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Elkann azzera il passato, in attesa di Del Piero…
John Elkann presidente di Exor, la cassaforte di famiglia sta mettendo in atto una rivoluzione, che probabilmente andava messa in atto alcuni mesi fa
Come si dice, meglio tardi che mai. Il fatto che poi si sia arrivati a tale decisione, dopo le dimissioni in massa del CdA della Juventus, conta ben poco.
Ciò che conta sono sempre i risultati, e questo consente a John di dare un calcio al passato, e ripartire in maniera differente. Finisce l’era vittoriosa di Andrea Agnelli, con tanto di ringraziamenti; ma finisce.
Si riparte, e a gennaio le cose saranno ben più chiare ed ufficiali, con uomini scelti proprio da Elkann, uomo capace e pragmatico, che ha già ottenuto ottimi risultati con il marchio Fiat.
Per la Juventus ha scelto Maurizio Scanavino, anche lui torinese e ovviamente juventino, e Gianluca Ferrero. Ha confermato momentaneamente Allegri e Cherubini, anche se il loro lavoro verrà valutato e pesato al termine di questa stagione.
Elkann e la nuova Juventus
John Elkann a differenza di Andrea Agnelli, metterà da parte Calciopoli e tutto ciò che aveva a che fare con il passato. Taglio netto. Niente “ingiunzioni esterne” e dopo le nomine, ci sarà l’ennesima iniezione di capitale.
I buchi finanziari vanno coperti e la più grande garanzia per i tifosi è proprio la grande capacità economica della proprietà. Insomma, i debiti non sono un problema insormontabile come per altri club, ma d’ora in poi cambierà tutto il modus operandi.
Una volta, messi i conti in ordine, stabilito se e come dovrà difendersi in tribunale, la nuova Juve si preoccuperà poi di ripartire all’attacco. Quello sarà il momento in cui potrebbe spuntare anche il nome di Alex Del Piero. Un uomo amato da tutto il mondo bianconero, che rimpiange e lo rivorrebbe, esattamente dal giorno che se ne è andato. Anzi, che è stato mandato via, proprio dall’ormai ex presidente della Juventus.
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Milan, volti scuri dopo la vittoria contro lo Slovan Bratislava: Fonseca ancora in discussione
Milan, una dirigenza tutt’altro che contenta quella che si è vista ieri sera a Bratislava dopo la gara di Champions, nonostante la vittoria.
I tre punti non sono assolutamente bastati a riportare il sorriso negli ambienti rossoneri. I volti scuri di Furlani, Moncada e Ibrahimovic erano piuttosto eloquenti e nascondevano una profonda preoccupazione per un Milan che non migliora. Gli stessi errori, reiterati in maniera sistematica.
Piuttosto distoniche le parole di Paulo Fonseca il quale, nell’immediato post partita, ha dichiarato che ha visto dei miglioramenti. Tuttavia analizzando la gara con spirito critico, a parte il riusltato, si può parlare di tutto fuorché di miglioramenti, a maggior ragione trovandosi di fronte ad una squadra piuttosto deficitaria sotto diversi aspetti di campo.
Il tecnico rossonero è in discussione. A poco infatti è servita la vittoria di ieri e negli ambienti rossoneri, tramite una nostra fonte, emerge profondo malcontento e preoccupazione in merito all’operato del portoghese. La gara di sabato contro l’Empoli rappresenterà l’ennesimo crocevia, ma la situazione ad oggi sta probabilmente sfuggendo di mano.
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Caso ultras, Abodi: “Non mi aspetto sanzioni”
Il presidente della FIGC Andrea Abodi ha preso la parola sul caso ultras: ecco che cosa ha detto al margine di un evento organizzato da RCS.
Il caso ultras continua ad occupare le prime pagine della cronaca, giudiziaria e sportiva, visto che le indagini dei pm milanesi continuano a far emergere quella struttura sotterranea che legava parte del tifo organizzato di Inter e Milan alla criminalità organizzata.
Un’inchiesta che deve far riflettere il calcio italiano, partendo proprio dalle istituzioni, calcistiche e non. Proprio su questo punto è intervenuto il presidente Andrea Abodi, a margine di un evento RCS: “Da qualche giorno mi aspetto un segnale dalle istituzioni del mondo del calcio perché non venga sottovalutato il tema e che la federazione prenda una posizione, perché la giustizia sportiva non è un doppione di quella ordinaria. Ne ho parlato anche con i vertici federali”.
Conclude: “Non mi aspetto sanzioni, ma le norme federali e sportive prevedono che non ci siano rapporti, soprattutto di questo tipo, tra tesserati e delinquenti sotto forma di tifosi”.
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Milan, è Pulisic il vero top player: i numeri di una stagione (per lui) super
Milan, qui di seguito vedremo i numeri del giocatore americano il quale sta davvero affrontando un’altra stagione – per lui – super. Peccato non si possa dire lo stesso della stagione dei rossoneri fino a qui, ma questa è un’altra storia…
Un vero e proprio top player intorno al quale si stanno muovendo i principali top club europei. Stiamo parlando di Christian Pulisic, anche ieri in rete contro lo Slovan Bratislava.
Dopo l’ottima stagione scorsa, anche l’attuale si pone sulla stessa falsariga, 8 gol in 17 partite e 5 assist per l’esterno americano.
Obiettivo del Milan sarà quello di blindare il suo numero 11 per smorzare sul nascere ogni intenzione da parte di altri club. Scontato dire che il suo valore è triplicato in queste due stagioni.
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