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Milan: Ibra vicino al ritorno

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La voce sempre più insistente del clamoroso ritorno di uno dei più grandi campioni del calcio sta trovando sempre più conferme ora dopo ora, Zlatan Ibrahimovic sembrerebbe ad un passo dal Milan, possiamo tranquillamento affermarlo. Durante l’incontro tra società e Mino Raiola – procuratore storico dello svedese – si sono toccati alcuni punti tra i quali l’imminente operazione di Bonaventura ed altri possibili nomi in arrivo nel club, ma è logico pensare si siano poste anche delle basi solide per il ritorno di Ibra già a gennaio. Il Milan ha lanciato la sua proposta e parrebbe che lo svedese abbia gradito optando per un ingaggio più basso rispetto ad altre offerte ricevute pur di tornare a Milano dal suo ex compagno di squadra e grande amico Rino Gattuso. Molti altri nomi vengono trattati in queste settimane dalla società rossonera, la situazione di emergenza impone correttivi anche in altri reparti, ma per capire veramente bene cosa il Milan potrà fare dovremo aspettare quantomeno la sentenza dell’Uefa.

Ieri a Nyon la delegazione rossonera si è presentata dinnanzi la Camera Giudicante per discutere i parametri del fair play finanziario. La società ha ammesso le proprie responsabilità e non ha chiesto un condono, bensì una sanzione giusta e proporzionata e la sentenza è prevista per gli inizi di dicembre, solo all’ora potremo fare chiarezza e capiremo concretamente quanto ampio potrà essere il raggio d’azione del club.

Ma torniamo ad Ibrahimovic, sono giorni ormai che sostengo che l’affare si farà e che una soluzione verrà trovata tra le parti, se c’è l’intenzione del giocatore viene sempre tutto più facile. L’arrivo dello svedese metterebbe d’accordo quasi tutti, ma ovviamente qualche incertezza rimane ed è giusto analizzarla e valutarla insieme alle molteplici altre certezze.

Alcuni dubbi

Ibrahimovic ha 37 anni, non è più il giovane attaccante a cui ci eravamo abituati quando militava nella nostra Serie A, un anno fa ha subìto un terribile infortunio al ginocchio, talmente grave che per i medici difficilmente sarebbe potuto rientrare in campo. E invece è tornato, apparentemente forte come prima, ma con i Los Angeles Galaxy in un campionato, quello americano, molto distante dai nostri ritmi e dalle nostre pressioni. Sarà fisicamente in grado di reggere nuovamente il nostro campionato alla sua età e con un ginocchio sì recuperato, ma comunque non più integro come prima?

Secondo: sarà in grado di convivere con un attaccante di razza come Gonzalo Higuain ed uno emergente che ha bisogno di crescere e per crescere ha bisogno di giocare come Patrick Cutrone? Il rischio che lo svedese possa mettersi di traverso pretendendo di giocare sempre da titolare è un’eventualità da prendere in considerazione e potrebbe andare a destabilizzare una comprovata serenità nello spogliatoio, vero punto di forza del Milan attuale.

Le certezze

Zlatan Ibrahimovic è un campione, un professionista serio come pochi, uno che gioca le partite fino all’ultimo secondo senza mai mollare e pretendendo che gli altri 10 compagni facciano uguale. Se, come espresso prima, accetta di mettersi completamente a disposizione della squadra, accettando talvolta il fatto di non entrare dal primo minuto, ma a partita in corso allora sì che sarà un valore aggiunto. Se con la sua esperienza, i suoi consigli ed il suo modo di porsi saprà essere un esempio per la crescita di Cutrone e compagni sarà una scelta azzeccata e vincente. Lo svedese è un leader, un uomo spogliatoio, una sua parola ha un peso specifico doppio e non vi sono dubbi che su alcuni giocatori reputati molli in troppe occasioni questo potrebbe solo fare del bene.

Da uomo intelligente quale è, posso quasi certamente affermare che se accetta di venire al Milan è perchè ritiene di essere in forma e al top, ma al contempo ha ben capito gli inevitabili limiti che l’anagrafe porta al fisico pertanto mi viene ragionevole pensare che si metterà a disposizione dell’amico Gattuso con la professionalità che in ogni momento della sua carriera l’ha contraddistinto.

