Calcio Femminile
Gravina ma che bel Castel…di Sangro
Gravina difende la scelta dello stadio per il match di Nations League Italia – Svezia. Scelta molto criticata soprattutto dalla nazionale svedese.
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, non ha preso bene le parole delle giocatrici svedesi. Con portavoce Kosovare Asllani, le ragazze di Gerhardsson, hanno criticato la scelta dello stadio per la partita di martedì: secondo loro lo Stadio Teofilo Patini di Castel di Sangro è inadatto, troppo isolato e troppo piccolo.
La risposta di Gravina
Gravina si è molto risentito: a suo avviso lo stadio è collocato in un luogo paesaggisticamente rilevante, è uno stadio federale a tutti gli effetti. Sottolinea che è usato spesso dalla nazionale maschile under 19 e under 21. Appunto. Si può immaginare essere questa la risposta che potrebbe dare l’attaccante milanista.
È cosa nota l’attaccamento di Gravina a questi luoghi. Residente da tempo a Sulmona, è stato presidente della squadra di calcio del Castel di Sangro 1984 al 1996. Sotto la sua direzione il club ha realizzato un vero miracolo: arriva a disputare la Serie B.
Il riconoscimento federale
Al termine dell’ultima partita di Nations League disputata dall’Italia Femminile, la telecronista Carolina Morace ha sottolineato come la squadra sia tecnicamente preparata ma ancora non all’altezza. Ma non perché non brave o motivate. Semplicemente per assicurarsi numeri e risultati servano investimenti.
C’è un gap con le altre nazioni”
Ha aggiunto l’ex nazionale.
Ed è vero. Nelle altre nazioni le squadre femminile hanno il loro stadio e naming partner; alle grandi partite viene dedicato uno stadio di prestigio; gli ingressi sono a pagamento.
Le svedesi hanno trovato molto “buffo” il fatto che gli ingressi alla partita fossero gratuiti.
Calcio femminile: che fare?
Al calcio femminile serve un riconoscimento a 360°. Servirà cavalcare l’onda spagnola?
Calcio Femminile
Calcio femminile vs Infantino: no alla saudita Aramco
Calcio femminile: calciatrici unite in una lettera per chiedere alla Fifa di rompere gli accordi con la sua socia principale, la compagnia petrolifera saudita.
Le firmatarie provengono da 24 nazioni diverse.
Un unico destinatario: Gianni Infantino.
Le calciatrici compatte contro un contratto di sponsorizzazione da 350milioni di dollari in cui rientrano anche Adidas, Qatar Airways, Hyundai e Coca-Cola.
L’accordo
La firma lo scorso aprile e lega Aramco alla Fifa fino a fine 2027.
Infatti sarà main sponsor per i campionati di calcio mondiali maschili del 2026 e femminili 2027.
Ma è un controsenso secondo le calciatrici: come può un Paese che non rispetta i diritti delle donne e criminalizza la comunità Lgbtq+ sponsorizzare questi eventi?
Non solo: il gigante del petrolio minaccia anche l’ambiente globale.
Sportwashing
“Le autorità saudite hanno speso migliaia di milioni in patrocini sportivi per tentare di sviare l’attenzione dalla brutale reputazione del regime in materia di diritti umani, ma il trattamento delle donne parla da solo” dichiarano le atlete nella lettera.
Chiedono quindi al presidente della Fifa Gianni Infantino di annullarlo.
Questa iniziativa è cominciata un paio di giorni dopo la fine del titanico torneo di tennis “Six Kings slam” che ha visto il trionfo di Jannik Sinner e aveva in palio un premio di ben 6 milioni di euro.
“Mentre tutti noi ne paghiamo le conseguenze, Riad fa profitti, con la Fifa come sua cheerleader”.
Le firmatarie del calcio femminile
“Non sono sorpresa che siano le donne a portare avanti la protesta” dice Katia Serra, ex calciatrice e commentatrice tv, ai microfoni della Rai “tradizionalmente sono più sensibili ad attivarsi anche per temi che vanno al di là di un qualcosa legato alla sfera personale”.
