Serie A
Zalewski: “Ho esaudito il mio sogno. Mourinho non ha paura di nessuno”
Zalewski in un’intervista al Corriere dello Sport è tornato a parlare del Mondiale ma anche della Roma di Josè Mourinho e del suo ruolo da protagonista.
Torniamo indietro di un anno e mezzo, quanto è cambiato il tuo mondo?
“È cambiato tanto, è cambiata la mia vita in un anno e mezzo. È una cosa su cui ho lavorato fin da piccolo, sono contento di essere arrivato a questo punto ma so che è solo l’inizio”
Cosa hai provato dopo la prima convocazione in Nazionale?
“Ero molto emozionato. Era a settembre dell’anno scorso, ero appena entrato in Prima Squadra in pianta stabile. È stata una convocazione inaspettata, non me lo aspettavo perché avevo solo 19 anni. Mi ha aiutato molto Piotr Zielinski, adesso siamo grandi amici. Mi sono sentito molto protetto dai giocatori polacchi che giocano in Serie A, mi hanno aiutato. Non mi aspettavo a 20 anni di poter giocare un Mondiale, è stato un obiettivo e un sogno. Come lo è per me, lo è per ogni calciatore”
Cosa hai provato durante la conferenza dell’allenatore?
“C’era un po’ di ansia, l’ho vista con tutta la famiglia. Siamo stati contenti della decisione del Mister”
Cosa provi rivedendo questa foto (foto di Galles-Polonia 0-1, ndr)?
“Abbiamo vinto 1-0 da loro. Avere una foto con Lewandowski, che è uno dei mio idoli e uno dei più forti del calcio polacco è molto bello. Spero di fargli qualche assist”
Cosa ha di speciale Lewandowski?
“Si comporta con tutti allo stesso modo, non c’è niente di speciale verso altre persone. Anche con me nell’ultimo raduno, mi ha dato dei consigli dopo l’ultima partita”
Quanto è stato importante Mourinho per il tuo arrivo in Nazionale? Ti ha cambiato ruolo.
“Mi ha cambiato molto, lo devo ringraziare perché ha fatto scoprire anche a me un ruolo che non pensavo avrei mai potuto fare. Sono molto contento, ma c’è molta strada da fare”
Cosa ti ha detto prima di farti giocare la prima volta?
“Mi ha detto di fare quello che so fare. Di prendere palla, puntare l’avversario e metterlo in difficoltà. È un privilegio e un orgoglio essere allenato da un tecnico e una persona così. Il suo rapporto con i calciatori a livello umano è molto buono”
Con te che rapporto ha?
“Buonissimo. Un rapporto normale tra giocatore a allenatore. Mi ha aiutato tanto anche in momenti difficili della mia vita, lo devo ringraziare”
Quanto è importante per un giovane avere un allenatore come Mourinho?
“Molto importante. Noi ci sentiamo molto protetti da lui, ma non solo noi giovani. Tutta la squadra e tutto lo staff sanno che possono contare su un allenatore così”
Sembri essere un predestinato, in ogni tuo esordio hai lasciato il segno:
“Questa parola predestinato non è che mi piace più di tanto, perché sembra come se dovesse succedere per forza. Io sono convinto che tutto quello che ho fatto è grazie al mio lavoro, grazie a chi mi è stato accanto, ai miei allenatori e ai miei compagni. Questa parola predestinato non mi va giù”
Qual è il sogno di un ragazzo che entra per la prima volta a Trigoria?
“Diventare un giocatore della Prima squadra. Questo sogno si è avverato, ma ora lo devo custodire con tutto me stesso”
Hai mai pensato di non farcela?
“Sì, ci sono stati dei momenti. Anni in cui non giocavo o giocavo meno, i pensieri non erano positivi. Le persone che avevo vicino mi hanno aiutato a non mollare”
Quanto è stata importante la tua famiglia?
“La famiglia è sempre importante. Mi sono stati vicini quando giocavo meno. Se sono qui adesso lo devo a loro”
Tua sorella quanto è orgogliosa e gelosa di te?
“Abbastanza. Ne potrei raccontare duemila. Sono convinto che sia orgogliosa di me, non solo sui social”
Sei l’idolo di Poli (il Comune vicino Tivoli dove è nato, ndr)
“Sono molto fiero delle mie origini, è un piccolo paesino di tremila abitanti. Ho tutti gli amici lì, sono molto contento di essere cresciuto lì. Ora vivo a Roma ma quando posso torno”
I tuoi amici sono più romanisti o laziali?
“Purtroppo sono prevalentemente laziali a Poli. Però tutti tifano per me”
Viene mostrato un videomessaggio di Bruno Conti: “Ciao Nico, ti volevo salutare e fare i complimenti per il giocatore che sei ma soprattutto perché sei un ragazzo d’oro. Complimenti anche alla tua splendida famiglia. Un grande abbraccio, daje”. Quanto è stato importante per te?
