Serie A
Empoli, una crisi inaspettata: Zanetti a rischio ?

Perplessità in Toscana per la falsa partenza della squadra biancazzurra. Nonostante i nuovi acquisti, lo zero in classifica è una dura realtà
L’entusiasmo per la salvezza conquistata è già svanito, con le prime gare della nuova stagione. Tre sconfitte su tre sono una sentenza: 0 gol fatti, 5 reti subite da Verona, Monza, Juventus. Paolo Zanetti è già a rischio ?
Il presidente Fabrizio Corsi è uomo pragmatico e di buon senso, il campionato è all’alba. Ma è evidente che qualcosa non va, il potenziale c’è. E’ rimasto il talentino Tommaso Baldanzi, sono arrivati ragazzi di un certo valore.
Parliamo di Elia Caprile, Bartosz Bereszynski, Youssef Maleh, Emmanuel Gyasi, Daniel Maldini, Giuseppe Pezzella, Matteo Cancellieri, Etrit Berisha, Filippo Ranocchia, Simone Bastoni, Stiven Shpendi, Victor Kovalenko.
La rosa appare completa in ogni reparto, con titolari e alternative di indubbio valore. Ma allora perché questa partenza al rallentatore in campionato ? I ragazzi lottano, si danno da fare e ci mettono il cuore. Ma i risultati latitano.
Empoli, un problema di modulo ? Zanetti riflette
Nella fase di preparazione estiva, lo staff tecnico ha impostato la squadra con il 4-2-3-1 per sfruttare la qualità degli esterni. Contro la Juventus si è passati al 4-3-3 nel tentativo di coprire meglio il campo. Preoccupa l’attacco.
Occorrono scelte nette, l’idea del 4-4-2 si sta facendo largo. La necessità è quella da un lato di proteggere meglio la difesa con un centrocampo 4 e dall’altro di non lasciare solo Francesco Caputo al centro dell’attacco.
L’anemia offensiva fa paura e sembra strano avendo Emmanuel Gyasi, Matteo Cancellieri, Nicolò Cambiaghi, Daniel Maldini (attualmente infortunato ndr), Francesco Caputo, Stiven Shpendi. Sui social impazza la voglia di difesa a 3.
Secondo i tifosi, con il 3-5-2 la squadra potrebbe esprimersi meglio e vola via web un abbozzo: Caprile, Walukiewicz, Tonelli, Luperto; Ebuehi, Ranocchia, Marin, Grassi, Bastoni; Caputo, Baldanzi. Saranno ascoltati ?
Serie A
Hellas Verona-Lecce: le ultimissime sulle formazioni

Hellas Verona-Lecce è uno dei match validi per la 36^ giornata ed è in programma nella giornata odierna alle 15:00 allo stadio Bentegodi
Hellas Verona-Lecce è un vero e proprio scontro salvezza per decidere chi rimarrà in Serie A in vista della prossima stagione, di seguito le ultimissime sulle formazioni

IL PALLONE DELLA SERIE 2024-2025 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Qui Hellas Verona
In vista del match contro il Lecce Zanetti si affiderà ad un 3-4-1-2 con Montipò confermato tra i pali con grosse novità in difesa visti i ritorni Coppola Ghilardi per squalifica oltre a Dawidowicz che ha recuperato dai problemi fisici e si gioca un posto da titolare con Serdadr.
Qui Lecce
In vista del match con il club scaligero mister Giampaolo può sorridere visto il rientro di Krstovic che molto probabilmente farà una staffetta con Rebic. Sulla trequarti al momento Tete Morente sembra in vantaggio su Karlsson che completerà il reparto assieme a Pierotti e Helgason mentre no ci sono dubbi davanti a Falcone ci sarà la coppia Gaspar-Baschirotto.
Le ultimissime di Hellas Verona-Lecce
VERONA (3-4-1-2): Montipò; Ghilardi, Coppola, Valentini; Tchatchoua, Serdar, Duda, Bradaric; Suslov; Tengstedt, Sarr. All. Zanetti.
LECCE (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Pierret, Coulibaly; Pierotti, Helgason, Morente; Krstovic. All. Giampaolo.
Serie A
Torino, battere l’Inter per chiudere col botto