Sei le protagoniste del calcio femminile italiano a mettere il loro nome: tra loro Francesca Durante ed Elena Linari, impegnate nel ritiro con la Nazionale Azzurra femminile e quindi in silenzio stampa.
“Solo 6 le italiane che hanno sottoscritto” commenta Serra “serve una coscienza più allargata.”
Ma altre atlete della Serie A eBay hanno sottoscritto: Katja Schroffenegger del Como, Norma Cinotti della Samp, Rachele Baldi e Francesca Durante dell’Inter, Tecla Pettenuzzo del Napoli, l’austriaca Georgieva della Fiorentina, la danese Skovsen del Napoli, la tedesca Krumbiegel della Juventus.
Le promotrici
Tra le più attive poi figura la danese Junge Pedersen dell’Inter.
“Sono brava a posizionarmi correttamente” dichiara la centrocampista nerazzurra.
In un post su IG ha dato un messaggio inequivocabile, dichiarandosi contro la repressione delle donne, contro l’omofobia, la sponsorizzazione del petrolio e del gas, contro l’abuso dei diritti umani e dunque è contro questo accordo tra Fifa e Aramco.
In un’intervista all’Ansa ha spiegato “I valori non sono solo parole da scrivere su una pagina: è necessario viverli e sostenerli. È un regime autocratico, viola in maniera sistematica i diritti delle donne e criminalizza la comunità Lgtbqi+”.
Tra i nomi che hanno sottoscritto anche l’attaccante spagnola Maitane Lopez e la capitana della nazionale canadese, Jessie Fleming.
Pedersen ha promosso quest’iniziativa insieme a alla centrocampista delle Rangers l’olandese Tessel Middag e dell’attaccante del Hearts e della nazionale neozelandese Katie Rood.
“Ci siamo trovate insieme un giorno” ha raccontato Pedersen “Ne abbiamo parlato, abbiamo iniziato a contattare altre ragazze che conoscevamo. E tutto è cresciuto”.
Sebbene le condizioni delle atlete saudite siano migliorate negli ultimi tempi, molto diverse sono quelle del resto della popolazione femminile in quei territori.
Molte donne sono incarcerate per aver espresso opinioni politiche.
È sopratutto per loro che il calcio femminile mondiale sta alzando la voce.
Calcio Femminile
Macché te lo guardi? – il recap sul 7° turno di Serie A femminile
Settimo appuntamento con “Macché te lo guardi?”, la nuova rubrica settimanale di Calciostyle dedicata al campionato di Serie A femminile 2024/2025.
Il movimento calcistico femminile in Italia negli ultimi anni sta sempre prendendo più spazio, attirando l’interesse di milioni di tifosi che vivono lo sport nel nostro caro Stivale. Nonostante ci sia ancora una stragrande maggioranza di persone che “snobba” questa categoria, nelle ultime stagioni ci sono stati diversi eventi e fatti che hanno portato il calcio femminile ad un gradino molto alto.
Non possiamo non iniziare dal passaggio al professionismo (1° luglio 2022) arrivando a traguardi che fino a pochi anni fa erano impensabili, come per esempio raggiungere la quota di 40 mila spettatori per un singolo match.
Con gli altri stati europei (Spagna e Inghilterra su tutti) la differenza, a livello di audience e interesse che gira attorno al femminile, è, citando una nota espressione romana, “ancora a caro amico”, ovvero molto ampia.
Sfruttando anche l’irriverenza del titolo della rubrica “Macché, te lo guardi?”, vogliamo dare un’ulteriore luce ad una realtà che nel nostro amato paese sta sempre di più prendendo piede: il calcio femminile. Che poi alla fine a noi italiani interessa solo vedere e poter commentare il calcio giocato, indipendentemente da chi lo gioca.
