Serie A
Mancini, il giovane talento convocato dalla Juventus
Tommaso Mancini, il classe 2004 è uno dei giovani talenti del nostro calcio. Cresciuto nel Vicenza, nell’estate del 2022 la Juventus lo ha acquistato superando la concorrenza del Milan che da tempo si era interessato a lui.
Tommaso Mancini è nato il 23 luglio del 2004 e nella sua carriera ha fatto tutta la trafila del vivaio biancorosso.
Con il Vicenza è arrivato anche l’esordio in prima squadra a 16 anni, il 4 gennaio 2021 contro il Brescia.
Poi altre 14 presenze ufficiali, di cui 12 in Serie B e 2 in Coppa Italia.
Dal punto di vista tecnico è un attaccante con un fisico importante e ha un’ottima finalizzazione a rete.
Con le giovanili vicentine ha sempre fatto molti goal anche in Nazionale, dove ha collezionato 32 presenze (e 14 goal) dalla Under 15 sino alla Under 19.
Oltre alle squadre italiane era stato seguito anche dal Liverpool, ma la Juventus per quasi 2 milioni è riuscita ad acquistarlo inserendolo nella under 19. Un investimento per il futuro e a questo punto per il presente.
Serie A
Torino-Como 1-0, Vanoli: “Era la prestazione che cercavo, vittoria da Toro. Su Njie..”
Torino-Como 1-0, il granata sfruttano il turno casalingo e piegano gli uomini di Fabregas. In conferenza stampa, Paolo Vanoli ha mostrato grande soddisfazione. Vediamo, qui di seguito, le sue parole in sala stampa.
Nella giornata iniziata con i veleni, il crepuscolo e’ dolce per il Torino, che conquista un’importante vittoria casalinga.
Il 2-0 sul Como vale il momentaneo aggancio al Milan a quota 14 punti.
Nel post gara, il tecnico granata, Paolo Vanoli, ha espresso soddisfazione per questi tre preziosi punti.
Queste le sue parole principali, riassunte testualmente da Tuttomercatoweb.
Sulla vittoria
“Era la prestazione che cercavo: caratteriale e da Toro, è una vittoria da Toro. Avevamo espresso grandi prestazioni con risultati altalenanti, ma mi mancava vedere questa caratteristica. Deve essere una lezione, quando devi vincere a tutti i costi ti viene anche il tremore e mi ha dato fastidio, l’ho anche prima della gara che volevo questa prestazione”.
Su Njie
“Ho tanti ragazzi speciali. La Primavera non è uno sparring partner, ma ho sempre detto a questi ragazzi che li tenevo in considerazione. E’ importante il mio rapporto con il loro mister, il mio percorso è stato nelle nazionali giovanili e mi piace il loro entusiasmo. Non guardo mai la data di nascita, si parla poco anche di Dembele e Ciammaglichella. E’ per loro uno stimolo per continuare: ho detto loro che da quando si è fatto male Zapata, non cercavo nessuno sul mercato perché non c’erano giocatori funzionali e punto sui cinque attaccanti che ho, con un altro giovane (Gabellini, ndr). Devono darmi entusiasmo e voglia di venire al campo, ma la loro strada è ancora lunga“.
Sulla difesa
“Abbiamo cambiato tanto, i ragazzi devono capire i miei meccanismi e io devo trovare una continuità. Stasera dietro hanno fatto una grande partita, Maripan ha dimostrato personalità nel finale e sono le sue caratteristiche. Serve più coraggio con la palla, ma c’è stato grande carattere. C’è tanta strada da fare, ma ci dà fiducia”.
Sugli zero gol subiti
“Le partite vanno giocate: tutti gli allenatori vorrebbero sempre la miglior gara, ma ci sono gli avversari. A volte devi portarle a casa con altre caratteristiche. Devono gioire anche su una fase difensiva, si devono esaltare. I cinque minuti nella nostra aerea devono esaltarli…Abbiamo trovato un Como che ha cambiato tanto e si è migliorata, ma la voglia di non prendere gol e soffrire fanno parte delle vittorie più belle”.
