avere – in realtà – il diritto esclusivo sul match ed avrebbe preteso ed ottenuto di mostrare (per tutta la durata della partita) di vedere impresso il logo di Prime Vide in bella mostra sullo schermo. Nonostante il grande impegno finanziario, Amazon ha dovuto cedere alla cosiddetta Delibera Lista Eventi (tecnicamente Agcom 131/12/CONS, emanata sull’articolo 33 del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi) che stabilisce – in modo chiaro – che alcuni eventi, appuntamenti, italiani e non, (che coinvolgono una squadra italiana) devono poter essere visionati da almeno l’80% della popolazione nazionale e perciò devono essere in chiaro.
E chi saranno i nomi che commenteranno l’impresa?
E cosa sarà della telecronaca? Quella, invece, sarà interamente stabilita da Prime Video.
Certo è che il colosso Amazon ha dovuto ingoiare un bel rospo quando ha perso l’esclusiva assoluta; infatti, esiste una normativa che stabilisce che il match doveva essere presentato in chiaro poiché, coinvolta, una squadra italiana (anche se si tratta di una competizione europea).
Come si svolgerà la diretta? Si potrà assistere ad un pre-partita (tutto firmato Prime Video) che andrà, però, in onda ed in chiaro su Nove. L’appuntamento sarà a partire dalle 19:30 quando le telecamere si accenderanno dallo Stadio olimpico Lluis Company di Barcellona (meglio noto come Montjuic).
A mostrare tutto ciò che avverrà a bordo campo troveremo Giulia Mizzoni che co-presenterà accanto a Clarence Seedorf, Julio Cesar, Ferdinando Llorente e Maicon. Insomma una serie di nomi del passato (provenienti da club come Inter, Milan, Juventus, Siviglia, Napoli ecc.) che potranno commentare e preparare il pubblico con esperienze dirette e proiezioni tecniche.
Per quanto riguarda, invece, la diretta della partita e tutto il post-partita saranno anche questi tutti trasmessi in chiaro e la telecronaca sarà affidata all’immancabile e coinvolgente Sandro Piccinini affiancato da Massimo Ambrosini.
Invece in cabina VAR ci sarà Gianpaolo Calvarese mentre a bordo campo vedremo Alessia Tarquinio, Alessandro Alciato e Fernando Siani.
Si prospetta una serata di grande sport, costruita per rendere questa esperienza calcistica più coinvolgente possibile.

La Champions League 2024/25 volge verso il termine. Tuttavia, la UEFA starebbe già pensando di fare delle modifiche per la prossima edizione.
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Quest’anno abbiamo assistito all’inaugurazione della nuova Champions League. 36 squadre invece di 32, tutte in un girone unico invece di otto gironi da quattro squadre. Tuttavia, per la prossima edizione potrebbero già esserci delle modifiche abbastanza importanti del regolamento del torneo. Quali saranno?
Champions League 2025/26, le tre modifiche suggerite
Come riporta il sito tedesco BILD, il comitato UEFA si riunirà a Monaco il 30 maggio per valutare 3 modifiche a partire dalla prossima edizione in poi.
La prima modifica sarebbe quella dell’abolizione dei tempi supplementari. Questo per dare la possibilità alle squadre di arrivare in condizioni migliori per le loro partite nei loro rispettivi campionati.
Un’altra sarebbe quella di far giocare una delle prime otto classificate, qualora dovesse affrontare una proveniente dai playoff nei quarti o in semifinale, la gara di ritorno in casa.
Infine, si parla di bloccare il tabellone anche per gli ottavi: in modo da evitare incontri tra due squadre della stessa lega. Dunque, il tabellone comincerebbe a partire dai quarti: come nella Champions a 32 squadre.
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