Serie A femminile, il recap della settima giornata
La settima giornata di Serie A femminile si apre con l’Inter che blocca la corsa della Juventus, fermando a 6 le vittorie consecutive in campionato. Altro pareggio a reti bianche per Sampdoria e Napoli, mentre la Roma risponde al meglio alla sconfitta dell’Allianz Stadium e batte in casa un lanciato Milan. Pazze partite per la Fiorentina e il Como che ribaltano le rispettive gare, portando a casa tre punti importanti.
Non si fa male nessuno!
Pazza partita al Viola Park: la legge del goal colpisce
Fiorentina – Lazio 3 – 2
12′, 85′ Bonfantini (F), 44′, 60′ Goldoni (L), 66′ Catena (F)
La Fiorentina c’è. La formazione allenata da De La Fuente porta i tre punti a casa contro una Lazio arrembante grazie ad una prestazione maiuscola di Bonfantini, autrice della doppietta decisiva e a quota 6 reti in 7 presenze.
Al Viola Park va in scena una delle migliori partite della stagione, con due squadre che si affrontano a viso aperto lasciando spazio al divertimento e ai ribaltamenti di fronte continui. Ad aprire le danze ci pensa proprio la formazione di casa con l’ex Juventus Bonfantini. Il merito del goal va però alla classe ’87 Vero Boquete che con un tocco dolcissimo spalanca le porte della rete alla numero 4 viola, che in estirada porta in vantaggio la Viola.
Le ragazze di De La Fuente continuano ad attaccare sprecando diverse occasioni per portarsi sul doppio vantaggio. Tali disattenzioni vengono punite verso la fine del primo tempo con l’incornata vincente di Goldoni. Cross dalla sinistra dell’area di rigore di Zanoli sul secondo palo dove l’ex Sassuolo sovrasta la diretta avversaria e di testa piazza il pari.
All’ora di gioco è sempre Eleonora Goldoni a ribaltare il match per la formazione ospite con la specialità della casa. Infatti, la calciatrice biancoceleste è una delle migliori giocatrici per quanto riguarda i goal di testa in Europa: insieme a Gift Monday e Annalena Rieke è quella con più gol di testa nei 5 principali campionati europei.
Il vantaggio biancoceleste viene subito vanificato dalla rete di Catena, appena subentrata. La numero 10 riceve sulla parte sinistra dell’area, si accentra e conclude verso la porta. Decisiva la deviazione di D’Auria che allunga la traiettoria, beffando Cetinja.
All’84’ arriva l’episodio che decide il match. Calcio di rigore per la Lazio, sul dischetto si presenta Piemonte che spara a lato. Sul ribaltamento di fronte Bonfantini da fuori area batte l’estremo difensore biancoceleste con un rasoiata incrociata sul secondo palo. Goal mangiato, goal subito: la più semplice delle leggi del calcio.
Vittoria importantissima per la Viola che accorcia sulla Juventus e conquista la sua terza vittoria consecutiva. Appuntamento dopo la sosta con il match contro l’Inter, gara che dirà molto sulla vera anti-Juve.
La Juventus sbatte sul muro Inter: stop alla striscia di vittorie
Inter – Juventus 0 – 0
La Juventus di mister Canzi, dopo il ko in Women’s Champions League, sbatte contro il muro dell’Inter ed interrompe la striscia di sei vittorie consecutive in campionato. Al Gianni Brera va in scena un match che vede protagoniste le difese, decisivamente più in palla degli attacchi.
Pochi gli squilli durante l’intera gara che si indirizza verso l’equilibrio più totale. Buon punto per la formazione nerazzurra che riesce a certificare le proprio qualità e solidità contro una formazione in forma come la Vecchia Signora. Prossimo impegno contro la Fiorentina, in un match che deciderà le sorti della vera anti-Juventus.
