Serie A
Frosinone – Fiorentina 1-1: Nico non basta, la Viola si spegne nella ripresa | Le pagelle gigliate
Frosinone – Fiorentina termina in parità, un gol per tempo. I ciociari approfittano del calo dei viola nella ripresa dopo una buona prima frazione.
La Fiorentina non riesce a spiccare il volo nonostante l’ennesimo gol di testa di Nico Gonzalez al 20′ che festeggia la firma sul rinnovo del contratto. Gli uomini di Italiano dopo una prima frazione ben giocata, sprecando però troppe occasioni che alla fine si sono rivelate un peccato da espiare.
Il Frosinone nella ripresa ha tenuto il pallino del gioco, ma pur non creando grandi occasioni di fronte a Terracciano si fa rimontare da un gol di Soule al 70′.
Frosinone – Fiorentina, le pagelle viola
TERRACCIANO 6 – Serata di riposo rispetto agli straordinari di Udine: attento nei rinvii e in qualche uscita. Può poco sul gol.
PARISI 6 – Parte come terzino destro, passando nella corsia opposta nella ripresa. Qualche buona giocata intervallata da qualche altra meno buona.
MILENKOVIC 6 – Centralmente il Frosinone attacca poco, rimedia un giallo a metà primo tempo. Una buona punizione nella ripresa impegna Turati.
QUARTA 6 – Per l’argentino partita attenta senza sbavatura, stasera non riesce a farsi vedere nell’area avversaria.
BIRAGHI 6 – Esce all’intervallo per un colpo alla caviglia: tutto sommato è protagonista in positivo nella prima frazione dei viola.
Dal 1’st KAYODE 5,5 – Italiano lo inserisce nella ripresa. Si trova davanti il più pericoloso dei ciociari, Caso, che lo mette in difficoltà. Sfortuna nel pareggio gialloblu deviando il pallone in maniera favorevole sulla testa di Soule.
ARTHUR 5,5 – Nel primo tempo viola pur giocato bene lui non è nel vivo del gioco, nella ripresa cala ulteriormente.
Dal 25’st MANDRAGORA 6 – Mette un po’ di peso al centrocampo viola.
DUNCAN 7 – Il mediano ghanese è insieme a Nico il migliore dei viola. Un primo tempo ottimo con giocate importanti e l’assist per l’argentino, cala nel finale.
NICO 7 – L’argentino è decisivo per i viola: al momento è l’unico attaccante che vede la porta. Italiano lo lascia in campo fino alla fine, ma non ha i novanta minuti sulle gambe.
BONAVENTURA 5,5 – Inizia bene, prova a dialogare come suo solito con classe con i compagni, ma si spegne presto.
Dal 25’st BARAK – sv
SOTTIL 5 – Il voto è la media di quello che offre nel primo tempo tra le sgommate che fanno a pezzi la difesa del Frosinone e le scelte sballate finale, tiro o assist che sia…
Dal 15’st IKONÈ 5,5 – Rientra in campo dopo un paio di mesi praticamente: offre un’ottima giocata in area, ma perde il pallone da cui nasce il pari dei ragazzi di Di Francesco.
NZOLA 5,5 – Nel primo tempo almeno riesce ad andare al tiro per almeno tre volte, unico segnale positivo della partita. Nella ripresa scompare.
Dal 35’st BELTRAN – S.v.
Serie A
Hellas Verona, Zanetti: “Si doveva fare di più”
L’Hellas Verona oggi non ha nulla da festeggiare: sul campo della Fiorentina, infatti, ha riportato un bruciante 3-1. Le parole di Paolo Zanetti.
Hellas Verona, la conferenza stampa di Paolo Zanetti
Davanti a Kean non si poteva fare di più?
“Si doveva fare di più. Impegno e atteggiamento ci sono stati, per gran parte la partita è stata combattuta. Eravamo in gara, poi abbiamo preso gol su calcio d’angolo, in marcatura, quindi ci siamo allungati per rimetterla di nuovo in piedi e abbiamo preso il 3-1. La Fiorentina ha grande qualità e fiducia, un centravanti supportato dalla squadra che segna a ogni palla che tocca”.
Può crescere l’autostima?
“Per noi l’autostima è importante. Dobbiamo passare da vittorie importanti e sconfitte pesanti, il percorso non è semplice ma ho buoni giocatori. Siamo alla ricerca di una solidità diversa, oggi il risultato ci punisce ma l’atteggiamento c’è stato. Però siamo stati imperfetti e per fare punti qui devi essere perfetto”.
Nel secondo tempo avete fatto poco.
“Sicuramente siamo calati, ma nel primo tempo avevamo speso per tenere bassa la Fiorentina. Andavamo bene in ripartenza, la partita era in bilico. Nel secondo tempo abbiamo calato la pressione e ci siamo abbassati troppo. Il gol preso su angolo è stato brutto, il binario è cambiato e il risultato ci penalizza oltremodo.
Credo che comunque i ragazzi abbiano dato tutto, probabilmente non ne hanno avuto. La scorsa abbiamo speso tanto, il periodo è difficile e siamo un po’ calati sulle energie nervose alla lunga”.
Pesano le difficoltà in fase difensiva?
“La continuità di prestazione c’è stata, i ragazzi hanno dato tutto e questo è importante. In altre partite siamo stati diversi, cerchiamo la continuità soprattutto in questo. Non è la stessa prestazione della settimana scorsa, è evidente ma non era facile ripetersi contro questa Fiorentina. Non siamo stati al livello di una squadra proiettata alla Champions e non mi sento di dire nulla ai ragazzi su impegno e partecipazione.