Le cifre

Per portare Ibrahimovic a Milano già da gennaio Leonardo ha proposto un contratto inizialmente di 6 mesi con un ingaggio che si aggira sui 2 milioni di euro netti con la possibilità di prorogare ad un altro anno se la squadra rossonera riuscisse ad entrare in zona Champion, quindi nei primi 4 posti. Pare che lo svedese preferisse subito un contratto di un anno e mezzo, ma capite bene che questi sono semplici dettagli, il giocatore vuole tornare a Milano e vede solo rossonero. I tifosi continuano a sognare, convinti che il sogno potrebbe molto presto diventare realtà

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Alessandro Gabrielloni (Como): da bomber a pizza sul Tg1

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Como, Fabregas

Dal calcio alla pizza è davvero un attimo: ieri sera sul TG1, edizione serale, protagonista Gabrielloni con la pizza Gabrigol, ideata lo scorso maggio nella sua regione (le Marche) per celebrare la storica cavalcata fino alla Serie A. Veramente una sorpresa inaspettata ieri sera durante il TG1 delle ore 20. La Pizza Gabrielloni interamente riservata al goleador Made in Marche e bandiera del Como – lanciata a maggio proprio per omaggiarlo nel migliore dei modi – ha conquistato stavolta i riflettori del TG1.  Il bomber Alessandro Gabrielloni  – “giustiziere” domenica della Roma di Dybala con gol e assist – sta facendo parlar di sé in queste ore. E non poteva non esserci grande entusiasmo, come da previsione, nelle Marche, tra Jesi (sua città natale) e Porto Recanati, dove il locale Zia Emilia del deus ex machina Danilo Capitanelli (di cui l’altro bomber marchigiano Walid Cheddira è cliente abituale) ha voluto celebrare l’eccellenza Made in Marche dedicandogli una gustosa pizza, su nostra idea. Qui è possibile rivedere il TG1 di ieri sera 

LA PIZZA GABRIGOL UNO SPETTACOLO: TG1 COME PER LA PIZZA WALID CHEDDIRA (ALTRO BOMBER MADE IN MARCHE)

Ale “Gabigol” ha segnato con la divisa del Como in tutte le categorie dalla serie D alla serie A. Quello di Alessandro è stato il quinto exploit nel panorama del calcio italiano. Prima di Ale avevano compiuto il ‘miracolo’ solamente Alessandro Pasciuti (Carpi), Alessandro Lucarelli (Parma), Andrea Luci (Livorno) e Santana (Palermo). E allora come non omaggiare Alessandro, nel migliore dei modi, con la pizza Gabrigol” che ‘svetta’ in menù insieme alla pizza Cheddira, prodotto che ha fatto il giro del mondo in occasione dei Mondiali Qatar 2022 (di cui aveva parlato, come per Gabrielloni, anche il TG1 edizione serale). Ingredienti tutt’altro che scontati quelli che compongono la pizza Alessandro Gabrielloni. Pizza bianca, mozzarella, funghi champignon, salsiccia, pomodorini, ricotta e per finire prosciutto di Carpegna al centro, con la scritta Gabri-Gol. “Alessandro, ti aspettiamo in pizzeria per festeggiare insieme tanti altri gol. E speriamo di rivedere presto anche Cheddira per… una coppia gol interamente riservata al Made in Marche“. Al link seguente la Pizza Mondiale dedicata a Walid Cheddira

PARLA LA SORELLA DI ALESSANDRO GABRIELLONI (MARTA)

Intanto la sorella di Alessandro si è espressa così ai nostri microfoni. “Siamo tanto felici in famiglia, questo gol lui lo cercava, lo voleva”, così in esclusiva Marta Gabrielloni. “Mio fratello è stato bravo a saper aspettare il momento giusto, perché comunque sapeva che sarebbe arrivato”. Veramente una grande emozione in casa Gabrielloni.

“E realizzare il gol contro la Roma è stato ancora più bello, perché dall’altra parte c’era un certo Dybala. Ale è per così dire molto appassionato di Paulo, non lo nascondo. E’ stato un gol più ‘affascinante’ soprattutto perché realizzato tra le mura amiche, davanti ai propri tifosi, sotto la curva. E più bello anche perché c’erano i miei genitori allo stadio ed era davvero parecchio tempo che non ‘salivano’… Una giornata veramente molto emozionante. Come se non bastasse, mio padre e mia madre mi hanno chiamato subito dopo il gol con una voce piena di emozione”.