La dura legge dell’ex ribalta il Milan
Roma – Milan 1 – 2
5′ Ijeh (M), 22′ Giugliano (R), 75′ Giacinti (R)
Dopo il ko con la Juventus, la Roma si rialza subito contro un Milan lanciato, che arrivava al Tre Fontane con tre vittorie consecutive. L’inizio del match però è uno di quelli peggiori. Cinque giri di lancette e le rossonere aprono le danze con la rete di Ijeh, lanciata nello spazio da Renzotti. L’attaccante classe 2001 penetra in area di rigore e con un secco destro ad incrociare non lascia scampo a Ceasar.
Con il goal subito la Roma di Spugna si sveglia dal torpore iniziale e incomincia a macinare gioco. Il campanello d’allarme per il Milan arriva poco dopo con la traversa colpita di Pilgrim, dopo una grande azione personale sulla fascia. Dopo il flirt con l’esterno svizzero, le giallorosse trovano il pareggio con la solita Manuela Giugliano, al quarto centro in campionato.
Sugli sviluppi di angolo Minami raccoglie la palla vagante, palla arretrata al limite dell’area per l’arrivo dell’occorrente candidata al Pallone d’Oro che dipinge una parabola perfetta indirizzata sotto la traversa. La Roma continua a macinare creando azioni su azioni da goal peccando di concretezza davanti alla porta.
La rete che decide il match arriva dalla testa di una delle ex delle gara. Viens, subentrata ad inizio secondo tempo sgasa sulla sinistra, arriva sul fondo e di esterno serve l’inserimento in area di Giacinti. L’attaccante azzurra colpisce con una torsione fantastica e beffa l’estremo difensore rossonero con una traiettoria a palombella sul secondo palo.
Ottima risposta della Roma dopo il ko dell’Allianz Stadium che, complice il pari tra Inter e Juventus, accorcia sulle bianconere, ora a -7.
Del Estal, serata pazzesca: tripletta e rimonta completata
Sassuolo – Como 2 – 4
29′ Nischler (C), 43′, 77′ Chmielinski (S), 64′, 68′, 80′ Del Estal (C)
Torna alla vittoria il Como con un rocambolesco 4-2 contro il Sassuolo. Vittoria che mancava alla lariane dalla prima giornata, quando batterono il Milan di Bakker. Ennesima sconfitta per le neroverdi, a cui ancora mancano i tre punti.
Ad aprire le danze del match ci pensano le ospiti con la solita Nischler, brava ad essere la più lesta sulla ribattuta del missile terra aria partito dal piedi di Kerr che si stampa prima sulla traversa e sul palo. Dopo la prima rete, la gara si stanzia su ritmi molto più accattivanti, con le due compagini interessate più ad offendere che a difendere.
La risposta del Sassuolo non si fa attendere e trova il pareggio al 43′. Chmielinski riceve la palla sulla destra della trequarti e scarica un potente destro sul primo palo con Gilardi sorpresa dalla conclusione dalla distanza dell’attaccante neroverde, alla terza marcatura consecutiva.
Ad inizio secondo tempo la formazione di casa ha l’occasione per passare in vantaggio. Traversa dalla distanza di Prugna, sulla ribattuta a botta sicura arriva Gallazzi che incredibilmente spara alto. Da quel momento entra in scena lo show di Del Estal. Inserimento di Kerr in area di rigore che regala all’attaccante spagnola un pallone da spingere solo in rete. Quattro minuti dopo la classe 1993 firma la sua doppietta personale: l’asse è sempre la stessa, Kerr serve Del Estal in verticale che batte con il mancino l’uscita di Lonni.
Al 77′ il Sassuolo accorcia le distanze sempre con Chmielinski. Errore da matita rossa dell’estremo difensore lariano che serve l’attaccante neroverde, la quale con un dolce tocco sotto la supera. La distanza di una sola rete dura però pochissimo: tre minuti dopo infatti Del Estal chiude la partita con la tripletta. Punizione dalla trequarti, lancio in verticale per l’attaccante che, lasciata completamente sola in area, colpisce a botta sicura di testa, firmando la sua quarta marcatura in campionato.
