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Serie A: probabili formazioni e fantaconsigli

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Torna l’analisi di tutte le partite di Serie A, con probabili formazioni e fanta consigli riguardanti la terza giornata che inizierà con un doppio anticipo.

Sassuolo vs Hellas Verona (Venerdì 18:30)

Serie A

Il Sassuolo a quota zero punti prova a rialzarsi davanti alla sorpresa del campionato. Dionisi deve fare a meno di Maxime Lopez, mentre potrebbe esserci il ritorno di Berardi dal primo minuto, che completerà con Bajrami e Laurientè il terzetto alle spalle di Pinamonti. Ballottaggio in mezzo al campo tra Racic e Boloca.

L’Hellas Verona arriva dall’alto dei sei punti guadagnati contro Empoli e Roma: Baroni punta su Ngonge di punta con Folorunsho e Mboula a supporto. Difesa a tre con Magnani, Coppola e Dawidowicz.

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Erlic, Tressoldi, Vina; Racic, M. Henrique; Berardi, Bajrami, Laurientè; Pinamonti.

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Coppola, Dawidowicz; Terracciano, Hongla, Duda, Doig; Folorunsho, Mboula; Ngonge. 

Per il Sassuolo puntiamo sulla voglia di pallone di Berardi (A), per l’Hellas Verona segnaliamo la velocità di Ngonge (A).

Roma vs Milan (Venerdì 20:45)

Serie A

Sempre 3-5-2 per la Roma di Mourinho che accoglie in panchina i nuovi volti in attacco Azmoun e Romelu Lukaku.
In porta Rui Patricio, coadiuvato da Llorente, Smalling e Mancini in difesa.
Spinazzola e Kristensen sulle ali di centrocampo, Aouar, Cristante e Pellegrini in mezzo al campo.
Belotti e l’ex di turno El Shaarawy in attacco, non dovrebbe essere rischiato Paulo Dybala che siede in panchina.

Tutto confermato nel Milan di Pioli, col 4-3-3 delle prime due giornate.
In attacco Pulisic a destra e Leao a sinistra, Giroud centrale con mezz’ali Reijnders e Loftus-Cheek. Rade Krunic in mediana.
Tomori-Thiaw coppia centrale, Calabria a destra e Theo Hernandez a sinistra. Maignan in porta.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, D.Llorente; Kristensen, Aouar, Cristante, Pellegrini, Spinazzola; Belotti, El Shaarawy.

MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Loftus-Cheek, Krunic, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao.

I nostri consigli sono El Shaarawy (W/A) nella Roma, Leao (A) nel Milan.

Bologna vs Cagliari (Sabato 18:30)

Serie A

Il tecnico dei felsinei Motta punta sul 4-2-3-1: ad agire in attacco ci sarà Zirkzee, reduce dalla grande prova in casa della Juventus, sugli esterni ci saranno Orsolini e Ndoye. Possibile debutto di Kristiansen sulla fascia mancina difensiva, con Posch a destra. Al centro Beukema e Lucumì. A centrocampo Ferguson, Moro e Aebischer.

Per Ranieri il modulo è l’abituale 4-4-2, con Luvumbo e Oristanio in attacco. A centrocampo Nandez e Azzi esterni e la coppia Makoumbou-Sulemana centrali. Davanti a Radunovic, linea a quattro con Zappa e Augelli esterni e Dossena con Obert centrali.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumì, Kristiansen; Moro, Aebischer; Orsolini, Ferguson, Ndoye; Zirkzee.

CAGLIARI (4-4-2): Radunovic; Zappa, Dossena, Obert, Augello; Nandez, Makoumbou, Sulemana, Paulo Azzi; Oristanio; Luvumbo

Per il Bologna consigliamo Orsolini (W), per il Cagliari occhio alla velocità di Luvumbo (A).

Udinese vs Frosinone (Sabato 18:30)

Serie A

Udinese orfana di Beto volato in Inghilterra, attende in queste ore il suo sostituto. Contro i ciociari confermato il tandem che ha fatto bene a Salerno: ThauvinLucca.
In attesa di conoscere il futuro del Tucu Pereyra, che potrebbe tornare in Friuli, in mezzo al campo Samardzic e Lovric hanno il compito di costruire il gioco bianconero.

