Serie A
Serie A, Casini: «Diritti tv? Speriamo in un’offerta più alta…»
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla vendita dei diritti tv.
Il presidente della Serie A, Lorenzo Casini, ha parlato sui diritti tv a Radio Anch’io Sport.
Di seguito le sue dichiarazioni:
«Diritti tv? La prima fase si è conclusa con una fisiologica offerta bassa da parte degli operatori, che hanno aderito alla fase di trattativa privata in programma questa settimana.
Lì che capiremo se si riuscirà o meno a chiudere a un prezzo che poi le squadre riterranno adeguato. Se non dovesse accadere, allora si aprirà un’altra fase di apertura delle offerte arrivate sul canale della Lega A con un’ulteriore fase di negoziazione.
Speriamo che l’offerta sia più alta possibile. Arabia Saudita? Sicuramente sono sintomo di un interesse verso i nostri giocatori, ma allo stesso tempo possono portare a fenomeni di doping finanziario.
Fin quando si parla di mercato europeo possiamo intervenire con delle regole di salary cap, ma se parliamo anche di altri continenti solo la Fifa può intervenire.
Si tratta di unfenomeno che dovrà essere monitorato nel corso degli anni. Sono preoccupato relativamente.
In fondo si va a cicli e quest’anno i risultati delle italiane in Europa sono stati positiva. A mio avviso bisognerebbe iniziare a riflettere su forme di salary cap sofisticate come quelle statunitensi
. Ma per farlo non basta una Lega singola, serve l’Uefa».
Le bombe di Vlad
Napoli: Pronto il ritorno di Lobotka dal primo minuto
Dopo un’assenza di quattro partite e una quinta interrotta a metà per infortunio, Stanislav Lobotka è tornato in campo a San Siro, riportando la sua preziosa presenza al centro del gioco del Napoli.
Il centrocampista slovacco, con soli trenta minuti di gioco, ha rapidamente dimostrato il suo valore, ricordando a tutti perché è stato oggetto di ammirazione da parte di campioni come Cesc Fàbregas e di interesse da parte di club prestigiosi come il Barcellona, sempre attento ai talenti che possano arricchire la sua tradizione di gioco.
Lobotka rappresenta molto più di un semplice giocatore per Antonio Conte e la sua visione tattica: è un metronomo che orchestra la manovra con sicurezza e una straordinaria abilità nel proteggere il pallone. Grazie a un semplice movimento del corpo, una finta ben calibrata o un tocco illuminante, è in grado di mettere in sicurezza la palla e aprire spazi nuovi, contribuendo a mantenere la fluidità e l’efficacia della manovra del Napoli.
Lobotka non è solo un costruttore di gioco, ma anche un gestore di ritmi: la sua capacità di leggere il gioco gli permette di adattarsi alle esigenze della squadra e ai momenti della partita. Quando serve rallentare, offre respiro alla manovra; quando occorre accelerare, innesca l’azione con intuizioni che trasformano il possesso palla in opportunità offensive. Questo lo rende una pedina fondamentale per Conte, che ne apprezza l’intelligenza tattica e la capacità di trovare soluzioni anche nelle situazioni più complesse.
In vista della partita contro la Roma, Lobotka tornerà a guidare il Napoli, determinato a rimettere la squadra sulla giusta rotta e ad ispirare i compagni con la sua visione di gioco.
(Foto: DepositPhotos)
Serie A
De Laurentiis a Marotta: “Dichiarazioni fuori luogo, il rigore non c’era!”
Inter-Napoli non finisce mai e anche 3 giorni dopo il fischio finale non si placano le polemiche. Stavolta il presidente De Laurentiis ha detto la sua.
Dopo le parole di Marotta arriva la replica del numero uno azzurro, che non le manda a dire e giudica le dichiarazioni del presidente nerazzurro “fuori luogo”.
