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Serie A

Udinese vs Juventus: le pagelle della partita

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Buona la prima della Juventus, vittoriosa nettamente sul campo dell’Udinese per 3-0, con le reti segnate dalla squadra di Allegri tutte nel primo tempo.

Massimiliano Allegri

Chiesa dopo 2 minuti, Vlahovic su calcio di rigore e la testata di Rabiot sul finire del primo tempo ha permesso la Juventus di espugnare agevolmente il campo dell’Udinese, con tante belle giocate di squadra ed individuali.
D’altro canto un Udinese impalpabile nella prima ora di gioco, entra in partita con dei tiri fuori dallo specchio della porta, soltanto nell’ultima mezzora.
Da registrare la prova di Samardzic, che ha completamente cambiato il centrocampo friulano nel secondo tempo, dopo l’iniziale panchina.
Di seguito le pagelle delle due squadre.

Udinese: quante bocciature, si salvano in tre

Silvestri voto 5: incolpevole sui primi due gol, completamente a vuoto sul colpo di testa di Rabiot, prestazione negativa dell’estremo difensore.
N.Perez voto 5: difficoltà estrema per lo spagnolo nel fermare gli avversari, che viaggiano come treni sul suo lato.

La carica di Rabiot e la disperazione di Bijol

Bijol voto 5,5: insufficiente la prova dello sloveno, ma sicuramente il migliore del terzetto difensivo.
Kabasele voto 4,5: esordio da incubo per il nuovo difensore, rischia anche il rosso su due falli in ritardo nel primo tempo.
Ebosele voto 5: partita in netta difficoltà per l’esterno destro, messo alle strette dal primo tempo incredibile di Cambiaso.
Ferreira (dal 57′) voto 5,5: esordio in Serie A per l’esterno portoghese che non ha lasciato il segno in questa sua prima apparizione.
Zarraga voto 4: inizio shock per il basco, protagonista in negativo sul vantaggio della Juve, da lì in poi non si è più ripreso, sbagliando quasi tutti i palloni.
Samardzic (dal 46′) voto 6,5: entra al posto del basco e cambia il centrocampo friulano, con tante giocate di qualità, chissà se sarà lui il nuovo punto di riferimento di Sottil.
Walace voto 5,5: indossa la fascia di capitano quest’anno, con la partenza di Pereyra, il centrocampista lotta e corre in mezzo al campo, ma il divario tra le due squadre è stato netto.
Lovric voto 6: come per Samardzic e lui l’uomo di maggiore qualità, dal canto suo si divora un gol che avrebbe riaperto potenzialmente la sfida con un colpo di testa a due passi da Szczesny.
Kamara voto 5: non è Udogie e lo si vede subito, mai pericoloso sulla fascia di competenza, da ricordare la sua prestazione per aver fatto ammonire Danilo.
Zemura (dal 46′) voto 5,5: mezzo voto in più rispetto al compagno di reparto, in quanto ha sofferto molto meno, ma non è mai stato pericoloso in avanti.
Thauvin voto 6,5: unica nota lieta offensiva la seconda punta francese che ci ha provato con due tiri pericolosi verso lo specchio della porta.
Success (dal 66′) voto 6: si muove bene il neo entrato, non ha occasioni per accorciare, però fa sentire il fisico contro i difensori della Juventus.
Beto voto 5: una sola occasione per riaprire il match, partita molto di sacrificio, ma nulla di più.
Lucca (dal 74′) s.v.: entra a partita compromessa, senza lasciare il segno.
Sottil voto 5: stravolto dall’inizio incredibile della Juventus, non riesce mai a far entrare in partita i suoi, se non dopo un’ora di gioco, quando la partita era abbondantemente chiusa.

Juventus: Cambiaso, che sorpresa!

Szczesny voto 6,5: rispetto alla partita di due anni fa, l’estremo difensore polacco salva il risultato in tre occasioni ed è merito suo se è riuscito ad ottenere il clean sheet.

Danilo voto 6: prima partita ufficiale da nuovo capitano della Juventus, subisce un ammonizione dubbia, che lo costringe a tirare la gamba, nel secondo tempo trova un pò di difficoltà in copertura.

Bremer voto 6: prestazione sufficiente per il centrale brasiliano, che non soffre mai Beto, poi i crampi hanno rischiato di farlo uscire, ma da vero leader è rimasto in campo per tutta la partita.

Alex Sandro voto 6: in fase offensiva molto pericoloso, ha il merito di procurarsi il rigore del 2-0, in difesa si fa ammonire troppo presto.

