Serie A
Quando la Serie A era la Premier
Tra gli anni Ottanta e Novanta, La Serie A era il campionato il più ricco, con più fascino, il più amato da tutti gli appassionati europei.
E proprio dalla Serie A che i dirigenti inglesi hanno tratto l’ispirazione per creare la lega che domina del nostro tempo.
Giuseppe Signori, Roberto Baggio, Marco Van Basten, Gullit, Roberto Mancini, Gabriel Batistuta.
E poi Abel Balbo, Ruben Sosa, Jean-Pierre Papin, Gianfranco Zola.
Ma anche Paul Gascoigne, Enzo Francescoli, Tomas Skuhravy, Walter Zenga, Franco Baresi, Paolo Maldini, Gheorghe Hagi, Brian Laudrup.
Vieri, Zinedine Zidane, Pavel Nedved, Marcio Amoroso e Alen Boksic.
Sono solo alcuni dei nomi che ogni domenica calcavano i campi della Serie A nella stagione 1992/93, annata in cui una squadra italiana venne sconfitta in finale nella neonata Champions League (alla prima annata dopo il cambio denominazione) con il ko del Milan contro il Marsiglia, un’altra italiana conquistò la Coppa Uefa con il successo della Juventus contro il Borussia Dortmund.
Una terza italiana alzò la Coppe delle Coppe con il trionfo del Parma contro l’Anversa.
Insomma è il periodo del calcio italiano in cima al mondo, come negli anni precedenti e come sarà più o meno fino alla fine degli anni ’90.
In Inghilterra, invece, la Premier League era alla sua prima stagione ufficiale, dopo il terremoto che portò 22 squadre a creare un nuovo campionato di prima divisione che partì ufficialmente, il 15 agosto 1992 con la prima partita.
Dopo le tragedie negli stadi di fine anni ’80 (dall’Heysel a Hillsborough), il 1992/93 era la stagione in cui le squadre inglesi erano riammesse alle coppe europee dall’Uefa.
Il Leeds si fermò agli ottavi in Champions per mano del Glasgow Rangers.
Nella Coppa Uefa lo Sheffield Wednesday non andò oltre i sedicesimi con il ko contro il Kaiserslautern, mentre il Manchester United uscì al primo turno contro i russi della Torpedo Mosca.
In Coppa delle Coppe il Liverpool venne eliminato agli ottavi di finale dallo Spartak Mosca.
A trent’anni di distanza, l’immagine di Serie A e Premier League appare abbastanza chiara: ruoli completamente capovolti rispetto a oggi.
I club inglese che dominano in lungo e in largo in Europa mentre le squadre italiane sono ridotte a qualche successo estemporaneo (la Roma in Conference League) in un quadro complessivo che le vede solo comprimarie, sportivamente e sopratutto economicamente.
Il punto di partenza, dicevamo, era però ben diverso: nel momento della nascita della Premier League, il campionato italiano era ai massimi splendori o quasi.
E lo dimostra anche una forza economica ben diversa rispetto ad oggi.
Serie A e Premier League, i bilanci della stagione 1992/93
Secondo l’analisi di Calcio e Finanza, i 18 club di Serie A avevano un fatturato quasi doppio rispetto alle società di Premier League.
I dati dei bilanci aggiustati con l’Euro dei club italiani mostrano ricavi al netto delle plusvalenze per 704 milioni di euro (di cui 133 milioni legati al solo Milan, che all’epoca fatturava più di Inter e Juve sommate, rispettivamente a 44 e 68 milioni).
I costi per 1 miliardo di euro: il risultato netto aggregato è stato pari a un rosso di 75 milioni di euro.
