Serie A
Fiorentina vs Sampdoria: le scelte ufficiali
Penultima sfida prima di chiudere la 32°giornata di Serie A, si gioca all’Artemio Franchi, Fiorentina contro Sampdoria.
Italiano conferma il 4-2-3-1, ma con un ampio turnover.
In porta tocca a Cerofilini difendere i pali al posto di Terracciano.
Difesa a quattro composta da Dodò, apparso tra i migliori in quest’ultimo periodo, Milenkovic, Ranieri e il capitano Biraghi.
Riposa Mandragora, tocca a Duncan affiancare Amrabat.
In attacco occasione per Jovic. Dietro di lui Gonzalez, Castrovilli e Sottil.
Stankovic all’ultima spiaggia schiera il doppio centravanti con Lammers e Gabbiadini. Leris gioca sulla trequarti.
Nei quattro di centrocampo confermati Zanoli, Winks, Rincon e Augello.
In difesa pesa l’assenza di Nuytinck, gioca Oikonomou. A completare il reparto davanti a Ravaglia ci sono Gunter e Amione.
L’arbitro è il signor Antonio Giua di Olbia.
Serie A
Inter-Como sarà la partita di Barella. Tra ambizioni e ricordi
Inter-Como, Simone Inzaghi può sorridere: Nicolò Barella torna finalmente disponibile. E con il Como ha un legame che dura da tempo.
La storia di Nicolò Barella al Como inizia nel 2016. Nel mese di gennaio di 9 anni fa il giocatore sardo lascia temporaneamente il Cagliari per approdare al Como in prestito. Una parentesi di mezza stagione segnata dalla retrocessione in Serie C, ma fondamentale per spiccare il volo verso la consacrazione nel calcio che conta.
Prima dell’Inter: il prestito di Barella al Como
Quando Barella prepara i bagagli e parte per la sua prima esperienza lontano dalla Sardegna, non ha ancora compiuto 20 anni. Ad attenderlo c’è Como, la città che ospita la prossima avversaria dell’Inter, squadra di cui oggi è un pilastro nella corsa allo scudetto.
È in Serie B come il club rossoblu, al quale il giocatore ha uno spazio limitato: così parte, cogliendo l’occasione di maturare e farsi le ossa in un ambiente dove il talento da solo non basta. In questo modo il Cagliari protegge e valorizza un giovane dal potenziale straordinario; il Como, in lotta per la salvezza, aggiunge qualità alla rosa.
Nonostante gli sforzi, il Como non evita la retrocessione in Serie C. Barella, però, torna in Sardegna arricchito da un bagaglio di esperienze positive: minuti preziosi in campo, prestazioni convincenti e un rodaggio che lo trasforma rapidamente in titolare del Cagliari.
Il rientro dal Como e la crescita al Cagliari
I suoi numeri al club sardo parlano chiaro: 16 presenze, tutte da titolare, 1407 minuti giocati, un assist e nessun gol. Ma i dati raccontano solo una parte della storia. In quella fetta di campo, Barella ha iniziato a mostrare le qualità che lo hanno reso uno dei migliori interpreti del ruolo, non solo in Italia.
Il trasferimento a Como porta la firma di Gianfranco Matteoli, ex bandiera del Cagliari e Campione d’Italia con l’Inter. “Matteoli è una delle persone più importanti della mia carriera – ha rivelato Barella nel 2022 – Mi ha aiutato a crescere nelle giovanili e mi ha portato a Como. Gli devo molto. Quando sono arrivato all’Inter era emozionato, un segno ulteriore del nostro legame”.
Sull’esperienza a Como, Barella ha aggiunto: “La mia prima avventura lontano da casa, vicino a Milano. È stata dura per la retrocessione, ma bellissima per le amicizie strette. Quel periodo di cambiamenti mi ha fatto crescere e posso solo dire grazie alla città”.
Como è stata una tappa cruciale per acquisire fiducia e consapevolezza: “Lì ho iniziato la convivenza con mia moglie e ho capito che potevo diventare un calciatore di alto livello”. Solo tre anni dopo, nel 2019, Barella è poi approdato all’Inter diventandone una colonna portante e affermandosi come uno dei migliori centrocampisti d’Europa.
