Serie A
Petrachi: “Mi sarebbe piaciuto portare De Zerbi alla Roma”
L’ex ds di Torino e Roma Gianluca Petrachi ha parlato ai microfoni di Sportitalia. Di seguito un estratto delle sue parole.
“Noi italiani pecchiamo di coraggio. Avrei portato De Zerbi alla Roma, era il nuovo che avanza. Il suo calcio mi ha sempre affascinato, potrebbe allenare tranquillamente una delle prime quattro in Italia.“
Serie A
Hellas Verona, altro capitombolo e difesa horror: derby crocevia salvezza
Hellas Verona, inizia nel peggiore dei modi l’era di Presidio Investors. Il derby contro il Venezia sarà fondamentale per la corsa salvezza.
Peggio di così non poteva iniziare l’era post Setti. Alla prima del nuovo azionista di maggioranza, Presidio Investors, l’Hellas Verona cade fragorosamente tra le mura amiche.
Lo 0-3 finale in favore della Lazio e’ giusto nelle dimensioni e inquadra bene il momento gialloblù, che non riesce a ritrarsi fuori dalla sabbie mobili.
La difesa continua a essere un problema, avendo incassato altre tre reti per colpe quasi esclusive del terzetto arretrato.
Questa fragilità ha portato la terza sconfitta nelle ultime cinque partite, con la spinta emozionale del successo di Parma che ormai si e’ del tutto esaurita.
Zanetti, cambiando anche modulo tattico, non riesce a trovare il dritto e ad aggiustare il trend.
A Venezia, lunedì sera, i gialloblù saranno decisamente alle strette e senza alternative. Servirà solo vincere, perché un altro passo falso avrebbe il sapore della resa anticipata.
Serie A
Venezia, occasione mancata al Tardini: Stankovic ancora protagonista
Venezia, non riesce il blitz in quel di Parla. A tenere a galla la barca e’ ancora Stankovic.
La partita era molto sentita per il Venezia, nonché importante, ma ha portato a un nulla di fatto.
Gli uomini di Di Francesco, ancora una volta, non riescono a mettere a segno un successo convincente per uscire dalle sabbie mobili e battere un colpo.
Dopo il ko casalingo contro l’Inter, i lagunari si presentano spigliati e volenterosi, ma pungono raramente in area di rigore.
Salvo il gol annullato (giustamente) a Oristanio, infatti, poche sono le occasioni per bucare Suzuki, e il gol del vantaggio arriva, solamente, su rigore grazie a Pohjanpalo.
Il pareggio, sempre dagli undici mentre, dei parmigiani, sancisce la rimonta avversaria e tre punti sfumati.
Giusto merito da attribuire alla solita prestazione sugli scudi di Filip Stankovic, ancora una volta abile difensore della porta veneziana.
Alle porte c’è ora il derby veneto contro l’Hellas Verona al Penzo. Dopo un mese esatto, per gli arancioneroverdi, e’ tempo di tornare a vincere.
Serie A
Inter-Empoli, D’Aversa: “Prima del terzo gol abbiamo riaperto la partita”
L’Empoli torna a casa a bocca asciutta dalla trasferta per il match Inter-Empoli di stasera. L’analisi del tecnico D’Aversa nel post-partita.
Una partita difficile, iniziata con l’illusione di poter resistere efficacemente e, perché no, andare in gol contro i padroni di casa.
Poi, la disillusione dal 55′ in poi, con il “risveglio” del bomber argentino Lautaro Martinez e, a seguire, di Denzel Dumfries e Marcus Thuram.
Dalla gara Inter-Empoli i toscani tornano a casa con l’amaro in bocca. Questa la disanima del tecnico Roberto D’Aversa nel post-partita.
Inter-Empoli, le parole di Roberto D’Aversa
Avete tenuto bene fino a un certo punto, cosa è mancato?
“Penso che sotto l’aspetto dell’atteggiamento non posso rimproverare nulla a questi ragazzi, la partita l’ha sbloccata una grandissima giocata di Lautaro. È stata in equilibrio, ma fin lì hanno creato poco, e sono stati bravi loro a farci lavorare più bassi di quello che avevamo preparato.
Poi quando subisci gol alzi il baricentro e il rammarico aumenta per la gestione del terzo gol, nato da una punizione a favore nostra. Questo è l’atteggiamento che volevo, non è facile venire a San Siro a giocare contro grandi campioni. Quello che avrei potuto fare era far uscire Lautaro al 60′ ma ovviamente non era possibile (ride, ndr)”.
Esposito come mai non dal primo minuto?
“Sta facendo cose mai viste in carriera, sia lui che Saba in settimana non hanno fatto tutti gli allenamenti con la squadra. Sebastiano sta giocando con più continuità rispetto al passato, in passato non l’ho passato sempre potuto gestire e non posso permettermi di perdere un giocatore come lui per infortunio.
Giocavamo sia stasera, ma poi giochiamo anche sabato: lì davanti siamo pochi e devo dosare un po’ l’energia. Detto questo, deve migliorare in alcuni aspetti che lui sa: se non è all’Inter ma all’Empoli dipende anche da lui. Sta facendo cose importanti, anche per merito dei propri compagni che lo mettono in condizione di sfruttare le sue caratteristiche”.
Un punto in sei partite, cosa la fa pensare in positivo al futuro?
“Mi verrebbe da rispondere che comunque abbiamo venti punti: a inizio campionato nessuno poteva immaginarlo a questo punto, dobbiamo ragionare sul fatto che i risultati vengono meno nonostante le prestazioni. In tante partite abbiamo recriminato sul risultato, sia col Genoa che col Lecce.
Nonostante i venti minuti terribili, anche col Lecce abbiamo avuto possibilità di riaprirla. Gli episodi non ci hanno premiato, dobbiamo lavorare perché ci aiutino a portare a casa i risultati valorizzando la prestazione”.
Dove siete cresciuti?
“Guardando le partite successive del Milan, l’abbiamo beccata nel momento peggiore e siamo scesi in campo intimorite. Abbiamo dimostrato coraggio, sia con il Napoli che con l’Atalanta. Stasera i ragazzi ci hanno provato, poi anche il fatto di abbassarci non è stata una scelta tattica, ma legata alla bravura degli avversari.
Devo dire che a questi ragazzi non posso rimproverare nulla. Dobbiamo ragionare sul fatto che prima del terzo gol abbiamo comunque riaperto la partita con l’Inter e non è facile: ha campioni e cambi che in qualche caso migliorano chi è già in campo.
Questo atteggiamento probabilmente ci avrebbe portato a fare dei risultati nelle ultime partite, dobbiamo riportarlo in campo anche nelle gare successive e ritornare a fare risultato. È l’unica medicina che fa passare tutto”.
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