Serie A
Inter, Lautaro pronto per sfatare il tabù Juventus
Inter: Lautaro Martinez, attaccante argentino classe 97′, in questa stagione con la maglia dell’Inter ha collezionato 18 presenze e 7 gol.
Arrivato a Milano nell’estate 2018 per 25 milioni di euro dal Racing, la punta della nazionale albiceleste si è dimostrato un calciatore fondamentale per la squadra allenata attualmente da mister Inzaghi.
Nel suo primo anno milanese Lautaro è cresciuto alle spalle del suo connazionale Mauro Icardi, ma con la diatriba nata fra l’ex Barcellona e Sampdoria con la dirigenza nerazzurra, per lui si è aperta la titolarità nella squadra nerazzurra guidata in panchina da mister Spalletti con la quale conquista la qualificazione in Champions League.
Con l’arrivo di mister Conte, ma soprattutto con l’acquisto di Romelu Lukaku in attacco, Lautaro si è consacrato come uno dei migliori attaccanti in Europa e soprattutto del nostro campionato, e in coppia con il belga hanno riportato lo scudetto a Milano dopo 11 anni.
In questi 17 mesi di gestione Inzaghi, Lautaro e uno dei perni fondamentali della squadra nerazzurra, dove soprattutto nella scorsa stagione si è preso la squadra sulle spalle e l’ha portata alla vittoria della Supercoppa Italiana e la Coppa Italia concludendo la stagione con ben 25 gol.
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Inter, Lautaro pronto per sfatare il tabù Juventus
Nella sua carriera nerazzurra, il centravanti argentino ha giocato contro la vecchia signora in ben 12 occasioni fra campionato e Coppa Italia.
Ma ha timbrato il cartellino solamente in tre occasioni, però in campionato ha segnato solamente una volta nel 2019 e la squadra nerazzurra nella sfida di domani ha bisogno del suo attaccante per uscire da Torino con i tre punti.
Vedremo cosa accadrà domani sera nel derby D’Italia, ma Lautaro Martinez si presenta a Torino con la voglia di timbrare il cartellino e sfatare il tabù Juventus nelle sfide di campionato che va avanti dal campionato 2019-2020.
Serie A
Roma, eppur lui resta: la situazione di Juric
Dopo l’avventatezza con la quale hanno cacciato dalla panchina della Roma Mourinho e De Rossi i Friedkin sono più accorti nel sollevare Juric dal suo incarico.
A entrambi i precedecessori di Ivan Juric in panchina, José Mourinho e Daniele De Rossi, i proprietari della Roma hanno riservato il medesimo trattamento: convocazione alle 8 del mattino appena prima di un allenamento programmato e licenziamento.
Con il tecnico croato la musica sembra essere cambiata. La domanda sorge spontanea: come mai i Friedkin stanno riservando un trattamento diverso a Juric? Semplicemente si sono accorti che la situazione è estremamente delicata e preferiscono non creare ulteriore instabilità? O sotto c’è altro?
C’entra forse il fatto che il procuratore di Juric è il potentissimo Giuseppe Riso, il “Beppe” con il quale la Roma ha allacciato da anni rapporti strettissimi? Ricordiamo che Riso, oltre che procuratore di Juric, cura anche gli interessi di alcuni “senatori” (Cristante e Mancini) nonché di un giovanissimo della Roma (Baldanzi).
Juric out: la richiesta della stampa amica e della piazza
Quale che sia la ragione, la stampa e la tifoseria iniziano a chiedersi perché Juric sia ancora l’allenatore della Roma: basta guardare i titoli in prima pagina del Romanista, il giornale in assoluto più vicino al club giallorosso, tanto da essere distribuito gratuitamente all’entrata dello stadio in occasione delle partite di campionato.
La prima pagina di stamattina, con la scritta a caratteri cubitali “Ancora tu“, chiarisce la stanchezza e anche lo sdegno di molta stampa e persone nei confronti dell’andamento catastrofico della stagione del club, non disgiunto dalla gestione dei suoi allenatori (anche se imputabile a loro solo in parte).
Juric, insomma, è ormai diventato il nuovo capro espiatorio. Che certamente le sue responsabilità le ha, a partire da alcune scelte tecniche molto discutibili in fatto di cambi a partita in corso e di scelte di titolari. La piazza giallorossa, poi, non gli sta perdonando il fatto di mandare in campo Nicola Zalewski, in assoluto il giocatore più odiato e fischiato del momento.
La grande arena in stile Colosseo dell’Olimpico ha già espresso la volontà del suo popolo: per Juric pollice verso. Ma un’alternativa concreta, almeno al momento, ancora non c’è.
Serie A
Lazio-Cagliari 2-1, Baroni: “Vittoria strana, se non spendi tutto ciò che hai non vinci”
Lazio-Cagliari 2-1, Marco Baroni si è espresso in conferenza stampa dopo la vittoria di misura sui sardi. Andiamo a leggere, qui di seguito, le sue parole.
La Lazio continua a volare, e lo fa con i gol di Dia e Zaccagni. Tre punti che consentono all’aquila di salire a quota 22 punti, al pari di Atalanta e Fiorentina.
Nel post partita, in conferenza stampa, ha parlato Marco Baroni, esprimendo i suoi pensieri su tre punti che arrivano per la quarta volta nelle ultime cinque partite.
Queste le sue dichiarazioni più importanti.
