Serie A
Hellas Verona, Baroni: “Con il Torino ci aspetta una partita complicata…”
L’Hellas Verona scende in campo domani al Bentegodi alle 18.30 contro il Torino dell’ex Juric.
L’Hellas Verona di Baroni, dopo le due vittorie iniziali in campionato, ha raccolto un solo punto nelle restanti quattro.
Lunedì arriva il Torino, una partita che si preannuncia irta di difficoltà per i ragazzi gialloblu, queste la parole di Baroni in conferenze stampa pre gara, raccolte da tuttohellasverona.it: “Contro il Torino ci aspetta una partita complicata e difficile. Sono due squadre che giocano entrambe a uomo, loro sono una formazione molto fisica che in più ha dalla sua delle certezze, come organico e come continuità di guida tecnica. Ma questo rappresenta per noi una motivazione in più a far bene.
Siamo ancora una squadra in costruzione e ai miei giocatori dico sempre di guardare a quello che dobbiamo fare e non a quello fatto. La partita va affrontata con coraggio e con tutte quelle componenti che servono per uscire dal campo con un risultato positivo”.
Serie A
Juventus, Yildiz: “Voglio replicare la linguaccia domani”
Juventus, Kenan Yildiz, la giovane promessa della Vecchia Signora e neo numero dieci, ha concesso una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, condividendo con i tifosi il racconto dei suoi inizi e i sogni ancora tutti da realizzare.
A soli 19 anni, il talento italo-turco ha già fatto innamorare i tifosi bianconeri con le sue giocate, e ora si prepara alla sfida più attesa, il match contro l’Inter. Nel corso dell’intervista, l’attaccante ha parlato nuovamente del suo idolo assoluto: Alessandro Del Piero. Un legame speciale con il passato bianconero, che Yildiz spera di onorare al meglio in campo, indossando la maglia che un tempo apparteneva proprio a Pinturicchio.
Juventus, Yldiz: “Capitano i momenti No nel Calcio”
A seguire l’intervista di Yldiz:
MOMENTI PIU’ BELLI
“Tra i momenti più belli metto il primo gol da professionista, la dieci e il debutto con la Turchia”.
VUOI PARLARCI DI ALEX DEL PIERO?
“Per me lui è sempre stato una leggenda, quando ho segnato a Frosinone ho ricevuto in regalo il suo asciugamano e da lì è nato un bel rapporto. Sono felice di poter parlare con lui, mi dà consigli e mi aiuta a crescere. Linguaccia di Del Piero nata a San Siro? Non lo sapevo, allora cercherò di replicarla domani”.
MAGLIA NUMERO 10
“Io e la mia famiglia siamo stati molto felici di aver avuto questa maglia. Per me è un traguardo ma sono consapevole che è un numero pesante. Spero di essere all’altezza e di divertirmi”.
PERCHE’ HAI LASCIATO IL BAYERN?
“Perché la Juventus mi offriva migliori opportunità. Il progetto era convincente e mi sono trovato bene fin dal primo momento”.
SUL MOMENTO DELLA JUVE
“Nel calcio capitano questi momenti, noi lavoriamo duramente per uscire da questo periodo e io faccio del mio meglio per fare gol e offrire di più alla squadra. Dobbiamo essere perseveranti per tornare a fare buone prestazioni”.
DA ALLEGRI A THIAGO MOTTA
“Un nuovo allenatore porta sempre una boccata di aria fresca, io però avevo un buon rapporto anche con Allegri. Motta è positivo e ci aiuta a migliorarci, è una persona di cuore che vuole sempre vincere, come me. Abbiamo un rapporto scherzoso, quando mi vede mi dà sempre una pacca sulla spalla”.
A SAN SIRO PER VINCERE
“L’Inter è una buona squadra e batterla ci darebbe tanta energia positiva. Noi siamo la Juventus, siamo forti e andiamo a San Siro per vincere. Il campionato è lungo, ci sono tante partite e noi dobbiamo cercare di fare più punti possibile, poi si vedrà”.
