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L’angolo tecnico del Mezzi – 26° giornata serie A

L’angolo tecnico del Mezzi – 26° giornata serie A. Clamorosa debacle per Inter e Milan. Vola il Napoli.
La ventiseiesima giornata ha spiegato con chiarezza un pò di situazioni. Tanto per incominciare, il Napoli è proiettato verso il terzo scudetto della sua storia. Indelebilmente griffato Kvicha Kvaratskhelia, autentico valore aggiunto.
Le giocate dell’asso georgiano fanno la differenza, come spiega la rete realizzata all’Atalanta. Frutto di tecnica, coordinazione e capacità balistiche. Luciano Spalletti riscatta il k.o. con la Lazio e si avvia verso il primo tricolore della carriera.
Alle spalle dei partenopei il buio assoluto. L’Inter è stata capace di suicidarsi a La Spezia, sprecando un rigore e giocando senza trame di gioco logiche. Simone Inzaghi nel mirino di società e tifoseria. Applausi a Daniel Maldini, talento sottovalutato.
I cugini milanisti non hanno fatto di meglio, impantanandosi nel pareggio contro la Salernitana a San Siro. Non è bastata la rete del “solito” Olivier Giroud per avere ragione dell’agguerrita truppa di Paulo Sousa.
Pianti romani, la Juventus non molla un colpo
Se le milanesi non ridono, fra Lazio e Roma sono pianti romani. Gli uomini di Maurizio Sarri non sono andati oltre un pareggio a reti bianche in quel dì Bologna. La fatica dell’impegno europeo si è fatta sentire.
La Roma invece si è suicidata all’Olimpico, tre punti per il Sassuolo. Se l’attacco ha creato, la difesa ha distrutto. L’espulsione di Marash Kumbulla al 47′ ha scombussolato il piano partita e la difesa giallorossa.
Le lamentele di Maurizio Sarri e Josè Mourinho riguardo all’incompletezza delle seconde linee trova riscontri in partite come queste, dove le riserve non si dimostrano all’altezza dei titolari e si perdono punti preziosi.
Vola la Juventus, rifila quattro reti alla derelitta Sampdoria e raggiunge il settimo posto, a -10 dal quarto posto. Se gli dovessero restituire i 15 punti, avrebbe 53 punti…Significa secondo posto, guai per le concorrenti a un posto in Champions League !
Lecce a picco, il Toro vede l’Europa. Rallenta il Monza, bagarre in coda
Il Torino di Ivan Juric corsaro a Lecce, zona Europa a un passo. Piace l’autorità dei granata e la rinnovata cifra tecnica fra centrocampo e attacco.
La cerniera centrale composta da Karol Linetty e Ivan Ilic ha permesso a Nemanja Radonijc e ad Alexsej Miranchuk di fare il bello e cattivo tempo.
Il Lecce, giunto alla terza sconfitta consecutiva deve cominciare a guardarsi le spalle: Verona, Spezia e Salernitana corrono. Sampdoria e Cremonese sono ormai condannate alla retrocessione, poche le speranze salvezza.
Verona e Monza si dividono un punto, non serve a molto. Gli scaligeri peccano in fase offensiva, limite anche dei brianzoli che a fronte di una imponente mole di gioco faticano a spremere gol.
Momento positivo per la Fiorentina, reduce dal sacco di Cremona. Le reti di Rolando Mandragora e Arthur Cabral condannano i grigiorossi.
Empoli sconfitto a domicilio, esulta l’Udinese con Rodrigo Becao. Il difensore brasiliano entra nel mirino delle big.
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Roma, Baldanzi: “Sto migliorando in fase difensiva. Dybala? Possiamo coesistere”

Il centrocampista della Roma, Tommaso Baldanzi, ha parlato a margine della vittoria nell’andata degli ottavi di finale contro l’Athletic Bilbao.
L’espulsione nel finale di Yeray Alvarez dà una grossa mano alla Roma, che riesce a piegare l’Athletic Bilbao all’ultimo respiro del primo atto grazie ad una rete di Shomurodov: si deciderà tutto al ritorno.
Roma, le parole di Baldanzi
Tommaso Baldanzi ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel post-partita. Di seguito le sue parole.
Partita
“Abbiamo festeggiato molto, era una partita molto complicata. Ci prendiamo questa vittoria, potevamo fare più gol io per primo però ci prendiamo questo vantaggio in previsione del ritorno”.
Cambi
“Come sempre, chi entra dalla panchina è stato decisivo, entrando benissimo in partita. Il gol nel finale ci serviva, abbiamo buttato via tante occasioni”.
Dybala
“Sono felicissimo per queste scelte. Cerco di migliorare in fase difensiva per poter condividere il campo con un grande campione come Dybala. Ho fatto quello che mi chiedeva il mister, mi dispiace per non aver sfruttato al meglio l’occasione ma la vittoria è fondamentale, anche per i nostri tifosi”.

