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Milan, dal mercato sbagliato alle scelte di Pioli: è davvero il caso di fare catastrofismi?
Milan, una situazione di negatività pervade l’ambiente rossonero e soprattutto gran parte degli organi di stampa. Ma è davvero il caso di definire questa stagione come sbagliata, oppure sbagliati sono certi giudizi? Approfondiamo meglio
La gara contro la Fiorentina prima della pausa per i Mondiali e quella contro la Roma di due giorni fa ha restituito del malcontento da parte dei tifosi rossoneri, nonchè dai principali organi di stampa. Critiche rivolte alle scelte di Pioli durante la gara contro i capitolini, al mercato sbagliato ed alla situazione rinnovi che può destabilizzare l’ambiente.
Tutte osservazioni lecite, ci mancherebbe, ma che devono essere inserite in un contesto globale, altrimenti si va a sfociare in allarmismo, cosa sbagliata e – oseremmo dire – senza senso alcuno.
Il contesto globale dice invece che se i rossoneri dovessero vincere le prossime due gare di campionato, cosa peraltro non impossibile sulla carta, si troverebbero a chiudere il girone di andata a 43 punti, situazione migliorativa addirittura rispetto allo scorso anno quando ci si è cuciti in petto il diciannovesimo tricolore.
Se consideriamo la solita pletora di infortuni che affligge ormai da tempo immemore i giocatori del Milan, la frittata è fatta. Ricordiamoli questi infortuni, Maignan da ormai diverso tempo, Florenzi, Saelemaekers e Messias in condizioni non ottimali, con il primo ai box da agosto, un attacco con il solo Giroud disponibile ed i vari Ibrahimovic, Rebic ed Origi praticamente sempre al palo.
Andiamo anche a sommare un mercato al momento, e ripetiamo al momento, non rispondente alle aspettative. Uno a caso, De Ketelaere, non potrà che fare meglio e le aspettative della dirigenza sono decisamente alte. Soprattutto il ragazzo gode della massima fiducia di compagni ed alenatore, sarà quindi solo una questione di tempo tecnico. Ricordiamo cosa successo a Leao e Tonali?
Per concludere, ci sono certamente spunti di riflessione, cose da sistemare ed imperfezioni probabilmente evitabili. Chi non ne ha? Ma è il caso di trastullarsi con allarmismi e critiche varie? Riteniamo di no. Giusto piuttosto rendere merito al Napoli il cui campionato finora è stato del tutto sopra le aspettative e, dovesse proseguire questo trend, andrebbe a chiudere una stagione record nella quale gli avversari potrebbero solamente applaudire.
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Milan, una nuova luce al San Siro: il Diavolo prende sostanza | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, non è solo la vittoria convincente contro l’Empoli, ma tutta una serie di comportamenti che fa pensare che sia nato un Diavolo nuovo.
Il Milan vince, convince e porta a casa tre punti importanti. Per i criticoni la gara contro l’Empoli era da vincere e basta, ma c’è vittoria e vittoria, prestazione e prestazione.
Il Milan di questa sera è stato perfetto, una squadra veloce, organizzata, corta, spietata, attendista, cinica, cattiva. Quante volte abbiamo visto tutte queste caratteristiche durante una singola gara? Forse due, contro Inter e Real Madrid. Gare che si preparano da sole. Ed ecco la svolta.
Il Milan ha giocato da Milan contro una cosiddetta piccola, cosa che difficilmente è successa nelle ultime gare. Un chiaro segnale che i giocatori stanno seguendo Fonseca, colui il quale questa sera, in caso di sconfitta, sarebbe stato esonerato.
Non era facile questa sera, abbiamo vinto con una disarmante facilità. Un nuovo Diavolo sta nascendo, lo aspettiamo al varco contro l’Atalanta, ma siamo certi che qualcosa stasera è cambiato.
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Milan-Empoli 3-0, tutto facile per Fonseca: le pagelle
Milan-Empoli 3-0, i rossoneri convincono e giocano una gara di sostanza e grande attenzione. Reti di Morata e doppietta di Reijnders. Le pagelle.
Maignan 6: spettatore non pagante, vede la palla stamparsi sulla traversa e tira un sospiro di sollievo. Gara a porta inviolata, finalmente.
Emerson Royal 6: attento e tiene bene la posizione, con la squadra più coperta anche lui ne beneficia
Thiaw 6: gli attaccanti dell’Empoli fanno il solletico, prestazione pulita e attenta
Gabbia 6: idem come sopra (dal 75’ Pavlovic sv)
Theo Hernandez 6: ci si aspetta sempre di più da lui, particolarmente sacrificato, non prova ad accelerare sulla fascia
Reijnders 8: classica palla legata ai piedi, trova pregevole un gol nell’angolino alla fine del primo tempo. Doppietta nel secondo tempo. Insostituibile, ora trova pure il gol con disarmante facilità.
Fofana 6: più imballato del solito, cerca di non farsi ammonire per non saltare la prossima gara (dal 75’ Loftus-Cheek sv)
Musah 6: motorino instancabile, tanti chilometri a scapito della precisione (dal 75’ Chukwueze sv)
Pulisic 6,5: l’uomo ovunque, non trova il gol ma gioca una gara di grande sostanza
Leao 6: ha voglia di mettersi in mostra e in qualche circostanza ci riesce. Sbaglia qualche appoggio, ma deve provare la giocata. Sparisce un po’ nel secondo tempo (al 90’ Camarda sv)
Morata 6,5: a secco da due mesi, alla prima occasione la mette dentro da par suo. A volte non troppo preciso a servire i compagni (all’87’ Abraham sv)
Fonseca 6,5 ammonito per proteste nel primo tempo. La squadra gira bene, vince e finalmente convince. Sprona i suoi, si anima e arrivano tre punti preziosissimi.
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Sarri: “La Juventus? Uno sbaglio. Tornerei in Premier”
L’ex allenatore della Lazio ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle sue scelte passate e su un suo desiderio. Leggi con noi le parole di Sarri.
Maurizio Sarri ha rilasciato una lunga intervista al giornale britannico The Sun. Il tecnico si è soffermato sul suo passaggio alla Juventus, dopo l’esperienza in Premier, e di un suo possibile ritorno in Inghilterra.
Le parole di Sarri
Il suo desiderio.
“Volevo tornare in Italia perché la situazione al Chelsea non era facile. In quel periodo ad Abramovich non era permesso andare in Inghilterra. Lo vedevo solo alle partite all’estero. Ci sentivamo al telefono, ma non molto spesso. Il mio punto di riferimento era solo Marina. Non c’era un direttore sportivo quindi la situazione non era così chiara”.
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