Serie A
Torino – Roma: fuoco e fiamme ma solo un pareggio
Dominazione giallorossa, gran finale del Torino. Un pareggio che posiziona bene in classifica i granata e lascia tanto amaro in bocca alla squadra di Mourinho.
Allo stadio Olimpico Grande Torino sono scese in campo Torino e Roma, determinate al dare il meglio per confermare un periodo favorevole negli ultimi rispettivi impegni.
Le formazioni
Torino 3-4-2-1: Milinkovic-Savic – Schuurs, Buongiorno, Rodriguez – Bellanova, Tameze, Ilic, Lazaro – Seck, Radonjic – Zapata. All.: Ivan Juric
Roma 3-4-2-1: Rui Patricio – Mancini, Llorente, N’dicka – Kristensen, Paredes, Cristante, Spinazzola – Dybala, El Shaarawy – Lukaku. All.: Josè Mourinho
Nei giallorossi è assente Renato Sanches, a causa di una lesione muscolare rimediata nell’ultima partita di Europa League.
Arbitro: Marco Guida
Guardalinee: Fabiano Preti
Guardalinee: Gamal Mokhtar
Quarto uomo: Antonio Giua
Primi minuti di fuoco
Già dai primi minuti si intuisce la determinazione di entrambe le squadre: al 5° minuto subito un’incursione granata con tiro di testa di Zapata salvato da Rui Patricio. A questa azione rispondono i giallorossi dopo tre minuti con un’azione di concerto tra Lukaku e Dybala, terminata con un tiro da fuori area dell’argentino, ma che non prende lo specchio della porta.
Un buon equilibrio
Nonostante il Torino pressi molto e costringa la Roma nella propria metà campo, la squadra di Mourinho non lascia molto spazio di azione e possibilità di molti tiri in porta.
Lukaku è marcato a uomo. Dybala si spegne un po’ verso la fine del primo tempo.
Al 39° scontro Lukaku – Buongiorno: su passaggio di N’dicka, Lukaku prova ad andare in porta ma sui scontra con l’avversario. Ma non è fallo.
Il tono si è abbassato rispetto all’inizio, ma c’è più equilibrio tra le due squadre, Roma meno bassa.
Un solo minuto di recupero.
Gioco molto fisico, ricco di contrasti. Qualche azione in più dei granata, per i giallorossi unica vera azione pericolosa quella di Lukaku.
Secondo tempo più giallorosso
Tornano in campo le squadre senza nessuna sostituzione.
La prima azione è nuovamente granata.
Risponde la Roma con Lukaku e Dybala. El Shaarawi non ci crede e l’azione sfuma. Ripresa emozionante.
Roma decisamente più alta in questo secondo tempo.
Rodriguez svolge il suo ruolo di copertura su Dybala alla perfezione.
Buona occasione del Torino al 7°: un pallone di Seck taglia tutta l’area ma finisce sul fono.
Risponde la Roma con El Shaarawy che arriva in anticipo su un pallone ma non centra lo specchio della porta. L’attaccante giallorosso sembra poco convinto nelle sue azione e non finalizza.
Cambio per il Torino al 55°: entra Vlašic ed esce Radonjič, non nella sua serata migliore.
Da qui progressione e attacco giallorosso: prima provvidenziale Rodriguez su azione di Kristensen, di testa; poi ci riprova la Roma, però sfortunata con un palo di Cristante su passaggio di Spinazzola dalla trequarti.
60°: ammonizione di Paredes.
Confusione nei granata, forse un po’ di nervosismo ci sono parecchi malintesi e poche finalizzazioni, soprattutto da parte di Seck.
Galoppata di Lukaku verso la porta, ma ha cinque giocatori addosso; è ancora Rodriguez a chiudere.
Roma in attacco con El Sharaawi che costringe Milinkovic-Savic ad una parata in due tempi.
Zapata impegna Rui Patricio in una parata semplice.
Conclusioni imprecisi che impensieriscono poco il portiere giallorosso.
