Serie A
Milan, Bennacer illumina San Siro: rinnovo imprescindibile
Milan, serviva una prestazione degna di nota e che facesse scordare la brutta sconfitta in campionato: San Siro è stato accontentato.
Il Diavolo di Stefano Pioli chiude il proprio girone di Champions con due clean sheet e due 4-0 di fila: seppur parliamo di avversari abbordabili come Dinamo Zagabria e Salisburgo, ci voleva una notte del genere per riprendere fiato.
Una partita che sancisce la crescita e il miglioramento del percorso rossonero, vinta dal gruppo e non dai singoli: ovviamente, alcune pedine nello scacchiere hanno brillato su tutti.
Se Olivier Giroud si è dimostrato atomico per tutti i 90 minuti (2 reti e 2 assist molto intelligenti all’attivo per il bomber francese), a centrocampo si è vista la presenza di uno come Ismael Bennacer.
Le geometrie del centrocampista algerino sono imprescindibili nello scacchiere tattico disegnato da Pioli: l’ex Empoli sta perfezionando un processo di crescita che lo ha portato ad affermarsi anche in ambito internazionale.
Certamente uno tra i migliori del passaggio agli ottavi di finale in Champions League dopo 9 anni dall’ultima volta: il suo rinnovo è fondamentale come quello di Rafa Leao.
Milan, l’uomo ovunque: Bennacer illumina i tifosi
Riprendendo la celebre gag che ormai accompagna da diversi anni a questa parte ogni rete del Milan sotto il proprio pubblico, ieri il 24enne ha ammaliato il ”Meazza” con una prestazione da urlo.
Nel dettaglio, per mostrare quanto sia stato dominante in mezzo al campo, l’algerino ha recuperato ben 10 palloni e vinto 4 contrasti.
A Torino era mancata la sua presenza, ma fino alla sosta sarà il titolare indiscusso: 3 partite sul calendario da affrontare, per poi gettarsi a capofitto proprio sui rinnovi dell’algerino (e di Rafa Leao, che ieri ha sfiorato il gol in più d’un occasione, ricevendo tanti applausi).
Serie A
Juventus, il punto sugli infortunati verso la Fiorentina
Nell’allenamento di stamattina della Juventus, Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners hanno svolto lavoro differenziato in vista della partita con la Fiorentina.
Nell’allenamento di stamattina svoltosi alla Continassa, la Juventus conta gli indisponibili per la gara con la Fiorentina: l’ultima del 2024 per bianconeri. Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners hanno lavorato a parte. Weah e Rouhi si spera di recuperarli in Supercoppa Italiana.
Juventus, Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners hanno svolto lavoro differenziato
La Juventus ha svolta stamattina la consueta seduta di allenamento alla Continassa agli ordini del tecnico Thiago Motta, in vista dell’impegno con la Fiorentina domenica: ultima partita del 2024. Alcuni giocatori però hanno svolto lavoro differenziato, come Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners.
Teun Koopmeiners accusa ancora un fastidio all’adduttore durante la partita con il Monza ed ancora non ha recuperato, ma si spera di recuperarlo contro i viola: nei prossimi allenamenti si saprà qualche notizia in più. L’ex atalantino, protagonista della straordinaria stagione della Dea con la vittoria in Europa League, in bianconero sino ad ora ha totalizzato 12 presenze e 1 gol.
Nel caso di Danilo, il capitano ha accusato un fastidio alla caviglia e anche lui prova farcela contro la Fiorentina. Per lui 156 presenze in maglia bianconera con 8 gol e 1 scudetto, 2 Coppa Italia e Supercoppa italiana.
Infine, Douglas Luiz, acquisto di lusso in estate dall’Aston Villa, sta cercando di superare un problema fisico che ne limita il rendimento. Come gli altri due, cerca di farcela per domenica con la Fiorentina. Sino ad ora in maglia bianconera solo 8 presenze e nessun gol.
Un discorso diverso si può fare per Weah e Rouhi. Entrambi sono lontani dal rientrare in gruppo, seguendo un programma personalizzato per recuperare in condizione fisica ottimale. Si spera di averli a gennaio, per l’impegno in Supercoppa italiana contro il Milan.
Vedremo quindi nei prossimi giorni chi tra Danilo, Douglas Luiz e Koopmeiners può farcela per la Fiorentina, anche perché tutti e tre sono giocatori importanti per Thiago Motta.
Serie A
Sassuolo, la macchina perfetta sembra non aver rivali: anche senza Berardi?
