Nazionale
Progetto Italia: ecco come sarebbe con Spalletti
L’Italia entra in una nuova fase: dopo l’addio di Roberto Mancini, annunciato ieri, si apre il toto ct. Tra i nomi papabili, anche quello di Luciano Spalletti.
Come sarebbe un’Italia guidata sapientemente da colui che ha aiutato il Napoli a conquistare uno scudetto clamoroso? Secondo molti, grande.
D’altra parte, il notevole successo ottenuto con gli azzurri è il miglior biglietto da visita possibile.
E’ lui, infatti, il principale candidato per guidare la Nazionale Italiana dopo l’addio di Roberto Mancini.
Gli obiettivi fondamentali di questa stagione? Rivitalizzare la squadra in vista degli Europei e, possibilmente, mirare al ritorno ai Mondiali, un obiettivo sfuggito in passato.
Nonostante il ritorno in Toscana e la decisione di prendersi un anno sabatico, la tentazione di andare a Coverciano potrebbe essere davvero forte.
Ma quali sono gli aspetti che potrebbero convincere Spalletti a tornare ad allenare, per di più la Nazionale?
La prima sono i giocatori: diventando ct dell’Italia, il toscano avrebbe l’opportunità di lavorare con giocatori azzurri solidi e di ottimo livello. e una solida base di talento.
Il suo modulo di gioco, il 4-3-3, sarebbe davvero molto adatto alla rosa attuale.
Non bisogna trascurare la grande capacità di Spalletti di far crescere i suoi ragazzi, soprattutto gli attaccanti: lo si è visto al Napoli con Osimhen, Kvaratskhelia, Lobotka e Raspadori.
A disposizione del nuovo ct ci sarebbero anche alcuni giovani di spessore come Retegui e Scamacca, e il toscano ritroverebbe alcuni giocatori cresciuti a Napoli:Â Di Lorenzo, Politano e Raspadori.
Che Luciano ci ripensi?
Nazionale
Italia, Spalletti: “Essere CT è sempre stato il mio sogno”
Luciano Spalletti torna a parlare del suo ruolo da commissario tecnico della Nazionale italiana, in occasione di un evento a Villa Madama.
Terminati gli impegni della Nazionale Italiana, che hanno visto gli azzurri sfidare prima la Francia e poi l’Israele, (entrambi i match hanno visto gli uomini di Luciano Spalletti uscire vittoriosi), il CT toscano è tornato a parlare del suo ruolo da tecnico azzurro.
Italia, le parole di Spalletti
Di seguito le sue parole:
“Essere ct della nazionale per me è un’emozione permanente. In famiglia mi dicono che sia troppo, ma io vado a letto con quel pensiero e mi ci risveglio.
Mi vedo come una persona che deve far trasparire l’impegno quotidiano per questo sport .
Io ero il bambino che oggi ritrovo al rientro in hotel o scendendo dal pullman della nazionale, che ci aspetta lì con sole e pioggia.
So quindi cosa si aspettano quei bambini, perché vivo le stesse emozioni di quando ero piccolo.
Ho sempre sognato di essere in questa posizione e non mi riesce da prendere con tranquillità ed equilibrio, ma strada facendo ho imparato delle cose
Nazionale
Roma, si sogna con Baldanzi: 3 volte gol
La Roma sorride: uno dei suoi acquisti più giovani, Tommaso Baldanzi, ha trascinato la Nazionale italiana Under 21 verso la vittoria.
Non è Bove né Zalewski: lui è destinato a restare alla Roma.
Il destino di Tommaso Baldanzi, arrivato a titolo definitivo dall’Empoli questo inverno per 10 milioni di euro, è quello di restare e diventare un pilastro della squadra.
Soprattutto alla luce della partita Italia-Norvegia Under 21 di ieri pomeriggio, in occasione della quale il classe 2003 ha dimostrato le sue qualità .
Piazzato nella tre quarti, l’attaccante ha messo a referto una splendida tripletta che è valsa la vittoria dell’Italia 3-0.
