Serie A
Milan, rapporto dell’Uefa sui debiti bancari: trend virtuoso per i rossoneri

Milan, la Uefa ha emesso il suo rapporto periodico sulla situazione finanziaria dei club europei. Il club rossonero conferma il proprio trend positivo.
Il calcio europeo sotto la lente di ingrandimento. La Uefa, attraverso il consueto report periodico, ha pubblicato lo stato finanziario dei maggiori club europei.
Osservati speciali, ovviamente, i club italiani, Milan compreso. I rossoneri, stando a quanto riferisce il Corriere dello Sport, confermano una situazione virtuosa nei confronti dei debiti bancari.
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Milan, debiti bancari: virtuosità punto fermo
Il bilancio di Via Aldo Rossi, infatti, è il quarto in serie A per l’esposizione verso gli istituti di credito. Verso le banche, infatti, il Milan detiene un debito di 71 milioni di euro.
La situazione è in miglioramento di 25 milioni di euro rispetto al 2019, mentre il trend generale è in crescere da quattro esercizi. Tra gli altri club nostrani, a primeggiare è l’Inter con 390 milioni di euro di debiti bancari, ben 77 in più rispetto a tre anni fa.
Al secondo posto di questa speciale classifica, invece, troviamo la Roma con 271 milioni (+45) e la Juventus con 223. Quest’ultima, tuttavia, ha quasi dimezzato il debito, con ben 225 milioni di euro in meno, di debiti verso le banche, rispetto al 2019.
Se allarghiamo il raggio all’Europa, infine, in cima a questa classifica troviamo il Tottenham. In capo agli Spurs, infatti, c’è una esposizione debitoria bancaria di ben 1 miliardo di euro.
Serie A
Empoli-Lazio 0-1, le pagelle: tabellino, cronaca e voti

I voti ai protagonisti dell’incontro tra Empoli-Lazio, valevole per la 35^ giornata del campionato di Serie A: ecco il report del match e le pagelle.
Il tabellino
Empoli-Lazio 0-1 (1′ Dia)
Ammoniti: Goglichidze (E)
Espulsi: Colombo (E) Pellegrini (L) Pezzella (E) Vecino (L) Viti (E) Provstgaard (L)
La cronaca del match
La Lazio conquista i tre punti al Castellani e ritrova la zona Champions. Dia sblocca il punteggio dopo 53”, poi a fine primo tempo Colombo viene espulso per doppio giallo. A inizio ripresa segna Viti per l’Empoli, ma il Var annulla per fuorigioco. A un quarto d’ora dal termine anche i biancocelesti restano in 10 per il rosso a Hysaj, ma non succede più nulla e finisce 1-0 per la squadra di Baroni.
Di seguito le pagelle con i voti ai protagonisti.
Empoli-Lazio, le pagelle
EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez 6.5; Goglichidze 5.5(Sambia 6.5), Ismajli 6.5, Viti 5 (Campaniello sv), Gyasi 6, Fazzini 6.5, Marianucci 5.5, Pezzella 6; Solbakken 5.5 (Konate 6), Cacace 6; Colombo 4. All. D’Aversa 6
LAZIO (4-2-3-1):Mandas 6; Hysaj 5, Gigot 6.5, Romagnoli 6.5, Pellegrini 6 (Gila 6); Guendouzi 6, Rovella 6 (Provstgaard sv); Marusic 6 (Isaksen 5.5), Dia 7 (Vecino 6), Zaccagni 6.5 (Pedro 5.5), Castellanos 6.5. All. Baroni 6.5
Serie A
Empoli-Lazio 0-1: Boulaye Dia in apertura decide la gara