Sassuolo, la corsa alla serie A dei neroverdi procede come da programmi e il mercato di gennaio potrebbe riguardare solo Domenico Berardi, nel caso si optasse per una cessione.
La serie B 2024/2025 ha un solo padrone, ed era difficile immaginare il contrario. Il Sassuolo di Fabio Grosso si è conquistato la vetta, e ora ha 43 punti, ben sei più della coppia Pisa–Spezia.
Un cammino arrembante, iniziato non nel migliore dei modi, è stato un crescendo di risultati e di prestazioni. La leadership del Pisa è stata ben presto soppiantata dalla compagine emiliana.
Dopo la retrocessione dello scorso anno, l’obiettivo è tornare subito in serie A, come manifestato in estate dalla dirigenza e dall’allenatore. Dalle parole i fatti, il passo è stato quasi immeditato.
Ad aggiungere qualità e fantasia, da novembre, si è aggiunta la ciliegina sulla torta, Domenico Berardi, che fino a quel momento era ai box a causa di un importante infortunio fisico.
In quasi due mesi, il ragazzo di Cariati ha messo cavalli ulteriori alla fuoriserie neroverde, contribuendo con 3 gol e ben 9 assist a un bottino offensivo già ricco dei colpi di Lauriente’, Pierini, Mulattieri e Thorstvedt.
Dopo le feste, e smaltiti i dolci natalizi, tuttavia, incomberà il mercato, e uno dei nomi nella lista dei desideri di molti club di A è anche quello di Berardi.
L’Atalanta, prima di tutte le altre, vorrebbe farsi un regalo per arricchire l’attacco e lanciare l’offensiva verso lo scudetto. Gasperini gli spalancherebbe le porte, Carnevali se lo terrebbe stretto. In gioco c’è l’equilibrio dell’attacco emiliano, che è un top della cadetteria. Sarebbe così anche senza il suo numero 10?
Serie A
Altobelli: “Le nuove formule della Champions? fanno schifo”
Alessandro Altobelli ha rilasciato un’intervista dove ha parlato di Lautaro, del campionato e della Champions League: “L’Inter penso vincerà lo Scudetto”.
L’ex attaccante dell’Inter Alessandro Altobelli ha parlato del momento dei Lautaro Martinez, della corsa scudetto e del nuovo formato della Champions League. Un calciatore che ha calcato per 11 anni il terreno di San Siro e segnato la bellezza di 128 gol con la maglia nerazzurra, sa sicuramente dare dei buoni consigli e dire la sua sul periodo no dell’attuale capitano dell’Inter.
Altobelli su Lautaro Martinez
Alessandro Altobelli ha parlato così del momento del bomber argentino: “Quando non fai gol per due partite, poi nella terza comincia già a diventare un problema se non segni. Perché non hai più la fiducia e anche se hai fatto 150 gol ti sembra che non conti più. Di cosa hai bisogno in quei momenti? Di un gol del cavolo, tipo io magari sfruttavo un rimpallo o una respinta corta del portiere per un gol facile. L’attaccante viene giudicato per i gol”.
In seguito, rimanendo sul tema attaccanti, ha affrontato il tema del non ottimo impatto che ha avuto Taremi nel mondo Inter e del poco spazio che sta trovando: “Partiamo dire che lui non è Lautaro, il Portogallo è il Portogallo, ma non lo dico per sminuire: in Italia i gol ti trasformano e gli attaccanti vengono giudicati per quello. Io se vincevo e non facevo gol ero sì contento per la squadra, ma poi non potevo essere contento senza gol miei. Per gli attaccanti non è semplice”.
La corsa scudetto e la nuova Champions League
Successivamente, ha detto la sua sulla tanto contesa corsa scudetto: “Ci sono squadre che si sono rinforzate come Atalanta e Napoli. Personalmente penso che l’Inter abbiano qualcosa in più delle altre, alla fine penso che la spunterà ancora l’Inter”.
Infine, Altobelli ha espresso un parere durissimo sul nuovo formato della Champions: “Non mi piace la nuova formula, è tutto sbagliato. Ridateci gli scontri diretti della vecchia Coppa dei Campioni, noi a volte eravamo usciti anche al primo turno. L’Inter penso vincerà lo Scudetto e mi auguro che cambino le formule della Champions, perché fanno schifo. I cambiamenti li fanno per i soldi, ma i tifosi vogliono vedere le belle partite. Spero che l’Inter comunque possa andare più lontano possibile in Europa“.
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