Serie A
Lazio, portiere che vede e… Provedel
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L’estremo difensore della Lazio resta il migliore in fatto di clean sheet, come lo scorso campionato.
Lazio, Provedel e la vocazione all’inviolabilità
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Ivan Provedel
Nel suo cognome ha quasi una missione. Che, peraltro, lo scorso campionato aveva onorato benone. E che continua a onorare alla grande nell’attuale. Ivan Provedel ha nel patronimico la radice del verbo “provvedere”. E sul campo la applica.
Il Corriere dello Sport si incarica di ricordare che il portiere ex Pisa, Perugia, Modena, Pro Vercelli, Empoli, Juve Stabia e Spezia con 41 presenze in biancoceleste “detiene ancora il record di clean sheet”.
S’accomodino i numeri. “Il dato – prosegue il Corriere dello Sport ripreso da La Lazio siamo noi – registra 76,2 per cento di parate in 41 presenze, 109 tiri su 143 subiti per essere precisi, considerando le 38 passate e le tre attuali”.
Il portiere originario di Pordenone fa così mangiare la polvere a Szczesny fermo al 73,5 per cento, Onana bloccato sul 71,8 e Meret che si è stabilizzato al 71,6.
Ed è solo l’inizio, perché Provedel avrà anche la Champions per dimostrare, anzi, confermare di quale stoffa sia fatto. Chissà se se lo sarebbe mai immaginato quando, da ragazzino, calcava i campi di Treviso, Pordenone, Chievo, Llaplaye e Udinese in cerca di sogni da realizzare. E, almeno in parte, realizzati.
Serie A
La Roma, Ranieri e il piacere di giocare bene
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La Roma è rifiorita, vive una primavera in anticipo; sta bene, se la gode, gioca un calcio pieno di grinta dove ogni elemento in campo vuole fare la differenza.
Questo stato di grazia della squadra giallorossa è diretta conseguenza dell’azione del tecnico Claudio Ranieri che sta imponendo un gioco che gli appartiene e che funziona.
Finalmente la palla nella Roma gira bene, c’è complicità e voglia di farsi vedere e questo fa la differenza in termini di risultati.
Con l’ultima prodezza della Magica (Roma-Monza 4 a 0 nella 26esima del campionato di Serie A), il connubio squadra-mister si è consolidato. Questo appare come il momento della ritrovata serenità in campo e nello spogliatoio.
Va detto che il Monza non è mai stato all’altezza della squadra capitolina, ma è altrettanto vero che questo non può sminuire la prodezza della squadra di casa, che adesso gioca bene e diverte.
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CLAUDIO RANIERI SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Roma fa bene e diverte divertendosi
La partita con il Monza è iniziata da poco ma la squadra giallorossa ha già segnato il primo dei 4 gol. I tifosi presenti non sanno che stanno per vedere una partita che il renderà euforici. Non sanno che la Roma vincerà con un poker, netto e potente.
Ciò che appare chiaro, sin dai primi minuti, è la figura composta e serena dell’allenatore della squadra di casa.
Ranieri osserva tranquillo i suoi 11 gladiatori in campo. L’allenatore romano sembra vedere già ciò che ai tifosi non è concesso: il futuro. Quella serafica calma che lo contraddistingue sarà sintomatico di una grande performance del club giallorosso.
Ranieri, però, non potrebbe essere compreso fino in fondo se ci si limitasse a valutare questa singola partita, seppur positiva, dei suoi ragazzi: va visto in modo più ampio.
La squadra e Ranieri funzionano come se fossero nati insieme e, in fondo, il coach ha il merito di aver tranquillizzato gli animi inquieti dei giocatori e consolidato lo spogliatoio.
Domenica prossima la Roma incontrerà il Como, un’altra partita che, probabilmente, non garantirà lo stesso tipo di emozioni ma che (sembra abbastanza certo) sarà altrettanto intensa.
