Serie A
Roma, il calore dei tifosi nell’amichevole con la Boreale
La Roma di Josè Mourinho ha liquidato in amichevole la Boreale, società della zona di Tor di Quinto, con un po ker. Buone indicazioni per il tecnico lusitano.
Roma, primo motivo di gaudio contro la Boreale
Prima amichevole, primi sorrisi.Nell’amichevole “derby” contro la Boreale, orgoglio calcistico della zona di Tor di Quinto, la Roma cala subito il poker sfoderando una buona prova.
Squadra militante nell’Eccellenza laziale, la Boreale ha peraltro presentato domanda per ottenere il ripescaggio in serie D essendo giunta seconda con 64 punti nel girone A a meno cinque dall’Anzio capolista.
Ad aprire la festa delle marcature è stato Pagano al 22′ della prima frazione con un destro che si è insaccato alle spalle dell’estremo difensore della Boreale Corriere. Al 40′ Solbakken ha allargato il divario raccogliendo una corta respinta del portiere su precedente tentativo dell’ex Olympique Lione Aouar. Al 46′ El Shaarawy non ha voluto essere da meno siglando il 3-0 con una conclusione a giro. Il poker porta invece la firma di Aouar che ha subito presentato il biglietto da visita al 20′ della ripresa con un tiro dal limite dopo un fraseggio con Belotti.
Serie A
Udinese, Lucca: “Da piccolo ero bravo a tennis. I miei compagni preferiti sono…”
L’attaccante dell’Udinese Lorenzo Lucca ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Repubblica in merito agli albori della propria carriera e all’attualità.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Lucca tra passato e presente
“A tredici anni ero molto forte a tennis e il mio allenatore insisteva perché lasciassi il calcio. Ma fin da piccolo avevo scelto la palla grande, da prendere a calci, e sono contento così. Per me è l’anno fondamentale. Arrivare in doppia cifra sarebbe una consacrazione. Sto crescendo, lo sento.”
All’Udinese a quali compagni è più legato?
“Payero, Lautaro Giannetti, Iker Bravo, Pizarro, Zarraga. Giochiamo a carte e alla play, guardiamo le partite. Parlo bene spagnolo.”
Lo ha imparato a scuola?
“A scuola ero un disastro. Alle superiori mi hanno bocciato tre volte, pensavo solo al pallone. Le lingue le ho imparate nello spogliatoio.”
Serie A
Juventus, Maifredi: “Credo che Skriniar sia il nome giusto”
Luigi Maifredi ha concesso un’intervista di TMW Radio, durante Maracanà, dove ha discusso delle ultime novità in casa Maifredi.
Luigi Maifredi è stato allenatore della Juventus nella stagione 1990/91. In un momento delicato per i bianconeri a causa dei numerosi infortuni ha dunque voluto esprimere il suo pensiero sulla situazione in difesa e soprattutto sulle voci di un possibile ritorno di Ranieri sulla panchina della Roma. A seguire l’intervista completa.
Juventus, le parole di Maifredi
Juve, si è fatto male anche Cabal. Il muro difensivo comincia ad avere delle crepe. E si deve intervenire sul mercato:
“Una situazione che può portare scompensi da qui a gennaio? Quando si infortunano giocatori importanti è una iattura. Queste cose in un organico si sentono, ma tutti sono pronti a fare qualcosa di più affinché certe assenze si sentano il meno possibile. Io credo che nell’organico ci siano dei giocatori che possano giocare in quei ruoli in emergenza. A gennaio di sicuro arriverà qualcuno che sostituirà almeno Cabal”.
Skriniar è il nome giusto per la difesa della Juve?
“Per avere giocato già nel campionato italiano credo che Skriniar sia il nome giusto. Potrebbe essere una sicurezza. Poi giocare nel PSG non è come giocare in una squadra organizzata come la Juve, qui potrebbe ritrovarsi”.
Che ne pensa del ritorno a Roma di Ranieri?
“Per me no, la Roma ha bisogno di qualcuno con idee più moderne, senza che se ne voglia Ranieri. La squadra deve essere ricompattata e attivata con idee importanti, nuove. Se vogliono solo recuperare la situazione è giusto, conosce l’ambiente, ma non lo sarei mai andato a prendere. In questo momento serviva un allenatore che non ha bisogno di protezioni, uno che ha inventiva e incendia la gente. Serve uno che deve riconvincere la squadra di poter lottare per qualcosa d’importante, non solo un riparatore di una situazione. Io sarei andato a prendere Allegri, offeso da tutti negli ultimi tre anni. Lui sa che deve riabilitarsi, sa che non può più chiedere la Luna, ha voglia di rivalsa, avrei parlato con lui e gli avrei detto che a Roma potrebbe rilanciarsi. E’ l’unico che ha la personalità di stare a Roma”.
Nazionale, chi scegliere in mezzo al campo: Rovella o Locatelli?
“Chi scegli va bene. Sono tutti e due carichi. Rovella sta diventando importante in una squadra che è una sorpresa, l’altro dopo dei problemi è tornato titolare alla Juve. Stimo Locatelli ma per la verve che ha ora sceglierei Rovella”.
Serie A
Juventus: la soluzione dopo lo stop di Cabal
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