Serie A
Napoli, dov’è finita la magia?
Il Napoli dello scorso anno sembra essere, oggi, un ricordo: non lontano, forse possibile, ma certamente ineguagliato, al momento. Ecco perché.
In tanti si chiedono: che cosa è cambiato rispetto al Napoli dello scorso anno, in grado di muovere e montagne e issarsi in cima alla classifica della Serie A?
La risposta più semplice sarebbe: è cambiato l’allenatore. Da Luciano Spalletti si è passati a Rudi Garcia, un tecnico puro, privo dello stesso potere trascinante dell’uomo di Certaldo.
Lo scorso anno, l’esordio in Serie A fu scoppiettante: nella prima partita di campionato contro l’Hellas Verona, il 15 agosto 2022, gli azzurri vinsero 5-2.
Indice
Il ruolo di Giuntoli
Da allora furono rarissime le sconfitte e sempre alle stelle l’energia. Certo, in quel Napoli c’era anche il sapiente zampino dell’allora ds Cristiano Giuntoli, oggi bianconero.
Un Giuntoli che era stato in grado di portare in Campania a pochi soldi un giocatore pressoché sconosciuto a livello europeo che poi si è rivelato un’arma letale: Kvicha Kvaratskhelia.
Oggi, però, Kvara non splende più. E come lui, anche Osimhen-il-fenomeno pare un diamante offuscato, in confronto alla scorsa stagione.
Quindi? Che cos’altro è cambiato? Un altro cambiamento importante è stata la partenza del difensore coreano Kim, passato al Bayern Monaco: una perdita di peso, per il reparto difesa.
Un’assenza che però oggi si fa sentire meno, grazie alle buone prove sul campo di Natan e Ostigard a Bologna.
Napoli, qual è il problema?
Qual è, quindi, il vero problema? Forse bisogna semplicemente prendere atto del fatto che il Napoli ha perso equilibrio e un po’ di magia.
Il cambiamento non è tutto da imputare a Garcia, che ora è nel mirino dei tifosi, vedove inconsolabili di Luciano Spalletti. Eppure lui è un ingranaggio decisivo in questo Napoli che non funziona più.
Sembra non esercitare autorità né reale autorevolezza sui propri giocatori: lo si deduce dall’atteggiamento degli attaccanti azzurri di punta, cioè i succitati Kvaratskhelia e Osimhen.
Ecco: l’ingrediente che manca a Garcia e che non mancava a Spalletti è il potere. E certamente gli manca il carisma del suo predecessore.
Napoli, le parole di De Laurentiis
De Laurentiis, forse conscio della propria responsabilità dell’attuale situazione, ha provato a placare gli animi: “Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti“.
Una cosa è certa: contro l’Udinese, prossima avversaria di Serie A, è tassativo vincere. Al momento, già l’obiettivo di arrivare tra le prime 4 squadre della classifica appare complesso. La Champions, ora, è più remota.
Serie A
Abodi mostra fiducia sul Franchi: “Vedo un riavvicinamento tra le parti, il Governo c’è”
Abodi, il ministro dello Sport, presente a Firenze oggi al Festival dell’Economia Civile ha parlato a margine dell’evento anche sulla situazione del Franchi.
Andrea Abodi si mostra fiducioso sulla situazione riguardo allo stadio Franchi, che è stato destinato a diventare uno degli stadi che rappresenteranno l’Italia a Euro 2032.
Domani è atteso un nuovo incontro tra il Sindaco di Firenza Funaro e il presidente Commisso sulla questione stadio, per capire anche se ci sarà un seguito alle dichiarazioni del patron viola che apriva alla possibilità di collaborare, dopo una chiusura che sembrava definitiva.
Queste le parole di Abodi: “Ho imparato che per le cose buone fatte bene i soldi non sono un problema. L’auspicio e la convinzione è questa, che non saranno gli ultimi soldi a fermare questo progetto. Vedo un riavvicinamento nei rapporti con la società e quando la situazione è così le soluzioni si trovano.
Il Governo farà la sua parte, lo abbiamo già detto. Firenze è parte del progetto complessivo che punta a Euro 2032: il Comune e la Fiorentina sono interlocutori che abbiamo già sentito in un tavolo condiviso. Sanno quali sono gli strumenti finanziari che possiamo mettere a disposizione. L’armonia porta soluzioni”.
Serie A
Como, lo squadrone di Mister Fabregas per il Napoli é pronto
Il Como ha completato la lista dei convocati che giocheranno stasera contro il Napoli a Fuorigrotta. La sfida allievo-maestro fra i due allenatori abbia inizio!
La pagina Tweet ufficiale del Como 1907 ha pubblicato da poche ore la lista dei convocati per la sfida contro il Napoli di Conte che si giocherà stasera nello stadio di Fuorigrotta. Ecco chi ha scelto Cesc Fabregas per questa gara:
Portieri: Audero, Vigorito, Reina Difensori: Kempf, Sala, Goldaniga, Iovine, Dossena, Fellipe Jack, Moreno, Van der Brempt Centrocampisti: Strefezza, Baselli, Sergi Roberto, Perrone, Engelhardt, Braunoder, Da Cunha, Mazzitelli, Paz, Verdi ; Attaccanti: Gabrielloni, Cutrone, Belotti, Jasim, Fadera.
Napoli-Como e Conte-Fabregas
Si prevede per il Como quindi una formazione 4-2-3-1, mentre per il Napoli un 4-3-3. Ma questa sarà solo una sfida tra squadre; sarà anche una sfida tra teste. Infatti Fabregas, ex giocatore di Conti sfiderà metaforicamente sul campo il suo ex-allenatore al Chelsea. I due si rispettano oggi come allora e questo traspare bene dalle loro parole.
Secondo Conte infatti il Como é “La squadra rivelazione del campionato” e su Fabregas dice: “Con Cesc abbiamo vinto col Chelsea la Premier e condiviso momenti importanti, ho sempre pensato potesse fare l’allenatore. Lui giocava in mezzo al campo, era uno che ti chiedeva sempre il perché di alcune cose e ora sono contento perché sta facendo un percorso veloce e bello. E poi si sta dimostrando molto preparato sotto tutti i punti di vista, ma di questo non avevo dubbi”
La stima dimostrata da Conte a Fabregas é reciproca, ed infatti dichiara: “Conte? È tra i più grandi allenatori degli ultimi 10 anni di calcio internazionale. All’inizio non mi metteva in campo ma ho imparato tantissimo da lui. Per me e per i miei ragazzi sarà un grande test affrontarlo”. Con queste premesse la partita si fa ancora più interessante. Un Napoli favorito allo scudetto stasera affronterà un Como rivelazione regalando emozioni sicure in campo.
Serie A
Napoli: Conte miglior allenatore del mese
Antonio Conte ha ricevuto un meritatissimo riconoscimento come miglior allenatore del mese di settembre, grazie ai risultati ottenuti con il Napoli.
Le due vittorie contro Cagliari e Monza, unite al pareggio contro la Juventus, hanno messo in evidenza la solidità della squadra e le capacità del tecnico di aggiudicarsi per la prima volta in questa stagione il premio come Coach Of The Month di Settembre, seguendo Paolo Vanoli, vincitore nel mese di Agosto.
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