Dopotutto, la Roma e Ranieri funzionano eccome!
Serie A
Inter, Marotta conferma l’Under 23: cosa sappiamo
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Giuseppe Marotta ci crede eccome. Ha in mente un progetto ambizioso che dovrebbe realizzare in tempi stringenti con una seconda squadra in casa Inter.
Già da qualche settimana circolano voci che vedrebbero i nerazzurri alle prese con la creazione di una seconda squadra under 23 dell’Inter.
Una squadra impiegabile nel Campionato di Serie C e che si scontrerebbe con le corrispettive della Juventus, dell’Atalanta e del Milan.
Voci diventate certezze quando a proferirle è stato nientemeno che Giuseppe Marotta, il quale ha confermato l’idea di una seconda squadra in conferenza stampa (dopo l’incontro degli azionisti del club).
Marotta ha dichiarato: “Stiamo allestendo il modello dell’Under 23 a cui daremo successivamente un nome preciso. Presenteremo la domanda in federazione e credo con ci saranno problemi.”
E’ fiducioso che l’Inter avrà la seconda squadra: “Penso che dal 2025-26 avremo la seconda squadra. In linea di massima giocheremo a Monza. La stiamo costruendo insieme ad Ausilio, Baccin, Zanetti e io. Stiamo valutando tutto, siamo ancora alle ipotesi e non posso dire altro al momento.”
L’Inter pensa alla seconda squadra
Cosa prevede il regolamento per le squadre under 23? L’Inter che margine di manovra avrà?
Attualmente è possibile comporre una seconda squadra con al massimo 23 giocatori, dei quali solo 4 di questi nati prima del 1° gennaio 2003.
A questo punto appare chiaro che l’Inter pensata da Marotta & Co. deve necessariamente considerare giocatori della primavera e qualche innesto attualmente in prestito.
Possibili giocatori della rosa under 23 dell’Inter sono: Andrea Zanchetta, Luka Topalovic, Matteo Spinaccè, Amadou Sarr (ora al Foggia), Giacomo Stabile (Alcione Milano).
Oppure Luca Di Maggio (in prestito al Perugia) e Francesco Stante (ora alla Pergolettese).
L’Inter under 23 resta, però, ancora un’ipotesi, anche perché a questi papabili nomi andranno necessariamente aggiunti altri innesti del mercato estivo e, per ora, solo ipotetici.
Sicuramente la seconda squadra potrebbe aiutare il club nerazzurro ad incrementare gli introiti monetari attraverso scambi in entrata ed uscita di altri giocatori, oltre a valorizzare i più giovani in un contesto professionistico competitivo quale la Serie C.
Chissà che non si possa vedere, a breve, un’altra squadra dal futuro splendente.
Serie A
Inter-Lazio, le formazioni ufficiali
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Inter-Lazio, match valido per i quarti di finale della Coppa Italia, mette di fronte i nerazzurri (padroni di casa) e i biancocelesti.
Inter e Lazio si ritrovano faccia a faccia, dopo lo scioccante 0-6 che i nerazzurri hanno inferto ai biancocelesti all’Olimpico. Una partita che non deve fare giurisprudenza, poiché un risultato tennistico nel calcio moderno è quasi un unicum. La squadra di Baroni avrà sicuramente imparato la lezione e vorrà vendere cara la pelle, in una competizione “breve” come la Coppa Italia: dove sono praticamente tutte partite secche.
Inzaghi, dal canto suo, domenica sarà atteso al Maradona per una partita che vale una stagione. Per quanto il tecnico piacentino sia avvezzo alla competizione, il richiamo dello scontro diretto con il Napoli potrebbe essere troppo suadente per venire ignorato. Oltretutto, fra otto giorni esatti i meneghini saranno di scena in un altro circolo infernale: quello del De Kuip. Se ci sono turnazioni da fare, questo è il momento di farle.
Inter-Lazio, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
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