Serie A
Napoli, scelse l’azzurro ma…

Kvicha Kvaratskhelia ha aperto la strada al successo del Napoli. E ora il suo ex direttore sportivo svela perchè abbia optato per la squadra partenopea.
Napoli, le ragioni di una scelta
Kvicha Kvaratshkelia. A pronunciare il nome una volta la lingua si mette in salvo. A farlo una seconda, magari, si intorcica un po’. Ma ai tifosi del Napoli il dettaglio palatale non interessa punto. Loro guardano al fatto che il georgiano profani le porte avversarie e lo faccia in servizio permanente effettivo.
Napoli, per lui, è stato una scelta. Chiara, convinta, di cuore. E a rivelarlo, dalle colonne del “Corriere dello Sport”, è il direttore sportivo della Dinamo Batumi da cui proviene Vladimer Dvalishvili, altro nome da pronuncia a rischio. Ma a chiedere strada è la sostanza e allora musica maestro: “gli altri club che hanno inseguito Kvara (abbrevia anche lui per semplicità) sono poi finiti con il dire tante cose- esordisce – non sa fare questo, non può fare quell’altro, e invece il Napoli non ha mai esitato”. Insomma, dove altri hanno storto un po’ il naso, la squadra di Aurelio De Laurentiis ci ha creduto sin dall’inizio. E la scommessa si è rivelata vincente. Tanto più che, per assicurarselo, ora, qualsiasi società dovrebbe tornare a mettere soldi nel salvadanaio perché il ragazzo ha visto lievitare il valore.
“Costa troppo – spiega Dvalishvili – per me vale una quantità di denaro che è impossibile da scrivere”. C’è forse un’iperbole che gli è sfuggita dalla bocca ma la verità non è comunque lontana chilometri. “Chiunque proverà a comprarlo – aggiunge- deve sapere che il presidente del Napoli lo valuterà una cifra record”.
Intanto Kvara si gode il primato del Napoli e riceve, incartati in confezione regalo, i complimenti di Deulofeu e dalla Spagna (questi ultimi in condominio con Osimhen). Dalla Spagna? Quindi qualcuno , nella terra del flamenco e delle nacchere, potrebbe già avere messo gli occhi addosso al fuoriclasse del Napoli?
Serie A
Champions League, corsa infuocata per il 4° posto: che succede in caso di parità?

Bologna, Roma, Lazio e Juventus sono ormai divise da un solo punto e per la Champions League è ancora tutto ancora aperto anche per Atalanta, Fiorentina e Milan. Ma in caso di arrivo a pari punti, cosa dice il regolamento?
A tre giornate dalla fine del campionato, la lotta per il quarto e ultimo posto disponibile per la prossima Champions League è più viva che mai. Il pareggio tra Bologna e Juventus e le vittorie di Roma e Lazio hanno compattato ulteriormente la classifica. Allo stato attuale, ci sono ben quattro squadre racchiuse in un solo punto.
La classifica di oggi recita così:
- 3° Atalanta 68
- 4° Juventus 63
- 5° Roma 63
- 6° Lazio 63
- 7° Bologna 62
- 8° Fiorentina 59
- 9° Milan 54 *una partita in meno
Nonostante la parità a quota 63, oggi è la Juventus a occupare il quarto posto grazie alla differenza reti, in attesa però dello scontro diretto con la Lazio previsto alla prossima giornata.

ESULTANZA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Champions League, cosa prevede il regolamento in caso di arrivo a pari punti?
Ci sono due situazioni possibili. La prima è quella che vede due squadre a pari punti e, in tal caso, si andrebbe a guardare prima gli scontri diretti (punti, poi differenza reti), poi la differenza reti generale, i gol segnati e infine il sorteggio.
Il caso più clamoroso è quello che vedrebbe tre o più squadre a pari punti. Si applicherebbe così la classifica avulsa basata sugli scontri diretti tra le coinvolte, seguita da differenza reti, gol segnati e sorteggio.
Analizzando la classifica avulsa ci troveremmo di fronte a questa situazione:
- Juventus: 6 punti (1 vittoria, 3 pareggi)
- Lazio: 5 punti (1 vittoria, 2 pareggi, 1 gara da giocare)
- Roma: 1 punto (1 pareggio, 2 sconfitte)
Il risultato dello scontro diretto tra Juventus e Lazio sarà dunque decisivo. Se la Juve vincesse, sarebbe davanti a tutte. In caso di pareggio, Roma avrebbe la meglio. Se vincesse la Lazio, la Roma resterebbe comunque avanti nel mini-girone.
Serie A
Lazio, la Champions è veramente un miracolo di Baroni?

