Esteri
Mancini nuovo paperone del calcio: è più pagato di Guardiola
Con il suo nuovo ingaggio nella Nazionale dell’Arabia Saudita, Roberto Mancini ha polverizzato ogni record di stipendio, surclassando anche Guardiola.
Lasciando la sua carica di commissario tecnico della Nazionale Italiana, Roberto Mancini non sapeva che sarebbe diventato l’allenatore più pagato al mondo.
E invece è successo. Dall’altro ieri, è diventato il nuovo allenatore della Nazionale dell’Arabia Saudita, mentre oggi avverrà la presentazione ufficiale.
Per lui è iniziata una nuova fase della sua carriera nel ricco paese arabo, a seguito della firma di un contratto senza precedenti, che prevede uno stipendio di 25 milioni di euro più bonus.
In totale, circa 90 milioni di euro, con validità fino a gennaio 2027, quando l’Arabia Saudita ospiterà la Coppa d’Asia.
Questo contratto rende Mancini l’allenatore più pagato al mondo: con un vantaggio di 2 milioni, ha superato persino Pep Guardiola, che al Manchester City guadagna circa 23 milioni di euro a stagione.
Al terzo posto per ingaggio si trova Steven Gerrard, il nuovo allenatore dell’Al-Ettifaq, l’ennesimo club arabo pronto a sborsare ingenti cifre per costruire squadre da sogno.
Premier League
Lopetegui peggio di Fonseca: inizio shock e panchina già a rischio
Julen Lopetegui è finito nel mirino dei tifosi del West Ham per un avvio di stagione ampiamente insufficiente e la sconfitta interna (0-3) con il Chelsea.
La rivoluzione giochista di Lopetegui (per ora) non ha ancora attecchito al London Stadium. Il cambio pelle voluto dalla proprietà degli Hammers è certamente profondo, desideroso di tempo e lavoro. Tuttavia, la sensazione è che la rosa del West Ham stia naturalmente rigettando il cambio di paradigma.
Indice
West Ham, crisi senza fine: peggior avvio di sempre
Nella parte orientale della Capitale inglese questo avvio di campionato ha i connotati del déjà vu. Il West Ham è storicamente una squadra abituata a lottare con le unghie e con i denti per mantenere la categoria, soltanto negli ultimi anni (e con l’avvento in panchina del Moyes-bis) lo status dei londinesi è radicalmente cambiato. Infatti, già nell’estate del 2019 la dirigenza provò a cambiare il volto alla squadra.
Fuori proprio David Moyes, reduce da due salvezze tranquille, e dentro “l’ingegnere” Manuel Pellegrini. Un esteta del gioco e un profeta del calcio totale, assunto proprio con lo scopo dichiarato di traghettare gli Hammers verso una dimensione di maggior protagonismo. Ancora una volta una proposta calcistica propositiva e votata all’attacco viene percepita come implicitamente superiore rispetto a una pratica e accorta.
Risultato? Neanche sei mesi dopo Pellegrini fu esonerato e Moyes tornò in sella, traghettando prima la squadra a una salvezza insperata e poi a una serie di stagioni su buonissimi livelli. Nel Moyes-bis il West Ham raggiungerà due volte l’Europa. Le prime due tramite piazzamento in campionato (sesto in Premier League nel 2020/2021 e settimo nel 2021/2022) e poi nel 2023 vincendo la Conference League contro la Fiorentina.
Lopetegui peggio di Fonseca: tutti i numeri di un avvio shock
Il sesto posto conquistato dal manager britannico è il secondo migliorato risultato di sempre nella storia del West Ham in Premier League, meglio solo il quinto posto del 1998-1999. In mezzo anche una semifinale di Europa League (l’anno scorso) e il primo trofeo europeo in bacheca della loro storia.
Un periodo illuminato, che però non è stato percepito come un unicum ma come l’acquisizione di uno status superiore da parte del club. E l’assioma giochista, che recita “se ho ottenuto X con un calcio difensivo allora con un calcio offensivo otterrò almeno X+1“, si è rivelato per l’ennesima volta errato.
Nonostante una campagna acquisti estremamente dispendiosa (il West Ham è la sesta squadra inglese per soldi spesi sul mercato e la quarta per saldo negativo fra entrate/uscite) la squadra è attualmente 14esima in classifica in Premier League, avendo totalizzato appena quattro punti in cinque partite.
Lopetegui-Fonseca, destini incrociati: esonero in simultanea?
Sebbene sia legittima e fisiologica la richiesta di tempo, qualcosa non va nel West Ham (peggior avvio di sempre) e lo stesso Lopetegui non ne ha fatto mistero. Ieri, dopo il 3-0 con il quale il Chelsea di Maresca ha vinto al London Stadium una partita senza storia, il tecnico ha parlato con estrema chiarezza ai microfoni della BBC.