Inizio di stagione da dimenticare per il Sassuolo: un solo punto conquistato a fronte di sette gare. Fase difensiva da rivedere completamente che, di media, prende tre goal a partita.
Serie A femminile, classifica e prossimo turno
Squadre | Punti | G | V | P | S | GF | GS | DR |
Juventus Women | 19 | 7 | 6 | 1 | 0 | 20 | 7 | 13 |
Fiorentina Femminile | 18 | 7 | 6 | 0 | 1 | 16 | 9 | 7 |
Inter Women | 15 | 7 | 4 | 3 | 0 | 15 | 4 | 11 |
Roma Women | 12 | 7 | 3 | 3 | 1 | 13 | 9 | 4 |
Milan Women | 10 | 7 | 3 | 1 | 3 | 7 | 7 | 0 |
Como Women | 7 | 7 | 2 | 1 | 4 | 10 | 14 | -4 |
Lazio Femminile | 6 | 7 | 1 | 3 | 3 | 10 | 12 | -2 |
Napoli Femminile | 5 | 7 | 1 | 2 | 4 | 3 | 9 | -6 |
Sampdoria Women | 3 | 7 | 0 | 3 | 4 | 2 | 14 | -12 |
Sassuolo Femminile | 1 | 7 | 0 | 1 | 6 | 10 | 21 | -11 |
Calcio Femminile
Roma femminile – Milan, Giugliano e Giacinti stendono le rossonere
La Roma femminile di Spugna approfitta del pareggio tra Inter e Juventus e accorcia in classifica sulle bianconere. Giacinti e Giugliano regalano i tre punti.
La Roma femminile risponde nel miglior modo possibile alla sconfitta dell’ultima giornata contro la Juventus, portando a casa tre punti contro un Milan in forma. Dopo il match in Women’s Champions League contro il Galatasaray, mister Spugna propone una formazione molto vicina alla titolarissima con le eccezioni di Greggi e Thogersen in panchina.
Il Milan parte forte, spavaldo delle tre vittorie consecutive con cui arriva al Tre Fontane, e dopo appena cinque giri di orologio sblocca la gara con una palla in verticale per Ijeh. L’attaccante classe 2001 sfila in area di rigore e con un preciso tiro ad incrociare batte Ceasar.
La Roma dopo il goal subito si sveglia dal torpore iniziale e inizia a macinare gioco. Il campanello dall’allarme per le rossonere arriva al minuto numero 9 con la sgasata personale di Pilgrim. L’esterno svizzero, alla prima da titolare in stagione, parte sulla fascia sinistra, supera con una doppia finta la diretta avversaria e scarica un potente destro sulla traversa.
La rete del pareggio arriva al 22′ di gioco con la solita Manuela Giugliano, alla quarta marcatura in campionato. Dagli sviluppi di angolo, Minami raccoglie la palla vagante e rimette in area per la prima italiana candidata la Pallone d’Oro. La numero 10 giallorossa dipinge una parabola perfetta che fa ad infilarsi sotto al sette.
Nella seconda frazione le campionesse d’Italia dominano in lungo e in largo senza però riuscire mai a concretizzare le tante occasioni create. A quindici minuti dal termine però la Roma riesce a passare in vantaggio grazie alla seconda rete consecutiva, dopo quella in Champions, di Valentina Giacinti. Sfugge sulla sinistra dell’area Viens, subentrata ad inizio secondo tempo al posto di Pilgrim, che riesce a mettere d’esterno un pallone in mezzo. L’ex Milan si fa trovare pronta e con una torsione magnifica beffa Giuliani con una palombella precisa sul secondo palo.
Inutile il forcing finale del Milan che non riesce a sfondare il muro eretto dalle giallorosse: termina così 2-1 per le padroni di casa. Importante vittoria della Roma di mister Spugna che, complice il pareggio nel primo pomeriggio tra Inter e Juventus, accorcia a -7 dalle bianconere.
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