La Lazio di Baroni è ancora in piena lotta per la Champions League ma l’operato del tecnico biancoceleste sembra non soddisfare pienamente la piazza
Lazio-Baroni, la situazione

L’ESULTANZA DI MARCO BARONI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Lazio di Baroni è in piena lotta per la Champions a suon di risultati raggiunti sul campo che la vedono al momento sesta in classifica con 63 punti.
Il club al momento è in piena lotta per la massima competizione europea e si trova a pari punti con Roma e Juventus e un punto sopra il Bologna di Vincenzo Italiano.
Ma nel caso in cui il club biancoceleste si dovesse qualificare in Champions League sarebbe veramente merito dell’ex tecnico di Lecce e Hellas Verona?
Stando ai dati stagionali il lavoro fatto da Baroni nel club capitolino si può vedere sotto tanti punti di vista a cominciare in particolare dai calciatori che sotto la sua gestione si sono completamente rigenerati
Tra i calciatori che si sono rigenerati abbiamo il portiere greco Mandas il difensore spagnolo Mario Gila che è diventato un vero e proprio leader e l’attaccante danese Gustav Isaksen.
Stando alla classifica e alla campagna acquisti che è stata fatta in questa stagione se la Lazio dovesse qualificarsi in Champions League è sicuramente merito del tecnico ex Lecce.
Tenendo in considerazione il fatto che si tratta di un allenatore che si trova alla sua prima esperienza in un grande club e alla prima esperienza in un contesto europeo.
L’unico elemento che si può contestare a Baroni in questo suo primo anno nel club romano è legato magri alla scelte sia di modulo che di formazioni in molto circostanze.
Ma per essere una prima esperienza in un grande club il tecnico ha fatto più che bene considerando la rosa che ha a disposizione ed il mercato invernale non decisamente all’altezza delle aspettative.
Serie A
Napoli, accadde oggi: Cavani scatenato stende l’Inter

Oggi, 12 anni fa, il Napoli ospitava l’Inter per la 35a giornata di Serie A. Una partita decisa da un Cavani in stato di grazia con una delle sue triplette
Come ben sappiamo, Edinson Cavani è uno dei giocatori più amati dell’era De Laurentiis dai tifosi Partenopei. Tra gol bellissimi, gol vittoria all’ultimo minuto, triplette e anche un poker, il Matador rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi azzurri.
Sono tante le triplette realizzate dall’attaccante uruguaiano nelle tre stagioni in azzurro: l’ultima avviene contro l’Inter nel 2013.
Napoli-Inter, 5 maggio 2013
Il posticipo della 35a giornata di Serie A 2012/13 vede un’Inter in caduta libera far visita ai Partenopei che sono ad un passo dalla Champions.
Pronti via e dopo soli 3 minuti, il solito Cavani sblocca l’incontro su assist di Pandev. La partita si fa divertente, da entrambi le parti fioccano palle gol.
L’Inter ottiene poi un rigore che verrà segnato da Ricky Alvarez (23′) rimettendo l’incontro in parità. I Partenopei tornano ad attaccare e, 10 minuti dopo, sono loro a guadagnarsi un rigore: dal dischetto, Cavani è infallibile, 2-1. Sono 100 in azzurro per il Matador.
Nella ripresa, la squadra Partenopea resiste concedendo poco agli ospiti e provando anche a chiudere l’incontro. Lo chiuderà Cavani (78′) che realizza così la sua ottava (ed ultima) tripletta in azzurro. Una vittoria che porta la squadra di Mazzarri a tre punti dalla Champions.
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