“Grande Bruno…per me è stato importantissimo, mi ha preso sotto la sua ala e mi ha protetto”
Bruno Conti ti ha voluto portare a Trigoria e aveva capito potessi diventare un giocatore importante?
“Eh penso di sì. Ci sono tanti giocatori forti che entrano alla Roma ma che poi per vari motivi non vanno avanti. L’umiltà sicuramente è la prima cosa, io penso di essere andato avanti anche per questo motivo”
Ti ricordi questa foto (foto di Zalewski da bambino con Francesco Totti, ndr)?
“Sì sì me la ricordo. Ero molto piccolo, appena passava un giocatore della prima squadra restavamo tutti a bocca aperta e gli chiedevamo qualche foto. Io ho avuto la fortuna di incontrare il Capitano, mi tremava la mano mentre facevo la foto”
Cosa è Totti per un tifoso della Roma?
“È difficile da spiegare. È una cosa che senti dentro. Se non sei di Roma non puoi capirlo del tutto, come Maradona per il Napoli. È una cosa inspiegabile”
Zalewski è stato il primo 10 con il nome scritto in Primavera, cosa hai provato:
“Il 10 a Trigoria ha un sapore speciale, indossarlo è stato un sogno, una cosa fantastica”
La vittoria della Conference?
“È stata una gioia per tutti. Per noi cresciuti nel settore giovanile è stata forse una gioia doppia, vincere un trofeo internazionale al primo anno tra i professionisti è incredibile”
Come hai vissuto il giorno della finale e la vigilia?
“Ti dico la verità, è stata una giornata non dico tranquilla ma quasi. Io vivo la partita da quando arrivo nello spogliatoio, durante la giornata è difficile che mi faccio prendere dalle emozioni”
Ti sei tatuato anche tu la Conference?
“Sì sì, ce l’ho sul fianco”
Hai vinto il Golden Boy Web, quanto ti ha inorgoglito?
“Certo, sicuramente grazie a questo ho capito che qualcosa di buono è stato fatto. Sono molto contento. Devo ringraziare tutti i tifosi che mi hanno votato”
Ti senti un Golden Boy?
“So che ho fatto abbastanza bene, ma devo confermare quanto fatto di bene l’anno scorso”
Cosa ha di speciale questo settore giovanile?
“Le persone, tutte le persone che sono dietro le quinte. C’è un lavoro molto dettagliato, che ti porta a una crescita esponenziale e questo ti aiuta quando arrivi in Prima squadra”
Perché non si parla mai dei giovani che giocano in Italia?
“Magari perché ce ne sono pochi. Si ha paura a dare spazio a un giovane perché c’è una partita importante. Ci sono mille motivi. Mourinho ha fatto vedere che questa paura non c’è a Roma, ha fatto esordire tanti giovani e continuerà a farlo”
C’è qualche giovane a livello europeo che ti piace?
“Ce ne sono tanti. Gavi, Pedri, Bellingham, Vinicius, Rodrygo hanno più o meno la mia età. Questi sono i ruoli che noto di più”
Che rapporto hai con Zaniolo?
“Siamo grandi amici e ottimi compagni di squadra. È un bravo ragazzo e gli voglio bene”
Quanto ti stimola allenarsi con uno come lui, con Pellegrini e Dybala?
“Molto. Sicuramente adesso ancora di più con uno come Dybala perché è uno dei giocatori più forti del mondo. Ha una tecnica impressionante. Ma anche Abraham, Pellegrini, Zaniolo sono tutti ottimi giocatori, che ti stimolano a dare qualcosa in più”
Hai lanciato una sfida a Dybala visto che vi incontrerete al Mondiale?
“Sì sì, anche più di una volta (ride, ndr). Gli ho detto ci vediamo il 30, per fare una battuta. Entrambi faremo del nostro meglio, vedremo chi vincerà”
Oltre a Dybala incontrerai anche Messi, cosa vuol dire per te?
“Sono molto emozionato, è uno dei più forti della storia del calcio. Cercherò di fare del mio meglio, speriamo che le gambe non tremino”
È vero che da bambino il tuo idolo era Cristiano Ronaldo? Tua nonna ti ha regalato il suo profumo?
“Sì sì, è vero. La cosa bella è che me li regala ancora (ride, ndr). Nonna è sempre stata nonna. Mi ha sempre trattato come il suo nipotino piccolo e continua a farlo. Ho sempre avuto un debole per Cristiano Ronaldo, come gioca e come si allena: non molla un centimetro”
Costruiamo il tuo giocatore ideale tra quelli che vanno al Mondiale:
“Il mio giocatore ideale deve avere il fisico di Lukaku, la velocità di Leao, il dribbling di Vinicius, il fiuto del gol di Lewandowski e l’intelligenza di Modric”
Qual è la tua migliore qualità?