Napoli, De Laurentiis risponde a Marotta
Questo il comunicato pubblicato dalla società partenopea, firmato dal patron:
“Ho letto da Los Angeles alcune dichiarazioni di Marotta, a mio avviso fuori luogo. Il rigore, a detta della stragrande maggioranza degli osservatori, non c’era. Ma soprattutto, le parole di Conte sono state chiare e sono esattamente quello che io penso e che ho sempre detto: il Var è una grande risorsa per evitare gli errori arbitrali.
Non ha alcun senso dire che a volte può intervenire e a volte no. Se c’è un errore arbitrale gli addetti al Var devono chiamare il direttore di gara. Altrimenti, si blocca la crescita del calcio e si alimenteranno sospetti. Inoltre, gli arbitri sono già in contatto diretto con il Var. Per quale motivo non dovrebbero ricevere indicazioni da chi può vedere cosa succede in campo con l’ausilio della tecnologia? Conte ha esplicitato concetti sacrosanti, gli stessi che io sostengo da anni!
E’ necessario fare in modo che non si alimentino sospetti e dubbi, e il rispetto, come sottolineato da Rocchi, dev’essere reciproco per evitare, come ha detto lui, che si incendi il campionato. Bisogna anche sottolineare che l’arbitro dovrebbe essere scevro da qualunque condizionamento psicologico, che invece spesso c’è tra arbitri di campo e arbitri del Var. Credo sia sotto gli occhi di tutti la necessità di mettere a punto un nuovo regolamento del Var per evitare decisioni disomogenee, che ripeto, non farebbero altro che alimentare la teoria del dubbio.
È noto, oltretutto, che spesso gli arbitri in campo non sono favorevoli all’intervento degli arbitri del Var, perchè le correzioni delle loro decisioni gli tolgono autonomia e credibilità. Tuttavia, di fronte a episodi eclatanti e a errori palesi, il Var deve intervenire, almeno richiamando l’arbitro alla visione di quanto è accaduto al monitor. Questo per il bene del calcio”.
Comunicato Stampa 👇https://t.co/mQkURvI8Ax
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) November 13, 2024
Serie A
Inter, Buchanan si racconta: “Infortunio momento molto difficile. Sul mio ruolo..”
Inter, Tajon Buchanan ha parlato dal ritiro della nazionale canadese, raccontando l’inizio della sua esperienza in nerazzurro e toccando tanti altri temi. Andiamo a vedere, qui di seguito, le sue parole.
Tajon Buchanan ha parlato dal ritiro della nazionale canadese, complice la sosta che ha fermato i campionati per lasciare spazio alle varie rappresentative.
L’esterno dell’Inter è in fase di recupero dall’infortunio alla tibia che ha subito a luglio. Il suo rientro si avvicina sempre di più. Su questo, e su altro, si è espresso, toccando anche il tema dei suoi primi mesi in Italia.
Andiamo a leggere, qui di seguito, i passaggi più interessanti del suo intervento a Goal Usa.
Sul ruolo nel Canada
“Ala, in un 4-3-3, è il mio ruolo naturale, dove posso provare a dare la differenza nell’ultimo terzo di campo. Il ct vuole portarci a un livello più alto, questa è una cosa super buona per la Nazionale. Il ct ci sta spingendo nella giusta direzione, sono super grato di poter giocare per lui”.
Sul primo gol con la maglia dell’Inter
“Le emozioni sono state forti, è stato un sogno che si è avverato. È accaduto molto presto, sono stato super felice“.
Sull’infortunio
“È stato un momento difficile, è successo tutto molto rapidamente. Ricordo che ho guardato la mia gamba e mi sono accorto subito fosse un infortunio serio. Ho avuto il supporto di tutta la squadra, mi hanno scritto un sacco di persone, sono super grato di questa cosa. Gli infortuni fanno parte del gioco, purtroppo è successo, ma ora torno più forte che mai. Voglio dimostrare chi sono davvero come calciatore, fare un passo avanti. Voglio mostrare personalità, segnare gol e fare assist: insomma, fare la differenza”.
Sul Mondiale
“Un sogno, non penso tu possa davvero realizzare quanto grande sia questa cosa. Volevo solo mostrare me stesso come giocatore e che squadra è il Canada”.
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