Serie A
Lazio, Ivan il terribile
La Lazio ha in Ivan Provedel una delle sue attuali risorse. Il portiere biancazzurro vicino ai grandi estremi difensori laziali del passato.
Lazio, Provedel delle meraviglia
Quando, alcune stagioni fa, calcava i campi di Pisa, Perugia e Pro Vercelli, forse non avrebbe immaginato di trovarsi un giorno a difendere i pali della porta di una squadra di punta come la Lazio. Ma tanto è, Ivan Provedel non solo ha raggiunto il gradino più alto della gerarchia calcistica italiana, lo ha fatto anche da protagonista.
E ormai sembra avere scalzato Maximiano, costato dieci milioni di Euro. “Che la fiducia in Maximiano sia poca – spiega “Città celeste” – è evidente e quanto accaduto prima del derby ne è il manifesto. Il portiere ex Spezia, febbricitante, che a Formello si trovava solo formalmente per salutare i compagni è stato convinto da un insistente Sarri a rimanere in quanto avrebbe di fatto giocato”.
Nel derby Provedel ha avuto un coinvolgimento minimo ma determinante. Tanto che “il suo riflesso sul colpo di testa di Mancini – prosegue Città celeste è risultato provvidenziale”. Ci sarebbe stata anche la chiamata di Mancini in nazionale ma la febbre aveva fermato Ivan il terribile.
Ma Provedel vuole ancora di più. Con soli diciannove gol subiti, il “portiere biondo” si sta avvicinando a qualche estremo difensore eccellente della storia laziale. Il record di 16 reti del compianto Felice Pulici a cui è stato intitolato di recente un parco appare per ora una chimera. Ma con i suoi clean sheet in campionato, l’ex Pro Vercelli è ora secondo in Europa solo a Ter Stegen, estremo difensore del Barcellona. Restringendo di nuovo il campo alla biografia della Lazio, Provedel è a un soffio dai 17 gol di Idilio Cei, altro compianto portiere della squadra che, nella stagione 1964-64, subì’ solo 17 reti. “Il suo personale Olimpo – conclude Città celeste- sarebbe a quota 18 , visto che è il record di porte inviolate ottenuto nel 2006-07”.
Serie A
Atalanta-Lecce, svelata la possibile data del recupero

La partita Atalanta-Lecce, dopo il rinvio a causa di un lutto che ha colpito la squadra salentina, potrebbe essere recuperata a breve.

IL PALLONE DELLA SERIE 2024-2025 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Possibile slittamento per Atalanta-Lecce
Secondo le ultime informazioni, la partita tra Atalanta e Lecce, inizialmente prevista per sabato 26 aprile, potrebbe essere rinviata a domenica 27 aprile. Questo cambiamento di data sarebbe dovuto a motivi logistici e organizzativi, sebbene non siano ancora stati forniti ulteriori dettagli ufficiali.
La decisione finale dovrebbe essere comunicata nelle prossime ore, e i tifosi delle due squadre restano in attesa di conferme ufficiali per pianificare la loro presenza allo stadio o seguire l’evento da casa.
Implicazioni per le squadre e i tifosi
Il possibile rinvio della partita potrebbe avere implicazioni logistiche sia per le squadre che per i tifosi. Gli allenatori dovranno adattare i loro piani di allenamento e preparazione, mentre i tifosi che avevano programmato di assistere alla partita potrebbero dover modificare i loro piani di viaggio.
Resta da vedere come questa decisione influenzerà il calendario delle due squadre, già impegnate in una stagione ricca di partite e competizioni.
Fonte: l’account X di Schira
Atalanta-Lecce potrebbe essere rinviata a domenica 27
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 24, 2025
Serie A
Juventus, duello con il Napoli per Sudakov: c’è la prima offerta

Il Napoli e la Juventus fanno sul serio per Sudakov. I bianconeri provano a muoversi d’anticipo con Giuntoli che ha inviato la prima offerta al club ucraino.
La Juventus sta cominciando a sondare il terreno sul mercato, la guida da seguire è quella di prendere calciatori giovani. Nei piani del club c’è Sudakov che sembra essere la prima scelta. Occhio però alla concorrenza del Napoli.

