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La scalata della Roma nella classifica Europea degli ultimi 7 anni
Il percorso Europeo della Roma nei suoi quasi cento anni di storia, è stato pieno di delusioni più che di gioie, ma negli ultimi anni le cose sono cambiate.
La storia dell’As Roma dal 1927 al 2023 nelle Coppe Europee, non è mai stata ricca di soddisfazioni.
I giallorossi, infatti, hanno disputato solo cinque finali nelle varie competizioni internazionali a cui hanno partecipato, vincendone solo due.
La sua classifica in Europa però negli ultimi 7 anni, ha avuto un miglioramento incredibile.
Partendo dal 2016 quando nel Ranking Uefa la squadra capitolina era ancora 50a, e una delle peggiori tra le italiane.
Le cose sono iniziate a cambiare nel 2018 con Di Francesco come allenatore e Dzeko come centravanti, nonostante l’anno precedente(2017), c’era stato il doloroso addio al calcio di Francesco Totti.
I giallorossi fecero uno straordinario cammino in Champions League.
Rimarrà, per sempre, nella mente di ogni tifoso la storica qualificazione alle semifinali contro il Barcellona di Messi vincendo per 3-0 dopo la sconfitta per 4-1 dell’andata.
La squadra di Di Francesco si fermò in semifinale sconfitta dal LiverpooL.
Anche grazie ai gravi errori arbitrali commessi ai suoi danni sia nella partita d’ andata ma soprattutto in quella di ritorno.
Ottenendo questo risultato, la sua classifica europea passò dalla 50a posizione alla 21a.
Nel 2021 con in panchina mister Fonseca, i giallorossi raggiunsero un’ altra semifinale però questa volta in Europa League.
Anche in questo caso il sogno di una finale europea svanì nuovamente.
Il ranking europeo era migliorato salendo alla 13a posizione.
Poi l’anno successivo nel 2022 sulla panchina è arrivato Josè Mourinho.
Finalmente dopo aver aspettato per 61 anni,(dall’unico trofeo internazionale conquistato che era stata la Coppa delle Fiere).
La Roma riuscì anche grazie allo Special One, a vincere la prima edizione della nuova Coppa Europea : la Conference League.
Un risultato storico.
Questo trionfo portò la squadra del tecnico portoghese all’11a posizione.
Nel 2023 ancora una volta Mourinho ha portato la sua squadra in una finale europea questa volta in Europa League.
E’ stata la prima volta nella loro storia, che i giallorossi hanno disputato due finali europee consecutive.
Come è successo tante altre volte però, i capitolini non riescono a vincere anche per un arbitraggio a dir poco discutibile.
Nonostante la mancata vittoria, la classifica europea è migliorata ancora, portando la Roma alla 10a posizione.
Risultato mai raggiunto in quasi cento anni, sperando che le cose possano migliorare ancora, anche nei prossimi anni.
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Caso Mbappé, il Psg si rifiuta di versare i 55 milioni alla sua ex stella
Sempre più forte la tensione tra il PSG e la sua ex stella Kylian Mbappé, la squadra francese fa la sua contromossa: non vuole pagare i 55 milioni.
Secondo quanto riferito dall’Equipe, il PSG avrebbe fatto appello contro la decisione della LFP (l’equivalente della nostra Lega Calcio), che ha sancito il risarcimento di 55 milioni di euro per stipendi e bonus arretrati, al nuovo leader del Real Madrid.
Come ultima scadenza, Il PSG doveva effettuare il pagamento due giorni fa, come richiesto dalla commissione della LFP, ma la squadra francese ha nuovamente rifiutato e presentato, quindi, il ricorso; si aspetta l’esame dell’appello da parte della commissione paritetica nazionale dei ricorsi della Ligue.
La notizia non era una sorpresa, si parlava di ciò già da diversi giorni, ma è diventata ufficiale solo oggi.
Psg- Mbappé, è possibile un pagamento non immediato?
Ci sono diverse possibilità per arrivare ad una conclusione a questo conflitto: intanto Mbappé ha la possibilità di rivolgersi alla Uefa che porterebbe molto probabilmente ad interessi di mora importanti al Paris Saint-Germain; una soluzione, come ci ricorda il giornale francese, è la valutazione da parte del Psg, di negoziazione per un pagamento non immediato.
Questa faida tra il club transalpino e il top player Kylian Mbappé, dato l’aumento di tensione fra i due, potrebbe non terminare in poco tempo, ma prolungarsi per mesi, o addirittura anni.
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Milan, Fonseca scioglie le riserve: unico dubbio in attacco
Milan, tutto è pronto (o quasi) per il derby di domani sera. Una gara nella quale i rossoneri hanno molto da perdere, ma anche molto da guadagnare in caso di vittoria.
Una partita da dentro o fuori per il tecnico Paulo Fonseca. Oltre a provare a risollevarsi da una classifica complicata, il portoghese dovrà sfatare il tabù delle 6 sconfitte consecutive nel derby contro l’Inter.
Per farlo Fonseca si affiderà tra i pali a Maignan con Emerson Royal (Calabria indisponibile) e Theo Hernandez sulle corsie esterne. In centro Gabbia in coppia con Pavlovic.
A centrocampo Fofana e Reijnders con Loftus-Cheek più avanzato a supporto degli esterni Pulisic e Leao.
Unico dubbio in attacco. Il candidato è Morata, ma in risalita le quotazioni di Tammy Abraham il quale sta dimostrando di essere in ottimo stato di forma. Anche nella debacle contro il Liverpool, l’attaccante inglese è sembrato decisamente in palla.
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Milan, Fonseca è sempre più solo: abbandonato anche dai giocatori
Milan, un periodo davvero complicato per la posizione in classifica e per il tecnico portoghese il quale sembra avere perso ogni contatto coi giocatori.
Un allenatore sempre più solo. Nonostante la dimostrazione di fiducia da parte di Ibrahimovic prima del derby, Paulo Fonseca è perfettamente consapevole di essere praticamente arrivato a fine percorso, dopo soli due mesi.
Praticamente abbandonato dalla dirigenza, il portoghese sta trovando enormi difficoltà anche con i giocatori. I musi lunghi di Theo Hernandez e Leao sono cosa nota. Il cooling break è ancora nei nostri ricordi, così come il like su Instagram, poi eliminato, da parte del classe ‘99 portoghese sotto a un commento critico contro Fonseca.
E che dire di Loftus-Cheek il quale ha dichiarato che quando entreranno negli schemi di Fonseca poi troveranno la strada. Ma sono passati due mesi.
Inequivocabili anche le parole di Morata il quale ha detto che bisognava trovare una strada, ma non sapeva come.
La sensazione è che siano gli stessi giocatori a volere esonerare Fonseca. Il derby di domani sera ci rivelerà molte cose.
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