Serie A
Fiorentina-Atalanta 1-1, Sportiello salva il pari | Le pagelle orobiche
Fiorentina–Atalanta 1-1, al Franchi finisce in pareggio. Sportiello grande protagonista, male Muriel. Le pagelle.
Sportiello 7: reattivo e pronto sulle tante occasioni viola della partita. Sul rigore non può nulla, ma nel finale toglie a Bonaventura la gioia del gol.
Toloi 4,5: appannato e’ dire poco. Provoca il rigore per la Fiorentina con una deviazione disgraziata di braccio. Rischia molto con passaggi e iniziative particciate.
Djimsiti 6: Cabral non e’ facile da tenere, ma lui sa soffrire e tenerlo a bada a dovere. Una sola volta se lo perde, ma oltre a questo poche sbavature.
Scalvini 5: molto impreciso per i suoi livelli, soffre Nico Gonzalez e raramente lo anticipa. Male (dal 77′ Palomino 6: serve come torre nel finale per toccare qualche pallone sporco. Prova un paio di spizzate non sfruttare).
Zappacosta 6: trova il suo equilibrio tra la difesa e i tentativi di affondo. Generoso, anche se non ha l’argento vivo addosso.
De Roon 6: serata non semplice, con la qualità del centrocampo viola a metterlo in difficoltà. Lotta e si fa valere.
Ederson 7: mette la sua parte sul gol di Maehle, spostando la sfera in attacco e creando l’azione decisiva. Nel finale svetta in area e per poco non arriva il jolly da tre punti. Decisamente il migliore dei suoi.
Maehle 6,5: segna il gol del momentaneo vantaggio finalizzando una bella azione. Ederson inizia l’azione e il danese finalizza. Sulla fascia ha coraggio per cercare l’affondo.
Koopmeiners 5,5: ancora inceppato dopo molte settimane di stop. Cresce come un diesel, forse troppo lentamente. Meglio nel finale, ma prestazione sottotono.
Hojlund 5: gara decisamente negativa, con pochissimi palloni giocati e poche volte in cui si sacrifica per andarseli a prendere (dal 70′ Muriel 5: solito copione di stagione, entra e non incide per nulla).
Zapata 5: il fisico non basta, non riesce a trovare il suo equilibrio nei movimenti (dall’ 84′ Boga sv).
Gian Piero Gasperini 6: volendo osare di più, avrebbe portato a casa l’intera posta. Rischia la sconfitta sul finale, ma Sportiello salva la Dea. Aggancio all’Inter mancato.
Serie A
Juventus, la finanza sequestra 75 milioni agli Elkann
La Guardia di Finanza sequestra 75 milioni di euro agli Elkann e al presidente della Juventus Ferrero. Accusati di frode fiscale e di truffa allo stato.
La Guardia di Finanza ha sequestrato al fondo societario della famiglia Elkann e al presidente della Juventus Ferrero,dei beni materiali dalla somma totale di quasi 75 milioni di euro.
Le autorità della società bianconera sono state accusate di frode fiscale e furto nei confronti dello Stato. Adesso dovranno intervenire i loro avvocati per cercare di revocare questa pesante accusa.
Il comunicato della procura sul caso Elkann
Secondo l’accusa, Marella Caracciolo, vedova dell’ex presidente Fiat Gianni Agnelli, non era residente in Svizzera ma in Italia. Quindi, nella sua successione non doveva essere usata la legge elvetica ma quella italiana. Alla luce degli accertamenti realizzati fino ad ora dalla Guardia di Finanza, si è valutato che dal 2015, per quanto riguarda le imposte sui redditi, è stata calcolata un’Irpef evasa per circa 43 milioni di euro.
I soldi investiti sul mercato dalla Juventus
Nel frattempo la Juventus ha voltato pagina. Nel mercato estivo ha speso ben 183 milioni di euro per rafforzare la squadra, mentre dalle cessioni ha ricavato circa 80 milioni. Così facendo, la sessione di mercato della vecchia signora si è conclusa con un saldo negativo di 103 milioni. La società si è affidata al suo nuovo direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che ha voluto dare in mano a Thiago Motta la squadra più competitiva possibile.