CRISTIANO GIUNTOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, prima offerta per Sudakov
Il club bianconero ha formulato un’offerta ufficiale per acquistare il giocatore dello Shakhtar Donetsk, come riportato da Ben Jacobs di Givemesports. I contatti tra i due club vanno avanti con il direttore Cristiano Giuntoli che apprezza molto il giocatore e crede che il suo stile di gioco ben si adatterebbe ai bianconeri. Per il trequartista però c’è da battagliare con il Napoli che lo segue da tempo ed era dato in pole position. Con questa prima offerta dei bianconeri ora si amplifica la concorrenza che vede presente anche il Brentford, interessato al talento ucraino.
Serie A
Juventus, la maledizione dei colpi di testa: e Kelly non aiuta…

Nonostante la qualità della rosa, la Juventus soffre in difesa, soprattutto sui cross e nelle palle alte. La prestazione della squadra è compromessa.
Una Juventus paralizzata
Dieci gol subiti da palla alta. È più di una statistica: è un’identità difensiva smarrita. Se c’è una zona del campo in cui la Juventus oggi si sente vulnerabile, non è dietro la linea difensiva, ma sopra le sue teste. La sconfitta contro il Parma ha fatto rumore non per il punteggio, ma per il modo in cui è arrivata. Ancora una volta, un cross. Di nuovo, un’incertezza. Ancora una volta, una rete subita con una naturalezza che non dovrebbe appartenergli. Perchè la Juventus ha sempre fatto della solidità difensiva la sua religione.
A rendere più dolorosa la scena è l’assenza totale di opposizione. Valeri ha avuto il tempo di preparare il cross come fosse un calcio piazzato. Pellegrino è saltato e ha segnato indisturbato. E Lloyd Kelly? Immobile. La scena è paradossale: un difensore acquistato proprio per dominare nel gioco aereo. Ma niente, resta piantato al suolo nel momento decisivo.

Lloyd Kelly ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Kelly: il capro espiatorio
Eppure, fino a qualche settimana fa, si parlava di segnali di ripresa. Si scriveva di equilibri ritrovati, di crescita. Si auspicava un finale di stagione in continuità con i segnali positivi. Ma la partita del Tardini ha strappato via la maschera. Questo non è un inciampo. È la conferma di una tendenza. Kelly non è l’unico colpevole, ma è certamente il simbolo di una fragilità. Arrivato a gennaio per tappare un buco, scelto più per mancanza di alternative che per convinzione. Il difensore inglese sta faticando a imporsi.
Non è solo un problema tecnico. È una questione di adattamento, di intensità, di lettura del gioco. E la Juventus, in questo momento, non può permettersi esperimenti. L’assenza di Bremer e Gatti non aiuta. Ma nemmeno basta a giustificare tutto. In una grande squadra, l’assenza di un uomo non dovrebbe trasformarsi nella presenza di un buco. Dovrebbe essere l’opportunità per chi sta in campo di mostrare che la squadra ha bisogno di lui.
Le palle alte di un campionato senza lieto fine
Il problema è collettivo – lo ammette anche Kalulu. C’è una linea difensiva che non accompagna. Una copertura sugli esterni che arriva in ritardo. E una squadra che non attacca il pallone. E quando non attacchi la palla, nel calcio, la subisci. Non è solo un errore tattico. È una falla strutturale. È una questione di atteggiamento. Di fame. Di lettura delle situazioni.
È una fragilità mentale che si manifesta nella passività di Kelly, ma si estende a tutto il reparto. E allora, a chi servono le parole su compattezza, crescita, equilibrio, se poi ogni cross diventa un potenziale match point per l’avversario? I numeri sono nero su bianco. Le palle alte raccontano un campionato. E per ora, lo stanno scrivendo a sfavore della Juventus. Senza lieto fine.
-
Serie A3 giorni fa
Cara Serie A, non c’è più rispetto per i tifosi
-
Serie A2 giorni fa
Inter-Milan: tutti i diffidati per la finale di Coppa Italia
-
Fantacalciostyle6 giorni fa
Fantacalcio, 33^Serie A: probabili formazioni e consigli
-
Serie A6 giorni fa
Serie A, data e orari della 34° e 35° giornata: Inter-Roma di sabato
-
Serie A6 giorni fa
Serie A, oggi l’annuncio di anticipi e posticipi mancanti
-
Calciomercato4 giorni fa
Fiorentina, dalla gioventù all’esperienza: i primi nomi del mercato viola
-
Competizioni2 giorni fa
Premi UEFA 2020-2024, la classifica dei club di Serie A
-
Notizie6 giorni fa
L’ex Atalanta Conti annuncia il ritiro: “Non ho più la forza per andare avanti. Gasperini? È il migliore”