Serie A
Serie A, Cagliari – Milan: analisi tecnica partita
Il Milan è chiamato a dare continuità al rendimento post -derby. Trappola Ranieri per Pioli, Adli in campo dal 1′.
Un Milan dal volto diverso a Cagliari punta a restare in scia all’Inter e dimostrare che anche le seconde linee sono all’altezza delle ambizioni del club. Olivier Giroud resterà almeno inizialmente in panchina, turnover.
Stefano Pioli deve gestire le energie della squadra per affrontare le quattro partite in quindici giorni tra campionato e Champions League. Sarà Okafor a partire titolare al fianco di Rafa Leao o Samuel Chukwueze.
Problemi che non ha il Cagliari, concentrato esclusivamente sul campionato e la corsa salvezza. Alla ricerca della prima vittoria in campionato. La squadra è penultima a due punti, a una lunghezza dall’accoppiata Udinese-Salernitana.
Sarà una sfida nelle quali le motivazioni faranno la differenza, più della tattica e dei singoli. Il caloroso pubblico isolano potrebbe dare quella spinta in più a Nahitan Nandez e compagni. Se ci fosse vento, rossoneri poco abituati.
Serie A, le mosse di Claudio Ranieri. Milan con il 4-3-3
Dopo la disgressione tattica con il Verona, il Milan torna a utilizzare il 4-3-3. Che sfiderà il 3-5-2 dei rossoblù, Claudio Ranieri cercherà la superiorità numerica in mezzo al campo. Aggressioni continue alla mediana milanista.
Nahitan Nandez, Matteo Prati e Antoine Makombou hanno quella fisicità in grado di mettere in difficolta Tijjani Reijnders, Yacine Adli e Ruben Loftus-Cheek. Gabriele Zappa e Tommaso Augello devono spingere molto.
Per tenere bassi Alessandro Florenzi (sorpasso definitivo su Davide Calabria ?) e Theo Hernandez. Sul francese sono previsti raddoppi costanti, Gabriele Zappa sarà aiutato da Nahitan Nandez. Pallino del gioco in mano al Milan.
Scelta mirata da parte di Claudio Ranieri, orientato a prendere esempio dall’Inter: attendere e colpire a freddo. Leonardo Pavoletti e Andrea Petagna si contendono una maglia: sono forti di testa, bel test per i centrali Milan.
Serie A
Empoli-Torino, le formazioni ufficiali del match
Empoli-Torino, match valido per la 16^ giornata di Serie A 2024/25: le scelte ufficiali di Roberto D’Aversa e Paolo Vanoli per l’anticipo.
La sedicesima giornata del campionato di Serie A 2024/2025 si apre con Empoli-Torino. La formazione toscana è reduce della convincente vittoria sul campo del Verona, quella granata ha invece pareggiato 0-0 sul campo del Genoa e sta attraversando un periodo negativo.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.
La designazione arbitrale
Arbitro: Bonacina
Assistenti: Preti – Ceccon
IV Ufficiale: La Penna
VAR: Pezzuto
AVAR: Meraviglia
Empoli-Torino, le formazioni ufficiali
EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Anjorin, Maleh, Pezzella; Esposito, Cacace; Colombo. Allenatore: Roberto D’Aversa
TORINO (3-5-2): Milinkovic Savic; Walukiewicz, Coco, Masina; Pedersen, Linetty, Ricci, Gineitis, Sosa; Karamoh, Sanabria. Allenatore: Paolo Vanoli
Serie A
Benitez: “Inter sotto rendimento a Leverkusen. Atalanta-Real partita bellissima. Sulla Juventus…”
In un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”, l’ex allenatore di Inter e Napoli, Rafa Benitez, ha parlato delle ultime uscite delle italiane in Champions.
Parole che fanno ben sperare il calcio italiano in Europa quelle di Benitez. L’allenatore è parso molto entusiasta della prova dell’Atalanta contro il Real Madrid e, ha ribadito la forza dell’Inter nonostante la sconfitta di Leverkusen inoltre, ha elogiato Dusan Vlahovic.
Le parole di Benitez
In seguito le parole del tecnico spagnolo:
Sulla Juventus e Vlahovic
“L’uomo della settimana è Vlahovic perché l’1-0 sul City ha finito per imprimere un’accelerazione alla metamorfosi della Juve: rischiava seriamente di ritrovarsi in una situazione complicata, se non avesse vinto o peggio ancora se avesse perso. E comunque, con Vlahovic aggiungerei Leao per il gol; Ferran Torres per la doppietta con il Barça a Dortmund; ma anche le prodezze di Mbappé e Bellingham“.
Sull’Inter
“L’Inter è solida: a Leverkusen può essere stata un filo sotto rendimento ma ha subito gol proprio quando sembrava che nulla avrebbe sbloccato lo 0-0. Troppo forti gli uomini di Inzaghi per non pensare di ritrovarseli direttamente agli ottavi”.
Sull’Atalanta e il Bologna
“Partita bellissima, viva sino all’ultimissimo secondo. L’hanno decisa i giganti del Real nell’uno contro uno. Ma è stata dimostrazione di gran calcio, un’emozione dietro l’altra”. Infine, una battuta sul Bologna: “Questa Champions gli dà esperienza che varrà per le prossime stagioni e anche in campionato. Giocare con le grandi aiuta a diventare più grandi”
Serie A
Fiorentina alla prova del 9 in casa dell’ex Italiano
La Fiorentina è attesa domenica pomeriggio al Dall’Ara dal Bologna: è il derby dell’Appennino n.145.
Palladino contro Italiano, una sfida dai sistemi di gioco praticamente contrapposti: più cinico, verticale e veloce quello dell’attuale tecnico viola, più orizzontale, dispendioso e avvolgente quello del mister rossoblu.
Dopo la clamorosa vittoria per 7-0 contro il Lask, la vittoria con il maggior numero di reti segnati dalla Fiorentina nella propria storia europea, i viola si troveranno di fronte il Bologna allenato dal grande ex Vincenzo Italiano.
L’attuale tecnico rossoblu è stato sicuramente divisivo nel triennio viola: osannato da chi gli ha riconosciuto di aver dato una decisa identità alla propria squadra, portandola a tre finali, seppur perse, aspramente criticato da chi non ha visto in Italiano la capacità di evolvere, ripentendo gli stessi errori tattici lungo tutto il triennio.
Ora le strade si sono divise e Italiano prova a tenere alta la classifica di un Bologna, che l’anno scorso ha raggiunto la Champions League. Dopo un inizio non semplice, i rossoblu hanno ripreso la propria marcia e rispetto alla scorsa stagione sono solo 3 i punti in meno alla 15esima giornata.
Palladino dal canto suo proverà ad ottenere la nona vittoria consecutiva, superando il record di otto vittorie della società viola, stabilito la scorsa giornata con il gol vittoria di Cataldi che ha eguagliato la Fiorentina 1959-60.
Ci vorrà la Fiorentina migliore per espugnare il Dall’Ara, che negli ultimi anni è stato un muro invalicabile per i viola: ma i giocatori di Palladino in questo momento sembrano in grado di superare ogni avversità.
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