IL RAPPORTO CON I COMPAGNI
“Ho un buon rapporto con tutti, in particolare con Rouhi, Mbangula, McKennie, Gatti e Perin. Mattia è uno dei più esperti e mi aiuta tanto, così come Danilo e Vlahovic”.
Serie A
Napoli-Lecce, le ultimissime dal Maradona: doppia sorpresa in attacco per Conte? I Gotti sceglie il 4-3-3
Napoli-Lecce è il match che apre oggi, alle 15, la nona giornata di serie A. Andiamo a vedere, qui di seguito, le ultime in vista della partita.
Con il Derby d’Italia in programma domani, il Napoli non vuole farsi sfuggire l’occasione di portarsi, momentaneamente, a +5 sull’Inter.
Antonio Conte chiede ai suoi uomini di dare il massimo di portare a casa i tre punti, a domicilio, contro il Lecce.
I salentini vengono dal pesantissimo 0-6 casalingo subito dalla Fiorentina. Luca Gotti è stato confermato dal presidente Sticchi Damiani, e al Maradona stravolgerà il modulo.
Qui Napoli
Occasione ghiotta per gli azzurri che, contro un avversario decisamente alla portata, vogliono a tutti i costi i tre punti.
Conte ritrova Meret tra i pali, con Caprile che se ne torna in panchina dopo la buona prova fornita a Empoli.
In difesa solito quartetto Di Lorenzo–Buongiorno–Rrahmani–Olivera.
Nessuna sorpresa a centrocampo, dove ci saranno Gilmour, McTominay e Anguissa.
Una scelta sorprendente potrebbe esserci in attacco, con Politano e Kvaratskhelia destinati in panchina per dosare le forze in vista del turno infrasettimanale.
Nel tridente offensivo, quindi, ecco una possibile coppia Ngonge-Neres alle spalle di Lukaku.
Qui Lecce
Gotti è stato confermato e al suo Lecce chiede uno scatto d’orgoglio dopo lo 0-6, a domicilio, contro la Fiorentina.
Lo schema di base potrebbe variare da 4-4-2 a 4-3-3, con una propensione più offensiva.
Fuori Gallo, ecco Dorgu al suo posto nel ruolo di terzino, mentre non cambia la coppia centrale Baschirotto e Gaspar.
In attacco più Rebic di Oudin al fianco di Krstovic e Morente.
Probabili formazioni
Napoli (4-3-3): 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 4 Buongiorno, 13 Rrahmani, 17 Olivera; 8 McTominay, 6 Gilmour, 99 Anguissa; 7 Neres, 26 Ngonge; 11 Lukaku. Allenatore: Antonio Conte
Lecce (4-3-3): 30 Falcone; 2 Pelmard, 6 Baschirotto, 4 Gaspar, 13 Dorgu; 29 Coulibaly, 20 Ramadani, 75 Pierret; 7 Morente, 3 Rebic; 9 Krstovic. Allenatore: Luca Gotti
Serie A
Roma, la statistica preoccupante: a corto di gol come 33 anni fa
Roma, allarme nel reparto offensivo: i dati sui gol sono preoccupanti. Occasioni e reti sono pochissime, e spesso provengono sempre dallo stesso giocatore.
I numeti parlano chiaro: la Roma si affida quasi solo esclusivamente ad Artem Dovbyk per segnare, ma la squadra continua a produrre poche azioni pericolose.
Se contro il Monza aveva creato molte occasioni, concretizzandone solo una grazie a Dovbyk, nelle partite successive la carenza offensiva si è aggravata, con soli 10 gol in 11 gare. Un dato così basso non si registrava dalla stagione 1991/92.
Dovbyk ha realizzato metà delle reti stagionali della Roma, spesso sbloccando il risultato da solo, mentre gli altri giocatori, come Dybala e Pellegrini, non stanno contribuendo come ci si aspetterebbe.
Il gioco è lento e prevedibile, con frequenti errori tecnici negli ultimi metri (cross imprecisi di Celik, Zalewski e Angeliño), il che consente alle difese avversarie di schierarsi facilmente.
Juric ha molto su cui riflettere.
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