Competizioni
Vasquez eroe dello Sheffield: che esordio per l’ex Milan
Devis Vasquez, ex Milan passato da poco allo Sheffield Wednesday, ha già fatto parlare di sé. Il colombiano ha infatti deciso la sfida contro lo Stockport.
La storia di Devis Vasquez è molto strana. Durante la scorsa sessione di calciomercato il Milan, dopo il flop Tatarusanu, era alla ricerca di un nuovo secondo portiere in grado di sostituire l’infortunato Mike Maignan.
I rossoneri invece di puntare da subito su Marco Sportiello, giocatore già bloccato a parametro zero per la stagione successiva, ha speso circa 450mila euro per accogliere dal Guaranì, club paraguaiano, questo portiere colombiano classe 1998.
Di fatto poi, Vasquez nei restanti 6 mesi di stagione non ha visto il campo finendo con 0 presenze all’attivo. Circa 5 giorni fa il Diavolo ha poi ufficializzato la cessione in prestito del 25enne di Barranquilla allo Sheffield Wednesday, club che milita nella seconda divisione inglese.
L’avventura in Inghilterra dell’ex Patriotas Boyacà sembra che però sia già iniziata con il verso giusto. Vasquez infatti, ci ha messo poco più di 100 minuti per diventare l’eroe della tifoseria risolvendo una partita che ha nascosto più insidie del dovuto.
Il suo Sheffield infatti, martedì ha affrontato nel primo turno di Carabao Cup lo Stockport County, squadra che milita in League Two ovvero la quarta divisione inglese. Dopo l’1-1 con cui si sono conclusi i primi 90 minuti, le due squadre sono andate direttamente ai calci di rigore.
Mentre i The Blades hanno trasformato tutti e 4 i tiri dagli 11 metri, gli avversari si sono trovati davanti un super Vasquez che ne ha neutralizzati ben 2, quello di Paddy Madden e quello Louie Barry, regalando la qualificazione al prossimo turno alla sua squadra.
Nations League
Serbia, il CT Stojkovic: “Ilic out, i fratelli Milinkovic non ci saranno. Jovic e Vlahovic…”
Il commissario tecnico della Serbia, Dragan Stojkovic, ha parlato in conferenza stampa delle condizioni dei suoi giocatori militanti in Serie A.
Il CT si è soffermato in particolare sulle condizioni di Ivan Ilic, che non è stato convocato poiché, a suo dire, ha accusato un infortunio al tendine del ginocchio nel derby perso contro la Juventus.
Serbia, le parole di Stojkovic
Ilic
“Ha giocato la partita contro la Juventus e ha accusato un infortunio al tendine del ginocchio. Per questo è stato lasciato fuori dalla lista“.
Vlahovic e Jovic
“Jovic è fra i giocatori che si uniranno alla squadra, ma a causa del suo infortunio precedente è in dubbio per le prossime due partite. Comunque devo sottolineare il ritorno di Vlahovic, che è un grande vantaggio per noi“.
Vanja e Sergej
“Ho parlato con Sergej tre volte negli ultimi 15 giorni, mi ha detto che ha una specie di blocco psicologico: non sarà a disposizione per il prossimo periodo. Fra di noi non c’è alcun problema, semplicemente non è pronto psicologicamente per giocare con la nazionale. Suo fratello Vanja mi ha detto che si è infortunato, anche se ha giocato col Torino. Farà delle terapie, per questo non è stato convocato“.
Nations League
Italia, Spalletti: “Ricci torna a casa, al suo posto Locatelli. Questo raduno per dare continuità”
Il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa per presentare i prossimi due match di Nations League.
Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, è intervenuto in conferenza stampa presentando i prossimi due match di Nations League a cui la nazionale azzurra prenderà parte: giovedì a Bruxelles contro il Belgio, domenica a San Siro contro la Francia.
Da difendere c’è il primo posto nel girone, che darebbe una significante mano nelle qualificazioni ai prossimi Mondiali.
Italia, le parole di Spalletti
Il calcio italiano sta dando buoni segnali di salute, Retegui e Kean in vetta alla classifica marcatori e il campionato in testa è apertissimo. Anche nelle coppe le nostre squadre stanno andando bene.
“Ai ragazzi stamattina ho fatto i complimenti per come stanno conducendo la stagione, stanno evidenziando un buon calcio e c’è questa competitività che fa bene un po’ a tutti. Si vedono bellissime partite, molto tirate e incerte come Inter-Napoli. E squadre di livello più basso che danno filo da torcere alle più attrezzate: questo fa crescere il movimento e questo ci permette di prendere più calciatori.
