Serie A
Milan, Pulisic o Chukwueze? Pioli non scioglie le riserve
Milan, la gara di sabato sera rappresenterà moltissimo, non tanto come punti visto che siamo solo alla quarta giornata, quanto per senso di rivalsa contro i cugini nerazzurri reduci da quattro derby consecutivi vinti.
La gara di sabato 16 settembre avrà una doppia valenza per la squadra rossonera. In primis la voglia di mantenere la testa della classifica attualmente a quota 9 punti, frutto di tre vittorie su tre gare. In secondo luogo perchè l’Inter ha fatto bottino pieno nelle ultime quattro gare contro i rossoneri. Un trend da invertire in fretta per gli uomini di Stefano Pioli.
Il tecnico parmense sa che dovrà fare una partita perfetta in quanto la squdra di Inzaghi è apparsa fin da subito compatta ed imprevedibile al tempo stesso, con diverse soluzioni ed un centrocampo coeso e solido.
Da valutare alcuni giocatori le cui condizioni di salute non sono proprio impeccabili, Pioli dovrà sciogliere le riserve su chi schierare sulla destra. Ad oggi, pare in vantaggio Christian Pulisic, ma attenzione anche alle quotazioni di Samuel Chukwueze che sembrano in risalita dopo la buona prestazione con la nazionale nigeriana.
Il classe ’99 sicuramente andrebbe ad apportare maggiore dinamismo ed imprevedibilità sul fronte offensivo, a scapito dell’equilibrio che Pulisic è riuscito ad offrire fin dalle primissime apparizioni. Un dubbio per il tecnico rossonero il quale vuole cercare di mantenere un assetto il più possibile simile alle prime partite, tuttavia cerca quella mossa in più per cercare di scardinare l’attenta difesa interista.
Serie A
Hellas Verona, Kean demolisce la difesa: i piani per gennaio
L’Hellas Verona esce con le ossa rotte anche da Firenze. L’ex Kean sigla una tripletta e condanna alla sconfitta i gialloblu. A gennaio intervento sul mercato?
La vittoria con la Roma aveva riacceso l’entusiasmo intorno alla squadra di Zanetti che, dopo 3 sconfitte consecutive ha potuto rialzare la testa. Al Franchi però, nonostante un inizio promettente, troppi errori hanno sancito la sconfitta.
Hellas Verona, rivoluzione difensiva a gennaio?
Quella scaligera si conferma come peggiore difesa del campionato (27 reti subite) e colleziona l’ottava sconfitta di questa stagione. Un’ora di gioco incoraggiante che poi è vanificata col secondo gol di Moise Kean, lesto ad approfittare della dormita di Coppola per piazzare la zampata decisiva al centro di una mischia da corner.
La marcatura che è valsa la tripletta parte da un rinvio di De Gea e dal lavoro di dribbling dell’ex Juventus, che va sul destro fulmina Montipò sul secondo palo con un diagonale preciso.
Le responsabilità del reparto arretrato sono diverse ma tra infortuni e squalifiche si può dire che non ha mai trovato continuità. Gli stop di Dawidowicz e Frese hanno sicuramente condizionato il rendimento dei colleghi, se poi si aggiungono gli errori individuali la situazione comincia a prendere forma rapidamente.
A gennaio potrebbe verificarsi una piccola rivoluzione per aggiungere qualità dal punto di vista tattico e fisico. Qualcuno potrebbe partire per far spazio a prestiti temporanei ma esperti. Sogliano conosce bene la situazione, avendola vissuta diverse volte in questi anni. I tifosi si fidano di lui e credono che abbia già un piano per sistemare i punti deboli della rosa.
A sinistra manca un riferimento e Bradaric non può certo giocare ogni partita per 95 minuti. Ghilardi ha dato dimostrazione di solidità e personalità ma occorre tempo per inserirlo. Magnani si sta caricando la squadra sulle spalle e contro la Roma ha anche trovato il primo gol con questa maglia, tuttavia Daniliuc pare più deciso e funzionale al gioco del mister.
Sulla fascia opposta Tchatchoua ha fatto vedere sprazzi del giocatore ammirato contro il Napoli la prima giornata di campionato, qualora tornasse al 100% rappresenterebbe un’arma in più. Montipò ha compiuto diverse parate decisive quando il risultato era fermo sul 2-1 per i viola, tornando per alcuni istanti l’uomo che ha salvato l’Hellas nelle scorse stagioni.
Serie A
Lecce, scelto il sostituto di Gotti: oggi la firma
Dopo l’esonero di Gotti, il Lecce si prepara a scrivere nuove pagine della propria storia. La società ha scelto il nuovo tecnico: in giornata l’ufficialità.
Dopo aver condotto il Lecce a una miracolosa salvezza nella passata stagione, Luca Gotti ha pagato un inizio di campionato complicato e altalenante, che ha visto la squadra scivolare al terzultimo posto in classifica dopo dodici giornate.