Frosinone rivoluzionato dal mercato. Tanti nuovi arrivi, ma Di Francesco si affida all’undici che ha battuto l’Atalanta, settimana scorsa.
Harroui ancora nel ruolo di esterno offensivo. Cheddira il centravanti.
Torna dalla squalifica Turati, ma dovrebbe essere confermato Cerofolini.

UDINESE (3-5-2): Silvestri; N.Perez, Bijol, Kabasele; J.Ferreira, Samardzic, Walace, Lovric, Kamara; Lucca, Thauvin.

FROSINONE (4-3-3): Cerofolini; Oyono, Monterisi, S.Romagnoli, Marchizza; Mazzitelli, Barrenechea, Gelli; Baez, Cheddira, Harroui.

I consigli di questa partita sono Lovric (C/T) e Baez (W).

Atalanta vs Monza (Sabato 20:45)

Serie A

Si ridisegna l’attacco della Dea, che vedrà l’esordio dal 1′ minuto di Scamacca complice l’addio di Zapata. Accanto a lui troverà una maglia da titolare anche De Keteleare. I due saranno supportati dalla rifinitura di Koopmeiners, davanti al centrocampo composto da Zappacosta, De Roon, Ederson e Ruggeri. In difesa Scalvini, Djimsiti e Kolasinac davanti a Musso.

Palladino ha un solo dubbio per quanto riguarda l’undici titolare, con Birindelli e Kyriakopoulos a contendersi una maglia a destra. Confermate le scelte nelle altre zone del campo, con Colpani e Caprari dietro a Mota Carvalho a occupare le caselle offensive.

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, De Roon, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Scamacca.

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Mari, Caldirola; Ciurria, Pessina, Gagliardini, Kyriakopoulos; Caprari, Colpani; Mota.

Il fantacalcio di Calciostyle consiglia Scamacca (Pc) per la Dea, alla ricerca del primo gol nerazzurro alla sua prima da titolare. Per il Monza, invece, puntiamo ancora una volta sull’offensività e sull’incisività di Colpani (C/T).

Napoli vs Lazio (Sabato 20:45)

Serie A

Sono state le prime due in classifica dello scorso anno, difficilmente si potranno ripetere, ma entrambe già si giocano tanto in questa partita.

I campioni d’Italia, a punteggio pieno, confermano il consueto modulo con il ritorno tra i titolari di Kvaratskhelia a discapito di Raspadori. Convocato il neo acquisto Lindstrom, che si accomoda in panchina.

I biancocelesti sono la delusione di questo inizio di campionato, a secco di punti. Per questa sfida la novità potrebbe rappresentare con Vecino, il match winner dello scorso anno, al posto di Kamada. Solo panchina per i nuovi acquisti.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Zambo Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, A.Romagnoli, Marusic; Vecino, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.

I nostri consigli saranno indirizzati per Di Lorenzo (Dd/E), uomo in più in questo inizio di stagione e Luis Alberto (C/T).

Inter vs Fiorentina (Domenica 18:30)

Serie A

Probabile prima da titolare per Frattesi, che prenderà il posto di Mkhitaryan a centrocampo. L’armeno, tuttavia, lascerà nel dubbio Inzaghi fino all’ultimo. Per il resto la formazione sarà quella titolare in toto. Sommer a difendere i pali, protetto da Darmian, De Vrij e Bastoni. A centrocampo Dumfries e Dimarco larghi sulle fasce, aiutati al centro da Calhanoglu, Barella e Frattesi. In avanti ancora Thuram come partner d’attacco di Lautaro.

Piegato il Rapid Vienna in coppa, la Fiorentina vuole provare lo scherzetto ai nerazzurri. Italiano dovrà fare a meno di Barak, Jovic, Castrovilli e di un Amrabat ormai in odore di addio. La linea difensiva composta da Biraghi, Ranieri, Milenkovic e Dodo’ proteggeranno la porta di Christensen. Duncan e Arthur a riempire le due caselle della mediana, con davanti il terzetto BrekaloBonaventuraGonzalez ad assistere Nzola.

INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Frattesi, Dimarco; Lautaro, Thuram.

FIORENTINA (4-2-3-1): Christensen; Dodo’, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Arthur, Duncan; Brekalo, Bonaventura, Gonzalez; Nzola.

Per i nostri consigli sul fantacalcio consigliamo la voglia di andare ancora a segno per Lautaro Martinez (Pc) e la duttilità offensiva di Bonaventura (C/T), ex Milan che lo scorso anno condannò i nerazzurri alla sconfitta interna.