Weah voto 6: esordio sufficiente per il figlio d’arte, non soffre mai in fase difensiva, giocatore molto interessante.
McKennie (dal 46′) voto 6,5: da un americano all’altro, gioca in un ruolo adattato di esterno a tutta fascia, ma ad inizio ripresa mette in netta difficoltà gli avversari, in più preciso e puntuale in fase difensiva, chissà se sarà lui il colpo a sorpresa del mercato della Juventus.
Miretti voto 6,5: ottimo primo tempo per il classe 2003, inceppa solo su un pallone perso, sull’unico tiro in porta dei friulani nel primo tempo, in compenso recupera tanti palloni.
Fagioli (dal 46′) voto 6: prima vera apparizione dopo il brutto infortunio nel finale di stagione contro il Siviglia, il nuovo numero 21 fa il compitino senza sbagliare mai il possesso palla.
Locatelli voto 6: uno dei pochi titolari di questa Juventus, gioca tutta la partita, ma inceppa su un fallo inutile in mezzo al campo a tempo scaduto che gli costa un ammonizione.
Rabiot voto 6,5: il francese non ha fatto la preparazione, ma in campo non si nota affatto, puntuale e preciso sul gol del 3-0, dà qualità e sostanza in mezzo al campo, è lui il vero acquisto a centrocampo.

Andrea Cambiaso

Cambiaso voto 7: esordio da sogno per il nuovo arrivo, protagonista anche sull’assist vincente per il terzo gol, un acquisto azzeccatissimo ed al momento è lui il titolare sulla fascia mancina.
Iling Junior (dal 70′) voto 6: l’ingresso dell’inglese anzichè Kostic ha fatto molto discutere, ma Allegri aveva bisogno delle sue sgroppate, peccato per il fuorigioco millimetrico sul gol del 4-0 di Vlahovic.
Chiesa voto 7,5: un’ora ad altissimo livello per il numero 7, un tuttocampista offensivo dove crea, costruisce e segna anche, in quel ruolo può veramente diventare un calciatore da doppia cifra.
Milik (dal 77′) s.v.: entra solo per far rifiatare Chiesa.

Vlahovic sotto la curva

Vlahovic voto 7: si presenta con un gol e un assist, tante giocate e gioca finalmente da vero centravanti con sponde verso i compagni, solo il fuorigioco gli nega la doppietta.
Yildiz (dal 85′) s.v.: esordio del classe 2005, lo vedremo molte volte in prima squadra.
Allegri voto 7,5: dopo tante critiche del non gioco, la Juventus sembra avere un’identità di gioco ed il primo tempo è stato di grandissimo prestigio, da migliorare il secondo, ma la partita è stata costruita nei minimi dettagli.

Serie A

Serie A, Giudice Sportivo: gli squalificati per la 13^ giornata

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Serie A, Giudice Sportivo

La Serie A è ferma in vista della sosta per le Nazionali, ma il Giudice Sportivo ha comunque reso note le eventuali squalifiche in vista della 13^ giornata.

Il Giudice Sportivo di Serie A ha reso note le decisioni in merito alla 12^ giornata di Serie A andata in archivio. Nessun squalificato, ma entrano nella lista dei diffidati Maldini (Monza), Cacace (Empoli), Coppola (Hellas Verona), Isaksen (Lazio), Vasquez (Genoa), Moreno (Como). Entra inoltre nella lista dei diffidati il tecnico dell`Inter Simone Inzaghi. Di seguito le ammende ad alcune società.

Serie A, Giudice Sportivo

View of Stadio Giuseppe Meazza also known as San Siro Stadium, is a football stadium of A.C. Milan and Inter Milan in Milan, Italy.

Serie A, le ammende alle società

– Ammenda di € 18.000,00: alla Soc. GENOA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato due fumogeni sul terreno di giuoco; per avere inoltre, al 12° del secondo tempo, lanciato in direzione di un Assistente alcune monetine, una delle quali lo colpiva all’altezza della spalla, senza conseguenze lesive, costringendolo ad allontanarsi dalla sua posizione, determinando, pertanto, l’interruzione della gara per circa due minuti; per avere infine, al 47° del secondo tempo, attinto con uno sputo la gamba del medesimo Assistente; sanzioni attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) e c) CGS avendo la Società attivato la procedura di non gradimento dei responsabili dell’accaduto ai sensi dell’art. 27 CGS.

– Ammenda di € 13.000,00: alla Soc. LECCE per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco due petardi ed alcuni fumogeni; per avere inoltre, al 18° del secondo tempo, indirizzato un fascio di luce-laser in direzione del portiere della squadra avversaria;
sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.

– Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. INTERNAZIONALE per avere suoi sostenitori, prima dell’inizio della gara e nel corso della stessa, intonato più volte cori insultanti nei confronti di un calciatore della squadra avversaria (Lukaku, ndr).

 

 

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Serie A

Juventus, Perin: “Scudetto? C’è una bella bagarre. Sul ritiro…”

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juventus

Il numero 1 della Juventus Mattia Perin è stato intervistato dai microfoni di Sky Sport, toccando tematiche come la vittoria dello scudetto.