Un segnale positivo Baldanzi lo ha dato anche in occasione dell’esordio di stagione della Roma allo Stadio Olimpico, quando entrando negli ultimi 30 minuti contro la sua ex squadra ha servito a Shomurodov l’assist che ha riaperto i giochi sull’1-2.
Quest’estate si diceva che la società volesse cederlo per fare spazio a Matias Soulé: voci che, con tutta evidenza, non erano fondate.
Nazionale
Israele-Italia, 1-2 e gli Azzurri si fanno sentire di nuovo
L’Italia vince contro Israele nel suo secondo match in Nations League con un gioco di squadra che permette a Kean e Frattesi di brillare.
Dopo la prima vittoria con la Francia in Nations League, gli Azzurri si confermano come vincitori nella partita contro Israele e ci dicono che questa nuova Italia, giovane e talentuosa, é in grado di affrontare qualsiasi avversario a testa alta.
Se la partita inizia con un’Italia non troppo aggressiva e poco incisiva, la situazione é destinata però a cambiare presto. Infatti a inizio partita e per quasi tutta la durata del primo tempo Israele sembra dominare il match con azioni come quella di Yetskel al 17′, che invade l’area italiana dopo un passaggio di tacco di Kanitowsky e conclude sfiorando la porta a due passi da Donnarumma. Dal canto suo vediamo un’Italia che prova a cambiare gioco, e tenta azioni diverse in mediana con Bastoni e Ricci, giocando allo stesso tempo molto sulle fasce dove Israele fa fatica a seguirci ma resta comunque imprecisa e poco impattante.
Ma la differenza si sente intorno al 36′ con il primo goal che é di “cuore”, si nome e di fatto, da parte di Frattesi. Dal grande controllo di Kean, che la appoggia a Raspadori la palla arriva infine a Dimarco che con un cross di prima trova infine Frattesi. Questo giocatore, definito il “miglior realizzatore” é anche il più utilizzato da quando Spalletti é CT della Nazionale. Assistiamo ad un gioco pulito che ci dimostra quanto Dimarco possa incidere nel gioco quando riesce ad avanzare e vedere uno spazio aperto tra difensori e portiere per servire una palla precisa e forte.
Il primo tempo si conclude così con un’Italia in vantaggio che ha provato più verticalizzazioni rispetto alla squadra israeliana che invece ha preferito mantenere un ritmo serrato ed un possesso palla marcato.
Il secondo tempo si apre invece con una pioggia scrosciante sul campo della “Boszik Arena” a Budapest, con i due contendenti pronti a riprendere e la formazione azzurra che resta la stessa del primo tempo. Dopo due azioni inconcludenti al 50′ e al 53′, prima dell‘Italia e poi di Israele, al 61′ la squadra azzurra riesce a riprendere in mano la situazione.
Da un passaggio di difficile gestione per Revivo e poi per Gloukh, Frattesi riesce a sradicare il pallone dalle gambe dell’avversario e lo passa a Raspadori che tira, la palla viene intercettata da Gerafi in porta ma subito troviamo Kean pronto a rispedirla dentro come una bomba. Arriva il 2-0 per l’Italia grazie a un gioco ben strutturato in cui le due punte, Raspadori e Kean, hanno potuto fare il loro lavoro.
La partita si conclude al 89′ con un gol dell’israeliano Abou Fani che accorcia le distanze e recupera il pallone da un colpo di testa di Uodogie con un’Italia qui forse stanca a fine match e quindi meno attenta ed aggressiva.
Quello che di sicuro si é visto in questa partita é la riconferma che i nuovi Azzurri di Spalletti possono essere una minaccia per tutti. Se il gioco rimane snello, preciso e strutturato si arriva a creare la combinazione che ha portato ai due goal e si permette alle punte di brillare, ad ogni giocatore di fare il proprio lavoro ed alla squadra di portare a casa il match.
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