Su Lazaro e Vojvoda
“Lazaro lo conoscevo dall’Inter, ora lo vedo determinato e voglioso di prendersi rivincite e lo sta dimostrando. Ma per le sue qualità può pretendere di più, deve essere più bravo a puntare l’uomo e a spostare palla e crossare. Vojvoda ha dimostrato di essere importante per la duttilità, era partito braccetto e può giocare esterno anche a piede invertito: avere un jolly è importante, soprattutto in questo periodo che ne abbiamo vissute tante…Tutto questo deve essere al servizio della squadra, lo hanno dimostrato stasera e ho visto che si aiutavano l’uno con l’altro, hanno sofferto insieme”.
Serie A
Torino-Como 1-0, Fabregas: “Sconfitta immeritata, solo la Juventus più forte di noi..”
Torino-Como 1-0, Cesco Fabregas ha parlato ai microfoni dei giornalisti in conferenza stampa dopo la sconfitta in casa granata. Andiamo a leggere, qui di seguito, le sue parole.
Il Como lotta e cerca la via del gol, ma Milinkovic-Savic si oppone e arriva una sconfitta amara.
I lariano non muovono la classifica e crollano al cospetto del Torino, che fa bottino pieno tra le mura amiche.
In conferenza stampa, davanti ai giornalisti, ha parlato Cesc Fabregas nel dopo gara.
Riportiamo, di seguito, le parole dell’allenatore del Como.
Una disamina della partita
“Il calcio è così, ora è importante dimostrare che siamo una famiglia che sta crescendo. Questo è il messaggio da imparare: il calcio non è giusto, meritavamo tanto di più. Solo la Juve è stata più forte di noi, nelle altre avremmo meritato molto di più. Era una partita da vincere, ho visto il Toro quest’anno e c’era la sensazione che avevano grande rispetto per noi. Conosco tutti i giocatori granata, oggi mi ha colpito come il mio Como ha giocato. Ci sono tante cose, mi dispiace per questi ragazzi perché fanno tanto. Ma come allenatore, non posso che ringraziarli per la prestazione: la gente è orgogliosa di noi, non abbassiamo la testa“.
Su Sergi Roberto
“Non lo so, non ho parlato con nessuno e vedremo cosa succederà”.
Su Nico Paz
“Non ha fatto un gran primo tempo, nella ripresa si è adattato alla situazione e gli abbiamo cambiato la posizione per colpire. Alla fine era stanco, deve continuare a crescere ed è giovane. Non possiamo pensare a ciò che dice la gente, è un giocatore che ha fatto da poco 20 anni e ci vuole calma. Tutti dobbiamo avere pazienza e gestirlo bene”.
Su Goldaniga
“Non abbiamo quasi mai preso contropiede, ha fatto una grande partita come Kempf e Dossena. Dobbiamo continuare a crescere, giovedì avremo un’altra sfida”.
Serie A
Inter-Juventus, Felipe Melo: “E’ un derby, tutto può succedere. Chiellini? Spesso ci litigavo…”
L’ex centrocampista di Inter e Juventus Felipe Melo è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport riguardo il derby d’Italia, che si giocherà domenica alle 18.
Inter-Juve, le parole di Felipe Melo
Derby d’Italia? “I nerazzurri sono i più forti della Serie A, ma la squadra di Motta è grande. Thiago ha fatto un lavoro enorme lo scorso anno a Bologna. E’ un derby e tutto può succedere, ma da interista penso che vinceremo noi anche grazie al fattore campo”
Douglas Luiz? “Sotto la guida di Emery ha fatto benissimo, ma il campionato italiano è diverso rispetto alla Premier League: l’Italia di Mancini ha vinto un Europeo grazie alla tattica. In Inghilterra, Douglas aveva più spazio, quando capirà meglio il calcio italiano diventerà una gioia per la Juve“
Chiellini? “E’ un grandissimo professionista, io ero arrivato alla Juve giovane e spesso ci litigavo. Ha parlato di me nel suo libro, ma ho quattro figli: cosa mi metto a litigare? Chiariremo, però non è mio amico“
Rimpianti? “Di non essere rimasto alla Fiorentina. Amo Firenze, l’unica bimba che ho è nata lì, ma alla Juve mi ci spedirono. Avessi avuto l’esperienza di oggi, mi sarei imposto”
Matteo Di Tria
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