Juventus, le parole di Mattia Perin

Scudetto?
C’è una bella bagarre. Stando all’interno e vedendo come lavoriamo, per qualità e non solo quantità, mi aspettavo che ce la saremmo giocata con chiunque. E’ un momento di crescita per tutti, stiamo costruendo qualcosa di nuovo e dobbiamo metabolizzare un cambiamento. Ci sono zone grigie, ma sono proprio quei momenti che, affrontati in modo giusto, ti fanno uscire più forte come collettivo. Noi siamo pronti a tutto, a metterci in gioco ed avere chissà anche un periodo no, dal quale sono sicuro usciremo più forti. Potevamo fare anche meglio. ma siamo contenti

Locatelli?
“Siamo molto amici con Manuel, ci diamo mano a vicenda nello spogliatoio. Nazionale? La meritava già prima, sta giocando a un livello molto alto, in tutte e due le fasi ma anche emotivamente e sui comportamenti. Lo merita, le cose non capitano a caso” 

Juventus

MANUEL LOCATELLI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Leader? 
Non mi piace darmi di leader da solo, anche se sono uno dei più grandi. In quello spogliatoio ho sempre imparato da gente che ha una struttura emotiva da brividi, a ripensarci. ho cercato di essere una spugna e imparare più possibile, prima di tutto a livello umano. E sono felice di quanto riesco a dare oggi ai giovani. Nella vita c’è un momento in cui devi assorbire il più possibile per poi ridarlo indietro. Probabilmente è il tempo della mia carriera in cui devo restituire agli altri ciò che mi hanno dato. E ne sono felice

I portieri di Motta?
“Si dice che nel calcio si giochi tanto e da un certo punto di vista è anche vero. Ma se riesci ad avere una rosa altamente competitiva, con ventitré giocatori intercambiabili, non avrai più chi fa cinquanta partite e altri dieci. Si deve andare, parere mio, verso massimo trentacinque per uno e venticinque per l’altro. E si crea uno spirito competitivo che, se pulito e leale, alza il livello di tutto

Se penso al ritiro?
No, in questo momento no. Cerco di vivere molto il presente, per essere la migliore versione di me stesso. Sul futuro ancora non ci penso, ma ho tante passioni e quando smetterò cercherò di portarne avanti una.  Ma non mi sono ancora prefisso un lavoro: amo giocare a calcio e lo spogliatoio, la sfida quotidiana”

Matteo Di Tria 

 

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Serie A

Ibrahimovic: “Non mollo finché non vinco. Reijnders e Pulisic…”

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Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic, consulente di RedBird e del Milan, ha parlato del suo nuovo ruolo in una lunga intervista al magazine Champions.

Zlatan Ibrahimovic, dirigente del Milan, ha parlato al magazine Champions. L’ex attaccante rossonero ha toccato vari temi, dal futuro della squadra, dei giocatori e sul suo nuovo ruolo. Di seguito le sue dichiarazioni.

Ibrahimovic, Milan

ZLATAN IBRAHIMOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ibrahimovic, le parole sul futuro della squadra

“Faremo grandi cose per il 125° anniversario e abbiamo qualche sorpresa in programma. Il Milan fa parte della storia del calcio. Noi siamo solo una nuova generazione in questa storia. E andiamo indietro nel tempo, portiamo il passato al presente, e lo mescoliamo. E mentre sono qui, voglio ringraziare Berlusconi e Galliani, perché siamo tutti qui grazie a loro. Credo nel progetto, credo in ciò che rappresenta il Milan, e penso di condividere la stessa visione delle persone che ci lavorano e della proprietà perché vogliono fare cose straordinarie. Vogliono fare la storia, vincere: farò qualsiasi cosa, non mollo finché non vinco. Entro in questa nuova situazione con umiltà, passo dopo passo, e sto imparando molto”.

Su Pulisic

“Penso che Christian sia il nostro “Captain America”. Sta facendo cose straordinarie, si vede che è felice; essere al Milan rende felice ogni giocatore. Questa non è solo una mia opinione; ogni giocatore ti direbbe la stessa cosa. Hanno un contesto ottimale per concentrarsi solo sul calcio e sul rendimento in campo. Per quanto riguarda Pulisic, lo abbiamo rivitalizzato e ora si vede che è davvero felice in campo, e per questo sta rendendo ad alto livello. Anche fuori dal campo è fondamentale per noi”.

Su Reijnders

“Penso sia il giocatore che è cresciuto di più in breve tempo. È arrivato dall’Olanda, dal grande lavoro fatto all’AZ, e sta facendo un lavoro eccezionale. È diventato un giocatore importante per la squadra, per il club e per la sua nazionale, dimostrando di essere un profilo di alto livello. I giocatori olandesi hanno un bel curriculum nel club, e Reijnders sente un po’ la pressione di essere olandese e dover dimostrare il suo valore. Ma sta facendo un ottimo lavoro. Siamo molto soddisfatti di lui, e deve continuare così. Come ogni giocatore del Milan, però, verrà ricordato per ciò che vince. Se non vinci, non vieni ricordato”.

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