Al 68° arriva la rete di Lukaku, su un’azione simile alla precedente che era stata fermata da Rodriguez: stavolta nel cuore dell’area granata, Lukaku tiene il pallone col destro, si gira e trova la porta. Errore di Buongiorno che lascia campo libero d’azione al belga.
Subito dopo cambio per la Roma: esce un poco convincente El Shaarawy, reo di troppe imprecisioni, ed entra Zalewski.
75° punizione di Ilic, ma nulla di fatto.
Dybala generoso, si impegna anche in copertura.
Juric opta per un doppio cambio: Sanabria e Karamoh al posto di Seck e Tameze.
Al 78° scontro tra Llorente e Sanabria, e il giocatore romanista si fa male al gomito. L’attesa ha il sottofondo dei fischi dello stadio. Finalmente Llorente si rialza e riprende regolarmente a giocare.
Al Sanabria crossa, Schuurs prova un’incursione, contrastata da Zalewski. Azione confusa, ma almeno il Torino ci prova. La difesa giallorossa finora ha lasciato pochi spazi agli avversari.
84° cartellino giallo Rasmus Nissen Kristensen e quarta sostituzione per il Torino: dentro Pietro Pellegri, fuori Raoul Bellanova.
Colpo di scena del Torino
Zapata riporta il risultato sul pareggio! Punizione battuta da Ilic e Zapata che mette dentro sul secondo palo.
Tutto da rifare per la squadra di Mourinho.
Sostituzione esce Leonardo Spinazzola e dentro Belotti. Accoglienza non delle migliori per l’ex.
Roma ferita dal pareggio ma che si spinge nella metà campo granata. Torino che rispondono con i contropiede.
Squadre stanche e si vede.
Sul finale impatto duro tra Milinkovic-Savic e Belotti. Nulla di preoccupante.
Decisivi Buongiorno e Rodriguez per il Torino.
Dybala e Lukaku scatenati.
Male Seck, poco convincente El Shaarawy.
Serie A
Juventus, che succede a Koopmeiners? La situazione
La Juventus, come Koopmeiners, si trova in una situazione complicata: tra eccessiva speculazione tattica e risultati che tardano ad arrivare.
La Juventus, ad oggi, non ha ancora perso una partita in campionato, ma è anche vero che imbattuti non vuol dire per forza punti. Infatti, la squadra attualmente non si trova in linea con le aspettative di inizio campionato. Aspettative che vedevano come obbiettivo minimo fissato dalla dirigenza il quarto posto: aspettativa che, seppur ancora raggiungibile, non sembra più cosi scontata.
Il bilancio delle ultime 10
Il grande problema della Juve è da ricercarsi nella mancanza di riferimenti. Sia in difesa che in attacco, passando per gli infortunati. Da un Koopmeiners che non la tocca mai ad un Yildiz schierato come mediano, fino al vuoto in difesa lasciato da Bremer.
Nelle ultime 10 tra campionato e coppe sono arrivate solo 3 vittorie, un numero troppo basso se teniamo conto delle grandi spese fatte sul mercato e del calibro dei giocatori acquistati. Uno su tutti Teun Koopmeiners. Il giocatore rincorso tutta l’estate da Giuntoli, che decise di fare carte false pur di venire alla Juve, ma che, fino ad ora, non è valso i sessanta milioni spesi per portarlo in bianconero.
Lo sviluppo di Koopmeiners
Il Koopmeiners che arriva a Torino è un centrocampista totale per definizione. Reso tale da Gasperini, che lo migliorerà a tal punto da essere in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo: dalla mediana alla trequarti.
L’allenatore italiano prenderà un giocatore abituato a giocare principalmente in 2 sistemi (4-2-3-1) e (4-3-3). Nei quali ricopriva principalmente il ruolo di mediano, salvo un passaggio a difensore centrale quando (allora all’AZ) era allenato da Van Der Brom.
Il grande risultato dell’allenatore italiano fu quello di adattare il giocatore al sistema (3-4-2-1) della Dea, comprendendo e valorizzando al meglio le straordinarie doti dell’Olandese.