Siamo felici dei due bomber, stanno facendo vedere ciò che speravamo. Stamattina Kean era con Comuzzo e a quest’ultimo ho detto: ‘Stai attento che segna anche a te…’ E’ in grandissima forma, ha qualità evidenti e piccolissime criticità. Siamo felicissimi”.
Che raduno è questo?
“E’ il raduno del seguito, dobbiamo dare continuità rispetto a quanto fatto vedere fin qui. Stamattina quando abbiamo incontrato i ragazzi, siccome c’è poco tempo, ho subito messo in evidenza qualcosa che sia la sintesi di tutto e noi gli abbiamo portato dei grafici in merito a ciò che abbiamo vissuto durante l’Europeo e ciò che abbiamo vissuto durante la Nations League.
Questo cambiamento è dipeso soprattutto da loro, Buffon gli ha detto che una delle qualità importanti che si sono viste è la ripresa della consapevolezza delle loro qualità e forza. Ora si vede che sono tranquilli e consapevoli della loro forza: attraverso queste caratteristiche sono diventati anche una squadra. Non diciamo nulla, gli facciamo i complimenti e siamo sicuramente contenti del fatto che abbiano assorbito questo nuovo sistema tattico in maniera totale.
Ora siccome il calcio è in continua evoluzione ci sono metodi differenti di stare in campo e loro sanno adattarsi a ciò che propone l’altra squadra. Gli ho detto che siamo contenti di avere degli indisciplinati perfetti”.
All’Europeo solo contro l’Albania abbiamo creato più degli avversari, in Nations League è invece capitato sempre. Come mai? Come sta Ricci?
“Ci sono dati che vanno oltre quelli noti a tutti, ovvero gli indici di pericolosità e racchiudono un po’ tutte le cose che accadono durante la partita. E’ vero, abbiamo tirato molto più in porta e siamo stati molto più al limite dell’area avversaria rispetto ai nostri rivali. Altro dato importantissimo sono le riaggressioni e la conquista della seconda palla, dato diverso rispetto a quello dell’Europeo. Ora c’è da rifarlo e non è mai semplice perché abbiamo degli avversari davvero forti.
Mi si diceva che solo 2-3 potevano giocare in quelle nazionali. Ricci va a casa perché abbiamo iniziato questo rapporto con le società e se un giocatore rischia di farsi male non lo portiamo. Sarebbe stato difficilissimo recuperarlo per la prima partita, poi avrebbe dovuto stringere i denti. A noi per la prima partita ci vogliono due mediani e quindi va a casa e viene un altro. Chi al suo posto? Locatelli”.
Vi basta un punto, non teme il fatto che la squadra si rilassi?
“La prima cosa da fare è non ragionare così… Dobbiamo valutare chi abbiamo davanti: il Belgio è davanti a noi nel Ranking e con giocatori che militano nei più importanti club europei o nella Francia in cui si dice che solo un paio dei nostri giocatori potrebbero giocare lì. Se uno si rilassa, è meglio che si torna a casa. Sono due partite difficilissime e la presunzione è la prima cosa che dobbiamo combattere. Ora abbiamo un gruppo perfetto: per come li conosco io ci sarà poco da dire di questi ragazzi qui”.
Ci può spiegare Retegui e Kean? Giocheranno insieme in queste due gare?
“Diventa anche facile spiegare perché possono giocare insieme, Kean ha fatto anche la punta esterna ed è uno più di corsa, di gamba, da scorribande. Crea pericoli anche con la sua forza e fisicità, è uno che fa reparto da solo. Mentre Retegui è più da area di rigore, da tirare in porta con le spalle girate. Vede la porta, è bravo a vedere al contrario dentro l’area di rigore. Kean ora ha fatto vedere anche questo, ieri ha segnato in tutti i modi e quei tre gol dicono che è completo. Retegui prima punta e Kean ad andargli sotto, a prendersi palla addosso, può tenerla lì anche due minuti.
E’ una soluzione anche per queste due gare?
“Chi vuole far giocare? Per ora si continua in questa maniera qui e Kean ha questo problemino che va gestito, almeno per un paio di giorni, e poi si cerca di metterli nelle condizioni per farli esprimere al meglio. Poi durante la partita avere un’alternativa importante è altrettanto importante”.
Cosa vedi in Comuzzo? Come giudichi la situazione che c’è a Roma?
“Comuzzo ha una grande attenzione, è un calciatore attentissimo e ha un fisico possente, è una bella cantonata. E’ forte a fare il difensore, bravo anche a impostare perché è un calciatore pulito: traspare questa personalità, nonostante sia giovanissimo. A noi fa piacere vedere ragazzi che si mettono in mostra, che fanno vedere il loro talento e talentuoso può essere anche un difensore che fa giocare sporco tutti coloro che gli sono davanti.
