Esteri
Uefa, parla Ceferin: “Difenderemo i veri valori del calcio”
Il presidente dell’UEFA, Alexander Ceferin, ha parlato della situazione attuale del calcio europeo, e di come evolve la situazione dopo la pandemia.
Ceferin: la situazione attuale del calcio europeo
Il presidente del massimo organo calcistico europeo, Alexander Ceferin, ha rilasciato queste dichiarazioni in un intervento pubblicato nel report annuale della UEFA per il 2021/22.
“Sono felice di vedere come il calcio europeo si stia riprendendo dopo la pandemia, dimostra adattamento e resilienza. Abbiamo lottato insieme per proteggere e promuovere i valori fondamentali del calcio“.
“Le tempeste fanno si che gli alberi mettano radici più profonde. Le crisi recenti hanno unito la famiglia del calcio europeo più che mai, nonostante le differenze è importante ascoltarci e trovare soluzioni concertate.”
“Il pubblico deve capire che la UEFA è una organizzazione senza scopo di lucro e reinveste la maggior parte delle sue entrate nel calcio. Il nostro dovere è garantire che funzioni in tutti i livelli della piramide calcistica, non essere popolari.”
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Il futuro delle competizioni UEFA:
Le competizioni UEFA maschili per club cambieranno format dopo il 2024, questo quanto detto da Ceferin in proposito: “Prima di presentare il nuovo format abbiamo consultato tutte le parti in causa, ovvero federazioni, leghe, club, allenatori, calciatori e tifosi. In futuro le competizioni amplieranno la partecipazione e l’equilibrio, ciò garantirà più entrate per la redistribuzione a tutti i livelli. Inoltre i cambiamenti decisi, aumenteranno la popolarità e attrarranno ulteriore pubblico. Sono gratificato dal fatto che il nuovo formato delle competizioni sia stato approvato dal Comitato Esecutivo dell’UEFA all’unanimità.”
“Tutto questo dimostra l’impegno dell’UEFA per portare avanti i valori del modello sportivo europeo, e la difesa del principio fondamentale del merito sportivo.”
“Il successo dell’UEFA attira attenzioni da parte di chi vede nel calcio una risorsa al solo scopo di lucrare, a dispetto dell’impatto sulla gente e dell’influenza a livello culturale”.
“Fa parte del ruolo che ricopriamo, garantire e controllare che i club rispettino le regole e siano economicamente sostenibili. Le federazioni nazionali devono essere a loro volta vigili e pronte ad applicare i nostri regolamenti, essendo rigorose nei confronti di chi sbaglia”.
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Premier League
Enzo Maresca elogia Sancho e Pedro Neto per il loro impegno
Enzo Maresca elogia Jadon Sancho: “Non solo talento con la palla, ma anche sacrificio difensivo di alto livello”. Parole al miele anche per Pedro Neto.
L’elogio di Maresca
Enzo Maresca, attuale tecnico del Chelsea, ha recentemente espresso grande apprezzamento per Jadon Sancho, sottolineando non solo le sue abilità offensive, ma anche il suo impegno difensivo. Durante un’intervista, ha dichiarato: “Sono impressionato da Jadon Sancho… ma non solo per il suo gioco con la palla, anche per il modo in cui difende”. Queste parole evidenziano quanto il tecnico valuti il contributo globale di Sancho nella squadra, apprezzando il suo sacrificio e la dedizione anche nelle fasi di non possesso.
Il confronto con Pedro Neto
Nel corso della stessa intervista, Maresca ha voluto fare un parallelo tra Sancho e un altro giovane talento, Pedro Neto. Ha affermato: “Lui, Pedro Neto – non si tratta solo di gol e assist, ma del modo in cui lavorano senza la palla. Il sacrificio. Un lavoro di alto livello”. Queste dichiarazioni mettono in risalto quanto sia fondamentale per Maresca avere giocatori che, oltre a brillare in attacco, contribuiscano anche alla solidità difensiva del team.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔵🫂 Enzo Maresca: “I’m impressed by Jadon Sancho… but not only with him on the ball, also the way he is defending”.
“Him, Pedro Neto – it is not just about goals and assists, it’s about the way they work off the ball. The sacrifice. Top job”. pic.twitter.com/JQrRDjewbB
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 9, 2024
MLS
LA Galaxy campioni d’America: la ricetta per il successo
Un paio di giorni fa si è conclusa ufficialmente la Major League Soccer. Un viaggio lunghissimo durato da Febbraio a Dicembre, che ha visto LA Galaxy trionfare.