Non è tutto merito di Gasperini, però: Koopmeiners aveva già fatto intendere di poter giocare avanzato. Basti pensare che, nella sua esperienza all’AZ dal 2017 al 2021, è riuscito a mettere insieme in 124 presenze 43 goal e 17 assist, pur giocando in una posizione arretrata.
Le ultime 2 partite di Koopmeiners
Nelle ultime 2 uscite con la Juventus, rispettivamente contro l’Aston Villa e il Lecce, abbiamo avuto modo di vedere un Koopmeiners spaesato e spesso senza palla.
Nello specifico a Birmingham contro i Villans, il numero 8 tocca palla 39 volte, 4 volte in meno di Di Gregorio. Fattore che si ripete Domenica sera al Via Del Mare, dove, nei 90 minuti in cui è stato in campo, riesce a mettere insieme sì 20 tocchi in più ma non riesce quasi mai ad essere incisivo: a discapito di una precisone nei passaggi del 89%.
I dati di Koopmeiners
Il grande problema di Koopmeiners è da ricercare nei sui dati. Se l’anno scorso l’olandese riusciva spesso a trovare la porta, quest’anno non riesce più a farlo.
La precisione nei suoi tiri è crollata a dismisura. L’anno scorso la statistica riguardo la precisione dei tiri si aggirava intorno ai 20 punti percentuali. Al contrario, quest’anno si trova allo 0%.
Scavando più a fondo, però, verremo a scoprire che il dato appena citato è l’unico in calo rispetto alla scorsa stagione. Koopmeiners ad oggi nella Juventus tira di più rispetto allo scorso anno e questo lo porta ad un notevole incremento degli expected goals sui 90 minuti, altro dato in grande crescita.
Questi dati ci aiutano a capire che il giocatore c’è ed è pronto a sbocciare, dunque non ci rimane che aspettarlo.
La possibile svolta
Il vero problema di Koop con questa Juventus è da ricercarsi nella poca incisività data da un gioco che lo vede troppo spesso lontano dal pallone, non garantendogli il controllo dell’azione.
Il giocatore così si trova costretto ad allargarsi esternamente pur di ricevere, fattore che inevitabilmente lo porta a spostarsi dalla zona di possesso che tanto gli piace.
Presto tutto cambierà (si spera) con il ritorno di Dusan Vlahovic, che permetterà all’olandese di ritrovare centralità nel sistema e di sfruttare le tante occasioni create in area di rigore (dato dei tocchi quasi raddoppiato rispetto alla stagione 23/24) che ha avuto in queste partite.
Alessandro Nardi
Notizie
Pogba tra i flop del 2024: torna il Premio Calciobidone
Torna più forte che mai il bidone d’oro della Serie A 2023-2024. Stiamo parlando del noto riconoscimento satirico e irriverente (unico nel suo genere) ‘Calciobidone‘ assegnato al peggior calciatore straniero dell’ultimo campionato di Serie A. Chi vincerà quest’anno l’ambito titolo del calciobidone, i ‘Razzie Awards’ del Calcio Italiano? Da oggi (per tutto il mese di dicembre) gli appassionati, come da tradizione, potranno decretare il vincitore del Premio Calciobidone 2024 (ribattezzato negli anni come l’erede del bidone d’oro).
Nel video sotto la presentazione ufficiale dei candidati al titolo e dei membri della giuria, deputati a selezionare i calciatori della ‘strepitosa’ e ‘spettacolare’ Flop Ten da votare in questo mese. La Commissione, presieduta e guidata dal blogger e scrittore pontino Cristian Vitali, è formata quest’anno da vari giornalisti del calibro di Ivan Zazzaroni e Darwin Pastorin.
