Serie A
Ranieri chiede unità di intenti e bandisce i disfattissti

Claudio Ranieri è tornato a Cagliari nemmeno un anno fa. Ha chiesto da subito di essere supportato dal pubblico e dalla gente del Cagliari
La squadra sta vivendo senza ombra di dubbio un periodo di difficoltà.
Zero vittorie e due pareggi in sei partite. Un calendario di certo non agevole, che ha posto i rossoblu all’ultimo posto in classifica.
Di certo un momento non facile, che però secondo il tecnico va gestito in maniera oculata, senza scossoni e critiche esagerate.
Nella conferenza stampa che anticipa a gara contro la Fiorentina, il tecnico ha parlato a braccio.
“Parlo a tutti coloro che hanno il Cagliari nel cuore. Quando arrivai chiesi aiuto a tutti per provare a riportare la squadra in A. C’era una grande unione d’intenti, e piano piano abbiamo ottenuto, tutti insieme, il sogno. Ora siamo ultimi, ma non è una tragedia. D’altronde siamo ad appena un punto dalla salvezza.”
Ranieri ha poi proseguito: “Finora è vero che non abbiamo mai vinto, ma così è accaduto anche ad altri che stanno soffrendo come noi. Finora abbiamo incontrato le due milanesi, l’Atalanta, Torino, Bologna, Udinese. Un calendario difficile, soprattutto per una neopromossa, ed ora avremo Fiorentina e Roma, due gare ugualmente non semplici.
Tempo per recuperare ce n’è, non mi piacciono i disfattisti, anche perché portano negatività all’ambiente. Noi invece abbiamo necessità di supporto. Ho ragazzi che danno l’anima, che vivono per far bene con questa maglia. Stiamo pagando dazio, però dobbiamo essere tutti uniti perché la Serie A è un bene di tutti”.
Serie A
Bologna, la strada per la Champions si fa sempre più ripida

Il Bologna esce senza punti dalla sfida di San Siro contro il Milan e deve sperare in buoni risultati sugli altri campi per rimanere in corsa per la Champions.
La squadra di Italiano sta attraversando una vera e propria settimana da big: scontro diretto contro il Milan a San Siro, finale di Coppa Italia sempre contro i rossoneri e infine trasferta a Firenze contro la viola di Palladino. Il primo di questi 3 impegni però, non è andato a buon fine e rischia di condizionare e non poco il discorso qualificazione in Champions League per i rossoblu.

BOLOGNA CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, vincere la Coppa Italia per coronare la stagione
Al momento la stagione del Bologna supera senza dubbio tutte le aspettative iniziali e Vincenzo Italiano sta facendo un lavoro incredibile. La testa dei rossoblu però, inevitabilmente vola alla finale di mercoledì, partita storica per la squadra e per il club, che per forza di cose, ha portato a a voler sprecare qualche energia fisica e mentale in meno nella sfida di campionato contro il Milan. Attualmente la finale è l’assoluta priorità di tutto l’ambiente, con un’eventuale vittoria che non solo sarebbe festeggiata per il suo valore effettivo, bensì garantirebbe anche l’accesso diretto all’Europa League.
E se l’Europa League fosse meglio della Champions?
Con la sconfitta di ieri sera contro la squadra di Conceicao si è complicato e non poco il discorso Champions League. I rossoblu però hanno ancora più di una via per sperare di andarsi a giocare comunque l’Europa, probabilmente in un contesto che valorizzerebbe anche di più la squadra di Italiano.
Con il nuovo formato infatti, le squadre piccole rischiano di essere eliminate fin da subito senza scendere nella competizione inferiore ed è vero che la Champions avrebbe tutto un altro valore sia a livello di palcoscenico che a livello economico, ma restando al campo, in una competizione come l’Europa League questo Bologna sarebbe una squadra in grado di dire la sua.
Serie A
Napoli, ecco quando può arrivare lo Scudetto