La Lazio vince 1-0 in casa dell’Empoli nel lunch match della 35a giornata di Serie A. Ai biancocelesti basta una rete di Boulaye Dia al primo minuto di gioco.
Al Castellani va in scena la sfida tra Empoli e Lazio, fondamentale per gli obiettivi delle due squadre. In caso di vittoria, che in campionato manca da ben 19 partite (4-1 in casa dell’Hellas Verona lo scorso 8 dicembre), i toscani scavalcherebbero Lecce e Venezia portandosi provvisoriamente in zona salvezza. Dopo il pari sudato contro il Parma, i biancocelesti cercano i 3 punti per balzare al quarto posto della classifica, in attesa di Roma–Fiorentina e Bologna–Juventus.
La Lazio passa ad Empoli: decide Dia in avvio di partita
Esclusioni a sorpresa nell’11 titolare, da una parte e dall’altra. Il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa sceglie Colombo da prima punta al posto di Esposito, chance per Cacace sulla trequrti. In mediana la coppia inedita Marianucci–Fazzini, complici le assenze di Grassi (squalificato) e Anjorin). Marco Baroni schiera Marusic esterno alto a discapito di Isaksen. Nonostante la doppietta nella scorsa giornata, Pedro parte ancora dalla panchina: confermato Dia alle spalle di Castellanos.

MARCO BARONI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Pronti via e gli ospiti passano subito in vantaggio. Preciso cambio di gioco da sinistra di Zaccagni sui piedi di Hysaj, che crossa alla perfezione per Dia: l’ex Salernitana controlla con il petto e batte Vasquez dopo soli 53 secondi di gioco. L’Empoli viene colpito a freddo ma reagisce con Marianucci: il suo tiro dalla distanza viene bloccato in due tempi da Mandas. Nonostante abbia sbloccato subito la gara, la Lazio si limita per il momento a gestire il punteggio, aspettando il momento giusto.
Tra il 34° e il 38° minuto Lorenzo Colombo combina la frittata. Prima viene ammonito per un intervento in scivolata da dietro in ritardo su Rovella, un attimo dopo colpisce con la gamba alta Gigot: l’arbitro Andrea Colombo non ha dubbi ed estrae il secondo giallo all’attaccante. I capitolini provano subito ad approfittare della superiorità numerica: cross di Guendouzi, nessuno tocca e Vasquez mette il pallone in angolo dopo averlo visto all’ultimo.
Nell’intervallo gli ospiti sostituiscono Marusic con Isaksen. Al minuto 52 gli azzurri troverebbero il gol dell’1-1, se non fosse che il VAR annulla tutto: Viti mette in rete dopo la sponda di testa di Solbakken, ma c’è il fuorigioco che nega il pareggio alla squadra di D’Aversa. Il tecnico inserisce Konaté per Solbakken, Baroni risponde con un cambio più difensivo: entra Vecino ed esce Dia. La Lazio infatti, nonostante l’uomo in più, stava subendo il pressing degli avversari.
A ristabilire la parità numerica ci pensa Hysaj. Al 66° viene ammonito per un fallo su Viti, 10 minuti più tardi trattiene ingenuamente Sambia: ora anche i biancocelesti sono in 10. Nel mezzo, il neoentrato Pedro (che ha sostituito Zaccagni) va subito vicino al gol con un tiro che sfiora l’angolo basso. Baroni richiama anche Rovella: al suo posto Provstgaard. All’85° Pedro reclama un intervento irregolare di Marianucci in area mentre era a tu per tu con Vasquez, ma l’arbitro lascia giocare.
I padroni di casa paradossalmente creano meno da quando si è tornati in parità numerica. E’ la Lazio ad andare più vicina al gol: nell’ultimo dei 5 minuti di recupero, Isaksen spreca a tu per tu col portiere avversario, che si salva con il piede. Non c’è più tempo, l’arbitro fischia la fine e i biancocelesti ottengono il terzo successo consecutivo in trasferta in Serie A: decide un gol di Dia al primo minuto di gioco.
La squadra di Baroni sale momentaneamente al quarto posto con 63 punti e approfitta degli scontri diretti tra le inseguitrici: alle 18 ci sarà Roma-Fiorentina, alle 20:45 Bologna-Juventus. L’Empoli rimane penultimo con 25 punti e non sfrutta le mancate vittorie di Venezia e Lecce, distanti rispettivamente una e due lunghezze. Nel prossimo turno, i ragazzi di D’Aversa saranno di scena nuovamente in casa con il Parma, mentre la Lazio ospiterà la Juventus.
Serie A
Milan, Conceição: “Non pensiamo al Bologna, cerchiamo continuità”