I ‘Razzie Awards’ del Calcio Italiano, come ogni anno, promettono scintille e grande spettacolo. E’ stato Paul Pogba, centrocampista della Juve, il Calciobidone 2023, ‘titolo’ che certifica la peggior delusione straniera calcistica dell’anno in Serie A. Per il terzo anno consecutivo ha prevalso uno straniero della Juventus, nella classifica delle delusioni a cura di Calciobidoni, del Guerin Sportivo e di Calcio 2000. Dopo il gallese Ramsey nel 2021 e il brasiliano Arthur nel 2022, nel 2023 è stato il turno del ‘mitico’ ‘Polpo’ Pogba. Chi sarà il vincitore del 2024? Lo scopriremo tra poco più di un mese, subito dopo l’Epifania… Un forte ‘in bocca al lupo’ ai futuri bidoni del calcio….”.
TUTTI I CANDIDATI – Scopriamo ora (sotto riportiamo anche il video di presentazione come accennato) i candidati al titolo 2024. ABRAHAM (Roma/Milan), CELIK (Roma), DIA (Salernitana/Lazio), KLAASSEN (Inter). Quindi LINDSTROM (Napoli), POGBA (Juventus), RADONJIC (Torino). Infine SMALLING (Roma), TRESSOLDI (Sassuolo), VARANE (Como). Due conferme, quelle di Abraham e del “campione in carica” Pogba, che può quindi puntare a confermare il poco invidiabile titolo.
PER VOTARE I BIDONI DEL CALCIO – Si vota, come di consueto sul portale ufficiale del Guerin Sportivo o tramite i Profili Social del Calciobidone. Riguardo al titolo di ‘Jolly’, si potrà segnalare un ulteriore calciatore straniero non presente nella “Flop Ten”. Il giocatore che sarà maggiormente citato sarà il nuovo Calciobidone Jolly e succederà, pertanto, all’interista Carlos Joaquin Correa, proveniente da un biennio decisamente poco favorevole all’Inter.
In chiusura, come noto, ricordiamo che il Calciobidone è esclusivo appannaggio dei calciatori stranieri. Tuttavia, da diversi anni, è nata una consuetudine che vede apparire nella Locandina Ufficiale un personaggio italiano legato al mondo del calcio. Un personaggio che ha particolarmente deluso nello stesso periodo oggetto della votazione.
Quest’anno è stato selezionato il C.T. della Nazionale italiana Luciano Spalletti, reduce purtroppo da una figuraccia nel Campionato Europeo giocato in Germania, sia a livello di prestazioni che di risultati. Competizione, come sappiamo, conclusa con una prematura eliminazione per mano della Svizzera. Se quindi, “Abbiamo toccato il fondo”, come è stato detto nel 2023, pertanto ora, come logica conseguenza, “Stiamo raschiando il fondo” (del barile).
Serie A
Atalanta, De Roon versione bomber contro la Roma: la particolare statistica
L’Atalanta di Gasperini ha espugnato l’Olimpico di Roma grazie alle reti di De Roon e Zaniolo. Il centrocampista olandese quando vede la Roma diventa un bomber.
L’Atalanta vola in solitaria in seconda posizione, a meno un punto dal Napoli capolista. La formazione allenata da Gasperini, assente ieri per squalifica, nel monday night della 14° giornata ha conquistato tre punti importanti all’Olimpico contro la Roma di Ranieri.
A regalare la decima vittoria in Serie A ci hanno pensato Marten De Roon e l’ex di turno Nicolò Zaniolo. Il centrocampista olandese quando gioca contro la formazione giallorossa, oltre ad un grande lavoro di squadra, ha il vizio del goal.
Infatti, il giocatore bergamasco ha nella Roma la sua vittima preferita. In 16 presenze contro i giallorossi De Roon ha messo a segno ben tre reti (2017/2018, 2019/2020, 2024/2025), di più di qualsiasi altra squadra. Una sfida contro la formazione capitolina molto sentita per l’olandese visto che contro i giallorossi ha anche un altro record, sicuramente meno positivo di quello riguardo alle reti.
L’ex Sparta Rotterdam ha collezionato due espulsioni, entrambe per somma di ammonizioni. Contro nessun altra squadra De Roon ha registrato questi numeri.
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