“Non ci sono scuse. In tutte possiamo essere più costanti. Dobbiamo essere onesti e sapere che dobbiamo migliorare, questo gruppo e i giocatori miglioreranno. L’unica cosa che dobbiamo dire ai tifosi è grazie. Dobbiamo dare loro qualcosa e l’unica cosa che puoi dare è il tuo meglio“.
Il West Ham non vince da tre partite e, in mezzo al buon pari sul campo del Fulham, sono arrivate due sconfitte nette (3-1 e 3-0) contro Manchester City e Chelsea. L’unico acuto della stagione degli Hammers rimane la bella vittoria sul campo del Crystal Palace alla seconda di campionato, ma che non basta a rivedere i giudizi.
Molti tifosi del West Ham ieri si sono scatenati sui social, chiedendo a gran voce l’esonero dell’allenatore spagnolo. Sebbene Lopetegui non venga considerato a rischio, molti media rilanciano la suggestiva immagine di un esonero quasi in simultanea per lui e Paulo Fonseca.
Accomunati non solo da un avvio di stagione ampiamente al di sotto delle aspettative e dalle critiche feroci dei tifosi delle rispettive squadre, ma anche per esser stati le due “prime scelte” della dirigenza rossonera. Un qualcosa che molti tifosi rossoneri, nelle ultime ore, non hanno certo mancato di sottolineare.
Ligue 1
Dall’Austria: “Kevin Danso sarà operato al cuore”.
Il trasferimento del centrale difensivo austriaco alla Roma era saltato dopo che nelle visite mediche erano state evidenziate delle irregolarità cardiache.
Non sembra esserci pace per Kevin Danso, il difensore centrale austriaco del Lens. Lo scorso agosto il giocatore era arrivato a Trigoria, pronto a firmare il contratto con la Roma. Sembrava cosa fatta, ma dopo ripetute visite mediche la società giallorossa non gli aveva concesso l’idoneità sportiva, poiché aveva evidenziato delle anomalie cardiache.
Danso era quindi stato rispedito in Ligue 1, tra lo stupore della stessa dirigenza francese, che inizialmente non aveva riscontrato alcun tipo di problema fisico. Gli ulteriori accertamenti cardiaci sostenuti dal classe 1998 in Austria hanno evidenziato la presenza di alcune cicatrici sul cuore.
Secondo il giornale austriaco “Kleine Zeitung” Kevin Danso dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico per eliminare queste cicatrici, attraverso l’utilizzo di un catetere cardiaco. Se l’operazione avrà successo, il difensore dovrebbe finalmente poter tornare a giocare in totale sicurezza.
Esteri
Argentina, il River sbanca la Bombonera: decide Lanzini
Nella serata di ieri è andato in scena l’ennesimo Superclasico della storia. River Plate e Boca Juniors si sono date battaglia sul campo della Bombonera.
Il match, valido per la 15° giornata della Liga Profesional, ha dato vita a uno scontro molto acceso e con tanti colpi di scena. L’intervento del VAR nel finale ha indirizzato il risultato.
Liga Profesional, Boca Juniors – River Plate 0-1 (20′ Lanzini)
Il Sold Out nello storico impianto non fa più notizia e come di consueto tutto il pubblico parteggiava per i padroni di casa. Il clima rovente non ha però intimidito gli uomini di Gallardo che sin da subito hanno messo alle corde gli avversari.
Al 20′ il goal che sblocca la gara che porta la firma dell’ex West Ham Manuel Lanzini. Il diez è bravo a ribattere in porta la respinta del portiere del Boca sulla conclusione di Colidio.
MANU LANZINI para gritar el 1-0 en el Superclásico ⚪️🔴⚪️💪pic.twitter.com/QnaFz09Ce6
— River Plate (@RiverPlate) September 21, 2024
Le occasioni sono poche ma pericolose, tuttavia il risultato rimane fissato sullo 0-1 per tutta la durate del match. Franco Armani contribuisce a mantenere la porta inviolata con alcuni interventi decisivi.
Al 97′ però una punizione dalla trequarti per i padroni di casa culmina con la deviazione decisiva di Gimenez, in caduta, col pallone che entra in porta; mentre la Bombonera esplode di gioia la squadra arbitrale si mette al lavoro per revisionare la rete. Alla fine l’arbitro, al termine di un lungo consulto, decide per l’annullamento della rete.
Tutta la panchina del River esplode di gioia e pochi secondi dopo arriva il fischio finale. Ospiti che salgono a 24 punti (4° posto) mentre per i gialloblu niente aggancio, si rimane a quota 21.
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