In vista di Genoa-Milan di domani sera, l’allenatore dei rossoneri, Sergio Conceição, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico del Milan in vista del posticipo contro il Genoa in programma domani sera, che chiuderà la 35° giornata di Serie A.
Milan, le parole di Conceição
Genoa-Milan può essere anche una tappa in vista del 14 maggio?
“Il discorso che ho portato avanti finora è quello di pensare a una partita per volta, cercando di migliorare determinati aspetti, diventando ogni giorno una squadra più forte; è per questo che lavoriamo. Ora testa al Genoa, poi penseremo al Bologna”.
Per la quarta volta consecutiva potremmo vedere lo stesso undici.
“La continuità nel modulo e nell’assetto deriva dal lavoro quotidiano, soprattutto sull’equilibrio difensivo. I giocatori iniziano anche a capire meglio cosa vogliamo da loro. Poi ci sono sempre degli imprevisti. Magari succederà anche domani, come con Jovic a Venezia. Ma io considero tutti importanti, ho fiducia in ogni giocatore”.
Come sta Jovic?
“Sta decisamente meglio. Ha fatto tre sedute con la squadra. Abraham si è fermato, lo stesso vale per Sottil e Bondo”.
Come si trovano le motivazioni in questa fase?
“Non è che scendiamo in campo per nulla: ogni giorno che siamo qui, abbiamo la responsabilità di rappresentare il Milan. Giochiamo per il Milan. Sappiamo com’è la nostra situazione in campionato, ma dobbiamo comunque dimostrare, ogni volta che ci osservano, qualità e il fatto di essere una squadra diversa da quella che troppe volte siamo sembrati. Questo è il senso del nostro lavoro. Le valutazioni degli altri allenatori non mi interessano. Capello lo stimo tanto, ha la sua opinione e io la mia. Noi non facciamo calcoli, e la gara non si gioca solo con gli undici iniziali. Pensiamo una partita per volta, questo è il nostro approccio”.

RAFAEL LEAO E THEO HERNANDEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Theo e Leao sono tornati al meglio?
“La qualità di questi due giocatori del Milan è sotto gli occhi di tutti. Serve continuità, certo. Ma parliamo di due calciatori che hanno già vinto uno scudetto qui: sono tra i più forti al mondo nei loro ruoli. A volte le cose non vanno come dovrebbero, ma conta il presente: stanno bene, conto su di loro come su tutti gli altri”.
Walker può agire più da esterno o più da braccetto?
“Può interpretare entrambi i ruoli, e questo per me è un grande vantaggio”.
Gimenez ha segnato, Jovic ha recuperato: chi si adatta meglio?
“Tutti e due hanno qualità importanti, poi tocca a me decidere chi far partire. O magari anche schierarli insieme. Nel calcio tutto può cambiare da un momento all’altro. Vediamo cosa succede domani sera, perché tutto può evolvere rapidamente”.
Con lei Jimenez ha trovato spazio.
“Ha delle qualità importanti. È giovane e, come tutti i giovani, deve lavorare sull’aspetto mentale, sul restare concentrato”.
Dove vede meglio Loftus-Cheek?
“È un giocatore completo, un vero box to box, un numero 8. Può agire più avanzato o anche più basso. Ha fisico e si inserisce molto bene in area”.
Tre trasferte consecutive senza subire gol.
“Questo è frutto del lavoro. Non basta un sistema di gioco per sistemare tutto. È una questione collettiva, lavoriamo per dare continuità. In avanti abbiamo sempre creato molto. Quello che ci è mancato è stato l’equilibrio e la solidità difensiva. Stiamo lavorando anche su questo, sugli errori individuali che a certi livelli non ti puoi permettere. Il nostro lavoro è proprio quello: migliorare la squadra”.
Resta delusione o rabbia per la posizione in classifica?
“Sì, c’è un po’ di tutto”.
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