Ecco perché oggi, per Barella, l’incontro con il Como non potrà non far riafforare qualche ricordo.
Serie A
Juventus, McKennie conquista tutti: contatti per il rinnovo
Il futuro di Weston McKennie sarà ancora alla Juventus. Il centrocampista statunitense ha conquistato Thiago Motta e presto potrebbe rinnovare.
Con ogni cambio in panchina e in ogni sessione di mercato degli ultimi anni, il nome di Weston McKennie è sempre stato al centro di voci che ne annunciavano un possibile addio.
Arrivato alla Juventus nel 2020, quando sulla panchina bianconera sedeva Andrea Pirlo, il centrocampista statunitense non è mai riuscito a imporsi come titolare inamovibile. Anzi, a gennaio 2023, venne praticamente messo ai margini del progetto e ceduto in prestito (con diritto di riscatto) al Leeds in Premier League.
A quasi due anni da quel trasferimento, lo scenario appare però completamente diverso. Prima con Massimiliano Allegri e oggi con Thiago Motta, McKennie si è rivelato una pedina fondamentale per la Juventus, mettendo in mostra duttilità e spirito di sacrificio che gli permettono di ricoprire diverse zone del campo, mantenendo sempre un buon rendimento.
Anche le sue qualità di inserimento e la pericolosità sotto porta rappresentano caratteristiche preziose all’interno della rosa bianconera, un valore aggiunto non da poco.
Juventus, McKennie fino al 2028
Secondo quanto riportato in esclusiva da Nicolò Schira, la Juventus intende premiare l’impegno e la crescita costante di McKennie con un nuovo contratto. L’attuale accordo del centrocampista scade nel 2026, ma i contatti avviati puntano a estenderne la durata fino al 2028, con un’opzione per un altro anno a favore del club.
Dal canto suo, il giocatore si trova benissimo a Torino e non sembra intenzionato a cambiare aria, motivo per cui non dovrebbero esserci ostacoli nella trattativa. L’accordo potrebbe arrivare già nelle prossime settimane, garantendo così a McKennie maggiore stabilità e alla Juventus un tassello sicuro per il presente e il futuro.
Vista la continua fiducia riposta in lui da Thiago Motta, la prospettiva di un rinnovo confermerebbe l’importanza che il centrocampista statunitense ha assunto all’interno della squadra, diventando di fatto una risorsa imprescindibile per la Vecchia Signora.
🚨 Excl. – #Juventus have opened talks to try to extend Weston #McKennie’s contract until 2028 with the option for 2029. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) December 23, 2024
Serie A
Lazio, oggi è il giorno della verità su Noslin e Pedro
Alla Lazio si freme per conoscere quali sono le condizioni fisiche di due elementi fondamentali della squadra di Baron: Noslin e Pedro.
A Roma c’è preoccupazione per le condizioni di Pedro e Noslin, usciti acciaccati dalla vittoriosa trasferta della Lazio contro il Lecce.
Nonostante il successo arrivato nei minuti finali grazie al gol di Marusic, Baroni potrebbe trovarsi a fare i conti con due importanti assenze nei prossimi impegni. Le prossime ore saranno decisive per stabilire l’entità degli infortuni e i tempi di recupero dei due giocatori.
Per quanto riguarda l’attaccante spagnolo, le prime indiscrezioni parlano di un possibile stiramento, mentre Noslin potrebbe aver subito una distorsione. L’ex Hellas Verona ha rimediato un brutto colpo poco dopo essere entrato in campo, ma ha stretto i denti restando in gioco fino al termine della gara, pur mostrando evidenti segnali di dolore.
Lazio, oggi gli esami strumentali
Nella giornata di oggi, entrambi i giocatori si sottoporranno agli esami strumentali presso la clinica Villa Mafalda. Solo dopo i controlli medici sarà possibile avere un quadro più chiaro sulla gravità degli infortuni e sui tempi di recupero necessari per rivederli in campo.
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