Serie A
Lazio: continua il ritiro, amichevole alle ore 18:00

Tra poco in campo la Lazio, seconda amichevole durante il ritiro ad Auronzo di Cadore. Avversari dei biancocelesti gli sloveni del Primorje.
Lazio, secondo test precampionato, in campo contro il Primorje:
La Lazio scenderà in campo alle 18:00 ad Auronzo di Cadore per il secondo match prestagionale, dopo la vittoria per 16-0 contro la squadra locale. Gli avversari di oggi sono gli sloveni del Primorje, club di seconda divisione, già affrontati durante il ritiro nel 2022.
Maurizio Sarri ritrova Matteo Cancellieri, unitosi al gruppo dopo le vacanze ritardate dagli impegni con l’Italia Under 21. Ancora non a disposizione invece il nuovo acquisto Valentin Castellanos.
Questi i probabili 11 ad inizio match: Provedel, Lazzari, Patric, Romagnoli, Hysaj, Basic, Vecino, Luis Alberto, Pedro, Immobile, Zaccagni.
Il match sarà visibile in esclusiva su Sky, sul canale tematico biancoceleste Lazio Style Channel.
Hysaj ai microfoni di Lazio Style Channel:
Proprio ai microfoni di Lazio Style Channel, ad Auronzo di Cadore, oggi ha parlato Elseid Hysaj. Il duttile terzino albanese si è detto soddisfatto di questo periodo iniziale e pronto per una stagione importante.
“Saremo pronti per l’inizio del campionato, questo per me è un ottimo momento, uno dei migliori. La stagione scorsa abbiamo fatto bene, quest’anno faremo ancora meglio“. Il terzino, uomo fidato del tecnico, è arrivato qualche giorno dopo i primi compagni. Queste le sue parole su Sarri: ” Il mister è cambiato poco, ed in meglio. Chiede ancora di dare di più, è sempre dura arrivare al campo e dare il massimo, anche se lo conosco da anni per me vale lo stesso degli altri”.
Hysaj parla anche del match di oggi: ” Già oggi abbiamo una partita importante, ora si alzerà il ritmo, arriveremo pronti all’inizio della stagione”.
Sulla nuova stagione con la Champions League: “Sicuramente è la cosa più bella per un giocatore, giocare contro squadre come il Real Madrid ed in stadi bellissimi. Io l’ho provato, è il sogno di tutti i bambini”.
Serie A
Atalanta, Gasperini: “Voi parlate di crisi, ma siamo terzi”

Gian Piero Gasperini difende l’Atalanta: “Non c’è nessun crollo, siamo terzi in classifica e non eravamo mai stati così in alto”.

GIAN PIERO GASPERINI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La risposta di Gasperini alle critiche
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha risposto fermamente alle critiche ricevute dopo la recente sconfitta contro la Fiorentina. In una dichiarazione riportata dall’esperto di calciomercato Nicolò Schira, Gasperini ha sottolineato che la squadra bergamasca non sta attraversando un crollo. “Non c’è nessun crollo dell’Atalanta,” ha affermato Gasperini, aggiungendo che attualmente la squadra è terza in classifica, un traguardo mai raggiunto a questo punto della stagione in passato.
Il ruolo del fattore campo per l’Atalanta
Nonostante la sconfitta a Firenze, Gasperini ha evidenziato la recente vittoria in trasferta contro la Juventus come prova delle capacità della squadra. Ha inoltre sottolineato che il fattore campo non ha ancora giocato un ruolo determinante per l’Atalanta in questa stagione, ma si aspetta che lo faccia nelle prossime partite. Questa dichiarazione conferma la fiducia dell’allenatore nei confronti del suo team e della sua capacità di mantenere alto il livello di competizione.
Per leggere la conferenza stampa integrale, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira.
#Gasperini non ci sta: “Non c’è nessun crollo dell’#Atalanta. Siamo terzi e non eravamo mai stati così in alto a questo punto della stagione. La sconfitta di Firenze è arrivata 2 gare dopo il successo in casa della #Juve. Il fattore campo per noi finora non ha pesato: deve farlo” pic.twitter.com/ZjhbhuarEZ
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 5, 2025
Serie A
Juventus, Motta: “Non ho mai litigato con Giuntoli”