Sulla Roma, dico prima di tutto che a mie dispiace perché lì ci sono stato diverso tempo e quando sono in un posto mi innamoro di tante cose, gli ho dato tutto me stesso. Lo trovo riduttivo ora venire a parlare di ciò che sta succedendo, ma preferisco non fare ulteriore casino e stare buono. Credo abbia la squadra per uscire da questo momento”.
Kean ha trovato la sua definitiva consacrazione? Perché la convocazione di Savona?
“Kean è il calciatore che somiglia di più a ciò che è accaduto al nostro gruppo, ha avuto questa crescita abbastanza veloce. Ha evidenziato la convinzione di avere qualità, è davvero forte il messaggio che manda quando gioca. Questo prendersi per mano è successo un po’ a tutta la squadra. Savona l’ho chiamato perché sono curioso di conoscerlo, è la stessa cosa di altre volte: è un giocatore emergente e gioca titolare nella Juventus, spinge e sa spingere. Può fare anche il braccetto e puoi cambiarlo con Di Lorenzo. Conosciamo uno in più con grandi dote calcistiche e umane”.
Quanto questo abbassamento dell’età sta incidendo sul cambio della Nazionale? Qual è il ruolo dello sport in questo momento delicato per il mondo?
“Dopo la sconfitta contro la Svizzera mi avete subito chiesto cosa avrei fatto e in quell’occasione risposi che avrei abbassato l’età media della Nazionale e così ho fatto. Poi se si decide di rimanere qualche idea devi averla e portarla avanti e mi sembra che qualcosa si sia indovinato perché vedo tutti ben concentrati. Noi dobbiamo sostenerli e tirar fuori il loro talento. Alla seconda domanda rispondo che dobbiamo far vedere di essere persone sensibili e quando si può sostenere, aiutare coloro che ne hanno bisogno, è importante farlo.
Non dobbiamo essere superficiali e far vedere che il calcio è in mano a persone serie, non a bambini viziati. Dobbiamo impegnarci profondamente perché il calcio è uno sport molto serio che può essere usato anche per altri fini. E poi bisogna rifare gli stadi, è una cosa che metto in mezzo ogni volta che mi pare… Non si possono vedere partite in questi stadi qui. Noi in generale siamo indietro e dobbiamo metterci al passo con gli altri”.
Nations League
Portogallo, due assenze per la Nations League: i convocati di Martinez
Il Portogallo dovrà rinunciare agli infortunati Goncalves e Nunes in vista dei 2 match di Nations League: il ct Martinez li ha sostituiti con un solo giocatore.
In testa al gruppo A di Nations League, con 10 punti in 4 partite, il Portogallo si prepara a sfidare la Polonia in casa venerdì 15 novembre, mentre 3 giorni dopo giocherà in trasferta contro la Croazia.
Non arrivano buone notizie dall’infermeria per il commissario tecnico Roberto Martinez, che ha dovuto escludere dai convocati due centrocampisti per infortunio.
Portogallo, Martinez sostituisce gli infortunati Goncalves e Nunes
Pedro Goncalves e Matheus Nunes non saranno a disposizione del CT Martinez in vista dei prossimi due impegni del Portogallo in Nations League, contro la Polonia e la Croazia. I due centrocampisti si sono infortunati nell’ultima partita disputata coi rispettivi club e sono stati dichiarati non idonei dallo staff medico della selezione.
Lo riporta direttamente la Federazione del Portogallo, che ha aggiunto che i due centrocampisti sono stati sostituiti nell’elenco dei convocati dal solo Samuel Costa del Maiorca. La rosa del CT Martinez sarà composta dunque da 25 giocatori.
Portieri: Diogo Costa (Porto), Rui Silva (Real Betis), José Sà (Wolverhampton).
Difensori: António Silva (Benfica), Renato Veiga (Chelsea), Tiago Djalò (Porto), João Cancelo (Al-Hilal), Diogo Dalot (Manchester United), Nuno Mendes (PSG) , Nelson Semedo (Wolverhampton), Tomas Araujo (Benfica), Nuno Tavares (Lazio).
Centrocampisti: João Palhinha (Bayern), João Neves (PSG), Otávio (Al Nassr), Vitinha (PSG), Bruno Fernandes (Manchester United), Bernardo Silva (Manchester City), Samu Costa (Maiorca).
Attaccanti: Rafael Leão (Milan), Francisco Trincão (Sporting), Francisco Conceição (Juventus), João Félix (Chelsea), Pedro Neto (Chelsea), Cristiano Ronaldo (Al Nassr).
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