L’ESULTANZA DI TOMMASO BALDANZI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Real Madrid, Ancelotti: “La sconfitta non deve essere un trauma. Ho avuto problemi con tanti giocatori…”

Real Madrid, Carlo Ancelotti è stato ospite al PoretCast di Giacomo Poretti, dove ha analizzato tanti temi legati all’attualità del mondo del calcio e del suo futuro.
A seguire un estratto della puntata
Real Madrid, le parole di Ancelotti
Che pensi della Sconfitta, in generale?
“La sconfitta non deve essere un trauma ma una opportunità di capire cosa non ha funzionato, è un allarme da tenere in considerazione. La gestione più importante della sconfitta parte dall’autocritica, mentre la tendenza nel mondo del calcio è la ricerca del colpevole. Che poi è facile da trovare… è l’allenatore (ride, ndr)”.
Hai mai avuto delle scenate da parte di qualche giocatore?
“Tanti giocatori… ho avuto problemi con tanti, però alla fine si sono sempre risolti. Non voglio fare i nomi, ma c’era un giocatore che quando io parlavo si metteva l’asciugamano davanti per non ascoltare quello che dicevo, era l’inizio della carriera. Ci sono giocatori che quando li metti in panchina fanno fatica a salutarti la mattina. E lì si confonde la persona e il giocatore: tu sei una persona che gioca a calcio, io sono una persona che allena e l’ho spiegato a tanti calciatori nella mia carriera. Rapporto con la religione? Sono superstizioso e non è buono esserlo. Però non esserlo porta sfiga”
Che aria si respira qui al Real Madrid?
“Il Real Madrid è un club unico come struttura: i proprietari sono i soci, qui il presidente si prende carico delle eventuali perdite, ma il club è gestito a livello sportivo e i proprietari sono i soci. Questo fa sì che la storia, la tradizione e la cultura si tramanda da padre in figlio. E questo Florentino Perez ce l’ha molto chiaro, i valori sono chiari e non esiste un giocatore che potrà essere ‘più’ del club”.
Quando finirai di allenare il Real Madrid, il successore sarà tuo figlio?
“Io non decido, è una cosa chiara. Prima o poi succederà. Davide diventerà un allenatore bravo. Quando andrò in pensione continuerò a seguire il calcio, ma mi piacerebbe andare in giro a visitare il mondo con mia moglie”.
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Negredo appende gli scarpini al chiodo: “Calcio, grazie di tutto”

L’ex campione d’Europa Alvaro Negredo ha annunciato, attraverso un video sui social, il suo ritiro dal calcio giocato. “Grazie di tutto”.
Alvaro Negredo appende gli scarpini al chiodo. L’ex attaccante ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. Il video, postato sui social, lo ritrae mentre entra in uno spogliatoio e si toglie gli scarpini dai piedi, il tutto accompagnato da una semplice ma toccante frase: “Grazie di tutto, calcio”.
L’attaccante classe ’85 ha vestito tantissime maglie, soprattutto in Spagna passando dall’Almeria, al Siviglia per poi andare al Valencia e finire la sua carriera lo scorso anno con la maglia del Valladolid. Nel mezzo anche un’esperienza in Premier League con la maglia del Manchester City, club dove ha raccolto la maggior parte dei trofei conquistati in carriera.
Infatti, Negredo con la maglia dei Citizens ha conquistato nel 2014 la Premier League e una Coppa di Lega. Con il Siviglia, nel lontano 2010, ha vinto una Copa del Rey, mentre con l’Al Nasr (non quello di CR7). Ovviamente il trofeo più ambito portato a casa è sicuramente l’Europeo con la maglia delle Furie Rosse nel 2012.
A livello personale può anche contare due trofei come miglior marcatore della Liga nel 2011 e nel 2013.
Adesso l’ex attaccante sta frequentando il corso da allenatore al Siviglia C, il che lo farà rimanere nel mondo del calcio ancora per un pò.
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