Sulla partita
“Sentivo che la squadra avevo bisogno di sostegno perché è stata una partita strana. Siamo andati subito in vantaggio e la squadra ha perso qualcosa andando troppo in verticale, ho fatto il cambio all’intervallo non per penalizzare Noslin ma avevo bisogno di mettere più palleggio. La squadra poi ha fatto 25 minuti benissimo con i tre centrocampisti, abbiamo creato occasioni. Dobbiamo pensare che il Cagliari ha fatto un tiro in porta su deviazione, è una squadra ostica perché è allenata bene e i giocatori sono attenti. Sono partite dove occorre dare tutto, faccio i complimenti ai ragazzi perché se non spendi tutto quello che hai non vinci“.
Sulla lotta Champions
“Noi siamo in lotta con noi stessi e questa è la sfida più bella. Siamo ambiziosi come la piazza, io sono particolarmente ambizioso ma so che è più importante guardare il percorso. I numeri ci fanno molto piacere, ma il percorso ci porterà a raggiungere quello che vogliamo raggiungere. Questa squadra può crescere, abbiamo dei giovani che stanno già facendo bene ma che possono dare ancora molto di più. Ci teniamo la classifica, ma dobbiamo recuperare velocemente perché giovedì affrontiamo una grande d’Europa. L’obiettivo è migliorare quanto fatto lo scorso anno, ma sarebbe un errore parlare di questo. C’era tanta pressione esterna in questa partita, sarebbe un errore se la squadra si specchiasse. Non vogliamo volare di sotto, vogliamo tenere questo entusiasmo che ci fa piacere, ma lo possiamo fare solo attraverso le prestazioni”.
Cambio modulo a fine primo tempo
“Il 4-2-3-1 non è facile tenerlo con così tante partite ravvicinate e ti porta a giocare in verticale, oggi però non c’erano queste condizioni e ci servivano i tre centrocampisti che ci hanno dato una tenuta della partita diversa. Dovevamo arrivare dentro l’area non con le verticalizzazioni ma attraverso la manovra, la squadra ha creato tante situazioni. Devo fare i complimenti ai ragazzi. Pellegrini è un ragazzo che ha tante qualità, gli va presa la testa e il cervello e l’ho presa dall’inizio. Ha un potenziale che purtroppo va gestito, quando i giocatori non si sentono coinvolti vanno in difficoltà e li capisco. Se gioca con applicazione è un giocatore forte”.
Su Patric
“Patric ha iniziato la settimana con un piccolo fastidio, oggi abbiamo provato ma abbiamo deciso di non rischiare. Ha già fatto un esame strumentale e il giocatore sta bene, non escludo che possa recuperare per il Porto”.
Sulla vittoria
“Oggi è una prestazione matura, sapevamo delle difficoltà della partita. Il gol pronti-via ci ha tolto qualcosa, questa squadra non deve mai perdere il filo. Difficilmente vinceremo partite che non meritiamo, oggi la squadra ha meritato perché nelle difficoltà create dall’avversario ha creato. A destra c’era un doppio terzino con tanta corsa e struttura fisica, c’erano giocatori esperti con tanta presenza fisica in campo. Sono partite complicate e aver concesso pochissimo è importante“.
Serie A
Stoccarda-Atalanta, le probabili formazioni e dove vederla
Stoccarda-Atalanta, impegno difficile per i nerazzurri di Bergamo, ospiti di una squadra che, appena due settimane fa, ha battuto la Juventus allo Stadium. Di seguito le ultime sul match, le probabili formazioni e dove vederla.
Una Dea in chiara fiducia e con cinque vittorie di fila dietro di sé, e’ pronta a fare visita a uno Stoccarda insidioso.
I tedeschi, nel turno precedente, hanno battuto la Juventus a domicilio e, spinto dal pubblico di casa, vogliono strappare lo scampo alla Dea.
Per entrambe, fare punti e’ imperativo assoluto.
Qui Stoccarda
A quota quattro punti dopo tre gare, i tedeschi vogliono una nuova vittoria in Europa.
Questa volta di fronte ci sarà un’Atalanta più in forma che mai, ma gli uomini di Houness vogliono l’intera posta in palio.
Sarà gara amarcord per El Bilal Tourè, con l’ex nerazzurro che dovrebbe essere titolare in attacco e fare coppia con Undav.
Poche sorprese sugli esterni di centrocampo, con Millet e Leweling quasi sicuri di una maglia da titolare.
Qui Atalanta
La Dea e’ in forma come non mai e vuole sospendere anche in Champions dopo lo 0-3 di Napoli, in campionato.
Gasperini non ha altre idee se non il proporre la migliore formazione, in linea con quella scesa in campo domenica al Maradona.
I dubbi maggiori sono in avanti, dove e’ sicuro l’impiego delle due mezze punte a supporto di un solo attaccante.
In quest’ottica, Lookman (due gol al Napoli) e De Ketelaere sono favoriti come rifinitori dietro a Retegui.
Sulla destra più Bellanova di Zappacosta, mentre a sinistra il posto e’ assicurato per Ruggeri.
Probabili formazioni
Stoccarda (4-4-2): Nübel; Vagnoman, Chase, Rouault, Mittelstädt; Millot, Karazor, Stiller, Leweling; Touré, Undav. Allenatore: Hoeness.
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, de Roon, Ruggeri; de Ketelaere, Lookman; Retegui. Allenatore: Gasperini.
Dove vederla
Il match tra Stoccarda e Atalanta, in programma domani sera alle ore 21 sarà visibile su: Sky Sport Uno e Sky Sport (canale 252).
Per seguire la partita in streaming, inoltre, sono valide le opzioni Sky Go e Now TV.
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