Torino vs Genoa (Domenica 18:30)

Serie A

Un Torino in difficoltà inizia questa terza giornata di campionato. Fuori Sanabria per infortunio, tocca all’ex Pellegri, in attesa di Duvan Zapata.
Resta Buongiorno e guiderà la difesa, insieme a Schuurs e Rodriguez.
Bellanova ha convinto poco, ma potrebbe essere ancora confermato sull’out di destra.

Tridente confermato per Gilardino, che ha ben figurato nella vittoria dell’Olimpico. Retegui, supportato da Gudmundsson e Malinovskyi. Per il resto l’ex campione del mondo dovrebbe confermare il 4-3-2-1, più equilibrato in trasferta.

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ilic, Ricci, Vojvoda; Vlasic, Radonjic; Pellegri.

GENOA (4-3-2-1): J.Martinez; Sabelli, Bani, Dragusin, Vasquez; Frendrup, Badelj, Strootman; Malinovskyi, Gudmundsson; Retegui.

I nostri consigli sono per Schuurs (Dc) e Frendrup (E/M).

Empoli vs Juventus (Domenica 20:45)

Serie A

Un Empoli a zero punti prova a conquistare i primi punti del campionato.
Pronti alcuni nuovi acquisti per cambiare rotta per Paolo Zanetti. Cancellieri ancora favorito su Cambiaghi, che probabilmente entrerà a partita in corso. In porta Perisan favorito sul neo arrivato Berisha. Occasione per Maleh al posto di Grassi.

Dopo le polemiche arbitrali di settimana scorsa, la Juventus è pronta a ripetere la prestazione super di Udine. Szczesny pronto a riprendersi una maglia da titolare. In difesa potrebbe esserci l’esordio in questa stagione di Gatti al posto di Alex Sandro. A centrocampo ballottaggio Fagioli – Miretti, con l’ex Cremonese in vantaggio. A sinistra possibile occasione per Kostic, anche se Cambiaso parte favorito. L’attacco non si tocca.

EMPOLI (4-2-3-1): Perisan; Ebuehi, Ismajli, Luperto, Cacace; Marin, Maleh; Cancellieri, Baldanzi, Gyasi; Caputo.

JUVENTUS (3-5-2): Szczezny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Cambiaso; Vlahovic, Chiesa.

I nostri consigli sono su Baldanzi (T/A) e Vlahovic (Pc).

Lecce vs Salernitana (Domenica 20:45)

Serie A

Il super Lecce di D’Aversa torna a giocare davanti al suo pubblico. Per l’occasione il nuovo centravanti Krstovic, sarà dal primo minuto, con l’iniziale panchina di Banda. Per il resto fasce confermate con Gendrey e Gallo. Ramadani guida il centrocampo con la sorpresa Rafia.

Tanti nuovi acquisti per la Salernitana negli ultimi giorni. Paulo Sousa avrà il compito di inserirli pian piano. Per la trasferta salentina, Bradaric è pronto al rientro dall’inizio con lo slittamento di Mazzocchi sulla fascia destra e liberare Candreva sulla trequarti, alle spalle di Dia.

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Rafia, Ramadani, Gonzalez; Strefezza, Krstovic, Almqvist.

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Lovato, Gyomber, Pirola; Mazzocchi, L.Coulibaly, Bohinen, Bradaric; Candreva, Kastanos; Dia.

I nostri consigli sono Rafia (C/T) per i salentini e Mazzocchi (Dd/Ds/E) per i granata.

Serie A

Udinese, Nani: “I giovani devono giocare. Su Pafundi…”

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Pafundi

Il ds dell’Udinese ha rilasciato alcune dichiarazioni sul mercato di gennaio e su alcuni possibili rinforzi. Leggi con noi le parole di Nani.

Il direttore sportivo dell’Udinese, a margine del brindisi organizzato con la stampa, ha fatto il punto sulla situazione in vista del mercato di gennaio. In particolare, Nani si è soffermato sul futuro di alcuni giovani e soprattutto di Pafundi, attualmente in prestito.

Le parole di Nani

Sul 2025.
“Meraviglioso, per tutti dai tifosi fino all’Udinese. Veniamo da una stagione tormentata e difficile. Dobbiamo tenerla presente e arrivare presto all’obiettivo della salvezza. Una volta raggiunta poi ovviamente si potrà guardare avanti e toglierci qualche soddisfazione. Proviamo ad arrivarci il prima possibile”.

