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Esclusiva Cs Graziano Campi: “La difesa è un incognita, Lukaku solo se va via Vlahovic. Mercato? Occhio a Chiesa.”

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Esclusiva Cs: il giornalista e commentatore sportivo, consulente per la comunicazione e opinionista radiotelevisivo Graziano Campi ha rilasciato un’intervista a Calciostyle.it

Graziano Campi

Ciao Graziano, partiamo da un tuo voto a questo mercato della Juventus…

“Nonostante le poche operazioni, per me è molto alto. Sono rientrati Rovella e Cambiaso, è arrivato Weah e i giovani che già erano in rosa hanno maturato un anno di esperienza con la consapevolezza di potersi giocare il posto da titolare, quindi credo che anche a livello di entusiasmo la squadra sia in ottimo stato.”

Dove vedi le principali incognite?

“In difesa. Mai come quest’anno le difese italiane si sono indebolite: la Juventus in particolare per rimediare ha messo in atto la transizione da una difesa a quattro a una a tre, che condiziona molto la fase offensiva visto il tipo di giocatori che ha la Juventus in avanti.

Kostic, Weah, Chiesa, Iling, Vlahovic, Kean e Milik sono tutti attaccanti perfetti per un tridente offensivo. Il 3-5-2 limita il loro potenziale. Prenderei un terzino sinistro per tornare al 4-3-3″

Lukaku sarebbe perfetto per il 3-5-2…

“Lukaku è un giocatore che interessa alla Juventus soltanto se arriva un’offerta irrinunciabile per Vlahovic: queste sono le parole, chiare, della società e dell’allenatore.

Un’offerta irrinunciabile deve partire da 80 milioni, quindi per ora Lukaku può restare a Londra. In caso di cessione del serbo, i bianconeri faranno un’offerta per il belga al ribasso, magari per un prestito con diritto di riscatto.”

Chiesa e Pogba torneranno al top?

“Credo che Chiesa farà molta fatica nel 3-5-2, ma è sicuramente già al 75% della condizione, quindi lo vedremo al top molto presto.

Pogba deve assestare il fisico dopo gli errori clamorosi nella gestione del suo infortunio: lo aspetto al top a novembre ma non escludo che da qui a metà settembre, quando chiude il mercato arabo, non sia su un aereo diretto verso una montagna di dollari.”

Quali sono le sorprese che ti aspetti tra i giovani?

“Poche inizialmente. Rovella e Fagioli si sono infortunati durante la preparazione, Cambiaso deve convincere Allegri, mentre Iling, De Winte,r Soulè e Barrenechea non sono certi di restare.

Weah sicuramente si giocherà le carte da titolare, McKennie continua ad avere problemi di condizione e la Juve in quel reparto sia Allegri che Giuntoli vogliono un giocatore di gamba e fisicità che aiuti nel recupero palla.”

La Juventus è obbligata a vendere?

“No. E’ obbligata a sfoltire. I 25 della prima squadra hanno un costo in linea con i parametri di budget: siamo intorno ai 240 milioni, ovvero il 60% del fatturato in condizioni normali.

In una stagione di assestamento, uno squilibrio è fisiologico e a offerte irrinunciabili i bianconeri non diranno di no.

Ma tra gli esuberi, Juventus paga 35 milioni di euro in stipendi e 20 milioni in ammortamenti, più altri 16 milioni tra ammortamenti di giocatori già in prestito e incentivi all’esodo.

A spanne sono 70 milioni di costi infruttiferi che nel giro di due anni devono essere pesantemente ridotti.”

Cosa ti aspetti negli ultimi giorni di mercato?

“I problemi di Pogba e De Sciglio sono importanti: vuol dire che la Juventus ha bisogno di un terzino e un centrocampista. Si valuterà in base ai piani di recupero dei due giocatori.

McKennie oggi è l’alternativa a Pogba, ma la Juventus vorrebbe comunque un upgrade, senza dimenticare che un anno fa Rabiot, già ceduto, ha fatto un salto di qualità clamoroso: magari stavolta tocca all’americano sorprendere tutti, anche se la priorità è monetizzare con una sua cessione. Sul terzino ho il forte sospetto che Allegri voglia restare sul 3-5-2: una scelta che può pagare in una stagione in cui è obbligato a vincere.