Hanno voluto provarci. Poi, certo, i numeri dicono così. L’ultimo gol subito oggi è stato figlio di una ripartenza nostra, in cui siamo saliti con tutti i giocatori per ritrovarci scoperti dietro. Dobbiamo essere più solidi nel lavoro di squadra, non possiamo abbandonare da soli i nostri difensori o i gol li subiamo. D’altra parte però si è segnato pure oggi e continuiamo nella striscia”.
O vincete o perdete.
“Ancora non abbiamo fatto uno 0-0, prima o poi… Sul primo gol stavamo attaccando noi, ci siamo scoperti un attimo con Serdar che si era inserito e siamo stati vulnerabili. Il processo deriva dalla paura per i tanti gol stupidi presi nella prima parte. Vedo comunque passi avanti, la difesa lotta diversamente. Non siamo ancora dove dovremmo, ma ci stiamo muovendo meglio. L’importante è continuare a segnare, per vincere bisogna fare gol”.
Che lotta salvezza vivrete quest’anno?
“Come sempre, il campionato è diviso in due altri mini-campionati. Ci siamo noi e le grandi squadre. In questo momento nella nostra zona siamo in tanti e significa che i problemi e gli alti e bassi li hanno avuti tutti, chi prima e chi dopo. La spunterà chi ha più continuità: gli scontri diretti fanno la differenza, ma se come noi batti Napoli e Roma sono vittorie importanti. E devi ricercare anche quelle. Oggi pure ci abbiamo provato, ma diamo merito all’avversario. Per essere all’altezza di questa partita bisognava essere perfetti dietro e super cinici in attacco. La prestazione è stata buona, ma non sufficiente per fare punti”.
Serie A
Fiorentina, Palladino: “Ci tengo a dedicare la vittoria a Ikone”
La Fiorentina festeggia l’approdo al terzo posto in classifica con la vittoria 3-1 sull’Hellas Verona. Parla il mister viola Raffaele Palladino.
Una vittoria netta, sancita soprattutto dalla splendida doppietta di Moise Kean, che ha portato la Fiorentina al terzo posto della classifica di Serie A.
Merito anche del tecnico viola Raffaele Palladino, che ha analizzato il trionfo nella conferenza stampa post-partita.
Fiorentina, la conferenza stampa post-partita di Raffaele Palladino
Soffre di vertigini vista la classifica? Potete rimanere lassù?
“Se ci restiamo dipende da noi. Dagli allenamenti, dall’atteggiamento, dall’intensità e dallo spirito che abbiamo sempre. I frutti della domenica arrivano da quanto facciamo in settimana. Il gruppo è competitivo e vuole continuare a stupire e crescere, della classifica non m’importa. Non la guardo. Ora ci riposiamo qualche giorno, tutto meritato, poi ripartiamo. Ci tengo a dedicare la vittoria di oggi a Ikone, ha subito un lutto familiare”.
Kean sta andando oltre le sue aspettative?
“Non vi nego che lo volevo già a Monza, lo vedevo come un grande attaccante. Ha tutto. Deve continuare a stare così bene fisicamente, i frutti che sta raccogliendo arrivano dal suo lavoro quotidiano. Ed è merito anche della squadra. Oggi hanno tutti attaccato e difeso insieme, la difesa è stata brava nei duelli. Non era semplice, loro giocavano tanto di ripartenza”.
Queste vittorie valgono di più di quelle nei big match?
“Prendo la maturità. Siamo alla ricerca di quella, credo la squadra stia lavorando bene. La Serie A non è facile, trovi chi ti prende alto, chi ti sfida a viso aperto, ma anche chi difende 4-5-1 come oggi. E non è facile scardinare, ci vuole pazienza, intelligenza e maturità per capire cosa fare. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà, ma nel secondo non c’è stata partita”.
Firenze torna a cantare sognando il primo posto.
“Io ogni volta che sono venuto a Firenze ho sempre sentito i tifosi cantare e dare una marcia in più. Quest’anno si vede grande entusiasmo, la gente è felice. Ogni tanto mi concedo una serata libera e vado a giro, percepisco l’entusiasmo della gente. C’è grande gioia. Continuiamo così ma non illudiamoci, potrebbero arrivare tempi in cui non riusciamo a vincere e avremo bisogno dei nostri tifosi. Però sono davvero trainanti, bello regalare loro gioie”.
Serie A
Roma, niente Juric in conferenza. L’esonero è servito
Il suo destino era già deciso: in caso di sconfitta contro il Bologna Ivan Juric sarebbe stato esonerato. Il primo segnale è l’assenza in conferenza stampa.
È arrivato il momento che tanti tifosi giallorossi stavano aspettando con impazienza: l’esonero del tecnico “a tempo” della Roma, Ivan Juric.
Dopo la disfatta contro il Bologna, resa meno amara dall’incredibile apporto di Stephan El Shaarawy, con una Curva Sud svuotata e dissidente, è arrivato il momento di un nuovo allenatore.
La misura è talmente colma che Juric non interviene nemmeno in conferenza stampa nel post-partita, a dimostrazione del fatto che la rottura è insanabile. Intanto Ivan Juric ha lasciato l’Olimpico.
Dal club è arrivato il comunicato stampa ufficiale sull’esonero, che recita così: “Vogliamo ringraziare Ivan Juric per il suo duro lavoro nelle ultime settimane. Ha gestito un ambiente difficile con il massimo della professionalità, e di questo gli siamo grati. Gli auguriamo tutto il meglio per il suo futuro. La ricerca di un nuovo responsabile dell’area tecnica è già iniziata e verrà annunciato nei prossimi giorni.”.
Ora il valzer del post-Juric può avere inizio.
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