Per il mercato di gennaio in difesa.
“Numericamente siamo in tanti, il mercato è aperto tutto l’anno. Siamo attenti, poi a volte è determinato dai risultati, dagli infortuni e dal modulo. Siamo in una fase in cui stiamo provando diverse soluzioni e abbiamo tempo per analizzare. Ma ad occhio dovremo essere a posto”.

Sul futuro di Pafundi.
Torna con noi. Ha tantissimo talento e dopo questo periodo di ambientamento con noi valuteremo quale sarà la soluzione migliore. Deve giocare con continuità e potremo valutare anche la soluzione di un prestito per permettergli di giocare”.

Pafundi, Italia U19, Nani

Domani ci sarà l’Inter: sarà l’occasione di parlare anche di mercato?
“È un calciatore che piace e non potrebbe essere altrimenti perché è veramente forte. Non abbiamo intenzione di cedere i nostri migliori giocatori a gennaio, poi non si può escludere nulla. Ma è un mal di testa che mi sposterei eventualmente per giugno”.

Sugli infortunati.
Davis torna presto. Credo siano passate già un po’ di settimane dal suo infortunio e non credo manchi molto. Okoye ha avuto questo intervento e lo aspettiamo presto ma credo che Sava lo stia sostituendo bene. Lovric non credo sia disponibile domani, credo più per lunedì. Anche Payero è vicino al rientro. Il Natale porta tante buone cose”.

Potrebbe esserci qualche partenza in prestito?
“All’Udinese siamo fortunati che abbiamo tanti giovani di grande valore, come Palma e Piana. Pizarro è un giocatore straordinario, sicuramente succederà che qualcuno uscirà per andare a giocare vista la rosa corposa. I giovani sono come i piloti d’aereo: la qualità è valutata in base alle ore di volo che ha, quindi devono avere un po’ di ore di gioco”.

Sui miglioramenti.
“Perché lo abbiamo dimostrato negli ultimi 30 anni, non ci fermiamo a valutare una realtà come Udine nella sua grandezza ma che in realtà è all’avanguardia da tempo. La positività e il buon umore devono procedere con ottimismo. Vorremmo continuare a fare bene le cose con grande entusiasmo e i grandi risultati si lavorano solo pensando in grande”.

La letterina dall’Aia.
“Era un libro in realtà, ma essendo Natale ormai li ho perdonati. Sono pronto ad accogliere tutti gli arbitri con gran sorriso. Gli errori ci possono essere, io vivo all’estero e vedo tante partite e faccio i complimenti alla nostra squadra arbitrale. Poi stemperiamo le polemiche perché non è nel nostro stile”.

Il rinnovo di Thauvin.
“Quando due parti vogliono lo stesso, è facile raggiungere l’obiettivo. Thauvin ha il contratto con noi di 1 anno più opzione, noi siamo contentissimi di lui e lui uguale. Sicuramente arriverà il momento e spero che faremo questo ulteriore matrimonio. Siamo orgogliosi di averlo come capitano, è molto bravo anche con i giovani. Dalle mie parti si dice che ci sono tutti i ‘tips on the box’ (tutti i presupposti sul tavolo ndr.) perché la cosa possa andare avanti”.

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Serie A

Genoa, nuova maglia targata Netflix nel match col Napoli

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Genoa, è pronta una nuova divisa speciale per celebrare la seconda stagione della serie cult coreana Squid Game, che verrà indossata in campo sabato contro il Napoli.

Il Genoa continua a sorprendere non solo sul campo ma anche fuori, consolidando la sua posizione come esempio di innovazione e marketing nel calcio italiano. Dopo collaborazioni di alto profilo con star dello sport, della musica e dello spettacolo, il club più antico d’Italia annuncia una nuova straordinaria partnership.

Sabato pomeriggio, in occasione della sfida contro il Napoli valida per il 17° turno di Serie A, i giocatori del Grifone scenderanno in campo con una divisa destinata a diventare iconica. Si tratta del terzo kit ufficiale stagionale, ovvero una maglia nera con dettagli dorati che ospiterà sul petto il logo di Squid Game 2, la celebre serie TV coreana che tornerà con la sua attesissima seconda stagione su Netflix il 26 dicembre.