I risultati deludenti, uniti a prestazioni che faticavano a trovare continuità, hanno costretto la dirigenza salentina a prendere una decisione dolorosa ma inevitabile. Secondo quanto dichiarato dalla società, l’esonero è stato dettato da ragioni tecniche: i frequenti esperimenti tattici di Gotti, invece di portare beneficio, avevano creato confusione tra i giocatori, rendendo difficile trovare un equilibrio in campo.
Tuttavia, il club non si è fatto trovare impreparato e ha già scelto il nuovo allenatore per rilanciare il progetto.
Lecce, arriva Giampaolo
La scelta è ricaduta su Marco Giampaolo, un tecnico di grande esperienza in Serie A che, dopo un primo contatto positivo, ha rapidamente trovato l’accordo con i vertici del club. Il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino ha ricevuto il via libera dai dirigenti per intavolare la trattativa, che dovrebbe concludersi già in giornata con tanto di annuncio ufficiale.
Giampaolo è determinato a rimettersi in gioco, desideroso di riportare in campo le sue idee dopo l’ultima esperienza sulla panchina della Sampdoria, conclusasi con un esonero nell’ottobre 2022.
L’accordo tra le parti sembra essere ormai una formalità, grazie anche alla disponibilità del tecnico abruzzese di ridimensionare il proprio ingaggio. Giampaolo, infatti, si legherà al Lecce con un contratto fino a giugno 2025 e uno stipendio netto di circa 500 mila euro. L’accordo prevede anche un premio salvezza e un’opzione fino al 2026 a favore del club.
Le prossime ore saranno decisive per definire gli ultimi dettagli, ma filtra un grande ottimismo sull’esito positivo della trattativa. Giampaolo avrà dunque l’opportunità di rilanciarsi su una panchina di Serie A, mentre il Lecce spera di aver trovato la guida giusta per risollevare la squadra e puntare a una nuova salvezza.
Serie A
Clamoroso Roma, anche Garcia tra i nomi per la panchina
Dopo l’esonero di Ivan Jurić, la Roma è alla ricerca del nuovo allenatore. Diversi nomi sul tavolo: valutato anche un possibile ritorno di Garcia.
Cala il sipario sull’era di Ivan Jurić, che chiude un capitolo breve ma estremamente turbolento nella storia recente della Roma. Una situazione che, paradossalmente, sembra segnare il punto più basso per il club capitolino negli ultimi vent’anni. Con due esoneri nel giro di pochi mesi, la società dei Friedkin si ritrova ora in una situazione delicatissima, con la consapevolezza di non poter più sbagliare.
Se con l’esonero di De Rossi la scelta era parsa affrettata e mal accolta da una piazza già scettica, l’addio di Jurić era diventato ormai inevitabile. Il tecnico croato non ha mai davvero conquistato l’ambiente giallorosso, trovandosi spesso a combattere contro la diffidenza dei tifosi e il peso delle aspettative.
Ora, approfittando della pausa per le nazionali, la dirigenza giallorossa si è presa il tempo necessario per valutare attentamente il prossimo passo. Con diversi nomi sul tavolo, questa scelta si presenta come uno snodo cruciale per il futuro del club.
Roma, tutti i nomi per la panchina
Stando alle ultime indiscrezioni, la Roma ha già avviato contatti con diversi candidati per la panchina. I primi nomi sulla lista sono quelli di Roberto Mancini, Massimiliano Allegri e Zeljko Terzic, tre profili che porterebbero esperienza internazionale e una leadership carismatica, ma che al tempo stesso richiederebbero un impegno economico significativo. Entrambi, infatti, chiedono garanzie importanti in vista del mercato di gennaio, oltre a contratti dall’ingaggio elevato.
Oltre a loro, spunta anche il nome di Frank Lampard, suggerito dall’agenzia CAA Base, alla quale i Friedkin si sono affidati per orientarsi nella scelta del nuovo tecnico.
Sullo sfondo restano Maurizio Sarri e Igor Tudor, penalizzati dal loro recente passato biancoceleste.
La suggestione Garcia
Il nome dell’ultima ora è quello di Rudi Garcia. L’allenatore francese ha già guidato la Roma tra il 2013 e il 2016, conoscen bene l’ambiente e saprebbe come gestire la pressione di una piazza che non perdona. Tuttavia, nonostante la sua esperienza e la familiarità con il club, il suo nome non scalda i cuori dei tifosi. La sua recente avventura al Napoli, conclusa con un esonero dopo un avvio deludente, pesa come un macigno sul suo possibile ritorno nella capitale.
In un clima di grande incertezza, non resta altro che aspettare. I tifosi della Roma restano in trepidante attesa. La decisione finale dei Friedkin arriverà nei prossimi giorni, e potrebbe determinare il destino della Roma anche per le stagioni a venire.
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