Sono molto curioso di vedere cosa farà Kaio Jorge: la tripletta in amichevole ha fatto drizzare più di un’antenna e qualche club potrebbe scommettere su di lui una cifra importante.

Soulè, Barrenechea, De Winter e Kaio Jorge possono partire in prestito o a titolo definitivo. L’altro giocatore che riceverà offerte interessanti sarà Chiesa: deve parlare con la Juventus e decidere se rinnovare o lasciare Torino.”

Un caloroso saluto e rigraziamento a Graziano Campi per il tempo che ci ha dedicato.

Le interviste

ESCLUSIVA CS – Dino Marino: “Il mio obiettivo è dedicarmi ai ragazzi, aiutarli a creare un avvenire”

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Dino Marino

Dino Marino, ex calciatore dell’Inter, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni riguardo la sua nuova vita dopo l’aver appeso gli scarpini al chiodo.

L’ex giocatore di Inter e Arezzo, Dino Marino, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Diversi i temi affrontati, tra cui la sua nuova esperienza di formatore di giovani, dopo aver detto addio al calcio giocato.

Dino Marino

Esclusiva CS, le parole di Dino Marino

Con l’aver messo gli scarpini al chiodo, ora ti dedichi nelle polisportive di calcio all’insegnamento della voglia, della passione e del talento a questi ragazzi, giusto?

“Sì, cerco di aiutarli. Ci sono tanti ragazzi di prospettiva che se allenati in un certo modo, possono rendere tanto. Il mio obiettivo è dedicarmi ai ragazzi, aiutarli a creare un avvenire. Ho giocato nell’Inter, ho avuto molti allenatori, ma posso garantirvi che l’unico allenatore che mi ha insegnato tutto è stato mio padre. Voglio cercare di dare ai ragazzi quello che mio padre mi ha insegnato. Il mio obiettivo è lavorare sulla qualità, oramai nessuno ci lavora più: pensano tutti alla tattica”.

A proposito di ragazzi che segui, partiamo con Mattia Piciollo. Classe 2007, allenato da te nell’ultimo periodo.

“Ora Mattia è andato al Follonica in Serie D. Ho preferito farlo andare in una piazza di Serie D per farlo maturare prima. È un ragazzo di prospettiva, io l’ho allenato qualche mese, ma il lavoro più grosso l’ha fatto il nonno, perché l’allenato tantissimo. Ho notato in lui delle qualità importanti. Il fisico, l’altezza (1,87), usa entrambi i piedi, è elegante. È un giocatore da società professionistiche di un certo livello per le qualità che possiede.

Ho notato ciò e ho cercato di aiutarlo perché secondo me, partendo dalla Serie D e avendo a che fare con giocatori grandi ed esperti, può maturare prima. Questo anche grazie all’aiuto di Mauro Scarino, che me l’ha presentato e ha dato una grossa mano affinché possa far bene. È un giovane che può fare tanto perché ha delle qualità fisiche importanti. Ormai tutti guardano il fisico nelle società di Serie A, Serie B, Serie C. La prima cosa che guardano è il fisico e lui c’è l’ha. 

Deve soltanto lavorare con i grandi e capire che il calcio non è il settore giovanile, ma quello dove adesso si trova.

Vorrei ringraziare il mister Marco Masi, il direttore Marco Comparini e il direttore Paolo Giovannini che hanno creduto in lui e hanno preso subito il ragazzo”.

 

L’Intervista integrale sul nostro canale Youtube

 

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ESCLUSIVA CS – Rijeka, Djalovic: “Cannavaro e Gattuso grandi allenatori, ma noi puntiamo al titolo”

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La nostra redazione ha avuto l’onore e il piace di intervistare Radomir Djalovic, allenatore del Rijeka, attualmente primo in classifica in Croazia.

La redazione di Calciostyle ha avuto l’opportunità di intervistare Radomir Djalovic, ex attaccante montenegrino che, dopo due anni trascorsi da vice-allenatore, ad agosto scorso è stato scelto come guida tecnica del Rijeka.

Scelta che, almeno fino a questo momento, ha ampiamente ripagato, visto il primo posto in classifica nel campionato croato. Con lui abbiamo parlato del rendimento della squadra ma anche degli allenatori nostrani emigrati in Croazia.