L’obiettivo minimo della squadra bianconera è quello di qualificarsi alla prossima Champions League. Nel frattempo è fondamentale cercare di arrivare più lontano possibile nell’attuale competizione, per avere ulteriori entrate da un eventuale passaggio del girone, ottavi, quarti o addirittura semifinale.
Inoltre, da quando è arrivato Thiago Motta sulla panchina bianconera, è tornato di moda lo spirito juventino che si era un pochino perso nelle ultime stagioni. Le ambizioni sono molto alte, tanto da diventare la prima candidata per dare fastidio all’Inter in un’ipotetica corsa scudetto.
Serie A
Hellas Verona-Torino, le formazioni ufficiali
Hellas Verona-Torino è il Friday Night della quinta giornata di Serie A. Gli scaligeri di Paolo Zanetti ospitano i granata di Paolo Vanoli.
Hellas Verona-Torino è la classica partita che gli addetti ai lavori sono sovente definire come “una partita fra possibile sorprese”. Il Verona, però, non è più una sorpresa. Ha un impianto di gioco consolidato, trasversale a tutti gli allenatori (da Juric fino a Tudor, passando per Zafferoni e Zanetti) che ne ereditato la panchina, e una dirigenza che riesce (anche grazie ad una sapiente rete di scouting) sempre a sopravvivere alle rivoluzioni.
Il Torino, invece, si trova da anni nella parte sinistra della classifica. Ha sfiorato ripetutamente l’Europa, ma ha dato la costante sensazione che gli mancasse qualcosa. Vanoli, in conferenza stampa, ha fatto il pompiere e spento sul nascere i facili entusiasmi. “Dovremo dimostrare sul campo di valere l’Europa” è stato il mantra sciorinato dall’umile tecnico italiano, che ha fatto la gavetta e quindi sa riconoscere la vacuità dei proclami.
I granata non sono attrezzati per essere annoverati d’ufficio fra le contendenti alle zone nobili della classifica e questo Vanoli lo sa. Ciò che si può fare è continuare a lavorare, con l’obiettivo di raggiungere una pienezza tale da potersi insidiare in un eventuale vuoto di potere che il nuovo format delle competizioni UEFA potrebbe aprire. I primi exit poll europei ci suggeriscono che questa potrebbe essere l’annata delle sorprese.
Quanta incidenza avranno le (nuove) coppe europee sui campionati nazionali è ancora da stabilire, parimenti a quanto potranno essere un termometro degli equilibri interni ai vari sistemi. Di certo c’è che Hellas Verona e Torino sono due squadre con le idee chiare e una filosofia precisa, il ché le mette a prescindere in una posizione di vantaggio rispetto alle altre. Sia per quanto concerne la salvezza sia per gli svolazzi europei.
Hellas Verona-Torino, le formazioni ufficiali
VERONA – Montipò; Dawidowicz, Coppola, Magnani; Tchatchoua, Belahyane, Dani Silva, Lazovic; Kastanos, Sarr; Tengstedt. Allenatore: Paolo Zanetti.
TORINO – Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Masina; Lazaro, Tameze, Ricci, Ilic, Sosa; Sanabria, Zapata. Allenatore: Paolo Vanoli.
Serie A
Udinese, Lovric: “Mi sento un leader. Barella uno dei migliori nel mio ruolo.”
Il centrocampista dell’Udinese Sandi Lovric ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tuttosport. Di seguito un estratto delle sue parole.
Lovric si espone
Su Barella: “Nel mio ruolo c’è Barella che sta giocando a un livello indescrivibile. Quando lo affronto cerco sempre di rubargli qualcosa…”
Dopo quasi tre anni in Italia si sente un leader di quest’Udinese?
“Sì, possiamo dire così, ma ce ne sono anche altri, a cominciare dal capitano, Thauvin. Flo fa parlare il campo. Siamo felici di poter contare su di lui, è un trascinatore. Per quel che mi riguarda cerco di dare l’esempio ai più giovani con il lavoro quotidiano e con la mia professionalità. Quando vedo che hanno bisogno mi faccio due chiacchiere con loro per cercare di aiutarli.”
Su Lucca: “Se posso aiutarlo a segnare sono il primo ad essere contento. Lui è un attaccante molto forte, ma può crescere ancora, come tutti noi del resto. L’importante è lavorare con tranquillità, piano piano.”
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