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Addio a Maurizio Costanzo, un grande del giornalismo e della tv
Maurizio Costanzo è morto questa mattina a Roma, il celebre giornalista e conduttore tv aveva 84 anni.
Ci lascia Maurizio Costanzo, un grande innovatore dei media italiani: è stato giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore.
A Costanzo si deve l’invenzione del talk show, i più famosi Bontà loro per la Rai e soprattutto il Maurizio Costanzo Show, nato nel 1982 e con puntate che si sono susseguite per 40 anni con la bellezza di 55.000 ospiti intervistati.
Maurizio Costanzo e la Roma
Il celebre giornalista è stato anche un appassionato sportivo, tifoso della Roma di cui è stato anche il direttore della comunicazione.
Nell’ultimo periodo collaborava anche con il Corriere dello Sport in cui teneva una rubrica, “Pensieri giallorossi” in cui commentava le vicende della sua squadra del cuore.
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Lazio, trasferta ad Amsterdam vietata ai tifosi: la nota del club
Durissima presa di posizione da parte della Lazio in merito al divieto di trasferta per i propri tifosi imposto dalle autorità di pubblica sicurezza olandesi.
La Lazio, attraverso un lungo comunicato sul sito, ha risposto a quanto successo nei giorni scorsi e al divieto emesso da parte dell’amministrazione della città di Amsterdam nei confronti dei tifosi biancocelesti per la trasferta europea contro l’Ajax in programma giovedì 12 dicembre, valevole per la sesta giornata di Europa League.
Di seguito il comunicato del club
Lazio, la nota del club sulla trasferta vietata
“La società ha notificato al Sindaco di Amsterdam e al Presidente dell`UEFA la comunicazione che segue:
Ci riferiamo alla gara in oggetto indicata e alla nota trasmessa dal Sindaco di Amsterdam nella giornata di ieri 26/11/2024.
Scriviamo formalmente per contestare e condannare l’inquietante lettera a firma del Sindaco di Amsterdam che lede l’onore e l’immagine della comunità che rappresentiamo.
Pur comprendendo la particolare situazione in cui versano i Paesi Bassi, nazione vittima di intollerabili violenze perpetratesi in occasione della gara tra Ajax e Maccabi Tel-Aviv, siamo obbligati a reagire all’altrettanto intollerabile presa di posizione delle autorità olandesi”.
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Serie A, il 9 dicembre l’assemblea elettiva per il nuovo presidente
In Serie A è tempo di nuove elezioni. L’assemblea per l’elezione è poi prevista in seconda data il 10 gennaio e poi 20 gennaio in terza convocazione.
È stata anticipata al 9 dicembre la prima assemblea elettiva della Lega di Serie A che dovra’ rinnovare tutte le cariche, presidente, ad e consiglieri. È questo l’esito, come riporta l’ANSA, dell’assemblea ordinaria dei club svolta oggi in teleconferenza; la decisione è stata presa per andare incontro al fitto di calendario di eventi sportivi, tra Supercoppa italiana, impegni europei e festività natalizie. In precedenza l’assemblea elettiva era stata fissata in prima data al 16 dicembre.
Di seguito il comunicato
Serie A, il comunicato della Lega Serie A sulla nuova data
“Le Società di A, riunite oggi in Assemblea in videoconferenza, hanno deliberato all’unanimità di fissare a lunedì 9 dicembre, con inizio alle ore 11.00, l’Assemblea elettiva per il rinnovo di tutte le cariche istituzionali della Lega. La data è stata indicata da tutti i Club per rispettare le scadenze elettorali considerando anche i numerosi impegni sportivi (EA SPORTS FC SUPERCUP in Arabia Saudita e competizioni europee) e le festività natalizie”.
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Rafael Leao, bastone e carota: quale è servito di più secondo Fonseca
Rafael Leao, un vero e proprio talento la cui gestione può apparire piuttosto complessa. Ne sa sicuramente qualcosa il tecnico rossonero Paulo Fonseca.
Non è stato facile, quantomeno inizialmente, gestire un profilo come Rafael Leao. Andato via Stefano Pioli, arriva Paulo Fonseca e iniziano i problemi. Se prima il tecnico parmense era solito coccolare il suo talento, con Fonseca tutto ciò non ha funzionato.
L’allenatore portoghese infatti ha voluto inizialmente proseguire sulla falsariga del suo predecessore senza tuttavia riscontrare gli stessi effetti. Leao infatti appariva eccessivamente svogliato, molle e forse demotivato.
E allora è scattata la fase due, quella del bastone che si è quindi trasformata in qualche panchina di troppo, certamente mal digerita dal giocatore. Ma la reazione è stata quella sperata. Questa, in estrema sintesi, la gestione Leao più volte spiegata anche dallo stesso allenatore, non ultimo in conferenza stampa pochi minuti fa.
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