“ALE STRAORDINARIO. E QUEL GESTO PER NICO PAZ…”. L’EMOZIONE DELLA FAMIGLIA GABRIELLONI IN QUESTE ORE AI NOSTRI MICROFONI

Marta Gabrielloni prosegue, elogiando Alessandro Gabrielloni (‘San Gabrielloni‘, come lo chiamavano ai tempi di Taranto): “Indubbiamente questo gol contro la Roma serviva tanto, d’altronde era un momento non proprio semplice per la squadra. Quindi è una rete che incarna ancor più peso specifico e valore. Non voglio parlare tanto del gol realizzato da Ale, bensì del gesto compiuto da mio fratello. Poteva fare la doppietta e invece ha voluto passare la palla al compagno che ha realizzato il due a zero. Io penso che di base ci sia una sola cosa: credo che in quel gesto si riconosca nel migliore dei modi il significato dell’essere capitano di una squadra.

In altre parole il significato di essere tra virgolette un leader dello spogliatoio e l’importanza del gruppo. Come dice anche Ale una gioia è più bella se condivisa. Ripeto, bellissimo il gesto di passare il pallone al compagno Nico Paz per il due a zero, riconoscendo comunque anche quanto Nico sia fondamentale per il team. Che altro dire, sarò di parte ma… penso che questo gesto metta in evidenza ancor di più quanto sia straordinario mio fratello Ale”. E non dimentichiamoci nemmeno della pizza-pazza ‘Gabrigol” (SOTTO) dedicata al bomber del Como. Che incredibile storia la sua! Sotto una recente intervista a Gabrigol del Como in occasione del Premio Renato Cesarini, ‘inventore’ Zona Cesarini (2024).

gabrielloni

Pizza Gabrielloni ideata dal giornalista Daniele Bartocci, giudice King of Pizza

 

 

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Milan, ballottaggio Jimenez-Theo Hernandez: la scelta di Fonseca

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Milan

Milan, vedremo qui di seguito i ragionamenti e le intenzioni del tecnico rossonero in merito a chi giocherà titolare sulla fascia sinistra nella gara di venerdì sera contro il Verona.

L’incontro di ieri con gli agenti di Theo Hernandez non ha ovviamente nulla a che vedere con le scelte che effettuerà Paulo Fonseca per la trasferta di Verona venerdì 20 dicembre.

Al Bentegodi il tecnico portoghese, stando alle ultime indiscrezioni arrivate da Milanello, sembra volere confermare Alex Jimenez che tanto bene ha fatto durante la sfida casalinga contro il Genoa.

Prosegue quindi la scelta tecnica di lasciare fuori Theo Hernandez nella speranza possa accadere quello che è successo per Rafael Leao.

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Federazione Brasiliana, Ronaldo Nazario è candidato presidente

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Ronaldo Nazario

Ronaldo Nazario si candida ufficialmente alla presidenza della Federazione calcistica brasiliana, segnando un nuovo capitolo nella sua carriera.

Un nuovo capitolo per Ronaldo

L’annuncio che Ronaldo Nazario ha deciso di candidarsi alla presidenza della Federazione calcistica brasiliana ha suscitato grande interesse nel mondo del calcio. La notizia è stata confermata ufficialmente, e il leggendario ex attaccante, conosciuto per la sua carriera stellare con il Brasile e club come il Real Madrid, si prepara a entrare in un nuovo campo: la gestione calcistica. Dopo aver lasciato un’impronta indelebile sul campo, Ronaldo sembra determinato a influenzare anche la direzione futura del calcio brasiliano.

Obiettivi e sfide

L’ingresso di Ronaldo nella corsa presidenziale rappresenta una mossa audace, che potrebbe portare a significativi cambiamenti nella gestione del calcio in Brasile. Con la sua esperienza e visione, Ronaldo potrebbe puntare a modernizzare le strutture esistenti e promuovere uno sviluppo sostenibile per le nuove generazioni di calciatori. L’ex campione dovrà affrontare sfide considerevoli, ma il suo carisma e la sua fama potrebbero giocare un ruolo decisivo nel conquistare il supporto necessario.

Per altre notizie sul calciomercato, [clicca qui].

Fonte: [l’account X di Fabrizio Romano]

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