Genoa

Un’operazione che unisce due universi, quello calcistico e quello dell’intrattenimento, sottolineando la crescente capacità del Genoa di dialogare con un pubblico globale. L’iniziativa rappresenta una celebrazione del potere trasversale del calcio, capace di fondersi con fenomeni culturali come Squid Game.

Il club rossoblù non è nuovo a iniziative di questo tipo. Negli ultimi anni ha dimostrato un’abilità rara nel coniugare tradizione e modernità, valorizzando il proprio marchio attraverso scelte audaci e innovative. Con questa partnership, il Genoa non solo rafforza la propria immagine, ma dimostra anche di voler essere protagonista in un contesto internazionale. A seguire, la maglia che indosseranno.

 

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Serie A

Vieri: “Le delusioni fanno parte dello sport. Devo tutto a tre allenatori”

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Bobo TV, Vieri

Vieri, intervistato a margine dell’evento con la Serie A, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla sua carriera e sul presente. Leggi con noi le parole di Vieri.

Presente all’evento di Iliad a Milano, Bobo Vieri ha ricordato le tappe della sua carriera, soffermandosi su alcuni momenti. In particolare, l’ ex attaccante della Nazionale ha omaggiato tre allenatori e si è esposto su alcuni giocatori del nostro campionato.

Vieri

Le parole di Vieri

La parternship con la Serie A.

Io e altre legend andiamo in giro per il mondo a promuovere il nostro campionato, secondo me il nostro calcio si sta riprendendo alla grandissima. Non a parole: abbiamo visto l’Inter in finale di Champions League, l’Atalanta che ha vinto l’Europa League, la Roma in Conference e la Fiorentina ha giocato due finali di fila. Cerchiamo i giocatori giovani più forti d’Europa: al di là delle vittorie, tutte queste finali testimoniano che le squadre migliorano anno dopo anno”.

La solidarietà creatasi attorno a Bove.
Il gruppo è sempre stato fondamentale, lasciamo fuori i giornalisti che fanno sempre casino. Quando lavori in gruppo il singolo viene fuori se è forte il gruppo, è la prima cosa. La stessa Fiorentina lo dimostra, volersi bene e stare vicini tra compagni è fondamentale. Bove per fortuna si è ripreso, spero torni a giocare”.

Il rapporto con tuo nonno?
Mio nonno era l’unica persona che credeva in me. Aveva fatto il portiere e allenava i ragazzi del Santa Lucia: il nonno di Diamanti era il presidente e mi proposero di giocare lì. Alino lo conosco da quando aveva cinque anni. Mio nonno mi promise 5 mila lire a ogni gol, alla prima ne feci quattro. Era convinto sarei diventato uno dei più forti attaccanti al mondo”.

Sogni e sacrifici.
Non solo nel calcio, ma nello sport in generale e nella vita. Se vuoi raggiungere degli obiettivi devi dare tutto, sennò fai fatica. Non si tratta di un singolo sacrificio: è normale che il weekend fai fatica, perché gli altri escono e tu no. Ma se hai un obiettivo pensi a fare di tutto per raggiungerlo”.

L’inizio di carriera

Il primo ricordo su un campo da calcio?
“Era questo, ero un bambino ed ero conto. Già poter dire che giocavo in Italia e avevo fatto quattro gol, a quattordici anni, era tanta roba. Volevo testarmi, io volevo giocare a calcio: spesso i bambini mi chiedono se i soldi si realizzano veramente. Ci sono qua io, avevo due sogni e li ho realizzati. Devi sempre seguire la tua strada, senza ascoltare nessuno. Io ho giocato in A e in Nazionale”.

L’inizio di carriera.
“Ero in Australia, ho iniziato da terzino sinistro. Poi dopo sei mesi avevo fatto più gol degli attaccanti e ho detto al mio allenatore di mettermi davanti. Ero una specie di Roberto Carlos più grosso. Mi ha messo in attacco, ho fatto 15-20 gol e ho continuato così. Il mio sogno era giocare in Serie A e nazionale, lo dissi a mio padre che mi disse di trasferirmi da mio nonno a Prato. E non sono più tornato. Mio padre aveva giocato a calcio, sono stati bravi a lasciarmi libertà di scelta”.

