Serie A
Roma-Inter: Probabili formazioni e dove vederla
La penultima partita della 14° giornata di Serie A sarà il big match tra Roma e Inter. Di Francesco contro Spalletti, il presente contro il passato. Una sfida che darà molte risposte ad entrambe le squadre. I giallorossi in cerca di una vittoria per rilanciarsi verso la corsa al quarto posto e i neroazzuri per confermare quanto di buono fatto fino ad ora.
Roma
Dopo la sconfitta indolore in Champions League, la squadra di Eusebio Di Francesco si ritrova vittima di tantissime assenze per di più importantissime. Il solito De Rossi che non sembra farcela per il match di domani, Coric, Edin Dzeko che sarà out circa 20 giorni, come lui anche Stephan El Shaarawy infortunatosi nella sfida contro i Blancos e infine Lorenzo Pellegrini che sta cercando un recupero lampo per il big match di domani sera. Il tecnico abruzzese punterà su Cristante, Kluivert, Schick e Zaniolo quest’ultimo uno dei più positivi nel match contro Ramos & co. L’ultima di campionato ha visto la Roma sconfitta ad Udine, squadra capitolina che si ritrova settima a soli 19 punti dopo 13 giornate. A difendere i pali giallorossi ci sarà il solito Olsen, davanti a lui la linea a quattro formata probabilmente da destra a sinistra con Florenzi, Manolas, Juan Jesus e Kolarov. I due mediani Cristante e N’Zonzi e dietro a Patrick Schick agiranno Kluivert, Zaniolo e Cengiz Under.
Inter
Anche gli uomini di mister Spalletti vengono da una sconfitta in Champions, con un sapore sicuramente più amaro rispetto ai giallorossi, visto che la qualificazione ancora non è arrivata e anzi adesso è addirittura a rischio. Il tecnico di Certaldo si vede costretto a rinunciare alla sua turbina Radja Nainggolan non al meglio, al suo posto dal primo minuto ci sarà spazio per Borja Valero, uno dei più positivi a Wembley contro il Totthenam. Problema anche in difesa vista la probabile assenza di De Vrij al suo posto quasi sicuramente ci sarà Miranda. L’ultima partita di campionato ha visto protagonista l’Inter con una bellissima vittoria ai danni del Frosinone con un secco 3 a 0. I neroazzurri si trovano a 28 punti in terza posizione dopo tredici giornate. Numeri importanti in trasferta con sette vittorie nelle ultime 9 sfide, a parte l’ultima dove i neroazzurri sono stati sconfitti dall’Atalanta a Bergamo.
Probabili formazioni
ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi; Manolas; Juan Jesus; N’Zonzi; Cristante; Under; Zaniolo; Kluivert; Schick
INTER (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio; Skriniar; Miranda; Asamoah; Vecino; Brozovic; Borja Valero; Politano; Icardi; Perisic
Precedenti
Quella tra Roma e Inter è stata per anni una delle sfide più viste del nostro campionato. Domani sarà lo scontro numero 171, i numeri vedono l’Inter in vantaggio con 72 vittorie, 49 sono quelle giallorosse e 49 sono i pareggi. Sfida che è stata spesso protagonista di tanti gol e di tante prodezze.
Dove vederla
Il match tra Roma e Inter verrà disputato allo Stadio Olimpico di Roma alle 20:30. Sarà visibile su SKY. Sui canali Sky Sport Serie A e Sky Sport Uno.
Serie A
Fiorentina Folorunsho: “Ho voglia di prendermi la nazionale con questo club e su Palladino…”
Il nuovo calciatore della Fiorentina Michael Folorunsho ha rilasciato delle dichiarazioni nelle conferenza stampa di presentazione del suo nuovo club.
Fiorentina, le dichiarazioni di Folorunsho
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal nuovo acquisto della Fiorentina Michael Folorunsho nella conferenza stampa di presentazione dove ha preso parole anche il direttore generale Alessandro Ferrari.
Introduce il direttore generale Alessandro Ferrari:
“Ho sentito stamattina il presidente e per lui erano le 4 di notte. Mi ha pregato, siccome legge i giornali, di ricordare che il gruppo è unito ed è 6° in classifica. Con il mister non c’è nessunissimo problema, non abbiamo contattato nessuno.
Abbiamo fatto un brindisi con grandi complimenti e Palladino vi ha detto di tenerli per i momenti difficili: sono arrivati ma ne usciremo, come squadra e anche tramite i giocatori che stiamo andando a prendere per migliorare ancora. E oggi è un esempio”.
Che spogliatoio ha trovato?
“Ho visto subito uno spogliatoio compatto: sano, con bravi ragazzi e un allenatore che vuole lavorare per migliorare la squadra verso obiettivi importanti. Ottima impressione, il momento è difficile ma bisogna passarci per poi arrivare di nuovo a gioire. Continuando a lavorare lo passeremo. Ho scelto la Fiorentina perché già in estate c’erano stati contatti ma poi non si è concretizzato.