I californiani hanno sconfitto anche l’ultimo avversario (New York Red Bulls) e si sono aggiudicati il tanto ambito trofeo finale. Un successo quasi annunciato ma i meriti vanno riconosciuti a tutti.
LA Galaxy, un mix di talento ed esperienza con un pizzico di Europa
La finale, giocata in casa e vinta per 2-1, ha regalato la sesta MLS della storia alla squadra biancogialloblu. Una cavalcata trionfale che fin dalle prime partite portava con sè sensazioni positive.
Tra le vittorie più importanti (delle 19 totali) che hanno portato LA Galaxy fino in fondo c’è sicuramente quella nel derby di Los Angeles contro i cugini dell’LAFC per 4-2.
Il primato nella western conference è tuttavia sfumato per 1 solo gol di differenza proprio con i rivali cittadini, nonostante l’arrivo a pari punti.
In ogni caso, durante i playoff la squadra guidata principalmente dalla star Riqui Puig non ha sbagliato un colpo. Prima la doppia goleada contro Colorado poi i 6 gol rifilati a Minnesota, fino al confronto coi Seattle Sounders deciso dal solito Joveljic.
Il bomber serbo ha il merito di essere stato il capocannoniere della squadra e dei playoff (6 reti). Complessivamente invece sono 21 i gol messi a segno in 34 partite stagionali, numeri da vero goleador.
Non solo Joveljic, infatti anche Paintsil ha contribuito fortemente al raggiungimento dell’obiettivo finale, grazie a velocità e finalizzazione che lo hanno portato a collezionare 14 gol e 10 assist complessivi. Il suo apporto è stato fondamentale con sgasate sulla fascia e inserimenti in area di rigore. Insieme a lui c’è da menzionare anche l’altro esterno, destinato a un probabile futuro in Europa, ovverio Gabriel Pec.
Il brasiliano classe 2001 ha dimostrato un talento incredibile e un mancino estremamente delicato, che gli ha permesso di collezionare 19 gol e 16 assist in 38 apparizioni. Grandi club europei lo stanno osservando e probabilmente tenteranno di strapparlo ai Galaxy.
Tra i protagonisti assoluti però c’è la stella ex Barcellona e classe 1999 Riqui Puig. Il fantasista, nonché N°10, ha condotto il suo club al successo grazie a intuizioni e invenzioni degne dei grandi campioni. Il bottino personale recita 17 gol e 18 assist. Unica nota dolente è l’infortunio al legamento crociato rimediato durante la gara con Seattle, col giocatore che poi ha rivelato di aver giocato per oltre metà gara consapevole del problema. Per questo motivo non ha potuto giocare la finale ma ha assistito da vicino assieme agli altri compagni in panchina al grande trionfo.
A partire da settembre però un nuovo campione si è aggiunto al gruppo squadra. Una leggenda europea che ha lasciato la Germania e non ha accettato alcuna squadra del Vecchio Continente per rispetto verso il Borussia Dortmund.
Marco Reus si è reso subito disponibile alla causa e ha contribuiti positivamente alla vittoria finale con 1 rete e 3 assist in 543′.
Premier League
Allegri-West Ham, le condizioni per il colpo in panchina
Il West Ham continua a pensare a Massimiliano Allegri in caso di esonero di Julien Lopetegui, ma ci sono alcuni nodi da sciogliere.
Questa sera, ore 21:00 al London Stadium, il West Ham si gioca un pezzo importante di salvezza in casa contro il Wolverhampton. Ex-squadra proprio di Julien Lopetegui, che potrebbe sancirne il destino.
Inserire titolo
La fiducia nei confronti del tecnico spagnolo è ai minimi storici nell’ovest londinese. Gli Hammers, nonostante una campagna acquisti molto importante, sono 14esimi in Premier League, con soli sei punti di vantaggio sulla zona retrocessione. In caso di sconfitta contro gli avversari odierni, la distanza si dimezzerebbe.
La posizione dell’allenatore è in bilico, ma al momento non rischia. Le cose potrebbero cambiare qualora la situazione di classifica dovesse precipitare, ma anche in quel caso un eventuale avvicendamento con il tecnico labronico nell’immediato futuro risulterebbe comunque abbastanza complesso.
Tuttavia, stando a quanto riportato da Talk Sports, Allegri avrebbe indicato alla dirigenza inglese la propria volontà di prendere la squadra non prima della fine della stagione, in modo tale da poter incidere con le sue idee in fase di mercato. Difficile però che Lopetegui possa arrivare fino a fine stagione.
Qualora l’accordo con il livornese venisse formalizzato, in caso di esonero i londinesi potrebbero virare su un caretaker fino a fine stagione: retrocessione permettendo.
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