“Quella che prevale di più è il dribbling”
Serie A
Roma-Atalanta, le formazioni ufficiali: la scelta su Dybala
Roma-Atalanta, match valido per la 14^ giornata di Serie A 2024/25. Le scelte ufficiali di Claudio Ranieri e Gian Piero Gasperini per il monday night.
Roma-Atalanta, match valido per la 14^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Olimpico di Roma questa sera alle ore 20:45. Dopo il punto strappato contro il Tottenham a Londra Ranieri si concentra ora sull’incontro con l’Atalanta. Il campionato non lascia spazio a tatticismi, soprattutto con una classifica che richiede ancora miglioramenti. Per la truppa di Gasperini una vittoria rappresenterebbe un ulteriore prova di forza per il sogno scudetto.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali
La designazione arbitrale
ARBITRO: GUIDA
ASSISTENTI: DI IORIO – CAPALDO
IV: MARCHETTI
VAR: ABISSO
AVAR: MERAVIGLIA
Roma-Atalanta, le formazioni ufficiali
ROMA (3-5-2): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Celik, Koné, Paredes, Cristante, Angelino; Dybala, Dovbyk. All.: Claudio Ranieri.
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Ruggeri; De Ketelaere, Retegui, Lookman. All. Gasperini
Serie A
Fiorentina, Gravina: “Bove sta bene. Qui per mostrare la vicinanza del mondo del calcio”
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha fatto visita al centrocampista della Fiorentina e ha poi parlato ai microfoni dell’accaduto.
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni delle condizioni di Edoardo Bove, centrocampista viola colpito da un malore durante Fiorentina-Inter.
Fiorentina, le parole di Gravina
In seguito le parole del presidente della FIGC:
Sulle condizioni di Bove
“Il ragazzo sta bene e ha avuto molto piacere di vedere amici e compagni. Si informa già sulle partite, è già proiettato alle partite di questa sera, e questo è già un segno positivo. Per rispetto della privacy del ragazzo non ho chiesto nulla ai medici, ma sono qui per mostrare la vicinanza di tutto il mondo del calcio, cogliendo anche l’occasione per salutare la famiglia. Ringrazio anche la Fiorentina, la dirigenza, il tecnico Palladino e la squadra”.
Comunità calcistica
“In questi momenti il calcio riesce a dimostrare la sua forza di grande comunità. Ieri in in pochi istanti si è intervenuti con rapidità, a dimostrazione che il lavoro sul piano della salute è uno dei beni primari. Cosa ci siamo detti? Abbiamo scambiato alcune battute ma l’ho trovato bene”.
Serie A
Fiorentina, Abodi: “Il primo pensiero di oggi lo dedichiamo a Edoardo Bove”
Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, plaude all’intervento dei giocatori della Fiorentina dopo il malore di Bove. Inoltre ringrazia sanitari e la Croce Rossa.
Nella vicenda Bove, è intervenuto anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, dove ha ringraziato i compagni di squadra di Bove, ma anche gli operatori sanitari e la Croce Rossa per il pronto intervento.
Fiorentina, le parole di Abodi
Sul malore che ha colpito in campo Edoardo Bove nel corso di Fiorentina-Inter, è intervenuto il ministro dello Sport Andrea Abodi, che al margine di un evento di Sky Up the Edit, ha ringraziato i compagni di squadra di Bove ma anche gli operatori sanitari e la Croce Rossa presente ieri sera allo Stadio Artemio Franchi.
Le sue parole: “Il valore supremo è la vita. Il primo pensiero di questa mattina lo dedichiamo a Edoardo Bove. Dobbiamo avere ben chiaro il valore della vita, cercare di tutelarla attraverso lo screening e la prevenzione. Dobbiamo farci trovare pronti, come bravi e pronti sono stati i suoi colleghi in campo, gli staff medici delle due società e anche gli operatori della Croce Rossa”.
Anche la stessa società viola, nel comunicato rilasciato dopo il ricovero di Bove in terapia intensiva all’Ospedale Universitario Careggi, aveva sottolineato il pronto intervento dei sanitari dopo la perdita di conoscenza di Bove: “ACF Fiorentina e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi comunicano che il calciatore Edoardo Bove, soccorso in campo a seguito della perdita di coscienza occorsa durante la gara Fiorentina – Inter, si trova attualmente in sedazione farmacologica ricoverato in terapia intensiva. Il calciatore viola è arrivato stabile dal punto di vista emodinamico presso il pronto soccorso ed i primi accertamenti cardiologici e neurologici effettuati hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio. Edoardo Bove sarà rivalutato nelle prossime 24 ore”.
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