Fatturato netto | Plusvalenze | Stipendi | Costi totale | Risultato netto | |
Ancona | 15.910.044 | 10.932.874 | 9.958.955 | 34.751.509 | -164.372 |
Atalanta | 26.596.387 | 12.911.292 | 15.533.103 | 39.609.741 | -138.818 |
Brescia | 18.496.689 | 16.091.725 | 9.268.306 | 29.558.987 | 13.391 |
Cagliari | 21.208.913 | 12.978.683 | 20.514.207 | 40.330.857 | -1.229.442 |
Fiorentina | 38.198.017 | 2.888.470 | 20.696.552 | 60.456.240 | -25.052.249 |
Foggia | 14.754.633 | 43.809.311 | 8.145.782 | 32.509.179 | 4.588.060 |
Genoa | 22.236.511 | 12.426.187 | 14.920.689 | 32.197.886 | -1.563.473 |
Inter | 44.115.331 | 18.644.673 | 32.210.286 | 67.904.590 | -9.933.303 |
Juventus | 68.449.612 | 19.924.558 | 47.528.014 | 94.522.427 | -12.223.969 |
Lazio | 53.455.596 | 12.731.349 | 31.804.287 | 70.637.223 | 0 |
Milan | 133.157.255 | 17.981.037 | 67.396.552 | 145.840.549 | -1.596.298 |
Napoli | 43.553.739 | 24.380.658 | 31.143.891 | 68.034.646 | -685.250 |
Parma | 48.191.387 | 2.335.788 | 24.942.547 | 57.936.235 | -1.694.894 |
Pescara | 16.422.344 | 6.188.858 | 12.383.300 | 20.953.705 | -72.591 |
Roma | 58.794.752 | 12.688.573 | 36.145.080 | 86.675.855 | -25.550.803 |
Sampdoria | 24.175.513 | 31.128.963 | 23.621.887 | 48.868.173 | -131.369 |
Torino | 32.813.024 | 46.416.576 | 27.873.564 | 62.405.003 | 0 |
Udinese | 23.688.974 | 4.996.438 | 8.765.289 | 30.523.930 | -357.154 |
TOTALE | 704.218.721 | 309.456.014 | 442.852.288 | 1.023.716.736 | -75.792.534 |
Invece, nella prima annata della nuova Premier League la situazione era diversa.
I 19 club di cui sono disponibili oggi i bilanci, infatti, hanno sommato ricavi per 391 milioni di euro aggregati, con il primato di 38 milioni per il Liverpool.
Gli stipendi aggregati sono stati pari a 174,3 milioni, con costi complessivi per 342 milioni e un risultato netto aggregato in perdita per 11 milioni.
In sostanza, la Serie A aveva ricavi 1,8 volte maggiori alla neonata Premier League, con stipendi 2,5 volte superiori e costi complessivi 2,9 volte superiori.
Fatturato netto | Stipendi | Costi totale | Risultato netto | |
Arsenal | 33.709.202 | 15.211.356 | 27.808.902 | 3.807.560 |
Aston Villa | 22.356.803 | 12.629.671 | 15.222.401 | -459.221 |
Blackburn | 13.854.380 | 9.795.881 | 27.389.422 | -33.195.749 |
Chelsea | 7.459.073 | 8.452.425 | 9.610.633 | -2.548.038 |
Coventry City | 10.088.928 | 6.568.086 | 10.329.454 | -163.081 |
Everton | 17.564.056 | 9.928.923 | 16.126.572 | 2.178.429 |
Ipswich Town | 13.141.593 | 5.580.027 | 11.678.372 | 1.331.483 |
Leeds Utd | 29.276.879 | 10.374.084 | 21.699.927 | 1.121.110 |
Liverpool | 38.442.716 | 14.301.763 | 27.333.527 | 700.916 |
Manchester City | 22.184.068 | 7.947.882 | 19.961.369 | 2.326.997 |
Manchester Utd | 30.901.826 | 11.876.022 | 23.697.113 | 1.845.672 |
Middlesbrough | 11.421.196 | 5.530.425 | 12.627.474 | -1.472.143 |
Norwich City | 15.637.678 | 7.070.682 | 17.094.440 | 573.477 |
Nottingham For. | 16.810.998 | 9.074.555 | 11.326.715 | 0 |
QPR | 14.139.611 | 7.299.084 | 14.596.270 | 855.287 |
Sheffield Utd | 13.316.004 | 5.838.129 | 10.699.678 | 2.403.094 |
Sheffield Wednesday | 28.137.713 | 9.470.056 | 20.563.865 | 3.010.204 |
Southampton | 20.855.250 | 6.628.147 | 17.438.157 | 3.401.082 |
Tottenham | 31.905.960 | 10.777.407 | 27.441.191 | 2.816.847 |
TOTALE | 391.203.935 | 174.354.609 | 342.645.483 | -11.466.074 |
Il cambiamento
Un divario consistente, su cui però la Serie A, di fatto, si è addormentata.
Il tutto mentre la Premier League, invece, da quel 15 agosto 1992 ha iniziato a correre e, con il nuovo millennio, ha smesso di guardarsi indietro per continuare a crescere fino alla situazione attuale.
Nella stagione 2020/21, l’ultima pesantemente colpita dalla pandemia, i club di Serie A hanno registrato infatti ricavi aggregati (al netto delle plusvalenze) pari a 2,6 miliardi di euro, con 341 milioni di euro di plusvalenze, 1,8 miliardi di euro pagati per gli stipendi e costi complessivi per 3,9 miliardi di euro.