Il Torino aspetta di scendere in campo contro l’Inter. Un match che si prospetta impostante anche perché il club granata ha bisogno di risalire la Classifica
Il club piemontese è reduce dalla commemorazione del Grande Torino che venne spazzato via, in quel tragico 4 maggio del 1949 quando l’aereo precipitò portando ad una delle più grandi tragedie del calcio italiano. Con la tragedia di Superga si ebbe la fine di un ciclo ininterrotto per ben 8 anni e la scomparsa di una rosa e di una società rimasta leggendaria.
Una celebrazione evocativa e suggestiva e, in quell’occasione, erano presenti sia il presidente Urbano Cairo che il mister Paolo Vanoli. Proprio quest’ultimo ha avuto un leggero malore ed è stato soccorso.
Ora, però, che quel capitolo appare superato, il mister ha ripreso il suo posto e gli animi dei torinesi (almeno della metà a trazione granata) è proiettata verso il match che vedrà il Torino (attualmente all’undicesimo posto a 44 punti) contro i nerazzurri, secondi in classifica, e reduci del successo contro il Barcellona. Apparentemente una partita già scritta ma il calcio si sà che ha delle regole tutte sue e, quindi, il Toro punta a scendere in campo e vincere.

CRISTIANO BIRAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Torino di Vanoli ci crede perché l’Inter è costretta a far riposare molti dei suoi titolari
Vanoli e la società ci credono perché l’Inter, seppur più forte come valore assoluto in campo, è una squadra proiettata verso la partita del 31 maggio (la finale a Monaco contro il PSG) e Simone Inzaghi farà scendere in campo molti giocatori della seconda squadra per far respirare e riposare i big. Un turn over che, quindi, potrebbe equilibrare il valore delle due squadre e permettere anche un match alla pari.
Per il Torino è necessario vincere per cercare di raggiungere il decimo posto (attualmente conquistato da un Como in splendida forma e reduce da ultimi 5 incontri sempre a segno) ma, dall’altra parte, ci sarà un’Inter che deve vincere per sperare di raggiungere il Napoli in testa alla Campionato di Serie A.
In questa 36esima di Campionato si prospetta – ed auspica – una partita scoppiettante ed un Torino-Inter da vedere.
Serie A
Napoli, appuntamento con la storia: Conte attende il Grifone

Il Napoli chiuderà la domenica di Serie A contro il Genoa al Maradona. A 3 partite dalla fine e 3 con 3 punti di vantaggio, l’obbligo è solo quello di vincere.
Gli azzurri sono lanciatissimi verso il quarto titolo nazionale ma ci sono ancora 180 minuti da giocare e tutto può succedere. Il fischio d’inizio sarà alle 20:45 e si conoscerà già il risultato dell’Inter.
Napoli, Conte pensa al presente
Diverse volte l’allenatore leccese ha commentato la situazione riguardo al suo futuro e in ognuna di queste ha ribadito di pensare solo ed esclusivamente al presente, con la vittoria della Serie A come priorità assoluta.
“I tifosi mi chiedono quanto vinciamo il campionato, non di restare l’anno prossimo”. Queste alcune dichiarazioni rilasciate nelle ultime conferenze stampa, per questo motivo restano vivi i dubbi sulla sua permanenza in Campania nella prossima stagione.

ANTONIO CONTE SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La classifica recita Napoli 77, Inter 74 con ancora 3 giornate e un sogno che da quelle parti è ancora difficile da credere. Tuttavia rispetto alla gestione Spalletti, durante questa annata è aumentata la consapevolezza nella continuità di risultati e fame da parte dei giocatori. La qualità della rosa (anche se inferiore a quella dell’Inter) è emersa soprattutto nella seconda parte di stagione e adesso c’è l’occasione di dare credito al lavoro fatto.
Contro il Genoa servirà una prestazione simile a quella delle ultime uscite al Maradona, che prevede generalmente un gol nella prima parte di match così da poter controllare fino alla ripresa e dare la sferzata finale col gol del raddoppio.
McTominay è l’uomo più in forma del momento e a Lecce anche Raspadori ha imposto la sua presenza dal punto di vista realizzativo, mandando un messaggio a tutti quelli che criticano Lukaku quando non segna.
Questa sera il Napoli ha un appuntamento con la storia e Conte lo sa, consapevole di dover offrire tutte le energie per concludere al meglio questa stagione. I discorsi sul futuro sono rimandati a giugno.
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