Esclusiva CS – Rijeka, le parole di Djalovic

Il Rijeka occupa la posizione di leader nel campionato croato nonostante il fatto che si combattano due grandi allenatori italiani Gennaro Gattuso (Hajduk) e Fabio Cannavaro (Dinamo Zagabria). È vero che il budget annuale del Rijeka è di 15 milioni di euro, dell’Hajduk di 50 milioni e della Dinamo di 60 milioni? Come riesci a combatterli? 

È vero che i budget di Dinamo e Hajduk sono 6, 7 volte più grandi dei nostri, ma a volte, anche se i soldi sono molto importanti, non sono decisivi. Cerchiamo con un grande lavoro di creare un clima familiare in cui i giocatori danno il massimo, insieme ai nostri tifosi, per lottare con loro, e per ora sta andando bene.

Rijeka

Chi è il tuo più grande rivale in questa stagione, Gennaro Gattuso o Fabio Cannavaro? 

Sono entrambi bravissimi allenatori, come dimostrano i loro risultati, ed entrambi sono rivali nella corsa al titolo, a pari merito si potrebbe dire.

Pensi che i due allenatori italiani abbiano portato lo stile di calcio italiano nei due più grandi club croati? 

Sì, entrambi hanno portato uno stile italiano riconoscibile in Croazia, e i loro risultati dimostrano che sono allenatori bravi e di grande successo.

Speri di poter ancora vincere il titolo? 

Lo spero. anche se questo è il mio primo lavoro da allenatore, ma sarebbe bellissimo riuscire a superare entrambi e riuscire a festeggiare alla fine. Noi ci crediamo, anche se ci siamo indeboliti perché abbiamo venduto 3 dei nostri migliori giocatori una settimana fa. Una cosa è certa: non ci arrenderemo e lotteremo fino alla fine.

Hai mai pensato di allenare un club italiano?

Certo. Sono ancora giovane, ma sarebbe un onore e un privilegio lavorare in Italia in futuro.

 

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Le interviste

ESCLUSIVA CS – Mauro Scarino: “Serata all’insegna del calciomercato, il Gran Galà del Calcio…”

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Mauro Scarino

Mauro Scarino, organizzatore dell’Adicosp, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni per l’ultimo giorno di calciomercato all’evento all’hotel Hilton di Roma.

Mauro Scarino è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni nell’ultima giornata di calciomercato direttamente dall’evento organizzato dall’Adicosp, associazione italiana direttori e collaboratori sportivi, all’hotel Hilton EUR La Lama proprio per le ultime trattative della sessione invernale.

Adicosp, Mauro Scarino

ESCLUSIVA CS – Le parole di Mauro Scarino

“Questa è una serata all’insegna del calciomercato, che comprende tutta la Serie A e anche il calcio internazionale. Questo tipo di evento all’Hilton comincia a prendere sempre più piede, vediamo una partecipazione sempre più ampia da parte delle persone persone. Una serata importante anche per il gruppo dell’Adicosp che si sacrifica ogni anno per organizzare questi eventi in cui siamo tutti presenti.”

Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi eventi Adicosp?

“Con il presidente Morrone si cercherà sempre di organizzare eventi importanti. La sua presenza è molto fondamentale in quanto è una persona che per impegno e per serietà non si trova facilmente in giro. Il gruppo continuerà ad andare avanti cercando di migliorare le situazioni in questi eventi in cui l’affluenza di pubblico è enorme.

Il Gran Galà del Calcio è un evento molto bello in cui partecipano anche persone, all’interno del mondo calcistico, di spicco. Dietro c’è sempre un’organizzazione fatta ai minimi dettagli, con accuratezza per tutte le situazioni. Ogni anno comunque si spera sempre di migliorare l’esperienza e di andare sempre avanti.”

Colpo del mercato?

“Sicuramente può essere quello di Joao Felix al Milan.”

Ranieri ha dato la scossa alla Roma?

“Ranieri ha sicuramente dato una scossa importante alla squadra giallorossa, in quanto il gruppo, rispetto a prima, ha acquisito più sicurezza. Lo abbiamo visto nella partita contro il Napoli in cui la Roma ha fatto una bellissima partita e, nonostante sia andato in svantaggio, è riuscita a recuperare facendo un bellissimo secondo tempo impegnando il Napoli in diverse azioni. Credo che la Roma punterà sul rinnovo in panchina di Ranieri.”

 

Intervista completa sul nostro canale Youtube

 

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