Tramite il mio agente ho saputo che facevano sul serio per gennaio e non ci ho pensato un attimo: è un club importante e non potevo che rispondere presente di fronte a passi del genere. Per me è un grande onore, cercherò di ripagare voglia e grinta”.
Che percorso ha disegnato per lei Palladino?
“Ho parlato col mister e la pensiamo simile, nel calcio moderno il ruolo ormai è un limite mentale. Negli anni ho fatto anche quattro ruoli, a volte in una partita sola. Tutto sta su come decidi di affrontare quel ruolo, io ne posso fare vari”.
Cosa non ha funzionato a Napoli?
“A me piace guardare al futuro, è l’unica domanda sul Napoli alla quale risponderò. Non è che non ha funzionato qualcosa: la squadra sta facendo molto bene, poi ci sono gli interessi personali di un calciatore che ti fanno prendere certe decisioni.
Nella mia vita sono ambizioso, voglio continuare a crescere e anche questi sei mesi lo sono stati, mentalmente. Prendo tutto e ringrazio la società e il mister per quanto passato. La Fiorentina mi voleva tanto e non posso non prendere in considerazione un club tanto importante che dimostra di volermi così”.
Quanto è importante la gara col Torino?
“Rappresenta una grande opportunità per fare punti, vogliamo ricominciare a vincere”.
Si immagina in un ruolo ‘alla Bove’?
“Se giocherò titolare deciderà il mister, io sono pronto al mille per mille. Ho una voglia matta di giocare e dimostrare, per riprendermi la Nazionale e tante cose che ho perso in questi sei mesi. Voglio mettermi a disposizione: vengo tanto accostato a Bove, stava disputando una stagione fantastica.
Quello che è mancato alla squadra arriva proprio dopo l’assenza di Edoardo: proverò in tutti i modi a cercare di fare bene tanto quanto stava facendo lui, ma nel calcio esistono le caratteristiche e su tante siamo simili ma su tante anche tanto diversi.
Mi darà dei consigli e li accetterò ben volentieri: stavano fruttando le sue giocate. È un bravissimo ragazzo, si è messo a disposizione per accogliermi”.
Quanto è importante la presenza di Palladino?
“Il mister mi ha fatto una bella impressione, si vede che i risultati passano dal lavoro e dalla dedizione a 360 gradi.
Fondamentale avere la fiducia dell’allenatore, ogni calciatore così rende due volte di più: io l’ho sentita da subito, così come la voglia di volermi con lui in squadra. Spero di ripagare”.
Spalletti parlava bene di lei.
“Tra i tanti obiettivi personali c’è sicuramente di tornare in Nazionale, di provarci. È stato un traguardo importante dopo anni di sacrificio”.
Ha voglia di stabilizzarsi?
“Ho cambiato tante squadre negli ultimi anni, senza mai creare progetti. Questa per me è una grande occasione: gioco per un club importante e posso essere riscattato, è una doppia sfida.
Voglio creare qualcosa di importante con questo club, ce la metterò tutta per convincere a farmi riscattare”.
Come ha vissuto gli ultimi mesi?
“Il calcio è bello perché in poco ti porta in alto e poi in basso. Sicuramente non li ho vissuti bene, ho dedicato la vita a questo sport: la prendo molto sul professionale, è il mio lavoro. Non giocare e vedere gli altri stando nell’oscurità fa male, ma è esperienza e serve anche questo”.
Come si spiega le difficoltà della Fiorentina?
“Penso si fosse trovato un equilibrio perfetto, la Fiorentina era addirittura nel gruppo di chi lottava per lo Scudetto. Non si capisce bene perché siano venute meno le prestazioni ma non è la prima volta, i momenti negativi o piccoli cali in una stagione ci stanno:
le grandi squadre sono quelle che poi riescono a riprendersi. Per fortuna domenica c’è un’altra partita, siamo qui, lavoriamo e non vediamo l’ora di regalare una gioia ai tifosi”.
Vi siete dati un obiettivo preciso?
“Più di darsi un obiettivo, quello principale è di affrontare ogni partita come se fosse una finale. E a fine anno vedremo”.
C’è un giocatore che le ha parlato di Firenze e Fiorentina?
“La forza del gruppo è che non c’è un solo leader, ma tanti ragazzi che mi hanno accolto bene e si sono messi a disposizione. E ci tengo a ringraziare anche il presidente che stamani si è alzato molto presto per farmi l’in bocca al lupo. Mi ha dato grande fiducia”.
Serie A
Juventus, Thiago Motta ha visto il Koopmeiners che desidera: da Bergamo un nuovo inizio?