In termini di fatturato, la crescita in questi 30 anni è stata del 279%, con una salita degli stipendi del 321% e dei costi complessivi del 284%.
Fatturato netto | Plusvalenze | Stipendi | Costi totale | |
Serie A 92/93 | 704.218.721 | 309.456.014 | 442.852.288 | 1.023.716.736 |
Serie A 20/21 | 2.668.600.545 | 341.926.752 | 1.864.844.338 | 3.933.334.430 |
Var % | 279% | 10% | 321% | 284% |
Numeri decisamente diversi, invece, in Premier League: i ricavi nel 2020/21 sono stati pari a 5,6 miliardi di euro, con 3,5 miliardi pagati per gli stipendi e costi complessivi per 6,9 miliardi.
Non solo una crescita incredibilmente più rapida della Serie A, ma anche un rapporto di forza completamente capovolto: nell’ultima annata di cui sono disponibili tutti i bilanci, i club inglesi hanno avuto fatturati 2,1 volte superiori a quelli delle squadre italiane, con stipendi 1,8 volte superiori e costi complessivi 1,7 volte superiori.
Un divario che oggi sembra difficile da colmare
Fatturato netto | Stipendi | Costi totale | |
Premier 92/93 | 391.203.935 | 174.354.609 | 342.645.483 |
Premier 20/21 | 5.672.898.839 | 3.514.412.222 | 6.901.742.493 |
Var % | 1350% | 1916% | 1914% |
Serie A
Fiorentina, con la Lazio una seconda volta. Dal 1959 a oggi
Con la partita di stasera contro la Lazio, la Fiorentina compie un’impresa che era riuscita solo quasi 70 anni fa contro una squadra romana.
La Fiorentina ha segnato due reti nei primi 20 minuti di gioco in trasferta contro entrambe le squadre della capitale (Roma e Lazio) per la seconda volta nella storia della Serie A.
L’unico precedente risale al 1959, contro la Lazio, quando Hamrin (6′) e Montuori (13′) siglarono le reti della squadra gigliata.
Questo dato è stato evidenziato dal profilo X di Opta Paolo, dopo il primo tempo della sfida allo Stadio Olimpico, valida per la 22ª giornata di Serie A, conclusosi sullo 0-2 per i viola.
Serie A
Hellas Verona, i convocati di Zanetti per il Venezia
Paolo Zanetti, allenatore dell’Hellas Verona, ha diramato l’elenco dei convocati che prenderanno parte alla trasferta di Venezia.
Uno dei posticipi della 22a giornata di Serie A è il derby fondamentale in chiave salvezza tra Venezia ed Hellas Verona. I lagunari, penultimi in classifica a quota 15, vengono da 4 partite di fila senza vincere. Gli scaligeri hanno 4 punti in più e vogliono ripartire dopo i 2 ko consecutivi contro Napoli e Lazio. All’andata vinsero i gialloblù 2-1 con la rete di Tengstedt e l’autogol di Joronen, in risposta all’iniziale vantaggio di Oristanio.
L’allenatore del Verona Paolo Zanetti ha convocato 25 giocatori per la trasferta del Pierluigi Penzo. Spicca l’assenza di Giangiacomo Magnani, molto vicino a trasferirsi nel Palermo. Non ci saranno neanche Pawel Dawidowicz e Ondrej Duda, entrambi squalificati. Di seguito l’elenco completo dei convocati:
1 Montipò
4 Daniliuc
6 Belahyane
7 Lambourde
8 Lazovic
9 Sarr
11 Tengstedt
12 Bradaric
14 Livramento
15 Okou
17 Sishuba
20 Kastanos
21 Dani Silva
22 Berardi
25 Serdar
31 Suslov
34 Perilli
35 Mosquera
38 Tchatchoua
42 Coppola
72 Ajayi
80 Cisse
82 Corradi
87 Ghilardi
98 Magro
Serie A
Lecce-Inter, il super traguardo raggunto da Inzaghi
A Lecce-Inter il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha raggiunto un traguardo ragguardevole: scopriamo insieme di cosa si tratta.
Con l’eccellente performance dei suoi ragazzi a Lecce-Inter, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha portato a casa una vittoria che regala ancora più stabilità alla squadra e alla sua panchina.
Una vittoria non come le altre, visto che è la numero 200. E che Inzaghi è il tecnico di Serie A che, in assoluto, ha impiegato meno partite a raggiungere questo traguardo: per la precisione, 332.
Con il trionfo di stasera, Inzaghi ha superato anche Massimiliano Allegri, che finora era primo con 200 successi in 338 partite. Un ulteriore risultato da celebrare.
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