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Fiorentina, Prandelli di ricordi

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Nazionale, Cesare Prandelli

L’ex tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli ammette di avere mantenuto intatto l’amore per i colori viola. E getta lo sguardo sul futuro. 

Fiorentina, sensazioni a… Prandelli

Fiorentina

Cesare Prandelli

Alla Fiorentina ha legato due momenti significativi della sua carriera di allenatore. Il primo tra il 2005 e il 2010, il secondo nel 2020-21.

Nel prisma che abita il suo cuore e i suoi ricordi, Cesare Prandelli ha un colore che troneggia su tutti: il viola. E a Viola News lo conferma cartesianamente.

“Quando ho accettato di tornare alla Fiorentina  – dice – c’era il problema del Covid ed era una situazione complicata anche a livello personale, mi sono messo sulle spalle tanti problemi, forse avrei dovuto limitarmi a fare l’allenatore e man mano che andavo avanti mi rendevo conto che ero un po’ solo, non c’era condivisione sulla progettazione”.

Prandelli sforna un aneddoto dopo l’altro, consapevole del fatto che i ricordi rendano l’idea assai meglio dei concetti: “In Sampdoria-Fiorentina – prosegue – quando Quagliarella ha fatto gol ho sentito un vuoto dentro di quattro-cinque secondi, mi è mancata l’aria, ho parlato con persone competenti e mi hanno consigliato di staccare un po’, sentivo il peso della responsabilità, un assillo mentale e coinvolgimento totale che mi dava malessere ogni volta che entravo al centro sportivo”.

Sensazioni di un tecnico che si è sempre sentito il viola cucito addosso come un vestito su misura.  “Abbiamo giocato a Benevento quando Dusan fece tre gol – prosegue- ma mi sentito a disagio, la cosa è continuata per qualche giorno e dopo la partita col Milan ho deciso di staccare, non è stata depressione, non ho avuto paura, anzi, mi sono alleggerito”.

Il fatto che altri allenatori si siano trovati a dover avere per fastidioso compagno di strada uno stress difficile da gestire lo ha rincuorato. Se non sei il solo a vivere un problema, almeno puoi capire di non essere tu l’unico a dover portare la croce.

Lo stress se n’è andato. L’amore per la Fiorentina, invece, ha messo le tende nella sua vita. “Mi è rimasta nel cuore – spiega – all’inizio ho fatto fatica a rivederla, ora la seguo con amore ma non sono più tornato allo stadio, sicuramente succederà”.

 

 

Serie A

Stam: “Il Milan può ancora vincere lo scudetto. Su Leao e Reijnders…”

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L’ex difensore rossonero ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento in casa Milan e su alcuni singoli. Leggi con noi le parole di Stam.

Nel corso della sua intervista, rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Jaap Stamp si è soffermato sul Milan di Fosenca, e in particolare sul momento di Rafa Leao e Reijnders.

Stam

Le parole di Stam

Sul Milan.

Il Milan sta crescendo e lo sviluppo del progetto sta andando molto bene. In Serie A non è ancora in cima alla classifica, ma avrà la possibilità di avvicinarsi alle prime posizioni: sono stati giocati solo tre mesi e restano ancora tante giornate. Sognare lo Scudetto? Sì, perché anche le altre lasceranno punti per strada. Nell’arco di un campionato prima o poi succede da tutti”.

La non costanza nei risultati.

“Non bisogna essere preoccupati o delusi. Questa squadra migliorerà e mostrerà tutte le sue qualità. Quando si cambia allenatore bisogna essere pazienti, ma i giocatori in grado di fare la differenza il Milan li ha”.

Su Leao.

“A Madrid è stato decisivo e ha confermato di avere doti fuori dal comune”.

Su Reijnders.

Tijjani sa fare tutto: è bravo nel lanciare, nel portare la palla e nell’uscire dal pressing, ma sa anche arrivare alla conclusione. Non dico che sia già uno dei migliori centrocampisti al mondo, ma lo diventerà perché sono convinto che non abbiamo ancora visto tutto il suo potenziale. Il Milan fa bene a tenerselo stretto perché probabilmente i top club della Premier League lo staranno già seguendo“.

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Serie A

Juventus, la maglia celebrativa per i 50 anni di Del Piero

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del piero

Oggi è un giorno speciale in casa Juventus, con i tifosi bianconeri che vivono l’emozione del derby della Mole contro il Torino, in programma questa sera alle 20:45.

Del Piero juventus

Italian soccer star Alessandro Del Piero attends a promotional event by a Chinese floor board maker in Shanghai, China, 21 March 2017

La partita, che già accende le passioni, assume un significato particolare per i sostenitori della Juventus, in quanto coincide con il 50° compleanno di Alex Del Piero, il capitano che ha segnato la storia del club.

La Juventus ha voluto celebrare il suo grande ex attraverso le proprie storie su Instagram, pubblicando una foto iconica che lo ritrae mentre solleva la Champions League vinta con la squadra.

Non è tutto: poco fa, il club ha rivelato un regalo speciale per Del Piero, mostrando un reel in cui si vede una maglia celebrativa per il suo 50° compleanno. La maglia, indossata dalla Juve di quest’anno, presenta il ritratto dell’ex campione, un gesto che sottolinea l’amore e il rispetto che il club nutre per il suo storico capitano.

Fra i tifosi, però, non manca la domanda che continua a circolare da tempo: “Quando vedremo Del Piero in dirigenza?”. La sua presenza nel club bianconero è sempre più attesa, e molti sperano che prima o poi possa tornare a far parte della famiglia bianconera anche in un ruolo dirigenziale, portando con sé la sua esperienza e il suo carisma.

 

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Serie A

Napoli, Calzona convoca Lobotka e Conte storce il naso

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Fantacalcio, Lobotka, Napoli

Il centrocampista del Napoli Lobotka è appena tornato a disposizione dall’infortunio ed è già stato convocato in Nazionale da Calzona. La società non gradisce.

Stranislav Lobotka si era precedentemente infortunato in un match di Nations League con la sua Nazionale. Questo problema fisico lo ha costretto a saltare 4 gare di campionato ed è tornato a disposizione giusto in tempo per la sfida decisiva contro l’Inter di Simone Inzaghi. Il giocatore slovacco però, nel frattempo ha ricevuto la convocazione da parte di Ciccio Calzona, tecnico che nella scorsa stagione si è seduto sulla panchina del Napoli, ed attualmente alla guida della Slovacchia.

Il Napoli infastidito

La società azzurra non ha di certo preso con gioia questa notizia. Conte ha appena ritrovato uno dei giocatori cardini del suo progetto e già lo deve vedere andar via di nuovo a giocare partite e sottoporsi al rischio di ricadute.

Il Napoli ha interpretato questo gesto quasi come un “colpo basso” da parte di Calzona, visti anche i buoni rapporti che vi erano tra la società ed il tecnico toscano. D’altro canto, lui deve pensare al bene della sua Nazionale ed un giocatore come Lobotka è essenziale per il suo gioco. La Slovacchia vuole conquistare la promozione nel gruppo B ed ha lo scontro diretto contro la Svezia e la partita contro l’Estonia.

Napoli

 

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