Juventus-Motta: Thiago Motta torna a parlare delle vicende che hanno portato alla separazione tra lui e la Juventus Ecco le sue parole:
“Et tu, Brute?”: queste le celebri parole pronunciate da Giulio Cesare durante il suo assassinio, almeno secondo la tradizione riportata da Shakespeare.
Il celebre omicidio che sconvolse il mondo dell’antica Roma richiama, con un po’ di sforzo immaginativo, l’uscita di scena di Thiago Motta dall’organigramma juventino.
Pur non trattandosi di un vero e proprio assassinio, il suo addio sembra comunque il frutto di un allontanamento da parte di qualcuno con cui, almeno secondo quanto si pensava, aveva un ottimo rapporto. Quella persona è Cristiano Giuntoli, il quale, una volta diventato direttore sportivo della Juventus, non aveva esitato a lungo e aveva deciso di affidare all’italo-brasiliano il progetto della nuova Juventus.Le parole di Motta, però, offrono una nuova prospettiva su quanto accaduto nei giorni precedenti al suo allontanamento. “Non ho mai avuto un litigio con il direttore. Lui non mi ha mai detto le frasi che si sono lette”.
Prosegue Motta, parlando anche dell’addio di Danilo a gennaio, dopo alcuni mesi nei quali il brasiliano non stava trovando più la continuità in campo: “Quando è stato con noi, è sempre stato il nostro capitano. Stavano emergendo giocatori come Savona, era una concorrenza importante che Danilo ha sempre accettato. Il nostro è stato un rapporto normale tra un giocatore e un allenatore. Poi è finito. Va detto che l’obiettivo e il compito del club era anche quello di ringiovanire la rosa”.
Quanto ha pesato l’infortunio di Bremer?
“È chiaro che tutti i giocattoli sono importanti, però Bremer per questa squadra è fondamentale in tutti i sensi. Con lui in campo abbiamo fatto sei clean sheet. Gleison è un giocatore importantissimo ed è chiaro che senza di lui tutto è stato molto più difficile”.
La speranza, ora, è che non si ripeta la dinamica che seguì la morte di Cesare, quando Bruto e gli altri congiurati non riuscirono a restaurare la Repubblica. Ora, però, la palla passa a Giuntoli.
Serie A
Milan-Fiorentina, le ultimissime sulle formazioni

Milan-Fiorentina, incontro valido per la 31^ giornata del campionato di Serie A: le probabili scelte di Sergio Conceicao e Raffaele Palladino.
Milan-Fiorentina chiuderà il sabato di Serie A.
La squadra di Conceição comincia a prendere forma. Un po’ troppo tardi, forse, ma il tecnico portoghese non ha avuto molto tempo per impartire i suoi dettami di gioco, arrivando a gennaio in un periodo estremamente pieno di impegni. Nelle ultime 2-3 partite, però, si è potuta vedere la squadra compatta che chiede il tecnico, che nel rush finale dovrà dare il massimo.
I Viola, invece, si trovano in un momento d’oro. Dopo aver guadagnato l’accesso ai quarti di finale di UEFA Conference League, Palladino e i suoi hanno messo KO prima la Juventus con un netto 3-0 e poi l’Atalanta, posizionandosi tra le favorite per un posto in Europa nella prossima stagione.
Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.

LA DELUSIONE DEL MILAN A FINE GARA (foto KEYPRESS)
La designazione arbitrale
ARBITRO: AYROLDI
ASSISTENTI: CARBONE – PERETTI
IV: SANTORO
VAR: PATERNA
AVAR: AURELIANO
Milan-Fiorentina, le ultimissime sulle formazioni
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Walker, Gabbia, Thiaw, Hernandez; Fofana, Musah; Leao, Reijnders, Pulisic; Abraham. Allenatore: Conceição.
FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Ranieri, Marì, Pongracic; Parisi, Fagioli, Cataldi, Mandragora, Dodò; Gudmundsson, Kean. Allenatore: Palladino.
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