Juventus, la prima da ex in casa dell’Atalanta ha regalato un Koopmeiners decisamente più in palla rispetto al trend messo in mostra fino ad ora. Thiago Motta che sia solo l’inizio della rinascita.
Il ritorno a Bergamo, si sapeva, non sarebbe potuto essere armonioso e allegro. Teun Koopmeiners, tuttavia, ha dimostrato di sapere tenere il campo in quello che, fino a questa esrare, era il suo stadio.
L’arrivo a peso d’oro in quel di Torino e sospinto dalla ferma volontà dell’interessato non hanno agevolato i primi mesi, segnati da un olandese compassato e lontano parente di quello ammirato in maglia Atalanta.
Ieri sera, tuttavia, sono arrivati segnali del fatto che, forse, qualcosa potrebbe essere cambiato. Il numero 8, infatti, si è dimostrato un ingranaggio utile e funzionale a Thiago Motta, che gli ha assegnato compiti sia offensivi che di copertura.
Missione compiuta con successo, e qualche rammarico, vista la mancata gioia del gol, sventata da un Carnesecchi in stato di grazia. Poco male, per Thiago Motta basta e avanza per intravvedere il Koopmeiners cresciuto ed elevato da Gasperini al rango di top della serie A.
Serie A
Serie A: Milan corsaro a Como, Retegui entra e segna
Come sono andati i match validi per il recupero della 19° giornata di Serie A: Milan di scena a Como e una sfida ad alta tensione tra Juventus e Atalanta.
Serie A, Milan vincente nel segno di Leao
Arriva la prima vittoria in campionato targata Sergio Conceiçao, seppur faticando molto, da allenatore del Milan.
Con questa vittoria in trasferta il Milan guadagna dei punti importanti in ottica quarto posto, avvicinandosi alla Lazio a 5 punti in più a quota 36.
Dura per quasi 70 minuti il grande dominio del Como che riesce a mettere in difficoltà il Milan, sulla base di un ritmo altissimo che mira a non dare alcun punto di riferimento all’attentissima fase difensiva rossonera. Il primo tempo sfuma così sulla base di un perfetto equilibrio, ma che lascia in Conceiçao qualche dubbio.
Il secondo tempo si apre con dei cambi da entrambi gli allenatori: Fabregas fa esordire Caqueret inserendolo al posto di Strefezza, mentre Conceiçao decide per cambiare 3 giocatori Morata, Bennacer e l’infortunato Christian Pulisic in favore di Abraham, Musah e Jimenez.
Come già anticipato in precedenza al 60” arriva il primo goal italiano di Assane Diao che alla prima da titolare segna sull’assist dell’altro neo acquisto Caqueret. Non si fà attendere tanto il pareggio del Milan che dopo solo 10 minuti riesce a tornare in partita con la sventagliata di Theo Hernandez che batte Butez, facendosi perdonare così l’ennesimo errore in marcatura della sua stagione.
La rimonta si completa grazie al goal di Leao al 76′‘, che dettando il passaggio straordinario ad Abraham riesce ad involarsi in solitaria davanti al Butez e scavalcarlo con un delicato pallonetto. Il Como comunque non esce mai dalla partita e sfiora il pari in almeno qualche occasione, senza però riuscirci. Vince dunque l Milan in una partita dove non è sembrato per nulla brillante ma in cui sono bastati le giuste occasioni e quei 15 minuti.
Atalanta-Juventus
Finisce con il solito pareggio la partita tra Atalanta e Juventus, sfida valida per il recupero della 19 esima giornata di campionato. Altro pareggio per i bianconeri, il tredicesimo della sua stagione e terzo consecutivo invece per i bergamaschi a cui sabato aspetta un altro scontro diretto contro il Napoli per la vetta della Serie A.
Decidono a sfida le reti di Kalulu e Retegui, dopo che Gasperini aveva deciso di non rischiarlo dopo il rientro dal problema muscolare. La prima fase scivola via sulla base di un grande equlibrio e nello stesso modo si avvia il secondo. La prima grande occasione del match arriva con il colpo di testa di Kalulu salavata da Carnesecchi. Dopo solo qualche minuto arriva invece il primo goal della serata firmato dall’ex Milan, che parte dalla difesa sorprendendo la difesa avversaria.
I padroni di casa provano subito a rimettere a posto le cose con Ederson e Lookman, salvo poi non riuscirci. Il vero cambiamento però arriva con Mateo Retegui, che raccoglie la sponda di Bellanova e segna con un grandissimo colpo di testa il goal dell’1-1. Seguono poi numerosi tentativi di passare in vantaggio da entrambe le parti, prima con Zaniolo e subito dopo con Yildiz, che spreca per questione di centimetri. Finisce dunque 1-1 una partita che non è mai sembrata di nessuna delle due squadre, con una Juve che non riesce a sconfiggere la pareggite-acuta.
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