Primo impiego ufficiale?
“Non l’ho mai visto come un lavoro. Il mio primo contratto ufficiale l’ho fatto a Pisa. Ero contento, ma quello viene di conseguenza a quello che fai, la prima cosa è voler giocare in una squadra”.

La svolta quando?
“Tre allenatori mi hanno fatto svoltare: Rampanti nella Primavera del Torino, ha sempre creduto in me, anche al primo anno quando ero più piccolo degli altri. Poi Mondonico che mi ha fatto esordire nel Torino e mi ha voluto all’Atalanta: mi martellava, che la roba che facevo in settimana la portavo in campo la domenica. E Cesare Maldini, l’ho avuto 6-7 anni tra Under-21 e Nazionale maggiore. Mi hanno messo sulla giusta strada”.

Quanto conta l’allenatore?
“È come un secondo padre, nel settore giovanile non devi vincere ma ti devono preparare per i campionati veri. È importante che ti dicano la cosa giusta, dai 14 ai 18 anni sono figure centrali”.

Che hai fatto con i primi soldi?
“Non mi ricordo, forse ho comprato la macchina a mio padre, credo una Peugeot”.

Eri felice?
“Chi mi conosce sa come sono: prendo per il culo tutti, mi piace far ridere e divertire. Anche ora che ho 50 anni e giochiamo a padel. Di Biagio dice che faccio le stesse battute da trent’anni”.

Il soprannome?
“In Primavera al Torino c’era Brunetti che giocava con me in attacco, disse che mio padre si chiamava Bob e mi avrebbero chiamato Bobo. Sono 37 anni”.

E bomber?
“Se segni, sennò ti chiamano coglione. Il bomber deriva da quello che fai in campo, è quello che si porta la squadra sulle spalle e cerca di farla vincere”.

Saresti stato un bomber lo stesso ?
Avrei giocato a cricket, sarei stato un bomber anche lì. Con mio fratello siamo malati di tennis, mi prende per il culo perché ho sempre detto che, se avessi giocato a tennis, sarei stato il numero uno al mondo. Ho questo carattere duro, se voglio fare qualcosa la faccio. Tutti mi dicevano che ero scarso, lento, pesante, grezzo, debole tecnicamente, e invece sono andato avanti per la mia strada”.

Delusioni?
“Sì, quando perdi le partite. Umane? No. Quando non sono andato al mondiale perché mi sono rotto il ginocchio. La finale di Champions con la Juve, e il cinque maggio con l’Inter. Fanno parte dello sport, però è bello esserci: sono partito dall’Australia, quando sono arrivato in Italia andavo a vedere Baggio in curva e dopo sette-otto anni poi ho giocato in Nazionale e nell’Inter con lui”.

Giocatori che somigliano a Vieri?
“Tre-quattro: Vlahovic, Lukaku, Haaland, Dovbyk. Per caratteristiche siamo simili. Dovbyk è forte forte”.

La caratteristica che ti distingueva dagli altri.
Dovete chiedere agli allenatori. Io sapevo che meglio lavoravo durante la settimana e meglio stavo. Più mi allenavo più andavo forte la domenica: io mi sono sempre allenato tantissimo. Dovevo migliorare in tutto”.

Il Vieri di oggi

Ti manca il campo?
“Si da pazzi, ma a tutti noi”.

Pure a Totti?
“Gli ho scritto l’altro giorno, gli ho detto che se vuole tornare a giocare deve farlo, fregandosene degli altri. Lui già non doveva smettere, ora se vuole riprendere deve farlo. Se lo fa felice, deve farlo: c’è Miura che gioca a 57 anni… Gli diranno che è lento, ma che gliene frega”.

Un consiglio da dare a un giovane?
“Di allenarsi”.

Cosa vorresti per il futuro?
“Sarà banale ma di stare bene”.

Cosa non si sa ancora di te?
“Tante cose, che però devono rimanere così. Io dico sempre quello che penso: a volte va bene e altre meno. Però sto mollando con l’età. Cazzate non ne dico, ma dico quello che penso. Che senso ha cambiare ora: vado avanti ora”.

Che sportivo ti definisci?
Oggi sovrappeso. Sono un ex sportivo, che ha fatto quello che voleva fare ed è felice, finito lo sport mi sono spostato e ho due figlie: sono i gol più importanti che ho fatto. La felicità che mi hanno portato non me la sarei mai aspettata, sono le gioie più importanti della mia vita”

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