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Lecce, ottima prestazione a Cadice !
Lecce, ottima prestazione a Cadice ! Soddisfatto l’allenatore Roberto D’Aversa, in rete Pontus Almqvist
Amichevole internazionale per la squadra giallorossa, invitata a partecipare al “Trofeo Ramòn De Carranza”. I tempi regolamentari si sono conclusi con il risultato di 1-1, niente tempi supplementari. Sfida decisa dal dischetto.
Sono stati più precisi i padroni di casa, decisivo l’errore di Yussuf Maleh (dato in partenza). Davanti a 16.000 spettatori, il capitano José Mari ha sollevato il trofeo. Curiosamente mai vinto da una squadra italiana.
La comitiva giallorossa potrà lasciare l’Andalusia soddisfatta per l’impressione lasciata. Quella di una squadra tosta e decisa, passata da Morten Hjulmand (ormai a un passo dallo Sporting Lisbona) a Ylber Ramadani.
Il 27 enne centrocampista albanese è il nuovo faro in mezzo al campo, giocatore totale. In grado di dettare i tempi dell’azione, proteggere la difesa e al tempo stesso capace di improvvisi inserimenti offensivi nell’altra area.
Si riparte dal 4-3-3, la partita
All’inizio della contesa, il Lecce è stato rapido a trovare la via della rete con il neo arrivato svedese Pontus Almqvist al 12′, conclusione angolata sotto misura. L’assist era stato di Lameck Banda, molto attivo sulla fascia.
Poi il pareggio del Cadice al 39′ con Roger che con una bella rovesciata ha beffato Wladimiro Falcone in uscita. Dopo l’1-1 la partita senza supplementari si è decisa ai rigori (4-2 ndr). Esordio della casacca nera per i giallorossi.
Mister Roberto D’Aversa è ripartito dal 4-3-3, modulo utilizzato anche dal predecessore Marco Baroni. Quello che sembra cambiato è lo spirito, la squadra attacca e difende, non punta solo sulle ripartenze.
Gli undici schierati dal 1′ rappresentano nelle idee del nuovo allenatore i titolari che dovranno affrontare il Como nella gara di Coppa Italia prevista allo stadio “Ettore Giardiniero” il 13/08/2023.
Il tabellino dell’incontro fra Cadice e Lecce
Di seguito il tabellino della sfida fra le due squadre:
Marcatori: 13’ Almqvist (L), 40’ Roger (C)
CÁDIZ: Ledesma (36’st David Gil); Iza (18’st Zaldua), Fali (36′ Jorge Meré), Mbaye, Javi Hdez (36’st Bastida); Alejo (36’st Josè Mari), San Emeterio (36’st De La Rosa) , Alcaraz (36’st Alex), Darwin; Roger, Chris Ramos (36’st Negredo). Allenatore Sergio Gonzalez
LECCE: Falcone; Gendrey (41’st Dermaku), Pongracic, Baschirotto, Gallo; Rafia (46”st Maleh), Ramadani (31’st Blin), Gonzalez; Almqvist (31’st Ceesay), Strefezza, Banda (38’st Di Francesco). Allenatore Roberto D’Aversa
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Milan, una rondine fa primavera? Assolutamente no | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, nel day after della vittoria al Bernabeu siamo qui a gioire giustamente sull’eroica impresa dei nostri. Ma una rondine fa primavera?
Il Milan vince, stravince e convince al Bernabeu contro il Real Madrid dell’ex Carletto Ancelotti. Una vittoria importante, bellissima e soprattutto meritata perché giocata con la giusta intensità per tutti i 90 minuti, senza la minima sbavatura a parte il rigore un po’ ingenuamente concesso da Emerson Royal.
Giusto gioire, certe serate sono magiche e vanno festeggiate con tutti gli onori, soprattutto se si arrivava a Madrid da squadra sfavorita contro ogni favore del pronostico.
Quindi tutto risolto? La posizione di Fonseca torna a fortificarsi? I rapporti tra il tecnico e Leao sono tornati idilliaci come il primo giorno? Theo Hernandez è finalmente felice?
La risposta è no a tutte e tre le domande. Ma vincere aiuta a vincere, mai detto nel mondo del calcio è più azzeccato.
Ora al Milan serve continuità e soprattutto la giusta umiltà nel preparare le partite contro le cosidette piccole. Lo abbiamo visto contro il Parma e contro il Monza, due risultati diversi, ma a livello di prestazione la stessa identica pochezza. Ed è significativo il fatto che le principali difficoltà siano sorte nel primo tempo, quando la squadra non aveva fatto una corretta tara all’avversario. Forse prendendo la situazione sotto gamba per poi correggerla nel secondo tempo.
Lo ha detto anche ieri sera Fonseca:” In Italia il calcio è diverso“. Ha perfettamente ragione, in Europa non mettono i pullmann davanti alla porta, ma giocano a viso aperto. Questa sarà la sfida più grande di questo Milan e di Fonseca stesso, vincere con le piccole e preparare al meglio le partite. Non per sminuire nessuno, ma le partite contro l’Inter e il Real Madrid si preparano da sole. Ho citato queste due vittorie non a caso.
Se l’intensità sarà quella vista ieri anche contro l’ultima in classifica in campionato, allora potremo dire che il Milan è guarito.
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Milan, Leao sorprende anche sui social: durissimo lo sfogo
Milan, esce sicuramente vittorioso dal Bernabeu insieme alla sua squadra. Rafael Leao offre finalmente una prestazione degna di nota, ma casca nuovamente male sui social dove si lascia andare ad uno sfogo personale.
Un grande campione lo si vede anche dai comportamenti e probabilmente Rafael Leao deve ancora imparare qualcosa. Soprattutto a dominare rabbia e rancore, cosa che spesso gli sfugge utilizzando in maniera errata i social.
Sappiamo infatti che il portoghese è molto attivo ad esempio su Instagram. Anche ieri sera non ha fatto eccezione andando a pubblicare una serie di immagini attestanti la bella vittoria contro il Real Madrid.
Nell’ultima immagine compare infatti anche una didascalia riportante le seguenti parole:” Soffrivo e mi agitavo allo stesso tempo. Ho solo fatto sì che la merda non mi fermasse“.
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Milan, Reijnders sale in cattedra al Bernabeu: impenna il valore del Professore
Milan, una vittoria meritata e convincente quella di ieri sera al Bernabeu. Un meritato plauso a tutti i giocatori, ma sicuramente Reijnders è stato uno dei migliori. Il valore del giocatore impenna.
Viene da qualche tempo chiamato Il Professore. Ci riferiamo a Tijjani Reijnders, giocatore che anche ieri sera contro il Real Madrid è salito in cattedra e spiegato la lezione a gran parte degli avversari.
Lo abbiamo visto con la palla letteralmente incollata ai piedi, un errore in tutta la gara, una rete e la convinzione di avere messo a centrocampo uno dei migliori al mondo nel suo genere.
Classe ’98, si può dire che Reijnders si sta prendendo di diritto il centrocampo rossonero e l’accoppiata con Fofana funziona a meraviglia. Ovviamente sull’olandese iniziano a posarsi gli occhi di mezza Europa e non solo. Nei giorni scorsi abbiamo parlato di un interessamento del Barcellona, ma siamo certi che il Milan dovrà essere bravo e tempestivo nel prolungargli il contratto adeguandolo economicamente.
Il valore del giocatore, se continua così, si aggira intorno ai 60-70 milioni di euro. Una forte impennata dovuta a diversi aspetti, sicuramente la continuità è uno di quelli, oltre ad un ritrovato feeling con il gol.
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