A tre giornate dal termine, il Napoli ha 3 punti di vantaggio sui nerazzurri. Tra ipotesi spareggio, finale di Champions e anticipi, la Lega valuta soluzioni per una volata senza intoppi.
La Serie A entra nella sua fase più calda. Con sole tre giornate al termine, lo Scudetto è un affare tra Napoli e Inter, con i partenopei avanti di 3 punti sui nerazzurri. Domani ci sarà un nuovo crocevia con l’Inter che sarà ospite del Torino nel pomeriggio, mentre il Napoli riceverà il Genoa in serata.
Napoli, un’altra giornata e può essere tuo…
Il tricolore non potrà ancora essere assegnato in questo turno, ma i giochi potrebbero chiudersi già nella penultima giornata, in programma domenica 18 maggio, con Parma–Napoli e Inter–Lazio fissate in contemporanea. La Lega ha pubblicato le date e gli orari della 37ª giornata, pur lasciando aperta la possibilità di variazioni per motivi di classifica, soprattutto legati a salvezza e qualificazione Champions.

Amir Rrahmani e Juan Jesus ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il nodo più intricato riguarda la possibilità di uno spareggio Scudetto, ancora aritmeticamente possibile. Se le due squadre arrivassero a pari punti al termine del campionato, lo spareggio si giocherebbe martedì 27 maggio, unica data utile prima della finale di Champions League del 31 maggio, che vedrà protagonista l’Inter.
Per evitare ingorghi, si valutano due scenari:
- Anticipo a venerdì 23 maggio delle gare dell’ultima giornata (Como–Inter e Napoli–Cagliari) se lo Scudetto non si decidesse nella 37ª.
- Anticipo a mercoledì 21 o giovedì 22 maggio, per guadagnare più giorni in vista dello spareggio, ipotesi che però non convince l’Inter per la troppa vicinanza alla finale europea.
Tutto dipenderà anche dal Cagliari, avversario finale del Napoli, che potrebbe essere ancora coinvolto nella lotta salvezza. La Lega resta in allerta e pronta a modificare il calendario per garantire la regolarità fino all’ultima giornata.
Serie A
Milan, Abbiati: “Per la Coppa Italia il Milan è favorito, ma occhio al Bologna. Leao? Può fare di più”

Lo storico ex portiere del Milan Christian Abbiati è stato intervistato da Sportsweek dopo ha discusso del rendimento dei rossoneri e della prossima finale di Coppa Italia.
A seguire l’intervista completa
Milan, le parole di Abbiati
Questione solo di giocatori?
“Credo di sì, ma non conosco il Milan attuale, quindi non posso giudicare. Però conosco il Milan di allora: una famiglia, a partire dal presidente Berlusconi, passando per Galliani e Braida, fino a noi giocatori. Che passavamo tanto tempo assieme, formando un gruppo di uomini e grandi campioni. Eravamo davvero un pezzo unico che andava dritto per la sua strada. Avevamo la cosiddetta mentalità vincente: entravamo in campo sicuri di portare a casa il risultato. Poi capitava che non ci si riuscisse, ma in partenza la convinzione era quella.”
Come finirà mercoledì?
“Il Milan può essere considerato favorito per tradizione, cifra tecnica e così via. Ma il Bologna è pericoloso, per gioco e risultati sta confermando l’ottimo rendimento di un anno fa e questo va a merito di Italiano che in panchina ha sostituito Motta. Poi è una partita secca, può succedere di tutto. Il nuovo 3-4-3 di Conceiçao? Mi convince o no, poco importa. Sta portando risultati, quindi ben venga.”
Leao è croce o delizia?
“Con le qualità che ha, può dare qualcosa di più, però io sono per delizia, non per gettargli addosso la croce. Gli va trovata secondo me, una collocazione in campo diversa, una dimensione più ‘giusta’. Dovrebbe giocare un po’ più vicino alla porta. Ma i suoi allenatori non la vedono in questo modo e, visto che io allenatore non sono, avranno ragione loro…”.

RAFAEL LEAO IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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